DOSSIER RIFIUTI 1 OSSERVATORIO PREZZI E TARIFFE DICEMBRE 2010
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1 La produzione di rifiuti urbani in Italia DOSSIER RIFIUTI 1 OSSERVATORIO PREZZI E TARIFFE DICEMBRE 2010 L Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, ha svolto per la quarta annualità un indagine sui costi che i cittadini hanno sostenuto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel corso del Le indagini dell Osservatorio riguardano tutti i capoluoghi di provincia italiani e vengono effettuate prendendo come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone, con un reddito lordo complessivo di euro ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. Secondo l ultimo rapporto dell Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel marzo 2010) nel 2008 in Italia sono state prodotte 32,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (valore invariato rispetto all anno precedente) con una media pro capite di 541 (-0,9% rispetto all anno precedente). Il 46% dei rifiuti urbani italiani è prodotto nelle regioni del Nord, il 32% nelle regioni del Sud ed il restante 22% in quelle centrali. Regione Rifiuti urbani prodotti nel 2008 Tonnellate Percentuale sul totale Produzione pro capite di rifiuti urbani (Kg) Abruzzo ,2 % 524 (-0,6%) Basilicata ,7 % 386 (-6,8%) Calabria ,8 % 459 (-2,3%) Campania ,4 % 468 (-4,7%) Emilia Romagna ,1 % 680 (+1,0%) Friuli Venezia Giulia ,9 % 497 (-1,8%) Lazio ,3 % 594 (-1,7%) Liguria ,0 % 612 (+0,3%) Lombardia ,4% 515 (+0,6%) Marche ,7 % 551(-2,3%) Molise ,4 % 420 (+4,0%) Piemonte ,0 % 509 (-1,4%) Puglia ,6 % 523 (-0,8%) Sardegna ,6% 507 (-2,3%) Sicilia ,2 % 526 (-1,9%) Toscana ,8 % 686 (-1,2%) Trentino Alto Adige ,6 % 496 (+2,1%) Umbria ,7 % 613 (-4,1%) Valle d Aosta ,2 % 608 (+1,2%) Veneto ,4 % 494(+0,6%) Italia ,0 % 541 (-0,9%) Fonte: Elaborazione Cittadinanzattiva su dati ISPRA A cura di Tiziana Toto, Responsabile dell Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. 1
2 Per quanto riguarda la produzione pro capite la media più elevata è quella del Centro (619 kg), segue il Nord (541 kg) ed infine il Sud (496 kg). La produzione pro capite di rifiuti urbani ha registrato variazioni negative nella maggior parte delle regioni ad eccezione di: Molise (+4,0%), Valle d Aosta (+1,2%), Emilia Romagna (+1,0%), Lombardia e Veneto (+ 0,6%), Liguria (+0,3%). I valori della produzione di rifiuti urbani pro capite dipendono da più fattori quali: la produzione domestica dei singoli abitanti, i rifiuti generati dal turismo, i rifiuti generati dal commercio e parte dei rifiuti speciali assimilati. I livelli più elevati di produzione pro capite vengono raggiunti nelle realtà in cui si raccoglie in modo congiunto il rifiuto domestico e quello commerciale assimilato, mentre nelle realtà in cui è presente un sistema di raccolta porta a porta la produzione pro capite è molto più bassa in quanto il rifiuto non domestico, quale quello commerciale, viene raccolto a parte. Il panorama italiano della gestione dei rifiuti è fortemente diversificato a seconda delle diverse realtà regionali e provinciali, passando da sistemi di gestione fortemente integrati e con basso fabbisogno di discarica, a