PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E CREMATORIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E CREMATORIO"

Transcript

1 PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E CREMATORIO Art. 01 Finalità e Definizioni 1-La presente procedura disciplina tutte le fasi della gestione dei rifiuti cimiteriali e del crematorio, allo scopo di prevenirne e/o ridurne la produzione, limitarne la pericolosità, ottimizzare tutte le fasi di raggruppamento, raccolta, deposito, trasporto, recupero, riciclaggio e smaltimento finale, definendo altresì le forme preferibili di conferimento in modalità differenziata di tutte le frazioni riciclabili, potenzialmente prodotte all'interno dell'area cimiteriale. 2-La gestione dei rifiuti di cui la comma precedente deve essere condotta garantendo un elevato livello di tutela dell'ambiente, delle condizioni igienico sanitarie e della salute pubblica, con particolare riferimento alle frazioni provenienti da esumazione ed estumulazione e dal crematorio che per la loro particolare natura necessitano di specifiche modalità di gestione ai fini di un loro sicuro trattamento. 3- All interno dei siti cimiteriali vengono prodotti rifiuti con attribuzione dei seguenti codici CER così come riportato nel D.P.G.R. della Toscana n. 72/R del 25 novembre 2009: RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CER CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA. CER LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER ALTRE PARTI METALLICHE IN GENERE (OTTONE, ECC...) CER OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO 4-Per il crematorio vengono prodotti rifiuti riconducibili ai seguenti codici CER: 1 CER CER RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER * ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER * DA SOSTANZE PERICOLOSE. METALLI CER Cimitero: area presidiata ed allestita tanto da costituire un'area delimitata all interno della quale i corpi dei defunti vengono tumulati, inumati o cremati per essere successivamente estumulati, esumati o traslati in altro luogo. I siti cimiteriali pertinenti al presente regolamento sono i seguenti: N. CIMITERI URBANI 01 CIMITERO DI AREZZO (MONUMENTALE + COMUNALE)

2 N. CIMITERI EXTRAURBANI 01 CIMITERO DI AGAZZI 02 CIMITERO DI ANTRIA 03 CIMITERO DI BADIA S. VERIANO 04 CIMITERO DI BAGNORO 05 CIMITERO DI BATTIFOLLE 06 CIMITERO DI BOSSI 07 CIMITERO DI CAMPOLUCI 08 CIMITERO DI CECILIANO 09 CIMITERO DI CHIANI 10 CIMITERO DI CHIASSA SUPERIORE 11 CIMITERO DI CINCELLI 12 CIMITERO DI FRASSINETO 13 CIMITERO DI GIOVI 14 CIMITERO DI MARCENA 15 CIMITERO DI MOLIN NUOVO 16 CIMITERO DI MONTE SOPRA RONDINE 17 CIMITERO DI PALAZZO DEL PERO 18 CIMITERO DI PATRIGNONE 19 CIMITERO DI PENETO 20 CIMITERO DI PETROGNANO 21 CIMITERO DI PIEVE A QUARTO 22 CIMITERO DI POGGIOLA 23 CIMITERO DI POLICIANO 24 CIMITERO DI PRATANTICO 25 CIMITERO DI PUGLIA 26 CIMITERO DI QUARATA 27 CIMITERO DI RIGUTINO 28 CIMITERO DI RONDINE 29 CIMITERO DI RUSCELLO 30 CIMITERO DI S. AGATA ALLE TERRINE 31 CIMITERO DI S. ANASTASIO 32 CIMITERO DI S. ANDREA A PIGLI 33 CIMITERO DI S. FIRENZE 34 CIMITERO DI S. FIRMINA 35 CIMITERO DI S. FLORA 36 CIMITERO DI S. LEO 37 CIMITERO DI S. M. ALLA RASSINATA 38 CIMITERO DI S. POLO 39 CIMITERO DI S. ZENO 40 CIMITERO DI STAGGIANO 41 CIMITERO DI TREGOZZANO 42 CIMITERO DI VITIANO 43 CIMITERO DI CAMPRIANO 44 CIMITERO DI MELICIANO 45 CIMITERO DI POMAIO 46 CIMITERO DI S. CASSIANO 47 CIMITERO DI MISCIANO 48 CMITERO DI S. BIAGIO ALLA RASSINATA 2

