Selezione Risorse Umane, Costruzione Dotazioni Organiche. Vincenzo Di Nucci. presentazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Selezione Risorse Umane, Costruzione Dotazioni Organiche. Vincenzo Di Nucci. presentazione"

Transcript

1 Selezione Risorse Umane, Costruzione Dotazioni Organiche Vincenzo Di Nucci presentazione Vincenzo Di Nucci Tecnico della nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ASL Roma G Dipartimento di Area e Sicurezza Ambienti di Lavoro Sede di Guidonia Presidente dell AITeP Associazione Italiana Tecnici della nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro 2 1

2 Cura & Riabilitazione obiettivo: Selezione Risorse Umane, Costruzione Dotazioni Organiche Elementi di contesto Elementi per la selezione delle risorse umane Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche 3 Storia naturale e attività di tutela della salute (prof. Comodo - Firenze - modificato) Completo stato di benessere fisico, psichico, sociale promozione primaria normale stato di benessere esposizione Fattori di Rischio Campo d azione proprio del Tecnico della secondaria malattia Diagnosi precoce Diagnosi Complicanze, recidive terapia riabilitazione invalidità Assistenza terminale Decesso 4 2

3 livelli di prevenzione - salute e malattia (prof. Villari - Roma - modificato) fattori di rischio Campo d azione proprio del Tecnico della prevenzione primaria assenza di malattia inizia la malattia prevenzione secondaria fase di latenza iniziano i sintomi prevenzione terziaria fase sintomatica Laurea Specialistica Scienze della 5 Premessa: Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie è determinato dai contenuti : (art. 1 comma 2 Legge 42/99) dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base degli specifici codici deontologici 6 3

4 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art E' individuata la figura professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, con il seguente profilo: il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, è responsabile, nell'ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. 7 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, operante nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza è, nei limiti delle proprie attribuzioni, ufficiale di polizia giudiziaria; svolge attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico sanitari per attività soggette a controllo. 8 4

5 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art Nell'ambito dell'esercizio della professione, il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro: a) istruisce, determina, contesta e notifica le irregolarità rilevate e formula pareri nell'ambito delle proprie competenze; b) vigila e controlla gli ambienti di vita e di lavoro e valuta la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; c) vigila e controlla la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse; d) vigila e controlla le condizioni di sicurezza degli impianti; 9 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art e) vigila e controlla la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla produzione al consumo e valuta la necessità' di procedere a successive indagini specialistiche; f) vigila e controlla l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle proprie competenze, e valuta la necessità di procedere a successive indagini; g) vigila e controlla i prodotti cosmetici; h) collabora con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; i) vigila e controlla quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell'ambito delle proprie competenze. 10 5

6 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro svolge con autonomia tecnico professionale le proprie attività e collabora con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui opera. E' responsabile dell'organizzazione della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della propria attività professionale. 5. Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro partecipa ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la sua competenza professionale; contribuisce alla formazione del personale e collabora direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo e alla ricerca. 11 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Art Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro svolge la sua attività professionale, in regime di dipendenza o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente

7 premessa: DECRETO 17 gennaio 1997, n. 58. GAZZETTA UFFICIALE N. 61 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 14/3/1997 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro... Art Il diploma universitario di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, conseguito ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione. 13 premessa: la Legge 3 febbraio 2006, n. 27, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 5 dicembre 2005, n. 2502, recante misure urgenti in materia di università, beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonché in tema di rinegoziazione di mutui", con l'art. "4 quater", rubricato come "Disposizioni in materia di accesso alle professioni sanitarie" e interpretando "autenticamente". afferma: "Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, la formazione per l'accesso alle professioni sanitarie infermieristiche e tecniche della riabilitazione e della prevenzione è esclusivamente di livello universitario". 14 7

8 premessa: D.M. 12 aprile lauree specialistiche Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n CLASSE DELLE LAUREE SPECIALlSTICHE NELLE SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI.. Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministro della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. I laureati in prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; 15 premessa: Il Tribunale amministrativo regionale per la Campania, sez.v ^ di Napoli Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del L operatore di vigilanza e ispezione nel precedente assetto del Servizio sanitario aveva infatti compiti più limitati rispetto a quelli afferenti la nuova figura professionale, di talché se era ragionevole che per accedervi fosse sufficiente una preparazione a livello di scuola secondaria, tale conclusione non può essere direttamente traslata nel nuovo ordinamento professionale, che rappresenta l esito di una trasformazione avviata già a partire dagli anni 80 con l istituzione delle scuole dirette a fini speciali in ambito universitario (ai sensi del D.P.R. n.162/82)

9 Eppur si muove Il Tribunale amministrativo regionale per la Campania, sez.v ^ di Napoli Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del 22 novembre 2007 Ammesso candidato con solo il diploma di perito tecnico industriale a un concorso per Tecnico della nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (senza la laurea ABILITANTE) 27/05/ premessa: CODICI DEONTOLOGICI!!!!!???? L ORDINE/ALBO Legge 1 febbraio 2006 n