sistemi di gestione semplici in cui permane la raccolta indifferenziata e la principale forma di gestione è lo smaltimento in discarica. Fonte: Elaborazione Cittadinanzattiva su dati ISPRA In media, in Italia la raccolta differenziata (RD) rappresenta il 31% (+3% rispetto al periodo precedente) della produzione totale di rifiuti urbani, ma ben il 49% di essi va a finire in discarica. La legge 296/2006, relativamente alla raccolta differenziata poneva l obiettivo di almeno il 40% entro il 2007; di almeno il 50% entro il 2009 e di almeno il 60% entro il Quindi la media italiana, seppur aumentata di tre punti percentuali rispetto al 2007, è ben lontana dai menzionati obiettivi. Se consideriamo i dati suddivisi per area geografica si evince che il nord ha superato l obiettivo menzionato attestandosi ad un livello di raccolta differenziata pari al 45,5%, mentre centro e sud presentano rispettivamente valori del 22,9 e del 14,7%. 2
3 Le regioni che presentano le più elevate percentuali di raccolta differenziata sono: Trentino, Veneto, Lombardia e Piemonte. Al contrario le regioni al di sotto del 10% sono: Molise, Basilicata e Sicilia. In che modo i cittadini pagano lo smaltimento dei rifiuti urbani Il Decreto Legislativo n.22 del 1997 (c.d. Decreto Ronchi) ha introdotto la Tariffa di Igiene Ambientale (TIA), quale corrispettivo per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La TIA avrebbe dovuto (ha già subito ripetute proroghe) sostituire la TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) a partire dal 2006 per i comuni con più di 5 mila abitanti e dal 2008 per gli altri comuni e per i comuni in deficit di bilancio. La TIA è finalizzata ad una gestione eco-compatibile ed economica dei rifiuti, incentivando, mediante riduzioni ed agevolazioni, la raccolta differenziata, sia da parte delle famiglie che delle aziende. Le modalità di calcolo sono molto diverse rispetto alla TARSU e riprendono quelle del servizio idrico integrato. La tariffa copre tutti i costi del servizio ed è calcolata: Per le famiglie, in base alla numerosità del nucleo familiare ed alla superficie dei locali; Per le aziende, in base alla tipologia d attività produttiva ed alla superficie dei locali. La tariffa è divisa in due parti: Una fissa, relativa alla copertura dei costi generali, dei costi per lo spazzamento e la pulizia delle strade, degli ammortamenti e degli investimenti. É imputata alla singola utenza sulla base della superficie dei locali occupati e del numero dei componenti del nucleo familiare che occupa tali locali. Una variabile, relativa alla copertura dei costi diretti di gestione quali: raccolta, trattamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti. È determinata in base alla quantità di rifiuti prodotti che generalmente per le utenze domestiche è stabilita prendendo a riferimento la produzione comunale media pro capite. Le fatture della TIA comprendono, inoltre, l Iva al 10% e i tributi ambientali provinciali fino ad un massimo del 5%. La maggior parte dei comuni italiani non ha ancora proceduto al passaggio alla TIA e continua ad applicare la TARSU. La tassa smaltimento rifiuti solidi urbani è commisurata alla superficie dei locali