3 49 CIMITERO DI BIVIGNANO 50 CIMITERO DI CALBI 51 CIMITERO DI STAGGIANO VECCHIO 52 CIMITERO DI CASTELLONCHIO 53 CIMITERO DI QUERCETO TORRINO VECCHIO) 6-Gestore dei servizi cimiteriali: Soggetto a cui il Comune di Arezzo affida la gestione del servizio cimiteriale. Art. 02 Classificazione Rifiuti 1-Rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione: I rifiuti da esumazione ed estumulazione sono gli avanzi del corredo funebre derivanti da esumazioni ed estumulazioni comprendenti assi e residui legnosi del feretro, componenti, accessori, ornamenti e mezzi di movimentazione della cassa (es. maniglie); residui di indumenti appartenuti alla salma, imbottiture e frazioni tessili similari posti a corredo funebre; altri resti biodegradabili inseriti nel cofano; residui metallici dalle casse (lamiera zincata e/o in piombo) eventualmente posti all'interno del feretro; altre componenti e/o accessori contenuti nelle casse utilizzate per l'inumazione e/o la tumulazione. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA CER LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER ALTRE PARTI METALLICHE IN GENERE (OTTONE, ECC...) CER OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) CER Rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali collegate alle attività di esumazione ed estumulazione: Il gestore dei servizi cimiteriali cura le attività di inumazione e tumulazione a seguito delle quali si producono rifiuti il cui trattamento finale è di competenza del soggetto gestore. Trattasi delle seguenti tipologie di scarti: - Parti di tumulo (o di cippi): le porzioni lignee, materiali lapidei ornamentali e frammenti di materiali in laterizio che costituivano la parte soprassuolo della sepoltura o l'apparato di chiusura del colombario, ivi comprese ghiaie, sassi, fiori o piante allevate in contenitore o in terra, scritte e parti di scritte poste ad ornamento delle lapidi; - Inerti: del tutto analoghi a quelli che si producono a seguito di piccoli interventi di manutenzione di manufatti edilizi per un quantitativo di rifiuti inerti non superiore a mc. 1/intervento. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER Rifiuti derivanti da attività di mantenimento del decoro del cimitero: Il gestore dei servizi cimiteriali cura il mantenimento del perfetto stato d uso dell intero insediamento, garantendo la piena fruibilità di tutti gli spazi, effettuando periodici interventi di manutenzione 3

4 ordinaria del cimitero costituita da spazzamento, svuotamento dei cestini gettacarte, pulizia di aree verdi, ecc. Manutenzione del verde ornamentale e rimozione rifiuti quali: resti di fiori recisi, fiori e piante in contenitore, fiori e piante allevate in terra, corone, cuscini, mazzi di fiori, lumi, candele ed in genere tutto ciò che è offerto periodicamente alla memoria della salma e non costituisce impianto stabile del tumulo e corredo della salma. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CER CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO CER Rifiuti derivanti dall attività di cremazione: I rifiuti prodotti dall impianto sono essenzialmente: a- le polveri provenienti dall impianto di filtrazione e abbattimento inquinanti delle emissioni in atmosfera e le scorie provenienti da operazioni di pulizia dell impianto. b- filtri di impianti di filtrazione:i filtri degli impianti di filtrazione, una volta esausti. c- residui ferrosi derivanti dalla cremazione:residui di viti, rivetti, ecc. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER * ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER * DA SOSTANZE PERICOLOSE. METALLI CER Art. 03 Esclusioni 1- Sono esclusi dal campo di applicazione della presente procedura "i resti mortali" in quanto disciplinati ai sensi del Capo XVII - D.P.R. 10 settembre 1990, n.285 per i quali è prevista la tenuta in cassette di zinco le cui caratteristiche sono definite dal predetto decreto. Trattasi di materiali la cui gestione compete al gestore dei servizi cimiteriali. Per resti mortali si intende il risultato della completa mineralizzazione della salma. In particolare, per le salme inumate l'esito della trasformazione delle stesse allo scadere del turno almeno decennale di rotazione e, per le salme tumulate, l'esito della trasformazione, allo scadere delle concessioni ultraventennali, per effetto della corificazione. Art. 04 Deposito Temporaneo 1-Alle condizioni e nei limiti stabiliti dall art.183, comma 1 lett. bb) del D.Lgs.152/2006 l accumulo dei rifiuti viene effettuato nel Deposito Temporaneo, ossia in specifiche aree del cimitero centrale indicate con apposita segnaletica e meglio rappresentale nella planimetria che sotto la lettera A) si allega al presente documento. 2-Il Deposito Temporaneo dei rifiuti pericolosi derivanti da attività del crematorio avviene in un locale chiuso e inaccessibile al pubblico posto all interno del Tempio Crematorio. 4

