METODOLOGIE AUTOMATICHE NELL ELABORAZIONE DI IMMAGINI SATELLITARI STEREOSCOPICHE AD ALTA RISOLUZIONE PER APPLICAZIONI INGEGNERISTICHE
|
|
- Viola Mantovani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 METODOLOGIE AUTOMATICHE NELL ELABORAZIONE DI IMMAGINI SATELLITARI STEREOSCOPICHE AD ALTA RISOLUZIONE PER APPLICAZIONI INGEGNERISTICHE R. Brigante Università di Perugia Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) Via Duranti, Perugia raffaella.brigante@unipg.it KEY WORDS: Telerilevamento, Classificazione multispettrale, DTM, DSM, GIS ABSTRACT: Negli ultimi anni il telerilevamento è diventato una delle principali tecniche di rilievo del territorio, grazie alla capacità di registrare immagini in tempi brevi, anche su zone interdette al volo o in caso di calamità naturali. Il lancio dei satelliti commerciali ad alta risoluzione geometrica, iniziato circa 10 anni fa, ha aperto la strada a numerose applicazioni fino ad allora di esclusiva competenza della fotogrammetria aerea, come la produzione di ortofoto, la generazione di modelli digitali della superficie, la creazione di mappe tematiche dell'uso del suolo. In quest'ultimo campo, il telerilevamento consente di ottenere buoni risultati grazie alla possibilità dei sensori a bordo dei satelliti di acquisire immagini in più bande spettrali, che combinate fra loro consentono di ottenere informazioni sui vari oggetti presenti sul territorio ripreso. Le applicazioni del telerilevamento sono molteplici; si possono ricordare quelle relative alla valutazione dei cambiamenti (macroscopici) del territorio, che avvengono confrontando immagini relative alla stessa area ma di epoche diverse, o ancora studi di tipo ambientale sulla presenza e sullo stato della vegetazione. Molto interessante è la possibilità offerta dagli strumenti GIS di integrare tra loro dati di natura diversa (raster e vettoriali, planimetrici e altimetrici), in modo da poter ottenere ulteriori informazioni riguardanti l area di studio. 1. INTRODUZIONE Questa sperimentazione parte da un Accordo per attività di ricerca, avente per oggetto Ortofotoproiezione e generazione di modelli digitali del terreno da immagini satellitari ad alta risoluzione per studi territoriali ed ambientali tra l Università di Perugia e il Comune di Foligno (PG) e si basa sull analisi e l elaborazione di due coppie stereoscopiche di immagini satellitari ad alta risoluzione (pancromatiche e multispettrali) riprese dal satellite Ikonos nell'ottobre del L obiettivo principale della sperimentazione è quello di valutare le possibili applicazioni ingegneristiche delle immagini satellitari ad alta risoluzione spaziale, quali la generazione di ortofoto tramite la correzione geometrica delle distorsioni e la georeferenziazione, la classificazione multispettrale per la creazione di mappe di copertura del suolo, la generazione di modelli digitali della superficie (Digital Surface Model e Digital Terrain Model); in particolare si vuole testare una metodologia automatica (o semiautomatica) per estrarre informazioni riguardanti gli elementi antropici presenti sul territorio, quali gli edifici, mediante una integrazione tra informazioni planimetrica ed altimetriche. Le applicazioni di tale metodologia possono essere molteplici, a partire dall aggiornamento della cartografia esistente o dall individuazione degli abusi edilizi, fino ad arrivare alla valutazione dei cambiamenti (macroscopici) del territorio dovuti ad esempio a calamità naturali. 1.1 Area di studio e materiale utilizzato L'area di studio corrisponde ad una parte del comune di Foligno (Perugia) avente un'estensione di circa 150 km 2 (Figura 1). Ha una morfologia abbastanza complessa, in essa infatti vi sono aree rurali e boschive piuttosto estese, piccoli centri storici, edifici isolati, piccole aree industriali; anche le quote sono diverse in quanto variano tra i 300 e i 1200 m s.l.m. Figura 1. Area di studio Il materiale utilizzato nella sperimentazione consiste in due coppie stereoscopiche (standard geometrically correct) riprese dal satellite Ikonos nell ottobre del 2006, pancromatiche, con risoluzione geometrica pari a 1 m (Figura 2), multispettrali nelle
2 quattro bande R, G, B e vicino infrarosso, con risoluzione geometrica pari a 4 m e pansharpened, con risoluzione geometrica pari a 1 m ottenute in questa sperimentazione dalla fusione tra le immagini pancromatiche e quelle multispettrali (Zhang, Y., 2004, Figura 3). 2.1 Correzione geometrica delle immagini La correzione geometrica delle immagini satellitari è necessaria a causa delle forti distorsioni presenti su esse. Per effettuare tale correzione sono utilizzati dei modelli che stabiliscono il legame tra le coordinate oggetto e le coordinate immagine dei vari punti (Toutin, 2003, Figura 4). In questa sperimentazione sono stati utilizzati sia il modello parametrico rigoroso (Toutin, 2003b) che utilizza la equazioni di collinearità correggendole per tener conto delle distorsioni presenti sull immagine e i cui parametri hanno significato fisico, che quello non parametrico, in cui il legame tra le coordinate oggetto e le coordinate immagine è ottenuto mediante delle funzioni polinomiali razionali (Hu, Y., et al., 2004). Oi Fugura 2. Immagini pancromatiche P (ξ,η) Spazio immagine Figura 3. Immagine pansharpened ottenuta dalla fusione tra l immagine pancromatica e quella multispettrale Inoltre è stata utilizzata la Carta Tecnica Regionale in formato vettoriale dell intera area di studio in scala 1: e 1:5 000, soprattutto in fase di controllo dei risultati sia per quanto riguarda l individuazione degli edifici, sia per la validazione del modello digitale di superficie estratto. Altro materiale utilizzato per la validazione del modello digitale della superficie consiste nei tracciati cinematici rilevati durante le campagne di misura dei punti di appoggio sulla maggior parte delle strade presenti nell area di studio. 2. FASI DELLA SPERIMENTAZIONE Tutto il lavoro si è articolato nelle seguenti fasi: correzione geometrica delle immagini, effettuata sia con il modello rigoroso che con quello non rigoroso; estrazione del modello digitale della superficie, effettuata con diversi software (Socet Set, PCI Geomatics, LPS), in modo da valutarne le differenze e le possibili applicazioni; generazione dell'ortofoto dell'intera area di studio, tramite mosaicatura delle due ortofoto prodotte, effettuata con il software Envi; validazione dei risultati tramite confronto con CTR vettoriale alla scala nominale 1: e tracciati cinematici, avvenuta in ambiente GIS; classificazione dell'uso del suolo, mediante l algoritmo di massima verosimiglianza e un approccio pixel- based con il software Envi (classificazione supervisionata) e con il software Free and Open Source Grass GIS (classificazione non supervisionata); integrazione tra informazioni planimetriche ed altimetriche, sempre in ambiente GIS, per l'individuazione degli edifici. P (X,Y,Z) Spazio oggetto Figura 4. Corrispondenza tra punti oggetto e punti immagine Per valutare i parametri di passaggio tra le coordinate oggetto e le coordinate immagine è necessario conoscere un certo numero di GCP (Ground Control Point), la cui posizione sia nota sia nel sistema di riferimento esterno (oggetto) che nel sistema di riferimento interno (immagine). I 48 punti di controllo utilizzati per la correzione e per la creazione del modello stereoscopico, sono stati scelti ben distribuiti sull'intera area di studio (Figura 5); sono stati misurati con tecnica satellitare GNSS, sfruttando la rete di stazioni permanenti della Regione Umbria e dell'università di Perugia (Figura 6). Durante le campagne di misura dei GCP sono stati rilevati anche i tracciati cinematici lungo le strade percorse. Figura 5. Distribuzione GCP e tracciati cinematici rilevati sull area di studio