detenuti dai soggetti tenuti al pagamento. Essa è determinata in base: Al costo dello smaltimento dei rifiuti; Alla quantità media ordinaria di rifiuti producibili nei locali soggetti a tassazione. I comuni devono coprire mediante la tassa almeno il 50% del costo del servizio, tranne gli enti in dissesto finanziario (in tal caso la copertura richiesta è del 100%) o strutturalmente in deficit di bilancio (in tal caso la copertura richiesta è di almeno il 70%). Il Comune divide le superfici in categorie omogenee per produzione di rifiuti e, in base al costo del servizio sostenuto nell anno precedente, determina le tariffe per le varie categorie di uso. Le tariffe moltiplicate per i metri quadrati determinano la Tarsu per l anno di riferimento. In fattura possono inoltre essere presenti addizionali erariali e provinciali fino ad un massimo del 15%. La TARSU si configura come un tributo commisurato alla superficie abitativa, essa è quindi un imposta di tipo patrimoniale, sostanzialmente svincolata dalla numerosità del nucleo familiare e quindi dall effettiva produzione dei rifiuti, dai costi di smaltimento e dallo standard del servizio reso. L elemento di maggiore novità legato all introduzione della TIA riguarda la necessità di individuare tutti i costi di gestione del servizio e garantire la loro totale copertura attraverso il gettito tariffario. 3
4 Recentemente il codice ambientale, introdotto con decreto legislativo 152/06 ha riformato tale materia lasciando comunque inalterato quanto previsto dal decreto Ronchi. Il codice ha infatti annunciato nuovi criteri per il calcolo della tariffa che dovevano essere emanati dal Ministero dell Ambiente entro sei mesi dall entrata in vigore della legge. Ad oggi tale codice è di fatto inattivo in quanto non è stato emanato alcun regolamento ed inoltre l attuale Governo ha annunciato che dovrà essere sottoposto ad una serie di interventi correttivi. Pertanto, fino a nuovo ordine, rimane in vigore il già citato decreto Rochi. L indagine dell Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva Considerando i dati raccolti dall Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, nei capoluoghi di provincia italiani e relativamente all anno 2009, è possibile affermare che, in media, una famiglia italiana composta da tre persone con un abitazione di proprietà di 100 mq, paga 233 euro in un anno per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia italiani. Rispetto al 2008 l aumento è stato del 4,5%. La media annua più bassa (131 euro) è registrata in Molise mentre quella più alta in Campania (364 euro). Gli importi di seguito considerati sono tutti comprensivi di Iva e addizionale provinciale (nel caso della TIA) e delle addizionali erariali e provinciali (nel caso della TARSU). Regione medio medio Variazione Tipologia 2009 anno 2009 anno Tarsu Tia Abruzzo ,8% 3 1 Basilicata ,0% 2 0 Calabria ,0% 5 0 Campania % 5 0 Emilia R ,1% 1 9 Friuli V.G ,5% 2 2 Lazio ,1% 3 2 Liguria ,3% 2 2 Lombardia ,6% 6 5 Marche ,4% 3 2 Molise ,0% 2 0 Piemonte ,8% 4 4 Puglia ,8% 5 0 Sardegna ,6% 3 1 Sicilia ,3% 7 2 Toscana ,5% 4 7 Trentino ,3% 0 2 Umbria ,9% 0 2 Valle d Aosta ,0% 1 0 Veneto ,5% 0 7 Italia ,5% Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe, 2010 La maggior parte dei capoluoghi di provincia non ha ancora proceduto al passaggio da Tarsu a Tia, infatti nel 55% di essi è ancora presente la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e solo nel 45% dei casi considerati è presente la tariffa di igiene ambientale. Suddividendo i dati per area geografica si rileva che si spende di più al Sud ( 254 ), dove l aumento rispetto al 2008 è stato del 6,3%; seguono le regioni centrali ( 240) con un 4
5 aumento del 3,5% rispetto al 2008 ed infine le aree settentrionali ( 214) con un +2,4% rispetto al Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe, 2010 Mentre al Sud l 89% dei capoluoghi adotta ancora la Tarsu e la gestione è prevalentemente comunale, nelle aree centrali e settentrionali rispettivamente il 57% e il 65% dei capoluoghi ha effettuato il passaggio alla Tia ed ha dato in affidamento la gestione del servizio. Le 10 città che si caratterizzano per una spesa annua più elevata sono le seguenti: Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe,
6 Come è possibile notare dalla tabella delle 10 città più costose, 8 sono localizzate nelle regioni meridionali, 2 in quelle centrali e 1 in quelle settentrionali. Le 10 città che si caratterizzano per una spesa annua più contenuta sono le seguenti: Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe, 2010 Per quanto riguarda le 10 città che si caratterizzano per una spesa annua più contenuta, 5 sono del Sud, mentre le restanti sono del Nord (4) e una sola del Centro. Illustriamo di seguito da cosa è composto l importo che il consumatore paga a seconda che si tratti di Tarsu o di Tia. Nel caso della Tarsu il totale da pagare è dato dal prodotto della tariffa a mq per il totale dei metri quadri; a tale importo va poi aggiunto il 10% di addizionale erariale e l addizionale provinciale che è facoltativo e non può essere superiore al 5%. Tarsu 2009, Addizionale Addizionale annuo nel nostro caso 100 MQ erariale provinciale Napoli 453 3,94 10% 5% Benevento 439 3,82 10% 5% Siracusa 407 3,54 10% 5% Caserta 393 3,42 10% 5% Catania 365 3,17 10% 5% Taranto 313 2,72 10% 5% Trieste 309 2,69 10% 5% Cagliari 306 2,66 10% 5% Carrara 300 2,61 10% 5% Massa 293 2,55 10% 5% Chieti 288 2,50 10% 5% Nuoro 287 2,57 10% 1,5% Crotone 285 2,48 10% 5% Brindisi 279 2,43 10% 5% Grosseto 274 2,38 10% 5% Milano 262 2,28 10% 5% Palermo 261 2,27 10% 5% 6
7 Pisa 254 2,21 10% 5% Messina 251 2,18 10% 5% Frosinone 247 2,15 10% 5% Torino 246 2,14 10% 5% Oristano 245 2,13 10% 5% Trapani 245 2,17 10% 3% Bologna 244 2,12 10% 5% Caltanissetta 241,50 2,10 10% 5% Rieti 239 2,08 10% 5% Ragusa 237 2,10 10% 3% Savona 235 2,04 10% 5% Foggia 232 2,02 10% 5% Pavia 226 1,98 10% 4% Potenza 219 1,90 10% 5% Lecce 219 1,90 10% 5% Lecco 209 1,82 10% 5% Aosta 205 1,86 10% 0% Cosenza 196 1,70 10% 5% Bari 193 1,68 10% 4% L Aquila 191 1,66 10% 5% Imperia 191 1,66 10% 5% Avellino 191 1,66 10% 5% Cuneo 186 1,62 10% 5% Macerata 181 1,57 10% 5% Ancona 179 1,56 10% 5% Pescara 178 1,55 10% 5% Catanzaro 176 1,53 10% 5% Como 176 1,53 10% 5% Vercelli 172,5 1,50 10% 5% Sondrio 171 1,49 10% 5% Ascoli Piceno 169 1,47 10% 5% Novara 162 1,41 10% 5% Viterbo 160 1,39 