5 3-Il deposito temporaneo dei rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione deve essere accessibile unicamente agli operatori cimiteriali e/o a operatori di ditte assegnatarie del servizio e deve essere periodicamente svuotato a cura di ditte incaricate, opportunamente autorizzate. 4-In tale deposito vengono accumulati anche i rifiuti provenienti da tutti i restanti siti cimiteriali di cui al presente documento. 5-Il gestore dell'attività di manutenzione cimiteriale, o terzi dallo stesso incaricati dello svolgimento di tali attività, conferiscono i rifiuti nel deposito temporaneo appositamente istituito e descitto nel comma 1 del presente articolo. Resta inteso che il trasferimento di detti rifiuti dovrà avvenire nello scupoloso rispetto delle disposizioni previste per il raggruppamento e confezionamento dei rifiuti dal presente disciplinare, nonche accompagnato da apposito documento come da modello Allegato 1, giusto art. 266 comma 4 e art. 230 del D.Lgs. 152/2006 tutti i rifiuti si considerano prodotti presso tale struttura centralizzata. 6-Per ogni trasporto viene compilato l allegato modello: Allegato 1. Art. 05 rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione 1-Irifiuti da esumazione ed estumulazione debbono essere raccolti e confezionati in colli separatamente dalle altre tipologie di rifiuti cimiteriali. 2-Il confezionamento degli scarti deve essere effettuato a bordo scavo a cura degli operatori cimiteriali. 3-I rifiuti da esumazione ed estumulazione nonché qualunque altro oggetto venuto a contatto con la salma, per tutta la durata delle fasi di raccolta e trasporto, a prescindere dal soggetto competente, dovranno essere raccolti in appositi sacchi a perdere, muniti di idonea chiusura e di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle frazioni di rifiuti urbani prodotti nell'ambito cimiteriale. 4-I sacchi saranno immessi in apposito contenitore posto all interno del deposito temporaneo meglio descritto nel comma 1 dell art. 4 del presente documento. 5-Nella gestione dei rifiuti di cui al presente articolo deve essere favorito il recupero delle frazioni metalliche costituite da lamiere in zinco e piombo componenti il feretro. In tal caso il rifiuto da avviare a recupero deve essere disinfettato, imballato e posto in stoccaggio all'interno dell area cimiteriale specificamente adibita al deposito dei rifiuti di esumazione ed estumulazione. 6-Alle condizioni e nei limiti stabiliti dall art.183, comma 1 lett. bb) del D.Lgs.152/2006 i rifiuti devono essere accumulati nel deposito temporaneo di cui al precedente articolo 4. 7-Gli operatori cimiteriali provvedono a confezionare i rifiuti provenienti da esumazione ed estumulazione negli appositi sacchi a perdere. Gli stessi vengono accumulati nel deposito temporaneo come sopra individuato per essere successivamente prelevati e conferiti a destinazione finale. 8-I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere avviati a trattamento finale, con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito nonché ogni qualvolta il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i mc 30,00 (capienza del contenitore). 5