10 La Selezione La selezione comporta un operazione decisionale che: presuppone un accertamento qualitativo sugli aspiranti a un mestiere o a una professione; si basa su fattori sia soggettivi che oggettivi. 19 La Selezione I fattori soggettivi sono legati al candidato e riguardano: l interesse, le inclinazioni, le attitudini, il prestigio sociale. Sono caratterizzati dalla predilezione per una determinata attività professionale e dalla sua rilevanza sociale, a prescindere dagli aspetti economici che ne possono derivare

11 La Selezione I fattori obiettivi sono: la sicurezza sociale le possibilità economiche e di carriera: salario, stipendio, opportunità di avanzamento. 21 La Selezione Dal punto di vista di una organizzazione, la selezione costituisce un momento di rilievo in quanto mira a individuare le persone meglio qualificate e più produttive (selezione dei migliori) e a eliminare di conseguenza le inadatte (selezione negativa). Dal punto di vista dei candidati, la selezione offre l opportunità e le indicazioni per orientarsi verso l occupazione più soddisfacente, più gratificante e meglio adatta alle loro caratteristiche di personalità

12 Disciplina Concorsuale DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 marzo 2001, n.220 Regolamento recante disciplina concorsuale del personale non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale. Gazzetta Ufficiale n. 134 del Art. 33. Concorso per titoli ed esami per la figura di operatore professionale sanitario del personale di vigilanza ed ispezione. 1. Per il personale appartenente al profilo professionale di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro il requisito specifico di ammissione al concorso e' il diploma universitario conseguito ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, ovvero i diplomi e attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, ai sensi delle vigenti disposizioni, al diploma universitario ai fini dell'esercizio dell'attività professionale e dell'accesso ai pubblici concorsi. 23 Disciplina Concorsuale DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 marzo 2001, n.220 Regolamento recante disciplina concorsuale del personale non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale. Gazzetta Ufficiale n. 134 del Art. 37 Prove di esame 1. Le prove di esame per i profili della categoria "C (ora D - CCNL) sono articolate in una prova scritta, in una prova pratica ed in una prova orale 1. I bandi di concorso stabiliscono l'oggetto delle singole prove prevedendo che la prova scritta possa consistere anche nella soluzione di quesiti a risposta sintetica, che la prova pratica consista nell'esecuzione di tecniche specifiche o nella predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale richiesta e che la prova orale comprenda, oltre che elementi di informatica, anche la verifica della conoscenza almeno a livello iniziale di una lingua straniera scelta tra quelle indicate nel bando di concorso

13 Disciplina Concorsuale DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 marzo 2001, n.220 Regolamento recante disciplina concorsuale del personale non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale. Gazzetta Ufficiale n. 134 del Art. 38. Commissioni esaminatrici 1. Le commissioni esaminatrici nominate dal Direttore generale dell'azienda sanitaria locale o dell'azienda ospedaliera, sono composte dal presidente, da due operatori appartenenti alla categoria "C" (ora D - CCNL) dello stesso profilo di quello messo a concorso e dal segretario. 2. Dei due operatori, uno e' scelto dal Direttore generale ed uno viene designato dal collegio di direzione di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, fra il personale in servizio presso le unita sanitarie locali o le aziende ospedaliere o gli enti di cui all'articolo 21, comna 1, situati nel territorio della regione. 25 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Da dove partire: carichi di lavoro!!!???. I criteri adottati per la definizione dei bisogni formativi su richiesta del Ministero della Salute LEA!??? ##@ 26 13

14 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Ricerca Valutazione organizzativa ed economica dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica Istituto d Igiene - Università Cattolica del Sacro Cuore Roma (capofila) Istituto d Igiene Università La Sapienza Dipartimento di Sanità Pubblica - Università di Tor Vergata Servizio di Igiene Pubblica VT/2 Servizio di Igiene Pubblica RM/5 (quaderni dell Istituto di Igiene Università Cattolica ottobre 1990) 27 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Ricerca Valutazione organizzativa ed economica dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica Indicatori delibera CIPE del 20/12/1984 standard di organizzazione SSN 10/12 operatori per abitanti e di questi dal 7,5% al 10% impiegato in igiene pubblica e prevenzione dunque 1 operatore della ogni ab

15 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Primo elemento la determinazione dell attuale consistenza (dati ministero salute) 29 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Regioni tdp in serv 2002 % sul tot popolazione % pop fabb x 2000 ab Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. Autonoma di Trento Prov. Autonoma di Bolzano Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana 536 8,0% ,4% ,2% ,2% ,0% ,9% ,9% ,8% ,9% ,8% ,5% ,9% ,2% ,1% ,0% ,8% ,4% ,0% ,1% ,1% /05/2010 TOTALE Università di Firenze - Corso di ,0% ,0%

16 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Regioni tdp in serv 2002 % sul tot popolazione % pop fabb. x 2000 ab Umbria Marche 209 1,3% ,4% ,3% ,6% 740 Lazio 749 9,9% ,0% Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia 110 2,4% ,2% ,7% ,6% ,1% ,0% ,2% ,1% ,2% ,0% ,6% ,5% ,7% ,7% Sardegna 374 2,6% ,9% TOTALE ,0% ,0% Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Fonte Sito Ministero Salute SIS ,2% ,9% ,7% ,3% ,2% ,4% ,2% ,7% 32 16