10% 5% Pordenone 153 1,34 10% 4% Reggio di Calabria 149,50 1,30 10% 5% Vibo Valentia 141,50 1,23 10% 5% Cremona 139 1,21 10% 5% Campobasso 139 1,21 10% 5% Matera 125 1,09 10% 5% Isernia 122 1,08 10% 2,5% Media 234 2,04 10% 4,7% Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi tariffe, 2010 Nel caso della Tia, invece, il totale da pagare è dato dal prodotto di una tariffa a mq per i metri quadri effettivi; all importo così ottenuto si aggiunge una parte variabile in base al numero di persone che forma il nucleo familiare; si aggiunge quindi il 10% di Iva e l addizionale provinciale che è facoltativo e non può superare il 5%. annuo Parte fissa ( /mq per 100 mq) TIA 2009 Parte variabile (nucleo familiare di 3 persone) IVA Addizionale provinciale Roma 398 1, % 5% Salerno 345 2,17 83,03 10% 5% Agrigento 336 2,12 80,46 10% 5% Latina 309 1,51 117,66 10% 5% Ferrara 306 1, % 5% Livorno 304 1, % 4% 7
8 Asti 302 2, % 4% Enna 293 1,78 81,5 10% 3% Lucca 282 1, % 4% Gorizia 282 1, % 5% Biella 275 1, % 5% Venezia 267 1, % 5% Perugia 265 1, % 5% Arezzo 250 1, % 4,7% Alessandria 249 0, % 5% Verbania 246 2, % 5% Prato 246 0, % 1% Genova 244 2, % 5% Parma 237 0, % 5% Pistoia 236 0, % 5% Modena 235 1, % 5% Rovigo 232 0, % 5% Rimini 225 1, % 5% Piacenza 225 0, % 5% Varese 223 0, % 4,5% Teramo 217 0, % 5% Treviso 216 0, % 3% Reggio Emilia 215 0, % 5% Bergamo 209 0, % 5% Cesena 204 0, % 5% Belluno 202 1, % 5% Ravenna 201 0, % 5% Forlì 201 0, % 5% La Spezia 200 1, % 5% Siena 200 1, % 5% Lodi 199 1, % 5% Pesaro 196 0, % 5% Padova 192 0, % 5% Sassari 192 0, % 5% Mantova 188 1, % 5% Terni 187 0, % 5% Trento 184 0,88 79,5 10% 0% Urbino 183 1, % 5% Udine 181,50 0, % 4,5% Verona 180 0, % 5% Bolzano 179 0, % 0% Firenze 174 1, % 1% Vicenza 169 0, % 5% Brescia 128 0, % 1% Media 233 1, % 4,4% Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe, 2010 Le principali variazioni , indipendentemente che si tratti di TIA o Tarsu sono avvenute nelle seguenti città: annuo 2009 annuo 2008 Variazione Napoli ,1% Reggio di Calabria ,4% Benevento ,0% Trapani ,7% Pescara ,3% Ragusa ,8% Roma ,1% 8
9 Gorizia ,6% Viterbo ,0% Savona ,0% Pisa ,0% Avellino ,0% Siena ,5% Carrara ,4% Sassari ,5% Cuneo ,0% Parma ,8% Pistoia ,4% Reggio Emilia ,3% Piacenza ,0% Urbino ,6% Crotone ,0% Varese ,0% Ascoli Piceno ,7% Cremona ,4% Cesena ,1% Teramo ,7% Forlì ,6% Firenze ,5% Vicenza ,2% Ancona ,0% Arezzo ,0% Torino ,9% Rimini ,7% Prato ,6% Bolzano ,3% Sondrio ,2% Pordenone ,2% Venezia ,1% Frosinone ,0% Genova ,8% Padova ,5% Modena ,2% Biella ,2% Pavia ,1% Bologna ,0% Terni ,0% Ravenna ,9% Brescia ,9% Trento ,6% Agrigento ,0% Ferrara ,5% Latina ,8% Livorno ,5% Taranto ,9% Salerno ,2% Matera ,0% Brindisi ,0% Lecco ,0% Verona ,0% Foggia ,0% Trieste ,0% Perugia ,0% Campobasso ,0% Bari ,0% Asti ,0% 9
10 Massa ,0% Rieti ,0% Caserta ,0% Milano ,0% Rovigo ,0% L'aquila ,0% Imperia ,0% Lucca ,0% Alessandria ,0% Grosseto ,0% Messina ,0% Catania ,0% Como ,0% Mantova ,0% Nuoro ,0% Aosta ,0% Potenza ,0% Lecce ,0% Macerata ,0% Belluno ,0% Cosenza ,0% Novara ,0% Siracusa ,0% La Spezia ,0% Palermo ,0% Treviso ,0% Chieti ,0% Pesaro ,0% Vercelli ,0% Caltanissetta ,0% Enna ,0% Udine ,0% Verbania ,0% Oristano ,0% Bergamo ,0% Lodi ,0% Catanzaro ,0% Cagliari ,0% Vibo Valentia ,0% Isernia ,0% Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe,