3 Figura 8. DSM estratto dalla coppia stereo Figura 6. Esempi di GCP misurati 2.2 Estrazione del modello digitale della superficie e produzione dell ortofoto Avendo a disposizione un modello digitale della superficie e l immagine di partenza è stata generata l ortofoto dell intera area di studio, ottenuta mediante mosaicatura delle singole ortofoto. Il confronto con la carta tecnica regionale e con i tracciati cinematici è stato effettuato sia planimetricamente sull'ortofoto (Figure 9 e 10), ritrovando una buona sovrapposizione sia in prossimità delle strade che degli edifici, che altimetricamente sul modello digitale della superficie. La possibilità di estrarre un modello digitale della superficie (DSM) è una delle novità introdotte dai satelliti di ultima generazione che consentono di riprendere immagini stereoscopiche dell'area di studio (Figura 7). O i Oi P (ξ,η ) P (ξ,η ) Figura 9. Sovrapposizione CTR ortofoto prodotta P (X,Y,Z) Figura 7. Ripresa stereoscopica Along Track Tale modello è ottenibile mediante tecniche di matching applicate alle immagini stereo. La maggior parte degli algoritmi di matching automatico delle immagini si basano sulla ricerca del massimo della correlazione tra i pixel delle due immagini costituenti la coppia, valutando il coefficiente di correlazione (Zhang, L. and Gruen, A., 2004, Dial, G. et al., 2008). In questa applicazione sicuramente l'elevata risoluzione radiometrica delle immagini (11 bit) migliora i risultati della correlazione. Spesso il prodotto che si vuole ottenere è un DTM, ovvero un Modello Digitale del Terreno, diverso dal DSM in quanto depurato da edifici e vegetazione. In questa sperimentazione invece si è sfruttata la presenza di tali elementi sul DSM per estrarre le informazioni altimetriche relative agli edifici. Figura 10. Sovrapposizione tracciati cinematici - ortofoto Dell area di studio è stato estratto sia un modello digitale in formato GRID con risoluzione pari a 1 m, che un modello TIN che consente di identificare in maniera più corretta le discontinuità presenti sulla superficie, quali ad esempio gli edifici. Il modello GRID, invece, consente di ottenere più facilmente con i diversi software dedicati ulteriori prodotti, quali ad esempio carte a curve di livello, mappa delle esposizioni (Figura 11) e delle pendenze, bacini idrografici, ecc (Guo Liu J. And Mason, P., 2009); inoltre, dall unione tra l ortofoto e un
4 modello 3d è possibile ottenere delle immagini realistiche dell area di studio come quella mostrata in figura 12. h (m) % Tabella 2. Differenze DSM tracciati cinematici Sono state indagate le possibili cause di differenze di elevazione tra il DSM estratto e i punti appartenenti ai tracciati cinematici superiori a 20 m e si è visto che questi sono situati essenzialmente lungo i bordi delle immagini, nelle zone d ombra in cui fallisce la correlazione automatica delle immagini durante la fase di estrazione del modello digitale e in prossimità di strade alberate (Figura 13). Figura 11. Carta delle esposizioni ottenuta dal DSM GRID Figura 13. Maggiori errori del DSM Figura 12. Sovrapposizione ortofoto al modello 3D 2.3 Validazione DSM estratto Il DSM ottenuto è stato validato mediante confronto altimetrico con i punti quotati appartenenti alla Carta Tecnica Regionale (Tabella 1), ottenendo una differenza di elevazione media pari a 2.6 m e con i tracciati cinematici rilevati (Tabella 2), per i quali si è ottenuto che per il 93 % dei punti considerati la differenza di elevazione è inferiore ai 5 m (Baiocchi, V. et al, 2007). h DSM1 DSM2 (m) % % > Tabella 1. Differenze DSM punti quotati CTR E stato anche effettuato un confronto qualitativo delle curve di livello estratte dal DSM e quelle presenti sulla CTR, ritrovando una buona corrispondenza. Sui punti di controllo utilizzati per la correzione geometrica delle immagini si è ritrovata una differenza di elevazione media pari a 0.5 m per il DSM1 e 0.7 m per il DSM Classificazione multispettrale La classificazione multispettrale è una tecnica che consente di ricavare da una immagine delle informazioni sulla copertura del suolo, ottenendo così mappe tematiche del territorio. L approccio pixel-based utilizzato in questa sperimentazione parte dalla diversità che hanno le varie superfici presenti nell area di studio di riflettere o assorbire la radiazione luminosa nelle diverse bande, dando luogo a diverse firme spettrali (Favretto, 2006, Figura 14). Figura 14. Firma spettrale per diverse superfici
5 La capacità dei sensori per il telerilevamento di riprendere la scena in più bande è di enorme importanza, infatti ogni elemento ha una propria curva caratteristica nelle diverse regioni dello spettro. Ad esempio elementi come l acqua assorbono tutta l energia luminosa nella banda dell infrarosso, per questo, visualizzando la scena in questa banda, un corso d acqua apparirà nero o molto scuro, mentre la vegetazione sarà molto più evidente nelle bande del verde e del blu. Tradizionalmente la creazione di mappe tematiche del territorio avveniva mediante fotointerpretazione dell immagine, molto influenzata dall operatore e quindi non oggettiva. Oggi ovviamente si cerca di utilizzare il più possibile algoritmi che in maniera automatica (o semiautomatica) individuino le varie classi di copertura del suolo, svincolando i risultati dalla soggettività dell operatore. La classificazione multispettrale identifica quindi regioni omogenee dal punto di vista radiometrico sull immagine e le assegna a categorie rappresentative delle coperture del suolo, usando le informazione spettrali rappresentate dai Digital Number (DN) in più bande. Può essere effettuata in due modalità (Figura 15): - supervisionata, se l operatore conosce già le classi di copertura del suolo, seleziona alcuni pixel rappresentativi delle varie classi (o regioni di interesse) e l algoritmo procede con l assegnazione di ogni pixel dell immagine ad una classe in base alla sua vicinanza spettrale; - non supervisionata, se prescinde dalla conoscenza della realtà al suolo e si basa solo su criteri di similarità spettrale; in questo caso l operatore interviene alla fine del processo classificativo andando ad assegnare le varie regioni identificate dall algoritmo a particolari classi di copertura del suolo. Legenda Figura 16. Classificazione multispettrale tetto ombre strada strada1 coltura1 coltura2 bosco Durante il processo di classificazione si è fatta particolare attenzione alla classe edifici, isolandola dal resto delle classi di copertura del suolo, in quanto un riconoscimento automatico di tale classe