17 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche 8800 Tecnici della in Servizio Fonte Sito Ministero Salute SIS Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Fonte Sito Ministero Salute SIS M F Poli. (M) Poli. (F)

18 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Regione ASL Totale TdP popolazione anno 2001 residente al TdP x ab SPISLL Dati raccolti AITeP TdP SPISLL rapporto x ab Abitanti/TdP TdP SIAN DM 16/10/1998 PIEMONTE , , VALLE D'AOSTA , , LOMBARDIA , , PROV. AUTON. BOLZANO , , PROV. AUTON. TRENTO , , VENETO , , FRIULI VENEZIA GIULIA , , LIGURIA , , EMILIA ROMAGNA , , TOSCANA , , UMBRIA , , MARCHE , , Totali Italia , , in servizi o ,3% 35 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Regione ASL Totale TdP popolazione anno 2001 residente al TdP x ab SPISLL Dati raccolti AITeP TdP SPISLL rapporto x ab Abitanti/TdP TdP SIAN DM 16/10/1998 LAZIO , , ABRUZZO , , MOLISE , , CAMPANIA , , PUGLIA , , BASILICATA , , CALABRIA , , SICILIA , , SARDEGNA , , Totali Italia , , in servizi o ,3% 36 18

19 Il sistema della Sanità Pubblica Veterinaria e della Sicurezza alimentare La distribuzione del personale 100% 80% 60% 40% 20% % ASL Servizi Veterinari ASL SIAN 27/05/ laureati tecnici della prevenzione amministrativi Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Prospetto 1 Imprese, istituzioni, unità locali e addetti alle unità locali per settore di attività - Censimento 2001 (fonte ISTAT) CENSIMENTO 2001 Imprese Istituzioni Agricoltura e pesca (a) Industria Commercio Altri servizi Totale Pubbliche Nonprofit Totale UNITÀ GIURIDICO- EC ON OM IC H E UNITÀ LOCALI A D D ET T I A LLE UNITÀ LOCALI

20 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Tecnici della in Servizio Prospetto 2 - Addetti alle unità locali per settore di attività economica e ripartizione geografica - Censimento 2001(fonte ISTAT) RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Agricoltura e pesca (a) Imprese Istituzioni Industria Commercio Altri servizi Totale Pubbliche Nonprofit Totale CENSIMENTO 2001 (valori assoluti) Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Altri possibili parametri PSN prevedevano il 6% di risorse al Dipartimento di Dati sole 24 Sanità autunno % di cui: 1,5 % Servizi Veterinari 0,5 Servizi Igiene Pubblica 0,5 Servizi Alimenti e Nutrizione 0,5 Servizi Tutela Luoghi di Lavoro 40 20

21 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Patto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Sottoscritto il 1 agosto 2007 tra il Governo e le Regioni e Province autonome Fra i punti qualificanti il Patto si evidenziano: 1. la definizione di standard di attività di vigilanza definiti per i Servizi delle ASL, che prevedono complessivamente a livello nazionale la realizzazione di interventi ispettivi/anno, proporzionati, per ciascuna regione e P.A. alla consistenza numerica delle unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori, con una copertura tendenziale di almeno il 5% delle unità locali in un anno 2. il potenziamento operativo dei Servizi delle ASL, anche in seguito alla rilevazione dell assetto organizzativo e produttivo dei Servizi medesimi, coerente e funzionale in rapporto ai LEA ed alle esigenze territoriali riguardo alla struttura produttiva/occupazionale, di rischio, di dati epidemiologici sui danni alla salute della popolazione lavorativa. Il potenziamento operativo, oltre che riguardare la consistenza numerica e professionale dei Servizi, si realizzerà attraverso l aggiornamento continuo degli operatori al fine di adeguare l attività di prevenzione alle esigenze di tutela della salute all interno del mercato del lavoro in continua evoluzione 3. l individuazione di una serie di indicatori con cui monitorare le attività di prevenzione. 41 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento Si ricorda che le funzioni di controllo sulle attività di produzione, commercio e somministrazione degli alimenti e delle bevande competono ai Comuni che le esercitano attraverso le Aziende Sanitarie Locali (ASL) ad opera dei Servizi di Igiene degli Alimenti e nutrizione ed i Servizi Veterinari, dalla relazione emerge che i Servizi S.I.A.N. (Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione) delle Aziende USL hanno sottoposto a controllo unità, corrispondenti al 23,0% del numero di unità totali prospettate sul territorio. Delle unità ispezionate, il 17,6% ha manifestato infrazioni. Le percentuali più elevate di irregolarità sono state riscontrate nel settore della ristorazione e nella categoria dei produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio

22 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento Si ricorda che le funzioni di controllo sulle attività di produzione, commercio e somministrazione degli alimenti e delle bevande competono ai Comuni che le esercitano attraverso le Aziende Sanitarie Locali (ASL) ad opera dei Servizi di Igiene degli Alimenti e nutrizione ed i Servizi Veterinari, dalla relazione emerge che i Servizi Veterinari.delleAziende USL hanno sottoposto a controllo unità, corrispondenti al 34,1% del numero di unità totali prospettate sul territorio. Delle unità ispezionate, il 8,4% ha manifestato infrazioni. Le percentuali più elevate di irregolarità sono state riscontrate nel settore dei produttori e confezionatori che non vendono al dettaglio (31,3%) e della ristorazione (13,9%). 43 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento Attività dei NAS controllo ispezioni corrispondenti al 3,9% del numero di unità totali prospettate sul territorio infrazioni di cui illeciti amminitrativi e reati penali

