Comune di Sant Andrea Frius Provincia di Cagliari

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1 Comune di Sant Andrea Frius Provincia di Cagliari COPIA CONFORME ALL ORIGINALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 3 Del Protocollo n. Oggetto: Proposta di attuazione della Zona Franca e dei punti franchi in Sardegna. L'anno duemilatredici il giorno dieci del mese di gennaio nella sala delle adunanze, a seguito di convocazione del Sindaco mediante avvisi scritti alle ore 16:30, si è riunito il Consiglio Comunale in seduta Ordinaria, in Prima convocazione. All appello risultano: CAPPAI GIUSEPPE P SCUDERI ANGELO P CASU MAURO A SEU ANTONIO P MASCIA LUIGI P MASCIA RITA P MELIS SIMONE P MELIS LUIGI P LORRAI MARINA P MANNAI MIRCO P ARU ANGELO P PASCHINA GESUINO A ATZENI LINO P ne risultano presenti n. 11 e assenti n. 2. Partecipa il SEGRETARIO COMUNALE DOTT.SSA ZUDDAS ADRIANA il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti il SINDACO CAPPAI GIUSEPPE, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato.

2 PREMESSO: che la crisi economica e finanziaria in atto, ormai di portata globale, sommata all insostenibile livello di tassazione e costo del lavoro, ha portato alla stagnazione del mercato e al crollo dei consumi, incidendo negativamente su tutti i fattori della produzione, con la conseguente insostenibile difficoltà del fare impresa, impossibilità di generare economia e di mantenere o creare adeguati livelli occupazionali; che nella nostra regione la gravissima crisi interessa tutti i settori produttivi e dei servizi, imponendo l adozione di provvedimenti adeguati, efficaci ed urgenti, al fine di arginare la recessione e promuovere la crescita economica, portando a riequilibrare le conseguenze negative connesse all insularità, abbattere il costo dell energia e dei trasporti, a definire condizioni fiscali mitigate con la riduzione di imposte e tasse, con particolare riferimento al cuneo fiscale; che gli effetti della crisi economica e finanziaria hanno avuto effetti devastanti in territori come i nostri e, più in generale, in tutto l entroterra Sardo, già profondamente provati da decenni di politiche sconsiderate, incapaci di arginare fenomeni negativi come lo spopolamento, lo smantellamento dei servizi essenziali ed in particolar modo della Scuola, con un crescente disimpegno e disinteresse dello Stato, ma anche della stessa Regione Autonoma della Sardegna; RILEVATO che l istituzione della zona franca, in tutto il territorio della Sardegna, è ritenuto uno strumento basilare e propedeutico a qualsiasi azione politica di sviluppo, indispensabile per creare condizioni di crescita reale del nostro Prodotto Interno Lordo, attrarre capitali, nuove tecnologie e competenze imprenditoriali, favorire la produzione, il commercio e l esportazione di merci non solo in ambito Comunitario; CONSTATATO: che è rimasta lettera morta l Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, firmata il 21 aprile del 1999, tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, che prevedeva all art. 7 lettera c, l avvio di un percorso istituzionale per la verifica delle condizioni per l introduzione sul territorio regionale di misure volte a realizzare, compatibilmente con la normativa comunitaria adottata per altre regioni europee, una zona franca fiscale finalizzata all abbattimento dei costi dei fattori produttivi ; che, ad oggi, risulta non attuato il D.Lgs 10 marzo 1998 n. 75, che ha istituito, in ossequio dell art. 12 dello Statuto della Sardegna, le Zone Franche nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme ed Arbatax, nonché in altri porti ed aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili prevedendo, che la delimitazione di ogni altra disposizione necessaria per la loro operatività viene effettuata, su proposta della Regione, con separati decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri ; che ai sensi dell art. 4 del D.Lgs n. 267/2000, la Regione Sardegna non ha adottato, dall emanazione del D.Lgs n. 75/1998, la legge di puntuale individuazione delle funzioni trasferite o delegate agli enti locali e di quelle mantenute in capo alla regione medesima; che ai sensi dell art. 7 del D.Lgs n. 267/2000, questo Comune è tenuto, dopo gli indispensabili adempimenti di competenza Statale e Regionale, ad emanare i regolamenti per l organizzazione ed il funzionamento della Zona Franca; che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 313 depositata il 27 luglio 2001, ha precisato che non spetta allo Stato modificare, integrare o dare esecuzione alle norme di attuazione delle leggi istitutive delle Regioni a Statuto Speciale e che la competenza programmatoria dello Stato non può mai giungere a compromettere o limitare l autonomia 2