risulta molto utile se si vuole ad esempio effettuare un aggiornamento della cartografia esistente, o un monitoraggio dei cambiamenti (macroscopici) del territorio. La classificazione supervisionata degli edifici effettuata per diversi ritagli dell area di studio ha fornito buoni risultati, identificando anche edifici non presenti sulla CTR e difficilmente distinguibili sull ortofoto (Figura 17). Figura 17. Individuazione edifici Figura 15. A sinistra classificazione supervisionata a destra classificazione non supervisionata Un ulteriore metodo per classificare la copertura del suolo utilizza un approccio object oriented che tiene conto anche della forma e dell estensione degli oggetti presenti sul territorio (Brigante, R and Radicioni, F., 2008), oltre che della loro firma spettrale. In questa sperimentazione i risultati migliori sono stati ottenuti con una classificazione multispettrale supervisionata mediante l algoritmo di massima verosimiglianza effettuata su diversi ritagli rappresentativi dell area di studio di cui uno è mostrato in figura 16. Alcuni errori di classificazione si notano invece in aree aventi radiometria uniforme; ad esempio, per il ritaglio mostrato in figura 18, sono stati classificati come edifici alcuni pixel di un campo avente stesso colore dei tetti. Figura 18. Errata classificazione Per distinguere le varie superfici presenti nell area di studio molto utile è anche effettuare una combinazione tra bande; in particolare l indice di vegetazione NDVI, ottenuto combinando la banda del rosso e dell infrarosso vicino, consente di effettuare una pre-classificazione molto efficace soprattutto per
6 quanto riguarda le aree coperte da vegetazione e di separarle dalle aree edificate (Figura 19). Il miglioramento del DSM è evidente sia dalla diminuzione del 4% del numero di punti in cui fallisce la correlazione automatica, sia sull ortofoto corrispondente (Figura 22). Figura 22. Miglioramento DSM e ortofoto Figura 19. Visualizzazione indice NDVI Per quanto riguarda la classificazione multispettrale, migliori risultati sono stati ottenuti pretrattando le immagini da elaborare con il filtro mediano, il quale elimina nella zona di interesse i picchi isolati di intensità (Figura 23). 2.5 Miglioramento dei risultati Si è cercato a questo punto di migliorare i risultati fin qui ottenuti, sia per quanto riguarda l estrazione del modello digitale della superficie, sia per la classificazione multispettrale. In particolare si sono utilizzate delle tecniche di filtraggio sulle immagini originali, rieseguendo le elaborazioni e confrontandone i risultati. Avendo riscontrato che gli errori maggiori nel DSM si ritrovano essenzialmente nelle zone d ombra e nelle zone a tessitura uniforme, si è utilizzato il filtro di Sobel per pretrattare le immagini originali prima di procedere all estrazione del DSM. Tale filtro utilizzato per effettuare il riconoscimento dei contorni, mediante convoluzione sull immagine originale di un operatore matematico, crea una nuova immagine in cui i bordi radiometrici sono più esaltati (Figura 21), valutando pixel per pixel il gradiente della funzione luminosità (massimo in corrispondenza dei bordi radiometrici) nelle due direzioni dell immagine. Utilizzando le immagini originali filtrate con Sobel per effettuare l estrazione automatica del DSM è stato ottenuto un miglioramento del successo della correlazione. Figura 23. A sinistra immagine originale e a destra immagine filtrata con il filtro mediano L immagine filtrata non appare molto diversa da quella originale, ma, avendo una radiometria dei pixel più uniforme, le classi di copertura del suolo individuate automaticamente dall algoritmo di massima verosimiglianza sono molto più corrispondenti a quelle effettive (Figure 24 e 25). Inoltre si ha un miglioramento anche per quanto riguarda la separabilità delle regioni di interesse, il che determina una classificazione più accurata. Figura 20. Individuazione dei bordi radiometrici tramite il filtro di Sobel Figura 24. Immagine a destra : miglioramento della classificazione tramite il filtro mediano Figura 21. A sinistra immagine originale e a destra immagine filtrata con Sobel Figura 25. Immagine a destra: edifici individuati sull immagine filtrata più corrispondenti a quelli sulla CTR
7 3. INDIVIDUAZIONE DEGLI EDIFICI 3.1 Informazione altimetrica Le informazioni altimetriche contenute in un DSM costituiscono un utile supporto per l individuazione di elementi presenti sul terreno, quali ad esempio gli edifici. Sicuramente un modello GRID dà la possibilità di valutare l elevazione delle costruzioni, anche se una risoluzione non molto elevata (1m) potrebbe generare dei problemi in corrispondenza delle pareti verticali dell edificio, in quanto vi è uno smoothing tra i tetti degli edifici e il terreno circostante. Un modello TIN, invece, se integrato con delle breaklines prese ad esempio dalla CTR, consente di modellare in maniera più opportuna le pareti degli edifici (Figura 26). Figura 28. Raster delle differenze sovrapposto al ritaglio Gli errori riscontrati con questa tecnica per l individuazione degli edifici si trovano quindi in corrispondenza della vegetazione alta. 3.2 Integrazione classificazione multispettrale differenziazione altimetrica Lo stesso ritaglio è stato sottoposto a classificazione multispettrale supervisionata, ottenendo per la classe edifici i risultati mostrati in figura 29. Figura 26. Profilo verticale in prossimità di un edificio: in alto su modello GRID, in basso su TIN con breaklines A questo punto si è pensato di effettuare una differenziazione altimetrica tra il DSM ottenuto dalle immagini satellitari e un DTM estratto tramite le curve di livello contenute nella CTR, entrambi i modelli in formato grid e risoluzione pari a 1 m. Tale differenziazione, avvenuta in ambiente GIS, ha creato un nuovo raster in cui pixel per pixel sono rappresentate le differenze di elevazione tra la superficie e il suolo, ovvero tutti gli elementi presenti sulla superficie del terreno, come gli edifici ma anche la vegetazione (Figura 27). Figura 29. Classificazione multispettrale degli edifici In questo caso gli errori di classificazione degli edifici si riscontrano su campi (quota terreno) aventi stesso colore dei tetti. Si è così pensato di combinare le due informazioni, planimetrica ottenuta dalla classificazione multispettrale e altimetrica ottenuta dalla differenziazione, in un unico raster che mostrasse gli elementi individuati da entrambe le tecniche (Figura 30). Figura 27. Differenziazione altimetrica tra DSM e DTM Tale metodologia è stata testata su un ritaglio rappresentativo dell area di studio, in cui sono presenti diverse tipologie di edifici con un altezza variabile tra i 3 e i 12 m. Il raster delle differenze è stato sovrapposto all ortofoto (Figura 28) e sono stati così individuati la maggior parte degli edifici, ma anche la vegetazione alta (riquadrata in giallo). Figura 30. Integrazione tra la classificazione multispettrale e la differenziazione altimetrica E stato effettuato un conteggio degli edifici individuati con le due tecniche separatamente e con l integrazione tra le due, ottenendo i risultati mostrati in Tabella 3.