23 Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento 27/05/ Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento 27/05/

24 Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento 27/05/ Ministero della Salute dalla relazione sulla "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2008". Trasmessa al Parlamento 27/05/

25 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Altri possibili parametri Dati ISTAT Censimento Attività Economiche (Agricoltura, Industria, Commercio, Servizi ecc) num. Unità Produttive num. dipendenti num. tipologia impianti/apparecchi Volumi attività 49 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Altri possibili parametri Dati INAIL infortuni 50 25

26 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche COMPLESSO GESTIONI (fonte dati sito INAIL) ANNI Maschi e Femmine Temporanea INDENNIZZATI Positivi Permanente Totale senza Morte in capitale in rendita Totale indennizzati indennizzo Negativi Franchigie In corso di definizione Totale denunce 51 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche settimane lavoro annue 45 anno tot Inden n TdP ip 2 TdP

27 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Altre variabili: 1. Cambiamenti in atto nel mondo del lavoro 2. Variazione della domanda 3. Modifiche del mandato istituzionale 4. Il problema della certificazione e dell accreditamento 5. La Trasformazione dell assetto delle ASL e dei Dipartimenti di 53 Elementi per la determinazione delle dotazioni organiche Altre variabili: 6. I cambiamenti nel mondo degli operatori 7. La rivoluzione nel campo della comunicazione e dell informazione 8. La percezione e la valutazione del rischio nella popolazione (stili di vita) 9. Lo sviluppo delle conoscenze e delle ricerche 54 27

28 Grazie Vincenzo Di Nucci 28

Prof. Sergio Atzeri Coordinatore del Corso di Laurea

Prof. Sergio Atzeri Coordinatore del Corso di Laurea Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei luoghi di Lavoro Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Prof. Sergio Atzeri Coordinatore del

Dettagli

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 NORD-ORIENTALE NORD-OCCIDENTALE ITALIA MEZZOGIORNO ITALIA CENTRALE -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

Dettagli

Tabelle nazionali con cadenza semestrale. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1

Tabelle nazionali con cadenza semestrale. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Tabelle nazionali con cadenza semestrale Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 31 ottobre 2016 Nota metodologica Sono considerate le malattie professionali denunciate

Dettagli

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia Legge 123 del 4 luglio 25 Legge 123 del 4 luglio 25 Direzione Generale sicurezza degli alimenti e nutrizione PROTEZIONI SOGGETTI AFFETTI DA CELIACHIA Legge 123 del 4 luglio 25 EROGAZIONE GRATUITA DEGLI

Dettagli

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970

Dettagli

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica 1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922

Dettagli

Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale

Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale www.fareapprendistato.it, 18 giugno 2012 Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale a cura di Enrica Carminati REGIONI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE ART. 3 D. LGS. N. 167/2011

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DELL EROGAZIONE

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00

Dettagli

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle nazionali con cadenza mensile Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 ottobre 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di malattia

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Decreto interministeriale n. 210 Del 26 marzo 2013 Decreto Interministeriale,concernente il contingente del personale della scuola da collocare in esonero parziale o totale e la loro ripartizione tra le

Dettagli

TENUTO CONTO che le date del 19 e 20 aprile 2017, indicate nel DM 141/2017, non sono idonee

TENUTO CONTO che le date del 19 e 20 aprile 2017, indicate nel DM 141/2017, non sono idonee VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 1 dicembre 2016, n. 948, recante "Disposizioni concernenti l'attuazione dei percorsi di specializzazione per le attività di

Dettagli

Indice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V

Indice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V Ruffo.qxd 12-06-2009 11:40 Pagina 7 Presentazione... pag. III Introduzione... pag. V Capitolo I. Controlli ufficiali della legislazione alimentare europea e riflessi sulla sanità pubblica veterinaria italiana...

Dettagli

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578

Dettagli

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA Roma, 01 agosto 2017 Definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie a.a. 2017/2018 Nota Prot. n. 534 Ufficio: DGSINFS IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,

Dettagli

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Puglia

Dettagli

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481

Dettagli

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI

Dettagli

D.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

D.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. D.P.R. 23 dicembre 2002, n. 314 Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. TESTO COORDINATO CON LE MODIFICHE PROPOSTE IN GRASSETTO

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/7/2017 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

Collegio dei Revisori dei Conti

Collegio dei Revisori dei Conti Il Collegio dei Revisori nelle Regioni italiane Firenze 26 febbraio 2016 Collegio dei Revisori dei Conti Istituzione art. 14, comma 1, lettera e), D.L. 3 agosto 2011 n 138, (conversione in Legge n 148

Dettagli

Il punto di vista del Patronato

Il punto di vista del Patronato LA CONOSCENZA FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI: IL SISTEMA DEI FLUSSI DALLA CREAZIONE AD OGGI Palazzo Pirelli - Milano 11-05-2014 Il punto di vista del Patronato Gianpiero Cassina*,

