Il FSE-stato dell arte sull attuazione del Programma regionale alla luce delle misure anticrisi. Torino, 14 dicembre 2010 Paola Casagrande

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1 Il FSE-stato dell arte sull attuazione del Programma regionale alla luce delle misure anticrisi Torino, 14 dicembre 2010 Paola Casagrande

2 L attuazione dell Accordo del 12 febbraio 2009 ha rappresentato certamente la priorità numero uno del biennio che si va concludendo. Al fine di evitare effetti di spiazzamento nei confronti delle persone escluse dalle deroghe, le risorse del POR FSE sono peraltro state impiegate anche in favore delle restanti categorie di destinatari, con un attenzione specifica ai targetprioritari individuati nel Programma. L intervento, che mira ad offrire una panoramica sull andamento del POR, si soffermerà in particolare su Programma anticrisi e interventi rivolti agli altri target. 2

3 Modello di programmazione integrato Il modello si fonda sul concetto di integrazione: dei livelli istituzionalicoinvolti delle politiche dei servizi dei soggetti attuatori Regione - Province politica attiva e passiva servizi formativi e al lavoro CPI, Agenzie autorizzate per il lavoro, soggetti accreditati per la formazione Attivazione di tavoli tecnici Il quadro logico del modello èstato disegnato attraverso un ampio confronto nel corso di tavoli tecnici, coordinati dalla Regione, con le Amministrazioni provinciali, le Parti Sociali, l INPS, Italia Lavoro. 3

4 Personalizzazione dei percorsi di politica attiva Iniziativa Soggetti coinvolti Finalità Stipula del Patto di servizio (PdS) Sottoscrizione del Piano di Azione Individuale (PAI) Affidamento del percorso al Case Manager Destinatario e CPI Destinatario, CPI e soggetto attuatore Destinatario e soggetto attuatore Definire gli obiettivi generali e i reciproci impegni Definire la pianificazione operativa dei servizi Garantire l attuazione del Piano e assicurare costante interfaccia con CPI Lav. CIG in deroga potenziali: di cui sospesi: Lav. sospesi inseriti in PAL: % dei sospesi Firmatari del PdS: Dati al 7/11/2010 per testa 4

5 Adozione di tabelle standard di costi unitari In linea con gli orientamenti comunitari, al fine di velocizzare l attuazione degli interventi anticrisi, la Regione ha ritenuto opportuno snellire le procedure di rendicontazione delle attività con l adozione di tabelle standard di costi unitari per ogni tipologia di servizi previsti dal piano integrato: servizi individuali (ad esempio, accoglienza,orientamento, accompagnamento al lavoro); servizi collettivi per piccoli gruppi; servizi collettivi per gruppi composti da 6 a 14 destinatari. N. servizi attivati da PAI: N. ore previste: N. ora erogate: Dati al 7/11/2010 5

6 Copertura omogenea del territorio regionale è stato definito un modello attuativo degli interventi con le seguenti caratteristiche: a regia regionale la Regione ha elaborato, di concerto con gli altri soggetti istituzionali coinvolti e con le Parti sociali, l Atto di indirizzo e le Linee guida per l attuazione degli interventi; a titolarità provinciale le Province sono titolari della gestione e della definizione delle modalità di erogazione dei servizi. Mantenimento delle specificità provinciali Le Province adottano dispositivi di attuazione, effettuando una programmazione territoriale della manovra, in termini di: composizione dell offerta di servizi; distribuzione territoriale dei soggetti attuatori dei progetti integrati; valutazione dei progetti sulla base dei criteri individuati con specifico atto della Regione, a seguito della loro condivisione con le Province. 6

7 RISORSE STANZIATE NAZIONALI Somme stanziate con atti/decreti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali euro REGIONALI Fonte Importo FSE Bilancio regionale Totale = TOTALE euro

8 RISORSE REGIONALI Risorse accantonate euro * Risorse impegnate di cui: euro a favore Province euro (FSE) a favore INPS euro * di cui Fondo Regionale 8