6 9-Le attività e modalità di recupero delle frazioni metalliche sono quelle consentite dalla normativa tecnica e regolamentare. Art. 06 rifiuti derivanti da attività connesse con la inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione 1- Il gestore dei servizi cimiteriali cura le attività di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione a seguito delle quali si producono rifiuti inerti del tutto analoghi a quelli che si producono a seguito delle normali attività di costruzione e demolizione di manufatti edilizi. Il gestore dei servizi cimiteriali ha l'obbligo di organizzare servizi di raccolta differenziata delle frazioni riciclabili all'interno del perimetro cimiteriale. In particolare egli dovrà assicurare la raccolta separata delle seguenti tipologie di rifiuti riciclabili: inerti e frazioni di metallo o leghe (es.: vasi, accessori, ecc.). 2- Il gestore dei servizi cimiteriali assicura un area attrezzata all interno del deposito temporaneo per la raccolta dei rifiuti inerti, materiali lapidei provenienti da lavori edili di costruzione o ristrutturazione di manufatti cimiteriali ed altri materiali inerti provenienti dall'attività di demolizione di tumuli, colombari od ossari. Detta area deve essere svuotata con frequenza almeno trimestrale. Art. 07 rifiuti derivanti da attività di mantenimento del cimitero 1-Il gestore dei servizi cimiteriali cura il mantenimento del perfetto stato d uso di tutti i siti cimiteriali garantendo la piena fruibilità di tutti gli spazi, effettuando periodici interventi di manutenzione (spazzamento, vuotamento cestini, ecc..). 2-Gli operatori cimiteriali e/o le ditte affidatarie del servizio per conto del gestore del servizio cimiteriale, conferiscono i suddetti rifiuti nei contenitori messi a disposizione dal Gestore Pubblico del Servizio di Igiene Ambientale. 3-Nei cimiteri fuori da perimetro di raccolta organizzato dal Servizio Pubblico di Igiene Ambientale il Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale provvede direttamente o tramite ditta affidataria, al posizionamento di appositi contenitore per tali rifiuti. 4-Periodocamente si provvede allo svuotamento da parte del Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale e/o nei più prossimi cassonetti del Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. 5-I suddetti rifiuti vengono conferiti, ove possibile, in raccolta differenziata oppure in cassonetti dell indifferenziata, Codice CER messi a disposizione dal Gestore del Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. Art. 08 rifiuti derivanti da attività di cremazione 1-I rifiuti prodotti dall impianto di cremazione sono essenzialmente: a- le polveri provenienti dall impianto di abbattimento inquinanti delle emissioni atmosferiche individuate dal codice CER Rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio. 6

7 b- filtri Dell impianto di abbattimento inquinanti:impianti di filtrazione classificati con il codice CER * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose. c- residui ferrosi provenienti dalla cremazione:tali rifiuti, per una produzione è stimata in circa gr. a cremazione, costituiti da parti metalliche del feretro provenienti dalla separazione tramite magnete dalle ceneri di cremazione sono depositate in appositi contenitori di raccolta, ubicato all interno del tempio crematorio e quanti inviati a recupero. Tale rifiuto è classificato con Codice CER: metalli. Art. 09 smaltimento/recupero all interno del Deposito Temporaneo sono ubicati: 1-un contenitore della capienza di circa mc. 30,00 per il deposito temporaneo di: OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) CER Per lo smaltimento di tali rifiuti è previsto l incenerimento presso il Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. Ove non fosse possibile l incenerimento presso il Servizio Pubblico di Igiene Ambientale saranno conferiti dal Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale i discarica autorizzata. 2-un contenitore della capienza di circa mc. 30,00 per il deposito temporaneo di: LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER Per tale categoria di rifiuti è previsto il recupero. I suddetti rifiuti vengono trattati e disinfettati, al momento della esumazione/estumulazione con soluzioni sali quaternari di ammonio o ipoclorito di sodio. 3-un contenitore della capienza di circa mc.1,00 per il deposito temporaneo di: CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA CER METALLI CER Per tale categoria di rifiuti è previsto l avvio al recupero. 4-All interno di tale deposito temporaneo è attrezzata un area per: RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER Il trattamento finale per tali rifiuti è individuato al trasporto a impianti per il recupero. 5-I rifiuti derivanti dalla gestione ordinaria dei cimiteri rientranti nella categoria i CER: IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE 7

8 CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO Vengono conferiti al Gestore del Servizio Pubblico di Igiene Urbana. CER CER I rifiuti prodotti dall attività di cremazione rientranti nella categoria i CER: RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER * ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER * DA SOSTANZE PERICOLOSE. Tali rifiuti vengono raccolti in opportuni contenitori sigillati e accumulati nel deposito temporaneo in deposito chiuso e non accessibile al pubblico all interno del crematorio s successivamente conferiti ad impianti regolarmente autorizzato. 7- residui ferrosi prodotti derivanti dalla cremazione:residui di viti, rivetti, ecc. rientranti nella categoria i CER: METALLI CER Tali materiali, previo trattamento di disinfezione con soluzioni sali quaternari di ammonio o ipoclorito di sodio, saranno temporaneamente accumulati in apposti contenitori o sacchi all interno di un locale inaccessibile al pubblico, ubicato all interno del tempio cematorio. Tali materiali saranno avviati al recupero. Art. 10 Adempimenti ed Obblighi a- Il Gestore del Servizio Cimiteriale, ai sensi dell art. 190 D.Lgs.152 / 2006 è obbligato alla tenuta dei registri di carico e scarico solo per i rifiuti speciali pericolosi prodotti nell ambito dell attività. b- Il Gestore del Servizio Cimiteriale deve aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) limitatamente ai rifiuti speciali pericolosi prodotti. c- Il Gestore dei servizi Cimiteriali è obbligato alla compilazione annuale del Modello Unico di Dichiarazione (MUD) limitatamente ai rifiuti speciali pericolosi. Art. 11 Norme di riferimento D.P.R. 285/90 Regolamento di Polizia Mortuaria D.P.R. 254/03 Regolamento Gestione Rifiuti Sanitari D.Lgs. 152/06 Codice dell Ambiente D.P.G.R. 72/R del Decreto Presidente Regione Toscana D.M. 52/2011 Testo Unico Sistri 8