8 Elementi Edifici Errori individuati Ortofoto Classificazione multispettrale Differenziazione altimetrica Integrazione Tabella 3. Numero di edifici individuati Dei 53 edifici presenti sull ortofoto, la classificazione multispettrale ne individua 42 ma genera 4 errori in corrispondenza dei campi, mentre la differenziazione altimetrica ne individua 46 con 5 errori in corrispondenza della vegetazione. L integrazione tra le due tecniche diminuisce il numero di edifici individuati (38 su 53), ma, per il ritaglio considerato, non sono stati riscontrati errori di individuazione degli edifici. Anche a questo proposito è importante sottolineare come una corretta individuazione degli edifici possa essere la base per effettuare ulteriori elaborazioni, quali l individuazione dei cambiamenti macroscopici del territorio ad a causa di calamità naturali, disponendo ad esempio di materiale fotogrammetrico di archivio (Baiocchi, V. et al., 2008), oppure per l aggiornamento cartografico. Le stesse elaborazioni sono state effettuate su ritagli diversi, più complessi, con edifici ravvicinati e vegetazione più alta e fitta, ottenendo risultati analoghi. Inoltre sovrapponendo la CTR ai risultati ottenuti, si riescono ad individuare gli edifici non presenti su essa, potendo così passare ad un suo aggiornamento. Nelle figure 31 e 32 sono riportati in alto i risultati della differenziazione altimetrica (sinistra) e della classificazione multispettrale (destra), mentre in basso la combinazione delle due tecniche (sinistra) e la sovrapposizione con la CTR (destra) che consente l individuazione degli edifici non presenti su essa. Figura 31. Risultati differenziazione altimetrica, classificazione multispettrale, integrazione e sovrapposizione CTR Ritaglio1 Figura 32. Risultati differenziazione altimetrica, classificazione multispettrale, integrazione e sovrapposizione CTR Ritaglio2 Si può concludere che anche per ritagli più complessi con questa metodologia è stata individuata la maggior parte dell edificato. Gli errori maggiori si sono avuti con la differenziazione altimetrica in quanto vi è presenza di vegetazione alta, che vengono però corretti dalla classificazione multispettrale. 4. CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI Le elaborazioni effettuate in questa sperimentazione hanno consentito di valutare la maggior parte delle problematiche relative al telerilevamento satellitare, con particolare riferimento alle immagini ad alta risoluzione geometrica. Innanzitutto è da sottolineare la necessità di effettuare una correzione geometrica delle immagini ed una loro georeferenziazione quando si vogliano utilizzare congiuntamente ad altro materiale (raster e/o vettoriale), oltre che per la creazione di ortofoto. Si è valutato che i prodotti principali ottenuti dalle immagini satellitari stereoscopiche Ikonos sul comune di Foligno hanno precisioni paragonabili a quelle di una Carta Tecnica Regionale a media scala (1:10000), rendendo così possibile il suo aggiornamento in tempi relativamente brevi. Le immagini multispettrali ortorettificate hanno consentito di ottenere una buona classificazione dell'uso del suolo, utilizzando le quattro bande disponibili per Ikonos (red, green, blue, near infrared), soprattutto per quanto riguarda le varie colture, il tracciato stradale, i corsi d'acqua, ma anche gli edifici. Uno degli obiettivi della sperimentazione era proprio quello di ricercare una metodologia automatica per l'individuazione degli elementi antropici presenti sul territorio. Per questo, sicuramente sono di ausilio i diversi algoritmi testati, quali il filtraggio delle immagini prima di procedere alla classificazione (buoni risultati si sono avuti utilizzando il filtro mediano), o l'algoritmo di massima verosimiglianza per il processo classificativo. Facendo riferimento agli edifici, i risultati della classificazione sono stati soddisfacenti, in quanto la maggior parte delle costruzioni è stata individuata, anche se con qualche errore su alcuni campi erroneamente classificati come edifici in quanto aventi stesso colore dei tetti. Per i ritagli considerati, quindi, gli errori riscontrati si trovano a quota terreno.