Dettagli

Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato

Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Vista la legge 25 febbraio 1992, n. 215, recante Azioni positive per l'imprenditoria femminile ; Visto il Decreto del Presidente della Repubblica

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 7: aggiornamento al 8//7 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 CE.S.I.L. RE Centro Studi Infortuni sul lavoro Reggio Emilia, 2//2016 Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro a cura del Centro Studi Infortuni sul Lavoro di Conflavoro Pmi Reggio Emilia

Dettagli

VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l'articolo 4, comma 1;

VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l'articolo 4, comma 1; VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n.300; VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l'articolo 4, comma 1; VISTA la legge

Dettagli

IL SETTORE TERMALE. Caratteristiche strutturali e performance. Federterme. Rimini, 12 maggio 2011 * * *

IL SETTORE TERMALE. Caratteristiche strutturali e performance. Federterme. Rimini, 12 maggio 2011 * * * IL SETTORE TERMALE Caratteristiche strutturali e performance * * * Federterme Rimini, 12 maggio 2011 Numero delle imprese termali per aree geografiche al 31/12/2010 378 Imprese 259 Società di capitali

Dettagli

Concluse le prove scritte. L Amministrazione assicura una rapida correzione degli scritti.

Concluse le prove scritte. L Amministrazione assicura una rapida correzione degli scritti. I dati e le indicazioni del MIUR. Concluse le prove scritte. L Amministrazione assicura una rapida correzione degli scritti. Le indicazioni per la prossima fase del concorso dal comunicato stampa del MIUR:

Dettagli

Cenni storici ed evoluzione dal vigile sanitario al Tecnico della Prevenzione

Cenni storici ed evoluzione dal vigile sanitario al Tecnico della Prevenzione istruzioni ministeriali allegate al Regio Decreto 6 luglio 1890, n. 7042 relative all organizzazione ed all impianto dei servizi di ispezione e dei laboratori municipali di vigilanza igienico sanitaria

Dettagli

Attività fisica e pratica sportiva

Attività fisica e pratica sportiva Attività fisica e pratica sportiva Alcuni dati per una riflessione Contributo al convegno «Il Partenariato pubblico privato per gli impianti sportivi» Firenze 20 novembre 2014 1 Alcuni dati sull esercizio

Dettagli

LE COSTRUZIONI IN BREVE: CAMPANIA

LE COSTRUZIONI IN BREVE: CAMPANIA LE COSTRUZIONI IN BREVE: CAMPANIA Maggio 2017 A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Sommario SCHEDA CAMPANIA... 3 TAVOLE REGIONALI E PROVINCIALI... 7 Occupazione... 9 Imprese... 13 Permessi

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE DIREZIONE GENERALE DELLO SVILUPPO RURALE DISR VII Produzioni animali DM di impegno n. 10937 del 28/05/2015 IL DIRETTORE GENERALE

Dettagli

In occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 32 In itinere. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. di trasporto 144. Con mezzo di.

In occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 32 In itinere. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. di trasporto 144. Con mezzo di. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 31/08/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Città con un sistema di allarme HHWWS operativo Città ANCONA BARI BOLOGNA BOLZANO BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO

Dettagli

Pensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione...

Pensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione... ISTITUTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE Regionale PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Pensioni PENSIONI Presentazione...2 Totale categorie...3 Vecchiaia...4 Invalidità...5 Superstiti...6 Presentazione

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

Quadro sociale - Campania e Italia 2011

Quadro sociale - Campania e Italia 2011 Quadro sociale - Campania e Italia 2011 Quadro generale TERRITORIO POPOLAZIONE * OCCUPATI * PORTAFOGLIO AZIENDE** Campania 5.819.299 1.567.239 239.245 Italia 60.328.235 22.967.244 3.343.815 *Fonte: ISTAT

Dettagli

Dati nazionali Corrispondenza con i dati del RAV provincia di Bolzano Pag.

Dati nazionali Corrispondenza con i dati del RAV provincia di Bolzano Pag. Dati di benchmark nazionali per la Scuola primaria e secondaria di primo grado 1 In tutti i dati di benchmark il riferimento regionale è il Veneto, il riferimento provinciale è la provincia di Verona Tabelle

Dettagli

D E C R E T O Individuazione delle unità dirigenziali di livello non generale presso il Dipartimento per la giustizia minorile.