9 SCHEMA ALLEGATO 1: Scheda trasporto materiale tolto d opera Il sottoscritto in qualità di. dell Ufficio..... della Soc. Arezzo Multiservizi srl sotto la propria responsabilità Il sottoscritto in qualità di. della ditta appaltatrice della Soc. Arezzo Multiservizi srl sotto la propria responsabilità DICHIARA che i materiali tolti d opera/rifiuti trasportati derivano dalla attività manutentiva svolta presso i seguenti cimiteri:... siti nel territorio del Comune di Arezzo gestiti dalla Soc. Arezzo Multiservizi srl, Società partecipata dal Comune di Arezzo e dalla Fraternita dei Laici di Arezzo. Ai sensi dell art. 230 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., per luogo di produzione deve intendersi: Cimitero di Arezzo verso il quale il mezzo è diretto e deputato ai fini del concentramento dei rifiuti, prima di conferirli, secondo le vigenti normative, ad impianto di smaltimento, discarica autorizzata e/o recupero autorizzato, previa eventuale valutazione tecnica finalizzata all'individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed oggettivamente riutilizzabile. FIRMA.. Art. 230 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.: Rifiuti derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture 1. Il luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture, effettuata direttamente dal gestore dell'infrastruttura a rete e degli impianti per l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o tramite terzi, può coincidere con la sede del cantiere che gestisce l'attività manutentiva o con la sede locale del gestore della infrastruttura nelle cui competenze rientra il tratto di infrastruttura interessata dai lavori di manutenzione ovvero con il luogo di concentramento dove il materiale tolto d'opera viene trasportato per la successiva valutazione tecnica, finalizzata all'individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed oggettivamente riutilizzabile, senza essere sottoposto ad alcun trattamento. 1-bis. omissis 2. La valutazione tecnica del gestore della infrastruttura di cui al comma 1 è eseguita non oltre sessanta giorni dalla data di ultimazione dei lavori. La documentazione relativa alla valutazione tecnica è conservata, unitamente ai registri di carico e scarico, per cinque anni. 3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai rifiuti derivanti da attività manutentiva, effettuata direttamente da gestori erogatori di pubblico servizio o tramite terzi, dei mezzi e degli impianti fruitori delle infrastrutture di cui al comma Fermo restando quanto previsto nell'articolo 190, comma 3, i registri di carico e scarico relativi ai rifiuti prodotti dai soggetti e dalle attività di cui al presente articolo possono essere tenuti nel luogo di produzione dei rifiuti così come definito nel comma 1. Mezzo di trasporto...targa.. 9

10 10

Allegato 7 REGOLAMENTO TIPO PER LA GESTIONE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI IN AMBITO CIMITERIALE

Allegato 7 REGOLAMENTO TIPO PER LA GESTIONE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI IN AMBITO CIMITERIALE Allegato 7 REGOLAMENTO TIPO PER LA GESTIONE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI IN AMBITO CIMITERIALE FONTI NORMATIVE - D.M. 26-6-2000 n. 219 (Regolamento recante la disciplina per la gestione dei rifiuti sanitari,

Dettagli

ART. 1 FINALITA ART. 2 DEFINIZIONI

ART. 1 FINALITA ART. 2 DEFINIZIONI ART. 1 FINALITA 1. Il presente regolamento disciplina tutte le fasi della gestione dei rifiuti cimiteriali come definiti dall'art.7, comma 2 lett. f) D.Lgs.22/97 e successive modificazioni ed integrazioni,