11 Riassumendo nel 50% dei capoluoghi di provincia si sono verificati degli aumenti rispetto al 2008, nel 47% di essi le tariffe sono rimaste invariate e nel 3% sono diminuite. Gli aumenti si sono articolati nel seguente modo: Fonte: Cittadinanzattiva Osservatorio prezzi e tariffe,
12 DATI TERRITORIALI Abruzzo TIA 2009 Parte fissa Parte variabile IVA Addizionale Variazione ( /mq, nel nostro (nel nostro caso nucleo Annuo Provinciale 2008/09 caso 100 mq)) familiare di 3 persone) Teramo 217 0, % 5% +4,7% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Chieti 288 2,50 10% 5% +0,0% L'Aquila 191 1,66 10% 5% +0,0% Pescara 178 1,55 10% 5% +21,3% Teramo 576 (+10%) 35% (+11%) Chieti 570 (+1,4%) 19% (+6%) L'Aquila 543 (-0,4%) 14,2% (+3,2%) Pescara 562 (+0,4%) 16,4% (+4,9%) 12
13 Basilicata Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Potenza 219 1,90 10% 5% +0,0% Matera 125 1,09 10% 5% +0,0% Potenza 429 (-6,9%) 19% (+1,4%) Matera 400 (-9,3%) 7,4% (+0,1%) 13
14 Calabria Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Crotone 285 2,48 10% 5% +6,0% Cosenza 196 1,70 10% 5% +0,0% Catanzaro 176 1,53 10% 5% +0,0% Vibo V. 141,5 1,23 10% 5% +0,0% Reggio C. 149,5 1,30 10% 5% +57,4% Cosenza 423 (-20%) 14,8% (-1,4%) Crotone 540 (-9,2%) 15,7% (+0,6%) Vibo V. 506 (-5,8%) 6,2% (-2,0%) Catanzaro 569 (+13,6%) 17,4% (+10%) Reggio C. 492 (+0,4%) 13,1% (+1,7%) 14
15 Campania Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Addizionale Erariale Addizionale Provinciale Variazione 2008/09 Caserta 393 3,42 10% 5% +0,0% Napoli 453 3,94 10% 5% +60,1% Benevento 439 3,82 10% 5% +44% Salerno 345 2,17 10% 5% -3,2% Avellino 191 1,66 10% 5% +13% Benevento 467 (-5,5%) 17% (+5,6%) Salerno 510 (-4,3%) 45,7% (+34,7%) Caserta 526 (-5,2%) 6,4% (-2,1%) Napoli 579 (-3,5%) 11% (+2,2%) Avellino 442 (-4,7%) 20,2% (+13,2%) 15
16 Emilia Romagna TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Ferrara 306 1, % 5% +0,5% Modena 235 1, % 5% +2,2% Piacenza 225 0, % 5% +7,0% Rimini 225 1, % 5% +3,7% Parma 237 0, % 5% +7,8% Reggio Emilia 215 0, % 5% +7,3% Ravenna 201 0, % 5% +1,9% Forlì 201 0, % 5% +4,6% Cesena 204 0, % 5% +5,1% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Bologna 244 2,128 10% 5% +2,0% Reggio Emilia 730 (-2,9%) 47,2% (+0,6%) Piacenza 743 (+1,5%) 46,5% (+3,3%) Ferrara 709 (+1,3%) 40,7% (+2,2%) Ravenna 777 (-0,8%) 40,6% (+3,6%) Forlì 733 (-7,8%) 38% (-0,5%) Parma 569 (-2,6%) 43,5% (+4,9%) Bologna 567 (-2,7%) 31% (+2,5%) Modena 631 (+1,9%) 38,9% (+6,9%) Rimini 863 (-2,2%) 41,5% (+5,1%) 16
17 Friuli Venezia Giulia TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Gorizia 282 1, % 5% +15,6% Udine 181,5 0, % 4,5% +0,0% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Trieste 309 2,69 10% 5% +0,0% Pordenone 153 1,34 10% 4% +3,2% Gorizia 475 (+3,9%) 54,9% (+7,8%) Udine 568 (+6,4%) 41,1% (+3,3%) Pordenone 536 (-2,5%) 44,4% (+15,4%) Trieste 482 (-0,4%) 17,8% (+2,2%) 17