9 L introduzione dell'informazione altimetrica, relativa agli edifici, presente nel DSM estratto dalle immagini satellitari ha consentito di correggere tali errori, con il conseguente riconoscimento della maggior parte delle aree effettivamente edificate e con una notevole riduzione dei tempi necessari per il controllo dei risultati. Tutte le elaborazioni eseguite combinando, integrando, differenziando dati raster e vettoriali sono state effettuate mediante software GIS, indispensabili per analisi di questo tipo. Concludendo si può affermare che il telerilevamento satellitare è ormai diventato uno strumento importantissimo per il rilievo del territorio, grazie alla elevata risoluzione geometrica delle immagini. Le tecniche finora testate offrono numerosi spunti per successivi studi ed analisi, ad esempio la possibilità di organizzare i dati in Sintemi Informativi Geografici, divenuti ormai sostitutivi della cartografia digitale, integrando i risultati con rilievi eseguiti tramite altre metodologie. Sicuramente la bontà dei risultati dipende dal materiale di partenza; immagini ad altissima risoluzione, quali ad esempio quelle riprese dal satellite di ultima generazione GeoEye, con risoluzione spaziale pari a 50 cm, ed un DSM accurato per l intera area di studio offrirebbero infinite possibilità di analisi ed individuazione di elementi presenti nella scena. Toutin, T. Review paper: Geometric Processing of remote sensing image: models, algorithms and methods. International Journal of Remote Sensing, 2003a Toutin, T. Error tracking in Ikonos Geometric processing using a 3d parametric model. Photogrammetric Engineering and Remote Sensing, giugno 2003b Zhang, L. and Gruen, A. Automatic DSM generation from linear array imagery data. International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences 35, 2004 Zhang, Y. Understanding image fusion. Photogrammetric Engineering and Remote Sensing 69, 2004 RINGRAZIAMENTI L autrice desidera ringraziare il Prof. Fabio Radicioni (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Perugia) e il Dott. Valerio Baiocchi (La Sapienza, Università di Roma) per i preziosi consigli offerti durante i tre anni di ricerca. Si ringraziano inoltre Il Comune di Foligno (Vincent Ottaviani, Gianluca Massei) e la Regione dell'umbria (Direzione politiche territoriali, Ambiente e infrastrutture, Servizio informativo Territoriale, Sezione geografia del territorio) per il materiale fornito. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Baiocchi, V., Brigante, R., Fastellini, G., and Radicioni, F. Impiego di stereocoppie Ikonos per l estrazione di DSM con differenti algoritmi. Atti del Convegno Nazionale SIFET: Dal rilevamento Fotogrammetrico ai database Topografici, Baiocchi, V., Brigante, R., and Radicioni, F. Evaluation of the damages provoked by seismic events through teledetected imagery. Atti 28 EARSEL Symposium, Istanbul, Turchia, Brigante, R., Radicioni, F. Estrazione di elementi naturali ed antropici attraverso immagini satellitari ad alta risoluzione. Atti Envi User Group, Dial, G., Bowen, H., Gerlach, F., Grodecki, J, and Oleszczuk, R. High quality image matching and automated generation of 3- d tree models. International Journal of Remote Sensing, Favretto, A. Strumenti per l analisi geografica GIS e telerilevamento. Patron Editore, Bologna, Guo Liu, J. and Mason, P. Essential image processing and GIS for Remote Sensing. Wiley Blackwell, 2009 Hu, Y., Tao, V., and Croitoru, A. Understanding the rational function model: methods and application. Atti International Society for Photogrammetry and Remote Sensing, 2004
Soluzioni low cost di rilievo 3D e ortofoto ad altissima risoluzione per interi centri storici Dott. Stefano Picchio
Workshop regionale SMARTINNO 23 Ottobre 2014 Edifici storici e Città Soluzioni low cost di rilievo 3D e ortofoto ad altissima risoluzione per interi centri storici Dott. Stefano Picchio IL RILIEVO DELLA
DettagliEleonora Bertacchini, Alessandro Capra. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Ingegneria
Immagini satellitari ad alta risoluzione per l aggiornamento cartografico e per il controllo della linea di costa. Applicazione alla costa del Molise e della Puglia Eleonora Bertacchini, Alessandro Capra
DettagliCorrezione di immagini da camera Vexcel UltraCam utilizzando Geomatica OrthoEngine
Correzione di immagini da camera Vexcel UltraCam utilizzando Geomatica OrthoEngine di Philip Cheng Per molti anni la camera a pellicola aerotrasportata è stata la miglior scelta per l acquisizione di foto
DettagliCartografia di base per i territori
Cartografia di base per i territori L INFORMAZIONE GEOGRAFICA I dati dell informazione geografica L Amministrazione Regionale, nell ambito delle attività di competenza del Servizio sistema informativo
DettagliTECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER I
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
Dettaglill satellite WorldView-2: Pan-sharpening e Correzione Geometrica
ll satellite WorldView-2: Pan-sharpening e Correzione Geometrica Philip Cheng e Chuck Chaapel Il successo dell operazione WorldView-2 della DigitalGlobe ha creato un altra pietra miliare per i satelliti
DettagliL aggiornamento della Carta dell Uso del Suolo della Regione Sardegna
L aggiornamento della Carta dell Uso del Suolo della Regione Sardegna Assessorato degli Enti Locali Finanze ed Urbanistica Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza
DettagliEstrazione di DSM dell immediato post sisma dell Aquila da stereo coppie EROS-B Across track
Estrazione di DSM dell immediato post sisma dell Aquila da stereo coppie EROS-B Across track Valerio Baiocchi, Donatella Dominici, Francesca Giannone LE ORBITE Orbita polare eliosincrona Il satellite ritorna
DettagliWorldView-1 Analisi comparativa con i dati QuickBird
WorldView-1 Analisi comparativa con i dati QuickBird Di Philip Cheng e Chuck Chaapel Worldview-1, è un satellite con sensore pancromatico che produce immagini alla risoluzione di 50 centimetri. Con una
DettagliSistemi Informativi Territoriali. Vari tipi di immagini
Paolo Mogorovich Sistemi Informativi Territoriali Appunti dalle lezioni Vari tipi di immagini Cod.303 - Vers.E41 1 Introduzione 2 Immagine fisica 3 Immagine classificata 4 Immagine cartografica 5 Immagine
DettagliIMAGE PROCESSING APPLICATO AI RISCHI NATURALI IN AREA COSTIERA
ENEA Progetto LITTORISK Termoli, 20/10/2006 IMAGE PROCESSING APPLICATO AI RISCHI NATURALI IN AREA COSTIERA ENEA - Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia S. Cardinali, E. Valpreda,
DettagliSISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI
Filippo Licenziati SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI qualità dei dati QUALITA' DEI DATI NEI SIT 2 INDICE concetti generali controllo di qualità acquisizione, elaborazione, restituzione test di qualità esigenze
DettagliSistema Informativo Geografico:
Sistemi Informativi Geografici Sistema Informativo Geografico: È un sistema informativo che tratta informazioni spaziali georeferenziate, ne consente la gestione e l'analisi. Informazioni spaziali: dati
DettagliSISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI E GOVERNO INTEGRATO DEL TERRITORIO: INTRODUZIONE ALLE BASI DATI GEOGRAFICHE
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI E GOVERNO INTEGRATO DEL TERRITORIO: INTRODUZIONE ALLE BASI DATI GEOGRAFICHE Rev. 0 03/06/2014 Arch. Chiara Dell Orto IL SIT NON È UNA TRADIZIONALE CARTOGRAFIA DISPONIBILITÀ
Dettagli1.3 Le barene: caratteristiche ed evoluzione...8. 1.5 Le barene e le alofite della laguna di Venezia come indicatori morfologici...