D E C R E T O Individuazione delle unità dirigenziali di livello non generale presso il Dipartimento per la giustizia minorile. D E C R E T O Individuazione delle unità dirigenziali di livello non generale presso il Dipartimento per la giustizia minorile. Visto l'articolo 1 del regio decreto legge 26 luglio 1934, n. 1404, convertito

Dettagli

Osservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei

Osservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Osservatorio Nazionale Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Rapporto sintetico FORMA. TEMP. 2008 L attività di FORMATEMP nel 2008: I progetti, gli allievi coinvolti, le risorse impiegate Nel

Dettagli

DOCUMENTO DI LINEE GUIDA

DOCUMENTO DI LINEE GUIDA DOCUMENTO DI LINEE GUIDA RECANTE CRITERI GENERALI PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA PER LA DIRIGENZA MEDICA SANITARIA NELLE AZIENDE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Dettagli

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 Il divario Nord-Sud di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 IL DIVARIO DI REDDITO Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 PIL pro capite nelle

Dettagli

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/1/2017 DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/1/2017 DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 7: aggiornamento al 3//7 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering

Dettagli

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE 1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale

Dettagli

UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance 2017

UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance 2017 UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance Francesco AVVISATI Giovanni Maria SEMERARO Università LUISS, Roma, 12 settembre Alcune novità dell edizione Istruzione superiore terziaria e campi di studio

Dettagli

I posti disponibili, il bando, il corso di formazione e le modalità di registrazione della domanda. (Aggiornato: 30 luglio 2011***).

I posti disponibili, il bando, il corso di formazione e le modalità di registrazione della domanda. (Aggiornato: 30 luglio 2011***). I posti disponibili, il bando, il corso di formazione e le modalità di registrazione della domanda. (Aggiornato: 30 luglio 2011***). Il MIUR ha comunicato che sulla G.U. - 4a Serie Speciale - Concorsi

Dettagli

SUL LAVORO DI. Gennaio. Febbraio In occasione. In itinere Senza. Senza mezzo di. di trasporto 5. In itinere. Con mezzo di.

SUL LAVORO DI. Gennaio. Febbraio In occasione. In itinere Senza. Senza mezzo di. di trasporto 5. In itinere. Con mezzo di. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 26: aggiornamento al 29/2/26 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

Gennaio. Marzo Totale SUL LAVORO DI. In occasione. mezzo di trasporto 28. Senzaa mezzo di. In itinere Senza. In itinere.

Gennaio. Marzo Totale SUL LAVORO DI. In occasione. mezzo di trasporto 28. Senzaa mezzo di. In itinere Senza. In itinere. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 216: aggiornamento al 1//216 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA nella seduta del 29 novembre 2016

IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA nella seduta del 29 novembre 2016 DELIBERA DEL 29 NOVEMBRE 2016 N. 20 Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza, con particolare riferimento ai Bandi ISI 2016. IL CONSIGLIO DI

Dettagli

Emilio Porcaro. CONVEGNO NAZIONALE CPIA: il nuovo sistema di Istruzione degli Adulti. ROMA, 30 novembre 2016

Emilio Porcaro. CONVEGNO NAZIONALE CPIA: il nuovo sistema di Istruzione degli Adulti. ROMA, 30 novembre 2016 Emilio Porcaro Attuazione delle misure nazionali di sistema previste all'art. 11, comma 10, del DPR 263/12, concernenti interventi di comunicazione e diffusione delle attività attraverso opuscoli e brochure

Dettagli

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL 1 SEMESTRE 2013 DATI DA RILEVAZIONE AGGIORNATA AL 6 NOVEMBRE 2013 Ministero della Giustizia Dipartimento della organizzazione giudiziaria, del

Dettagli

AVVISO PUBBLICO IL DIRETTORE GENERALE

AVVISO PUBBLICO IL DIRETTORE GENERALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

Crediti in sofferenza e aste immobiliari

Crediti in sofferenza e aste immobiliari Crediti in sofferenza e aste immobiliari Italia, Aprile 2015 SOFFERENZE BANCARIE E ASTE IMMOBILIARI Settembre www.osservatorioimmobiliaredigitale.it Copyright - Tutti i diritti sono riservati Sommario

Dettagli

FONDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI TEMPORANEI

FONDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI TEMPORANEI FONDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI TEMPORANEI RAPPORTO O SINTETICO FORMA.TEMP 2007 RAPPORTO SINTETICO FORMA.TEMP 2007 A cura di Antonio Ruda Per Forma.Temp hanno collaborato alla redazione del Rapporto:

Dettagli

DECRETO N Del 21/10/2015

DECRETO N Del 21/10/2015 DECRETO N. 8711 Del 21/10/2015 Identificativo Atto n. 966 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto REGOLAMENTAZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE ABILITANTI E DI AGGIORNAMENTO PER INSTALLATORE

Dettagli

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE AGOSTO 2013

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE AGOSTO 2013 Coordinamento Generale Statistico attuariale CIG - Cassa Integrazione Guadagni Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale REPORT MENSILE AGOSTO 2013 APPENDICE: Aggiornamento del tasso di

Dettagli

IL PERITO ESTIMATORE DANNI DA GRANDINE ED AVVERSITÀ ATMOSFERICHE

IL PERITO ESTIMATORE DANNI DA GRANDINE ED AVVERSITÀ ATMOSFERICHE Department: Rischi Agricoli Country: ITALIA IL PERITO ESTIMATORE DANNI DA GRANDINE ED AVVERSITÀ ATMOSFERICHE 12 febbraio 2015 Campagna Grandine 2015 2 12 febbraio 2015 Presentation Title GENERALI ITALIA

Dettagli

Infortuni sul lavoro Anni

Infortuni sul lavoro Anni Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali

Dettagli

Ticket Regionali Specialistica e Diagnostica Studenti Universitari

Ticket Regionali Specialistica e Diagnostica Studenti Universitari NB. Nelle tabelle che seguono sono riportati i costi (in Euro) delle principali prestazioni ambulatoriali e specialistiche previste dal nostro Sistema Sanitario Nazionale a favore degli Studenti Universitari,

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DECRETO MINISTERIALE N. 300 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo scientifico ad opzione internazionale cinese

Dettagli

VISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante "Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma

VISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma VISTO il decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante "Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 2 della legge 30 settembre 2004, n. 252" ed in particolare

Dettagli

Rilevazione sugli Scrutini Finali ed Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo A.S. 2007/08

Rilevazione sugli Scrutini Finali ed Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo A.S. 2007/08 Rilevazione sugli Scrutini Finali ed Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo A.S. 2007/08 (Settembre 2008) Per l anno scolastico 2007/08 il notiziario relativo agli esiti degli scrutini ed esami di

Dettagli

Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati

Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati A Cura dell Dipartimento Settori Produttivi, Industria -Agricoltura

Dettagli

LA VIGILANZA RISULTATI E PROSPETTIVE

LA VIGILANZA RISULTATI E PROSPETTIVE LA VIGILANZA RISULTATI E PROSPETTIVE Tiziano Ficcadenti AUSL Marche, Gruppo di Lavoro Interregionale Agricoltura Francesca Sormani AUSL Piacenza, Gruppo di Lavoro Interregionale Agricoltura LE AZIENDE

Dettagli

IL SETTORE NON PROFIT NELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA: ANALISI E PROSPETTIVE

IL SETTORE NON PROFIT NELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA: ANALISI E PROSPETTIVE IL SETTORE NON PROFIT NELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA: ANALISI E PROSPETTIVE Il non profit a Forlì-Cesena: i risultati del censimento Istat, Ufficio territoriale per l Emilia-Romagna e Marche Camera di

Dettagli

l(lll~yz~/<c (4 G ;ìlj(~ -,,e (~ t,,/g~~2rmlr CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO. LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME D! TRENTO E BOLZANO

l(lll~yz~/<c (4 G ;ìlj(~ -,,e (~ t,,/g~~2rmlr CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO. LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME D! TRENTO E BOLZANO CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI 1RA LO STAIO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI T RENTO E BOLZANO Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo,

Dettagli

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,

Dettagli

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE GIUGNO 2013

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE GIUGNO 2013 Coordinamento Generale Statistico attuariale CIG - Cassa Integrazione Guadagni Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale REPORT MENSILE GIUGNO 2013 APPENDICE: Aggiornamento del tasso di

Dettagli

,00 3 Altre attività soggette a studi A12

,00 3 Altre attività soggette a studi A12 68.31.00 - Attività di mediazione immobiliare DOMICILIO FISCALE Comune Provincia 1 = inizio di attività entro sei mesi dalla data di cessazione nel corso dello stesso periodo d imposta; 2 = cessazione

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 7 Dicembre 2016 Gli ultimi

Dettagli

Decreto Ministeriale 7 novembre 2013 n. 914

Decreto Ministeriale 7 novembre 2013 n. 914 Decreto Ministeriale 7 novembre 2013 n. 914 Rideterminazione dei posti disponibili per le immatricolazioni del secondo anno dei corsi biennali per la formazione degli insegnati per la classe di concorso

Dettagli

Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale

Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale focus sullo stato dell arte e prospettive di sviluppo Dott.ssa Grazia Corbello-

Dettagli

Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie. Roma, 8 giugno 2011

Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie. Roma, 8 giugno 2011 Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie Roma, 8 giugno 2011 Agenda 1. Campione esaminato 2. Classificazione delle domande 3. Analisi territoriale 2 Classificazione delle banche Enti

Dettagli

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Alessandra Burgio e Alessandro Solipaca DCIS SAN Metodi di sintesi per la misurazione della dotazione u Il Servizio Sanitario Nazionale (1) STATO Disegna

Dettagli

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Messaggio numero 3244 del

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Messaggio numero 3244 del Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Messaggio numero 3244 del 12-05-2015 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 12-05-2015

Dettagli

Gennaio. Aprile 2015 223 187 36 82 34 48 305. In occasione. di lavoro. di trasporto 48. di lavoro Senza mezzo In itinere. mezzo di trasporto 34

Gennaio. Aprile 2015 223 187 36 82 34 48 305. In occasione. di lavoro. di trasporto 48. di lavoro Senza mezzo In itinere. mezzo di trasporto 34 OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 30/0/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE Luca Romano Direttore di Local Area Network Martedi 8 Aprile 2014 Auditorium del Lavoro ROMA L INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO 1/6 65 ANNI E PIU' TOTALE ANDAMENTO

Dettagli

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010

MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL PERIODO 1 GENNAIO 30 GIUGNO 2014 Ministero della Giustizia Dipartimento della organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi Direzione

Dettagli

Piano di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2010 / 2012: Regione Lazio.

Piano di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2010 / 2012: Regione Lazio. Piano di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2010 / 2012: Regione Lazio. Le fonti dei dati utilizzati sono: 1. Sito agri.istat.it: dati ISTAT relativi agli anni 2006 e 2007. 2. Sito infocamere.it:

Dettagli

INCONTRO Azienda OO.SS.