9 9

10 Dati da cruscotto al 7 nov ** i lavoratori trattati dai servizi (intercettati in SILP) 10

11 Servizi (PAI) N Servizi Ore preventivo Ore erogate ACCOGLIENZA - PRIMO FILTRO E PRESA IN CARICO DELLA PERSONA ORIENT. PROF. - COLLOQUI INDIVIDUALE DI ORIENTAMENTO (I LIVELLO) ACCOGLIENZA - INFORMAZIONE FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE ORIENT. PROF. -AGGIORNAMENTO SU NORMATIVA E DINAMICHE DEL MDL GESTIONE DEL PAI ACCOMPAG. AL LAVORO - PREPARAZIONE ALLA RICOLLOCAZIONE ORIENT. PROF. - COLLOQUI PER APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO E VALUTATIVO (II LIV.) ORIENT. PROF. - CONSULTAZIONE CON ESPERTO DI OPPORTUNITA' LAV. / FORM. ORIENT. PROF. - RICERCA ATTIVA DI LAVORO ACCOMPAG. AL LAVORO - SCOUTING E MARKETING VERSO LE IMPRESE ACCOMPAG. AL LAVORO - AFFIANCAMENTO/TUTORAGGIO NELL'INSERIMENTO ORIENT. PROF. - BILANCIO DI PROSSIMITA' ORIENT. PROF. - BILANCIO DI COMPETENZE MEDIAZIONE CULTURALE FORMAZIONE SUPERIORE ACCOMPAG. AL LAVORO - TIROCINI DI ORIENTAMENTO ACCOMPAG. AL LAVORO - TIROCINI FORMATIVI TOTALI

12 Gli ammortizzatori in deroga costituiscono l iniziativa più rilevante del Piano straordinario per l occupazione approntato dalla nuova Giunta regionale Cassa Integrazio ne in deroga I.1 Più lavoro I.2 Alta formazion e I.7 Più scuola Asse I Politiche attive del lavoro I.3 Più sicurezza I.6 Microcredi to I.5 Più impresa I.4 Più stabilità 12

13 Asse di intervento I - Politiche attive del lavoro Dotazione finanziaria per Misura di intervento Dotazione finanziaria Asse I 189,6 mln Misura I.1 10,0 mln Misura I.2 9,0 mln Misura I.3 6,1 mln Misura I.4 8,0 mln Misura I.5 29,5 mln Misura I.6 2,0 mln Misura I.7 10,0 mln Cassa Integr. 115,0 mln Piano Occupazione - Dotazione finanziaria per Asse di intervento Asse IV (21,0 mln ; 5,4%) Asse I (189,6 mln ; 48,6%) Asse III (1,1 mln ; 0,3%) Asse II (178,6 mln ; 45,8%) 13

14 I giovani: Percorsi di qualifica finalizzati all occupabilità(oi), Percorsi post obbligo formativo (MdL e IFTS), Apprendistato (professionalizzante e alto), Alta formazione post laurea, Orientamento, Creazione d impresa (iniziativa a carattere generale); 14

15 Le donne: Formazione a domanda individuale, Voucher di conciliazione, Interventi per favorire l inclusione socio-lavorativa di donne vittime di sfruttamento sessuale e di tratta, Pari opportunitànella scuola, Valorizzazione e qualificazione assistenti famigliari (con forte coinvolgimento di immigrati), Creazione d impresa (iniziativa a carattere generale); 15

16 Gli immigrati: Interventi formativi per stranieri disoccupati, Corsi di lingua italiana, Servizi per il lavoro dedicati, Creazione d impresa (iniziativa a carattere generale); Gli over 45: Formazione continua e permanente (iniziative a carattere generale), Creazione d impresa (iniziativa a carattere generale), Bando ricollocazione. 16

17 I GIOVANI I giovani, che le analisi testimoniano essere il segmento di popolazione maggiormente colpito dalla crisi in atto, continuano ad essere al centro delle politiche regionali in favore delle risorse umane. Gli interventi fin qui attivati mirano in particolare ai seguenti obiettivi: favorirne il primo ingresso sul MdL attraverso interventi formativi che conducano al conseguimento di una qualifica regionale (stanziamenti per oltre 100 milioni di euro sul POR, al quale si affiancano risorse di maggiore entità di provenienza statale e regionale), o di una specializzazione post obbligo formativo (103 milioni); 17