INDICE INTRODUZIONE...1 1. MORFOLOGIA LAGUNARE...5 1.1 La laguna di Venezia...5 1.2 Area di studio...7 1.3 Le barene: caratteristiche ed evoluzione...8 1.4 La zonazione delle alofite...13 1.5 Le barene
DettagliSistemi Informativi Territoriali. Map Algebra
Paolo Mogorovich Sistemi Informativi Territoriali Appunti dalle lezioni Map Algebra Cod.735 - Vers.E57 1 Definizione di Map Algebra 2 Operatori locali 3 Operatori zonali 4 Operatori focali 5 Operatori
DettagliPer chi ha la Virtual Machine: avviare Grass da terminale, andando su Applicazioni Accessori Terminale e scrivere grass
0_Iniziare con GRASS Avvio di Grass e creazione della cartella del Database di GRASS Per chi ha la Virtual Machine: avviare Grass da terminale, andando su Applicazioni Accessori Terminale e scrivere grass
DettagliTecniche di rappresentazione La legenda GIS
Diaprtimento di architettura di Firenze Tecniche di rappresentazione La legenda GIS Analisi del territorio e degli insediamenti università degli studi di Firenze _ dipartimento di architettura Dati associati
DettagliFacoltà di Pianificazione del Territorio. Laboratori Tematici area Nuove Tecnologie e Informazione Territorio & Ambiente
Facoltà di Pianificazione del Territorio Laboratori Tematici area Nuove Tecnologie e Informazione Territorio & Ambiente 07 ottobre 2008 LABORATORIO ELABORAZIONE DI IMMAGINI della Facoltà di Pianificazione
DettagliSERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE REGIONALE
ASSESSORATO ENTI LOCALI FINANZE ED URBANISTICA Direzione generale della pianificazione territoriale urbanistica e della vigilanza edilizia S E T T O R E SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE REGIONALE
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI FACOLTÀ DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEO-CARTOGRAFICHE, ESTIMATIVE ED EDILIZIE TECNICHE DI MODELLAZIONE 3D A PARTIRE DA DATI RILEVATI
DettagliIl GIS per il monitoraggio del territorio... (Mattia Michelacci)
Il GIS per il monitoraggio del territorio................. (Mattia Michelacci) PROGETTAZIONE DEL GIS L obiettivo di questo progetto è quello di realizzare un archivio digitale condivisibile e incrementabile
DettagliDi cosa parliamo? Con la cultura si mangia? Lo stato di salute del settore culturale
Di cosa parliamo? Con la cultura si mangia? Lo stato di salute del settore culturale Esempi di applicazioni di Free and Open Source Software nei Beni Culturali Tecnologia e Free and Open Source Software
DettagliRealizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni
Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano Prof.Livio Pinto Ing. Daniele Passoni Milano, 28.1.2010 INTRODUZIONE (1/2) Un DataBase Topografico
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliWebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile
"S@ve - Protezione dell'ambiente per la gestione ed il controllo del territorio, valutazione e gestione emergenze per il comprensorio del Vallo di Diano" I PRODOTTI: WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione
DettagliGIS & TELERILEVAMENTO
Febbraio 2006 PROPOSTA PER UN CORSO GIS & TELERILEVAMENTO IN DUE LIVELLI (BASE ED AVANZATO) PRESSO L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA D AGRIGENTO s.r.l. Via Massaua 12, 70123 Bari INDICE INTRODUZIONE
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliOrtorettificazione di immagini satellitari ad alta risoluzione con GRASS
Ortorettificazione di immagini satellitari ad alta risoluzione con GRASS...A work in progress... Francesco Paolo Lovergine f.lovergine@ba.issia.cnr.it CNR ISSIA Ortorettifica È noto che per utilizzare
DettagliIL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER
IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER fb.m. s.r.l. 1 Il continuo sviluppo della tecnica di rilievo e la ricerca continua del miglior risultato ore-lavoro, ha prodotto la strumentazione per il rilievo
DettagliCorso di Telerilevamento Lezione 3
Corso di Telerilevamento Lezione 3 Strumenti di ripresa Risoluzioni Satelliti per il telerilevamento Caratteri i una immagine digitale raster I valori relativi a ciascun pixel (DN = Digital Number) indicano
Dettagliwww.epsilon-italia.ititalia.it
Provincia di Cosenza Settore Programmazione e Gestione Territoriale SIPITEC2 - Sistema Informativo Territoriale per la Gestione del P.T.C.P. www.epsilon-italia.ititalia.it MACRO ARGOMENTI Che cos è un
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Dall ottico al radar. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario
DettagliCome si orienta un blocco fotogrammetrico
Come si orienta un blocco fotogrammetrico Marica Franzini DICAR Università degli Studi di Pavia Marica Franzini DRONITALY 25-26 settembre 2015 Milano - Pag. 1 a 45 La misura fotogrammetrica La misura fotogrammetrica
DettagliCapitolo V : Il colore nelle immagini digitali
Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Lavorare con il colore nelle immagini digitali L uso dei colori nella visione computerizzata e nella computer grafica implica l incorrere in determinate problematiche
DettagliIsoStereo 3D: il sistema generale ed automatizzato per ricostruzione tridimensionale
IsoStereo 3D: il sistema generale ed automatizzato per ricostruzione tridimensionale Isomorph srl, Giugno 2008 Caratteristiche del programma: IsoStereo 3D elabora immagini stereoscopiche e ricostruisce
DettagliSistema Web-Gis per la segnalazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico
Sistema Web-Gis per la segnalazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico Il progetto si pone l obiettivo di rilanciare la manutenzione diffusa del territorio montano attraverso l analisi delle basi informatiche
DettagliRelazione introduttiva Febbraio 2006
Amministrazione Provincia di Rieti Febbraio 2006 1 Progetto Sistema Informativo Territoriale Amministrazione Provincia di Rieti Premessa L aumento della qualità e quantità dei servizi che ha caratterizzato
DettagliINTRODUZIONE. SfM COMPUTER VISION BASED FOTOGRAMMETRIA
Impiego di droni per il rilevamento e la misura del territorio: pianificazione, acquisizione e orientamento delle immagini, i prodotti ottenibili, i software disponibili. I Software, Politecnico di Torino
DettagliIntroduzione ai GIS. Potenzialità e limiti & software in commercio
Potenzialità e limiti & software in commercio Introduzione a QGIS, software free & Open Source per la gestione di dati territoriali Genova, 26 marzo 2013 Cos è un GIS (Geographic Information System)? [SIT
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliCAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA
CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo
DettagliRilievo morfologico del manto stradale
Rilievo morfologico del manto stradale Federico Ferrari L utilizzo del Laser Scanner D Cyrax System nel campo dell incidentistica stradale per perizie legali è collocabile all interno dei programmi di
DettagliSCHEDA PROGETTO: Il Sistema Informativo Forestale della Regione Siciliana SIF-RS
SCHEDA PROGETTO: Il Sistema Informativo Forestale della Regione Siciliana SIF-RS Finalità del SIF-RS Il Sistema Informativo Forestale della Regione Siciliana è un progetto finanziato dal POR-Sicilia 2000-2006,
DettagliAbbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).
ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione
DettagliTHEO-GIS-v.01. U.O. Rischi Industriali
U.O. Rischi Industriali THEO-GIS-v.01 Descrizione del programma Titolo: THEO-GIS-V.01: strumento GIS di supporto per la pianificazione urbanistica e valutazione di compatibilità territoriale per aziende
DettagliDal Telerilevamento al Geo-Spatial Intelligence 4 WORKSHOP TEMATICO
16-17 settembre 2010 - TARANTO Dal Telerilevamento al Geo-Spatial Intelligence 4 WORKSHOP TEMATICO GESTIONE ED ANALISI DI DATI LIDAR WAVEFORM DA PIATTAFORMA WEBGIS: Francesco Pirotti, Alberto Guarnieri,
DettagliEsempi di applicazione della fotogrammetria terrestre. ad indagini geologico-strutturali di terreno
Esempi di applicazione della fotogrammetria terrestre ad indagini geologico-strutturali di terreno M. Rinaldi (*), C.R. Perotti (*), F. Zucca (*) (*) Università degli Studi di Pavia - Dipartimento di Scienze
DettagliRILIEVI TOPOGRAFICI ED ARCHITETTONICI CON APPARECCHIATURA LASER SCANNER
Studio Tecnico Associato CALCATERRA Geom. Giancarlo - PRADELLA Geom. Ermindo SONDRIO RILIEVI TOPOGRAFICI ED ARCHITETTONICI CON APPARECCHIATURA LASER SCANNER Cenni metodologici ed esempi Febbraio 2015 L
DettagliLibrerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video
Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile
DettagliAggiornamento speditivo dello stato di attuazione delle aree di espansione produttiva in provincia di Piacenza per mezzo di immagini Ikonos-PAN.
Amministrazione Provinciale di Piacenza Area Programmazione territoriale Infrastrutture Ambiente Ufficio Staff Supporto alla Pianificazione e alla Progettazione Via Garibaldi 50, 29100 PIACENZA, tel. 0523/7951
DettagliPROGETTO OPEN MATERA CONTEST INTRODUZIONE
Ideato e realizzato da: dr. SCASCIAMACCHIA ENZO PROGETTO OPEN MATERA CONTEST INTRODUZIONE Il presente Progetto, completamente pensato e realizzato con strumenti open source, prende spunto dal lavoro di
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliTelerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Introduzione ai GIS Le attività dell uomo...... hanno sempre un
DettagliIl telerilevamento in agricoltura: nuove prospettive dai sistemi UAV (Unmanned Aerial Vehicle)
Il telerilevamento in agricoltura: nuove prospettive dai sistemi UAV (Unmanned Aerial Vehicle) Alessandro Matese, Jacopo Primicerio WORKSHOP SISTEMI INNOVATIVI PER IL FLOROVIVAISMO E UN AGRICOLTURA DI
DettagliIl campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini
ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI Teoria e pratica La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso due parametri fondamentali: Il numero
DettagliDalle esigenze e l esperienza dell ARPAT una proposta per un catasto acustico nazionale
Dalle esigenze e l esperienza dell una proposta per un catasto acustico nazionale Andrea Poggi Perché oggi i catasti Solo oggi cominciamo ad avere reti di monitoraggio acustico Che fa una rete? Descrizione
DettagliOrdine dei Geologi - Regione del Veneto. Commissione G.I.S. Per il convegno sono stati richiesti 4 crediti APC.
Ordine dei Geologi - Regione del Veneto Commissione G.I.S. Per il convegno sono stati richiesti 4 crediti APC. Descrizione dell evento: Nell ambito dei lavori della commissione tecnica G.I.S. dell Ordine
DettagliDeterminazione delle fasce di rispetto per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento luminoso per osservatori astronomici
Prevenzione inqunamento luminoso Determinazione delle fasce di rispetto per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento luminoso per osservatori astronomici Giuliano Lanzarini*, Franco Pocher* e Paolo
DettagliDomenico Longhi. Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura Geografica. Le attività delle Regioni
Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura Geografica Le attività delle Regioni Il nuovo contesto EUROPA INSPIRE INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe Lo sviluppo dei sistemi informativi
DettagliLa georeferenziazione e le analisi spaziali dei dati dell incindentalità
Dipartimento II Lavori Pubblici Direzione viabilità La georeferenziazione e le analisi spaziali dei dati dell incindentalità LA GEOREFERENZIAZIONE La redazione della reportistica cartografica risulta imprescindibile
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliHaiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione
Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione A seguito del violento terremoto che ha colpito l isola di Haiti il 12 Gennaio
DettagliALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA SCUOLA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA, AMBIENTALE E DEI MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TESI DI LAUREA
DettagliImmagini binarie. Binarizzazione di immagini a livelli di grigio
Immagini binarie Binarizzazione di immagini a livelli di grigio Immagini binarie In molti casi gli le scene di interesse conducono ad immagini che possono essere considerate binarie, cioè contenenti nel
DettagliSistemi Informativi Geografici
Sistemi Informativi Geografici Introduzione ai dati geografici Alberto Belussi Anno accademico 2007-08 08 Sistemi Informativi Territoriali (SIT) o Geografici I Sistemi Informativi Territoriali (SIT) gestiscono
DettagliOSSERVAZIONE DELLA TERRA
OSSERVAZIONE DELLA TERRA Gestione del Territorio Monitoraggio Ambientale Prevenzione Rischi Naturali Le caratteristiche di unicità della Telespazio Telespazio ha sviluppato Servizi Applicativi che rispondono
DettagliOrdine dei Geologi Regione del Veneto
Corso CARTOGRAFIA E GIS Luogo di svolgimento Cittadella (PD) Durata 10 moduli tra loro indipendenti da svolgersi tra aprile e giugno 2011. E possibile l iscrizione anche a singoli moduli. Docenti Dr. Lorenzo
DettagliLe tecniche del telerilevamento applicate alla mappatura delle coperture in cemento/amianto.
Regione Calabria ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIREZIONE SCIENTIFICA CENTRO GEOLOGIA E AMIANTO Le tecniche del telerilevamento applicate alla mappatura delle
DettagliDopo il successo di SoundPLAN 7.0, Spectra è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova versione di SoundPLAN 7.1.
Dopo il successo di SoundPLAN 7.0, Spectra è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova versione di SoundPLAN 7.1. Ecco alcune delle novità in anteprima: SoundPLAN 7.1 è gratuito per coloro che hanno
DettagliStato dell arte nell uso dei sensori per la diagnostica colturale
Stato dell arte nell uso dei sensori per la diagnostica colturale Martina Corti martina.corti@unimi.it Sensore Impiegato Tecnica di acquisizione Elaborazione Dato Camera Digitale Camera Termica Satellite
DettagliStudio Tecnico Survey Project. Applicazioni Sviluppate
Studio Tecnico Survey Project La Ricerca applicata al Territorio Applicazioni Sviluppate Tecnici Dott. For. Johnny Moretto, Ph.D. Dott. Nicola Trolese Applicazioni Sviluppate Batimetria canali bagnati
DettagliTerritoriali. prof. ing. Nicola Crocetto
Seconda Università degli Studi di Napoli Facoltà di Ingegneria Corso di Telerilevamento e Sistemi Informativi Territoriali prof. ing. Nicola Crocetto dott. ing. Giuseppe Domenico Santagata GIS Un GIS (Geographic
DettagliLe immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali.