Dettagli

(Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 12 del 22.03.12) 1/9

(Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 12 del 22.03.12) 1/9 (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 12 del 22.03.12) 1/9 INDICE ART. 1 FINALITÀ 3 ART. 2 DEFINIZIONI 3 ART. 3 ESCLUSIONI 4 ART. 4 RAPPORTI CON ALTRE NORME 5 ART. 5 NORME PER LA GESTIONE DEI

Dettagli

Comune di Castelnovo ne Monti

Comune di Castelnovo ne Monti ALLEGATO A AL CAPITOLATO PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI NEL CAPOLUOGO E NELLE FRAZIONI DESCRIZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO SEPOLTURE ED ATTIVITA CONNESSE A1 -

Dettagli

Gestione dei Rifiuti

Gestione dei Rifiuti Gestione dei Rifiuti Copia n. In Consegna a: Funzione: Data Distribuzione: 0 08.07.09 Prima emissione Previte Grazia Maria Previte Grazia Maria Rev Data Causale Emissione RGA Approvazione DG Pagina 1 di

Dettagli

COMUNE DI TIVOLI. Descrizione analitica dei servizi in appalto:

COMUNE DI TIVOLI. Descrizione analitica dei servizi in appalto: COMUNE DI TIVOLI Settore VIII Ufficio Piano Quadro Cimiteriale Capitolato Speciale d Appalto Servizi Funebri Cimiteriali di valenza biennale (24 mesi naturali e consecutivi) Allegato A1al Capitolato Generale

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

Servizi Cimiteriali periodo 1.4.2011-31.3.2014. Elenco offerta prezzi unitari

Servizi Cimiteriali periodo 1.4.2011-31.3.2014. Elenco offerta prezzi unitari Città di Portogruaro Provincia di Venezia Area Tecnica Settore Manutenzioni Servizi Cimiteriali periodo 1.4.2011-31.3.2014 Elenco offerta prezzi unitari Data 3.11.2010 Il Responsabile del Procedimento

Dettagli

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0

Dettagli

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati Pordenone, martedì 26 maggio 2009 Paolo Verardo Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pordenone Normativa di riferimento D.Lgs.

Dettagli

Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14

Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14 Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14 Regolamentazione per la cremazione dei defunti e dei loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione ( B.U. REGIONE BASILICATA

Dettagli

Le operazioni di esumazione

Le operazioni di esumazione Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI 1 PERCHÉ

Dettagli

OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI

OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI \\cluster\settore4\p_paoli\cimitero38\garaservizicimiteriali\2011 nuova gara\determina approvazione disciplinare\elenco

Dettagli

N Ordine LAVORI E PROVVISTE U.M PREZZI

N Ordine LAVORI E PROVVISTE U.M PREZZI N Ordine LAVORI E PROVVISTE U.M PREZZI 1 Esumazione adulti con Cassone: - rimozione di eventuali alberi, arbusti e quant'altro si rendesse necessario per consentire la - smaltimento del monumento in pietra,

Dettagli

R E G I O N E P U G L I A

R E G I O N E P U G L I A - Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio

Dettagli

Criteri generali di corretta gestione dei rifiuti speciali

Criteri generali di corretta gestione dei rifiuti speciali MODULO 1 Organizzazione della prevenzione aziendale e valutazione dei rischi Criteri generali di corretta gestione dei rifiuti speciali Ing. Sabrina Arras Principali normative di riferimento D.Lgs. 152/2006

Dettagli

La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione: adempimenti gestionali, amministrativi e autorizzativi

La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione: adempimenti gestionali, amministrativi e autorizzativi LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO e DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE Vercelli, 12 dicembre 2011 La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione: adempimenti gestionali, amministrativi

Dettagli

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2 ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2.1 PREMESSA... 3 2.2 SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI... 3 2.3 RACCOLTA, SELEZIONE E RECUPERO MULTIMATERIALE... 4 2.4 RACCOLTA,

Dettagli

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati

Dettagli

Argomento Istruzioni Scheda

Argomento Istruzioni Scheda Comunicazione / Scheda / modello 0) Scheda Anagrafica autorizzazioni 1) Comunicazione rifiuti semplificata 1) Comunicazione rifiuti semplificata Scheda SRS 1/2/3/4 1) Comunicazione rifiuti semplificata

Dettagli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli ARPA FVG Gestione dei rifiuti agricoli SOC Dipartimento Provinciale di Pordenone ARPA FVG Palmanova - Italy dott. Elena Della Donna Deposito temporaneo Sommario: Raccolta e smaltimento dei contenitori