18 Lazio TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Roma 398 1, % 5% +18,1% Latina 309 1, % 5% -0,8% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Rieti 239 2,08 10% 5% +0,0% Frosinone 247 2,15 10% 5% +3,0% Viterbo 160 1,39 10% 5% +15% Roma 646 (-1,7%) 19,5% (+2,4%) Latina 595 (-1,5%) 29,7% (+6,8%) Rieti 519 (+3,4%) 10% (+2,3%) Viterbo 576 (+1,2%) 17% (+6,5%) Frosinone 548 (+2,2%) 21,2% (+14,4%) 18
19 Liguria TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Genova 244 2, % 5% +2,8% La Spezia 200 1, % 5% +0,0% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Savona 235 2,04 10% 5% +15% Imperia 191 1,66 10% 5% +0,0% Savona 600 (-1,5%) 26,5% (+1,2%) Imperia 640 (-1,5%) 23,9% (+2,6%) La Spezia 569 (-3,1%) 25,3% (+8,4%) Genova 542 (+4,6%) 19,8% (+4,8%) 19
20 Lombardia TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Varese 223 0, % 4,5% +6,0% Bergamo 209 0, % 5% +0,0% Mantova 188 1, % 5% +0,0% Brescia 128 0, % 1% +1,9% Lodi 199 1, % 5% +0,0% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Milano 262 2,28 10% 5% +0,0% Pavia 226 1,98 10% 4% +2,1% Como 176 1,53 10% 5% +0,0% Sondrio 171 1,49 10% 5% +3,2% Lecco 209 1,82 10% 5% +0,0% Cremona 139 1,21 10% 5% +5,4% Lecco 491 (+1,9%) 54,8% (+0,4%) Varese 543 (+0,6%) 46,5% (+0,5%) Bergamo 558 (-1,4%) 51% (+2,2%) Sondrio 546 (+2,8%) 46,1% (+2,6%) Cremona 616 (-0,6%) 44,7% (+2,7%) Lodi 574 (-1,4%) 39,8% (+2,6%) Mantova 674 (+4,3%) 36,2% (+1,3%) Brescia 729 (-2,3%) 40,3% (+1,3%) Como 498 (-11%) 36,1% (-3,3%) Milano 577 (+0,2%) 32,2% (+1,0%) Pavia 639 (+3,7%) 28,4% (+1,7%) 20
21 Marche TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Pesaro 196 0, % 5% +0,0% Urbino 183 1, % 5% +6,6% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Macerata 181 1,57 10% 5% +0,0% Ancona 179 1,56 10% 5% +4,0% Ascoli P ,47 10% 5% +5,7% (Anno 2008 e variazione su 2007) Macerata 513 (+2,4%) 32,9% (-2,5%) Pesaro 708 (+1,6%) 35,3% (+3,8%) Ascoli Piceno 581 (+1,2%) 26,5% (+3,2%) Ancona 559 (-2,8%) 24,9% (+3,8%) 21
22 Molise Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Campobasso % 5% +0,0% Isernia 122 1,08 10% 2,5% +0,0% Campobasso 449 (+2,3%) 11,7% (+1,7%) Isernia 435 (+5,6%) 5,8% (+0,7%) 22
23 Piemonte TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Asti 302 2, % 4% +0,0% Biella 275 1, % 5% +2,2% Alessandria 249 0, % 5% +0,0% Verbania 246 2, % 5% +0,0% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Torino 246 2,14 10% 5% +3,9% Cuneo 186 1,62 10% 5% +8,0% Vercelli 172,5 1,50 10% 5% +0,0% Novara 162 1,41 10% 5% +0,0% Novara 472 (+0,9%) 71,9% (+4,1%) Verbania 586 (+0,9%) 72,8% (+0,4%) Asti 494 (+0,0%) 62,1% (+1,2%) Torino 577 (-4,0%) 41,2% (+2,3%) Alessandria 551 (-4,3%) 50,6% (-0,4%) Biella 587 (+5,0%) 50% (+12%) Cuneo 642 (+0,2%) 45,2% (+2,1%) Vercelli 596 (-5,1%) 21,8% (+1,9%) 23
24 Puglia Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Addizionale Erariale Addizionale Provinciale Variazione 2008/09 Taranto 313 2,72 10% 5% -2,9% Brindisi 279 2,43 10% 5% +0,0% Foggia 232 2,02 10% 5% +0,0% Lecce 219 1,90 10% 5% +0,0% Bari 193 1,68 10% 4% +0,0% Brindisi 635 (-2,0%) 19,7% (-1,9%) Bari 620 (+1,6%) 18,5% (+4,9%) Foggia 480 (-6,6%) 12,1% (+3,3%) Lecce 627 (-1,4%) 12,6% (+2,9%) Taranto 613 (-0,2%) 6,6% (+2,5%) 24