INCONTRO Azienda OO.SS. 1 INCONTRO Azienda OO.SS. Roma, 20 settembre 2010 Fabrizio Iovino Resp. TA/GCSSL INCONTRO Azienda OO.SS. 2 Indice Attuazione accordo Azienda OO.SS. in materia di operatori VDT Stato di avanzamento della

Dettagli

Gazzetta Ufficiale N. 208 del 05 Settembre 2002

Gazzetta Ufficiale N. 208 del 05 Settembre 2002 MINISTERO DELLA SALUTE Gazzetta Ufficiale N. 208 del 05 Settembre 2002 DECRETO 31 luglio 2002 Modifica e integrazione delle tabelle dei servizi e delle discipline equipollenti e delle tabelle delle discipline

Dettagli

Lorenzo Rampazzo Servizio Tutela Salute Mentale Regione Veneto

Lorenzo Rampazzo Servizio Tutela Salute Mentale Regione Veneto Lorenzo Rampazzo Servizio Tutela Salute Mentale Regione Veneto Cagliari, 28 giugno 2012 Le funzioni sanitarie svolte dall'amministrazione Penitenziaria con riferimento ai soli settori della prevenzione

Dettagli

Profilo professionale degli assistenti sociali

Profilo professionale degli assistenti sociali Profilo professionale degli assistenti sociali 1 Schema di regolamento a norma dell'art. 12, comma 2, della L. 8 novembre 2000, n. 328: "Profilo professionale degli assistenti sociali, formazione universitaria

Dettagli

OFFERTA E DOMANDA DI CAPITALE UMANO QUALIFICATO IN TOSCANA

OFFERTA E DOMANDA DI CAPITALE UMANO QUALIFICATO IN TOSCANA AISRe Associazione Italiana di Scienze Regionali IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana XXX Conferenza Scientifica Federalismo, integrazione europea e crescita regionale 9-11 settembre

Dettagli

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea

Dettagli

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2016 a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali VISTO l articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, che istituisce il Fondo per l occupazione presso il Ministero del

Dettagli

DECRETO N Del 03/07/2017

DECRETO N Del 03/07/2017 DECRETO N. 7960 Del 03/07/2017 Identificativo Atto n. 403 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO PER LA REALIZZAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DI CORSI ANNUALI

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE CONCORSO

MINISTERO DELLA SALUTE CONCORSO MINISTERO DELLA SALUTE CONCORSO (scad. 17 maggio 2012) Concorso per l'ammissione ai corsi di formazione specifica in medicina generale (GU n. 30 del 17-4-2012 ) Ai sensi del decreto legislativo n. 368

Dettagli

LEGGE BIAGI: DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO

LEGGE BIAGI: DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO LEGGE BIAGI: DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO -------------- ------------- IL QUADRO REGIONALE DI RIFERIMENTO a cura della Scuola internazionale di Alta formazione in Relazioni industriali e di Lavoro di

Dettagli

Chi può fare formazione? Una mappa per operatori e studenti: l Archivio nazionale delle strutture formative accreditate

Chi può fare formazione? Una mappa per operatori e studenti: l Archivio nazionale delle strutture formative accreditate Chi può fare formazione? Una mappa per operatori e studenti: l Archivio nazionale delle strutture formative accreditate Gli operatori accreditati nell erogazione dei servizi al lavoro: caratteristiche

Dettagli

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE OTTOBRE 2013

CIG - Cassa Integrazione Guadagni REPORT MENSILE OTTOBRE 2013 Coordinamento Generale Statistico attuariale CIG - Cassa Integrazione Guadagni Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale REPORT MENSILE OTTOBRE 2013 APPENDICE: Aggiornamento del tasso di

Dettagli

Migrazione sanitaria e sostenibilità

Migrazione sanitaria e sostenibilità 14 Dicembre 2012 Migrazione sanitaria e sostenibilità Sergio Lodato 1 Contesto normativi Con l entrata in vigore del D. Lgs. 502/92 che introduce, tra l altro, il riparto del FSN per quota capitaria, la

Dettagli

Indagini sul Consumo di sostanze stupefacenti

Indagini sul Consumo di sostanze stupefacenti Indagini sul Consumo di sostanze stupefacenti POPOLAZIONE GENERALE 15-64 ANNI POPOLAZIONE STUDENTESCA 15-19 ANNI GPS - ITA General Population Survey (QST -12.323 soggetti, T.A. 12,7% CATI 3009 soggetti,

Dettagli

Camera dei deputati. Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati

Camera dei deputati. Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Documentazione per l esame di Atti del Governo Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati Schema di D.Lgs. n. 189 (art. 4, L. 52/2015) Calcolo

Dettagli

Piani casa regionali Riferimenti normativi e disposizioni attuative

Piani casa regionali Riferimenti normativi e disposizioni attuative Piani casa regionali Riferimenti normativi e disposizioni attuative a cura di Raffaele Lungarella Abruzzo L. r. n. 16 del 19/08/2009 Intervento regionale a sostegno del settore edilizio Bura n.. 45 del

Dettagli