3 regionale (in tal senso vedi sentenze: Corte Costituzionale n. 4\64, n. 20\70, n. 150\82, n. 340\83); che a seguito della legge n. 623/1949, che individua i prodotti per i quali è consentita la immissione in consumo in esenzione fiscale e per il fabbisogno locale, relativa al territorio della Valle D Aosta, considerato Zona Franca dall art. 2 del D.P.R. N. 43/1973, gli stessi benefici avrebbero dovuto estendersi, automaticamente, anche ai restanti territori italiani identificati come Zona Franca; che tutt ora sussistono le problematiche per cui sono state istituite le Zone Franche in Sardegna, e che le stesse zone franche debbono venire considerate l unica discrimine positiva atta a migliorare le condizioni economiche di un isola ultra periferica, a scarsa densità demografica, gravata dai sovra costi del trasporto e a rischio di coesione sociale, soprattutto per i problemi legati alla dilagante disoccupazione; RITENUTO: che sia necessaria la mobilitazione di tutti i sardi in favore della istituzione della Zona Franca Integrale, affinché anche questo tema sia sostenuto con forza sul tavolo del confronto con il Governo della Repubblica Italiana; che sia comunque necessaria l adozione di atti per rendere operative le norme che già prevedono l istituzione di zone franche nelle città portuali della Sardegna e che appare perciò inspiegabile la mancata attuazione del predetto D.Lgs n. 75, il cui iter è bloccato dalla Regione Sardegna, la quale non ha ancora formulato la proposta di delimitazione e le norme di gestione e operatività delle aree interessate; sentito il Consigliere Melis Luigi, che sostiene l importanza dell istituzione di una zona franca con conseguenti ricadute nel campo occupazionale, auspicando un ravvedimento politico in tal senso. Allo stesso tempo esprime timore sulla possibile reazione contraria dei pochi detentori dell economia locale, annuncia il suo voto favorevole. Richiamati i trattati e la normativa di seguito indicata: Trattato di Roma del 25 marzo 1957, istitutivo della Comunità Economica Europea, dove all art. 307 (ex 234) viene garantito il rispetto degli accordi e obblighi derivanti da convenzioni concluse anteriormente al 1 gennaio 1958; Legge Costituzionale n. 3/1948, con la quale è stato emanato lo Statuto Speciale per la Regione Sardegna, il cui art. 12 prevedeva l istituzione di Punti Franchi nell isola; Legge Regionale n. 22 del 7 maggio 1953, che all art. 2 ha previsto il finanziamento di attività industriali e commerciali nei Punti Franchi della Sardegna; D.P.R. n. 1133/1969, che conteneva disposizioni di attuazione delle direttive comunitarie sulla armonizzazione della disciplina delle Zone Franche; D.P.R. n. 43\1973 (Testo Unico Leggi Doganali, che ha recepito integrandolo il DPR 1133\1969), che all art. 2 ha assimilato il territorio dove insiste il comune di Livigno ai territori extra-doganali delle Zone Franche e dei punti franchi; Codice Doganale Comunitario (CDC), istituito con Reg. CEE n del 12 ottobre 1992, che ha fatto salvi gli speciali regimi fiscali vigenti nel territorio della Valle D Aosta ed in quello di Gorizia, dichiarati entrambi Zona Franca, rispettivamente dall art. 14 della Legge costituzionale n. 4/1948 e dall art. 1 della legge 1438/1948; D.Lgs 75 del 10 marzo 1998, che in attuazione dell art. 12 della legge costituzionale n. 3/1948 ed in conformità a quanto previsto nel codice doganale comunitario n. 2913/1992 e 3

4 delle disposizioni di attuazione emanate con Reg. CEE n. 2454/1993, ha istituito le Zone Franche nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme e Arbatax; l art. 4 comma 3 lett. e) e comma 5 della legge 59/1997, che fissa il principio di unicità dell azione Amministrativa, nonché il principio di sussidiarietà; per l esecutività: con successiva votazione palese: presenti n.11 Consiglieri: all unanimità la presente deliberazione è dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell art. 134, c. 4 del D. Lgs. N. 267/2000. DELIBERA di prendere atto che, ai sensi del D.Lgs n. 75/1998, è stata istituita la zona franca nel porto di Cagliari; di dichiarare l istituzione della Punto Franco nel territorio del Comune di Sant Andrea Frius in quanto territorio collegato e/o collegabile via terra con la Zona Franca del Porto Franco di Cagliari; di stabilire che la delimitazione della Zona Franca del Comune di Sant Andrea Frius è costituita nei confini del territorio del medesimo Comune e più precisamente coi Comuni di Donori, Barrali, Ortacesus, Senorbì, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Serdiana, Dolianova; di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a porre in essere tutti gli atti politici ed amministrativi necessari affinché la Regione Sardegna provveda immediatamente all emanazione delle norme gestionali e di operatività della Zona Franca fiscale, così come prevede il D.Lgs 10 marzo 1998, n. 75; di notificare la presente delibera alla Presidenza della Regione Sardegna, alla Presidenza del Consiglio Regionale, alla Commissione Europea, alla Provincia di Cagliari, all Agenzia delle Dogane Ufficio di Cagliari; di dichiarare la presente delibera immediatamente esecutiva. 4

5 Il presente processo verbale previa lettura e conferma viene firmato come appresso: IL PRESIDENTE F.to CAPPAI GIUSEPPE IL SEGRETARIO COMUNALE F.to DOTT.SSA ZUDDAS ADRIANA CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Certifico che la presente deliberazione viene pubblicata in data all Albo Pretorio del Comune per la durata di quindici giorni e contestualmente comunicata ai Capi Gruppo Consiliari. Il SEGRETARIO COMUNALE F.to DOTT.SSA ZUDDAS ADRIANA PARERI espressi ai sensi dell art. 49 del T.U. 267/2000 PARERE: in ordine alla Regolarita' tecnica Data: Il Responsabile del servizio F.to ARU ANGELO Copia conforme all originale per uso amministrativo. SANT ANDREA FRIUS Il SEGRETARIO COMUNALE DOTT.SSA ZUDDAS ADRIANA 5