25 Sardegna Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Addizionale Erariale Addizionale Provinciale Variazione 2008/09 Cagliari 306 2,66 10% 5% +0,0% Nuoro 287 2,57 10% 1,5% +0,0% Oristano 245 2,13 10% 5% +0,0% TIA 2009 Parte fissa Parte variabile Addizionale Variazione ( /mq, nel nostro (nel nostro caso nucleo IVA Annuo Provinciale 2008/09 caso 100 mq) familiare di 3 persone) Sassari 192 0, % 5% +9,5% Nuoro 554 (+7,8%) 28,7% (+5,7%) Sassari 518 (-1,3%) 28,5% (+5,1%) Cagliari 630 (-2,3%) 18% (+6%) Oristano 639 (-1,7%) 10,5% (+5,4%) 25
26 Sicilia Addizionale Addizionale Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale Variazione 2007/08 Siracusa 407 3,54 10% 5% +0,0% Catania 365 3,17 10% 5% +0,0% Messina 251 2,18 10% 5% +0,0% Palermo 261 2,27 10% 5% +0,0% Ragusa 237 2,10 10% 3% +19,8% Trapani 245 2,17 10% 3% +34,7% Caltanissetta 241,5 2,10 10% 5% +0,05 TIA 2009 Parte fissa Parte variabile Addizionale Variazione ( /mq, nel nostro (nel nostro caso nucleo IVA Annuo Provinciale 2008/09 caso 100 mq) familiare di 3 persone) Agrigento 336 2,12 80,5 10% 5% +1,0% Enna 293 1,78 81,5 10% 3% +0,0% Catania 738 (-8,8%) 3,5% (-1,3%) Palermo 596 (-3,1%) 4,3% (+0,6%) Enna 459 (-7,5%) 5,1% (-3%) Agrigento 604 (+0,0%) 15,9% (+0,0%) Trapani 534 (-0,9%) 8,4% (+1,9%) Caltanissetta 572 (+21%) 11% (+5,8%) Ragusa 488 (-12,4%) 13,2% (-1,9%) Siracusa 593 (-1,7%) 5,8% (+2,9%) Messina 514 (-3,6%) 3,1% (-0,7%) 26
27 Toscana TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Livorno 304 1, % 4% -1,5% Lucca 282 1, % 4% +0,0% Arezzo 250 1, % 4,7% +4,0% Prato 246 0, % 1% +3,6% Pistoia 236 0, % 5% +7,4% Siena 200 1, % 5% +12,5% Firenze 174 1, % 1% +4,5% Addizionale Addizionale Variazione Annuo (nel nostro caso 100 MQ) Erariale Provinciale 2008/09 Massa 293 2,55 10% 5% +0,0% Grosseto 274 2,38 10% 5% +0,0% Carrara 300 2,61 10% 5% +12,4% Pisa 254 2,21 10% 5% +14% Lucca 789 (+0,3%) 44% (+0,5%) Siena 763 (+0,9%) 42% (+3,8%) Grosseto 710 (-0,6%) 30% (+2,9%) Pistoia 627 (-1,3%) 33,4% (-1,2%) Prato 813 (+3,6%) 38,7% (+3%) Livorno 591 (-3,1%) 36,4% (+2,7%) Pisa 834 (+0,7%) 32,9% (+1%) Firenze 709 (-1,4%) 34,3% (+2,6%) Massa 891 (+0,2%) 23,6% (-0,5%) Arezzo 616 (-0,5%) 27,8% (+5,4%) 27
28 Trentino Alto Adige TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Trento 184 0,88 79,5 10% 0% +1,6% Bolzano 179 0, % 0% +3,3% Trento 523 (-2,4%) 53,4% (+3,1%) Bolzano 553 (+0,0%) 42,7% (+3,4%) 28
29 Umbria TIA 2009 Parte fissa Parte variabile Addizionale Variazione ( /mq, nel nostro (nel nostro caso nucleo IVA Annuo Provinciale 2008/09 caso 100 mq)) familiare di 3 persone) Perugia 265 1, % 5% +0,0% Terni 187 0, % 5% +2,0% Perugia 728 (+2,5%) 28,7% (+3,8%) Terni 588 (-3,8%) 29,8% (+4%) 29
30 Veneto TIA 2009 Parte fissa Parte variabile ( /mq, nel (nel nostro caso Addizionale Variazione IVA Annuo nostro caso nucleo familiare Provinciale 2008/ mq) di 3 persone) Venezia 267 1, % 5% +3,1% Rovigo 232 0, % 5% +0,0% Treviso 216 0, % 3% +0,0% Belluno 202 1, % 5% +0,0% Padova 192 0, % 5% +2,5% Verona 180 0, % 5% +0,0% Vicenza 169 0, % 5% +4,2% Belluno 404 (+2,8%) 57,9% (+0,5%) Rovigo 709 (-0,4%) 56,4% (+3,7%) Treviso 612 (+4,4%) 50,1% (+2,6%) Vicenza 623 (+3,3%) 47,3% (+4,3%) Padova 646 (-6,1%) 39,6% (-0,3%) Verona 559 (-0,7%) 33,4% (+0,9%) Venezia 766 (-1,5%) 33,2% (+3,7%) 30
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