18 I GIOVANI assicurare l acquisizione di competenze di livello medio ed elevato coerenti con i fabbisogni delle imprese attraverso attività di formazione superiore (14 milioni di stanziamento) e di alta formazione (20 milioni); garantire a tutti adeguati servizi di orientamento (10 milioni circa), con particolare riferimento alle fasi di transizione (dalla scuola dell obbligo alla secondaria e dalla formazione al lavoro); sostenere l apprendistato quale forma contrattuale di riferimento per l ingresso sul mercato del lavoro: circa 50 milioni per professionalizzante e 9 per alta formazione. 18

19 LE DONNE Le politiche in favore dell occupazione femminile previste dal POR, ancorché ridimensionate per effetto della crisi, permangono al centro dell agenda della Direzione, focalizzandosi in particolare sui seguenti obiettivi: ampliare la partecipazione delle donne a percorsi di aggiornamento professionale scelti nell ambito dei cataloghi dell offerta provinciale (stanziamenti per circa 13 milioni di euro sul POR, ai quali si aggiungono consistenti risorse di provenienza statale); 19

20 LE DONNE dare continuità allo strumento del Voucher di conciliazione vita/lavoro (4 milioni), attivato con successo nell Agenda , così da favorire un aumento delle donne che partecipano al mercato del lavoro; creare i presupposti per la diffusione di una vera cultura di parità, intervenendo con specifiche iniziative in favore delle istituzioni scolastiche; valorizzare e qualificare il lavoro di cura delle assistenti familiari, professione che l invecchiamento della popolazione renderàsempre piùrilevante (2,5 milioni); realizzare azioni per favorire l inclusione socio-lavorativa di donne vittime di sfruttamento sessuale e di tratta. 20

21 GLI IMMIGRATI L integrazione, attraverso il lavoro, degli immigrati nella società piemontese rappresenta un obiettivo prioritario, che la Regione persegue attraverso iniziative deputate a: favorire l apprendimento della lingua italiana, anche in vista di azioni formative mirate allo sviluppo delle competenze richieste dalle aziende (oltre 15 milioni); facilitarne l ingresso e il reingresso sul mercato del lavoro attraverso servizi per l impiego dedicati. 21

22 GLI OVER45 I giovani anziani, tra i principali beneficiari degli ammortizzatori in deroga, sono sostenuti anche attraverso misure specifiche intese a favorirne la permanenza (o il reingresso) sul mercato del lavoro. Nello specifico, ci si riferisce a: attività di lifelong learning, che, nell ambito di uno stanziamento complessivo di circa 100 milioni, riguardano in misura significativa soggetti di 45 anni e più; bando ricollocazione previsto dal Piano straordinario (8 milioni), il quale prevede una specifica riserva per questo specifico target. 22

23 LE INIZIATIVE A CARATTERE TRASVERSALE I target prioritari beneficiano poi in misura piuttosto consistente di altre iniziative rivolte alla generalità della popolazione, tra le quali si segnalano: i servizi per l impiego facenti capo alle Province, in favore dei quali, in aggiunta a quelli per la crisi, sono stati stanziati circa 25 milioni di euro; i servizi per la creazione d impresa, i quali, tra azioni a gestione provinciale e regionale (aziende innovative), possono fare affidamento su oltre 20 milioni di euro già stanziati per il primo quadriennio di attuazione del POR. 23

24 QUADRO COMPLESSIVO DELLE RISORSE (dati al 09/12/2010) 24

25 IMPEGNI E PAGAMENTI PER ASSE (dati al 09/12/2010) 25

26 INDICATORI FINANZIARI PER ASSE (dati al 09/12/2010) 26

27 IMPEGNI PER TEMA PRIORITARIO UE (dati al 09/12/2010) 27

28 IMPEGNI PER INTERVENTO (dati al 09/12/2010) 28

29 SPESE PER INTERVENTO (dati al 09/12/2010) 29

30 DINAMICA DELLE CERTIFICAZIONI DI SPESA 30

31 CONFRONTO CERTIFICAZIONI/SOGLIE DI DISIMPEGNO 31

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