1 Le immagini digitali Le immagini digitali Università IUAV di venezia Trattamento di immagini digitali immagini grafiche immagini raster immagini vettoriali acquisizione trattamento geometrico trattamento
DettagliTESI IN GEOMORFOLOGIA
FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche A.A. 2010-2011 TESI IN GEOMORFOLOGIA ANALISI MULTITEMPORALE DELLA FRANOSITA,
DettagliLand Cover Piemonte progettazione di un database geografico sulla copertura delle terre della Regione Piemonte
Land Cover Piemonte progettazione di un database geografico sulla copertura e l uso l delle terre della Regione Piemonte Relatore: : Stefania Crotta - Regione Piemonte Sommario obiettivi progetto prototipo
Dettagli1. Very Long Baseline Interferometry (VLBI), 2. Satellite Laser Ranging (SLR)
Geodesia Dal greco Γεωδαισια: divisione della Terra Discipline collegate alla geodesia: 1. studio della forma del pianeta; 2. studio del campo di gravità del pianeta. Misure geodetiche: misure legate e
DettagliCP Customer Portal. Sistema di gestione ticket unificato
CP Customer Portal Sistema di gestione ticket unificato Sommario CP Customer Portal...1 Sistema di gestione ticket unificato...1 Sommario...2 Flusso gestione ticket...3 Modalità di apertura ticket...3
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliIl problema è di modellizzare tali dati geografici in modo da gestirli poi automaticamente con pacchetti software.
ESEMPI DI MODELLIZZAZIONE DI DATI GEOGRAFICI Il tema di cui vogliamo occuparci è la modellizzazione dei dati geografici, intendendo con questo termine un qualsiasi dato-fenomeno che possa essere georeferenziato,
Dettagli10 - CURVE DI LIVELLO
10 - CURVE DI LIVELLO La rappresentazione del territorio mediante CURVE DI LIVELLO è stata da sempre la soluzione ideale adottata dai topografi al fine di visualizzare in maniera efficace l andamento orografico
DettagliProduzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici
Ufficio Cartografico Servizio Cartografia e Gis della Provincia di Brescia Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ing. Antonio Trebeschi L attività dell Ufficio Cartografico
DettagliApplicazione di tecnologie innovative nella determinazione della temperatura superficiale delle acque marine
Dr. Geol. Gaetano La Bella Applicazione di tecnologie innovative nella determinazione della temperatura superficiale delle acque marine MoGeIFaCo Elaborazione di un modello di gestione integrata della
DettagliStudio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti
Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Autore: Alberto Meucci Titolo di Laurea: Laurea Triennale in Ingegneria Civile Università: Facoltà di Ingegneria
Dettagli-Rilievo diretto Laboratori -Rilievo Aula 9 edificio A. Alessio Tirapelle Mirko Mondini Daniel Colombelli Irene Gregori
-Rilievo diretto Laboratori -Rilievo Aula 9 edificio A Alessio Tirapelle Mirko Mondini Daniel Colombelli Irene Gregori Operazioni di misura a diretto contatto con l oggetto da rilevare; è possibile il
DettagliDEFINIZIONE di CARTA. Carta di Mercatore Schermata ArcView. Generalità sulle carte e sui GIS 1
DEFINIZIONE di CARTA Carta di Mercatore Schermata ArcView Una carta geografica non è altro che una figura piana, che rappresenta la superficie della Terra o una sua porzione (Lagrange 1736-1813) Generalità
Dettagli2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M.
2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. Customer / Enterprise : Resource Management of Informations I-SKIPPER è un sistema di CONOSCENZE che raccoglie ed integra INFORMAZIONI COMMERCIALI, dati su Clienti,
DettagliVETTOR DAL BITMAP AL VETTORIALE. Paolo Mantini TEORIA E PRATICA DELLA CONVERSIONE DELLE IMMAGINI DA RASTER A VETTORIALI
Paolo Mantini VETTOR DAL BITMAP AL VETTORIALE TEORIA E PRATICA DELLA CONVERSIONE DELLE IMMAGINI DA RASTER A VETTORIALI Introduzione Ritengo utile cominciare questo CD-Book definendo cosa significa vettorizzare
DettagliSCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi)
SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi) Lo studio della struttura spaziale (pattern) e del dominio spaziale (scala) dei fenomeni costituisce un
DettagliACCOCCOLIAMOCI. Settore. Tema HOME. Classi PREMESSA. Autori OBIETTIVI MATERIALE SVOLGIMENTO OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFIA
Settore HOME PREMESSA Attività creative Geometria Studio d ambiente Tema Realizzazione di un cuscino ispirato alle opere di Mondrian Classi Quarta elementare Autori Elena Moretti ACCOCCOLIAMOCI OSSERVAZIONI
DettagliISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET
ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET
DettagliIl gis nelle indagini del territorio: Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo
Il gis nelle indagini del territorio: Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo A. Genito, L. Donate Blázquez, U. Malvone, Strago S.p.a. andrea.genito@strago.it laura.donate@strago.it ubaldo.malvone@strago.it
DettagliINFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB
INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB Psicologia e comunicazione A.A. 2013/2014 Università degli studi Milano-Bicocca docente: Diana Quarti INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB A.A. 2013/2014 docente: Diana Quarti
DettagliSimulazione acustica in ambiente industriale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it
Simulazione acustica in ambiente industriale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da L ambiente, anno VI N.2, marzo-aprile 1999, Ranieri Editore) In un precedente numero della rivista è stato illustrato
DettagliSpline Nurbs. IUAV Disegno Digitale. Camillo Trevisan
Spline Nurbs IUAV Disegno Digitale Camillo Trevisan Spline e Nurbs Negli anni 70 e 80 del secolo scorso nelle aziende si è iniziata a sentire l esigenza di concentrare in un unica rappresentazione gestita
DettagliINFORMATICA. Elaborazione delle immagini digitali. Università degli Studi di Foggia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
INFORMATICA Università degli Studi di Foggia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale A.A. 2014/2015 II ANNO II SEMESTRE 2 CFU CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE
DettagliAbilità Informatiche A.A. 2010/2011 Lezione 9: Query Maschere Report. Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Abilità Informatiche A.A. 2010/2011 Lezione 9: Query Maschere Report Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Le QUERY 2 Che cos è una Query? Una Query rappresenta uno strumento per interrogare un database.
DettagliSistema di Controllo Incendi Boschivi
Sistema di Controllo Incendi Boschivi INTRODUZIONE: Negli ultimi vent anni in Europa gli incendi boschivi hanno colpito circa 29 milioni di persone, causando 90 mila vittime e danni economici per 211 miliardi
DettagliPaolo Dilda Dipartimento di Architettura e Pianificazione Laboratorio Analisi Dati e Cartografia
Informazioni geografiche per il governo del territorio. L uso di software open source per la gestione della cartografia comunale: l esperienza dei comuni della Provincia di Lecco Dipartimento di Architettura
Dettagli