Dettagli

COMUNE DI FAUGLIA Provincia di Pisa

COMUNE DI FAUGLIA Provincia di Pisa 1) Inumazione di feretro in campo comune con uso di materiali, mezzi e mano d'opera a carico della ditta appaltatrice, come di seguito specificato: demolizione di eventuali opere esistenti in muratura

Dettagli

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono

Dettagli

Reati Ambientali D.Lgs 231/2001

Reati Ambientali D.Lgs 231/2001 14 dicembre 2011 1 Indice Modalità commissione reati 03 Mappatura dei rischi ambientali 04 Produzione 06 Deposito Temporaneo 07 Stoccaggio 08 Trasporto 09 Riutilizzo 11 Destinatari 12 2 MODALITA DI COMMISSIONE

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

D. 30 163/2006-34, 20, D.L.

D. 30 163/2006-34, 20, D.L. Affidamento in Concessione dei servizi cimiteriali comunali, ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. 163/2006 - Relazione ai sensi dell art. 34, comma 20, D.L. 179/2012 convertito in Legge 221/2012. Premesso

Dettagli

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 2. Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione...

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 2. Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione... TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 2 Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione... 2 TITOLO II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI... 2 Art. 3 Sepolture...

Dettagli

LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE

LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE Le linee guida di seguito proposte rappresentano un Vademecum per la gestione dei rifiuti speciali originatisi dall attività produttiva

Dettagli

COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico

COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico OGGETTO: ISTRUTTORIA PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE CIMITERIALI. IL RESPONSABILE DEL SETTORE PREMESSO che: Le tariffe di

Dettagli

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari Comune di Pieve di Cento P.zza Andrea Costa, n 17 Pieve di Cento - Provincia di Bologna - C.A.P. 40066 P.I. 00510801202 - C.F. 00470350372 - Tel. 051/6862681 - Fax 051/6862692 III Settore - Ufficio Tecnico

Dettagli

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE (Cimiteri di Legnago, Vigo-Vangadizza, San Vito e Canove) ALLEGATO A) OPERAZIONI

Dettagli

Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale.

Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale. Comune di Bracciano Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale. Tariffe relative ai diritti sui servizi a domanda individuale e sulle operazioni da effettuare nei cimiteri comunali;

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO - D.G.R. 7-10295 del 5/8/2003 PROTEZIONE DELL AMBIENTE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI DALL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1 Il presente

Dettagli

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale Rosanna Laraia Il nuovo MUD Il DPCM 20 dicembre 2012 nasce dalla necessità di garantire l acquisizione delle necessarie

Dettagli

Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 14 del 25 febbraio 2004

Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 14 del 25 febbraio 2004 Regione Toscana Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 14 del 25 febbraio 2004 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato: IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Visto l articolo 121 della Costituzione,

Dettagli

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE (Cimiteri di Legnago e Vigo-Vangadizza) ALLEGATO A) OPERAZIONI CIMITERIALI Cap.

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI

Dettagli

38 CON DELIBERAZINE CONSILIARE N. 37/08.07.2009 SONO STATE APPROVATE LE SEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA, APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 100 IN DATA

Dettagli

www.leverup.it info@leverup.it

www.leverup.it info@leverup.it 1. Raccolta e confezionamento in laboratorio. 2. trasferimento al deposito temporaneo. 3. gestione del deposito temporaneo compilazione del registro di carico e scarico rapporto con le diverse ditte incaricate

Dettagli

COMUNE DI VILLENEUVE

COMUNE DI VILLENEUVE COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato

Dettagli

COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA. Provincia della Spezia IL SINDACO

COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA. Provincia della Spezia IL SINDACO COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA Provincia della Spezia ORDINANZA N. 17 Data 17-02-2014 IL SINDACO VISTI gli artt. 82 e 85 del D.P.R. 285/1990 che attribuiscono al Sindaco i compiti di regolazione, in

Dettagli

COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa

COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa Regolamento recante disciplina sulla conservazione, l affidamento e la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Art. 1 Oggetto

Dettagli

ALLEGATO 2 Criteri uniformi per avvalersi della procedura prevista dall articolo 2 comma C della direttiva 9/4/2002

ALLEGATO 2 Criteri uniformi per avvalersi della procedura prevista dall articolo 2 comma C della direttiva 9/4/2002 ALLEGATO 2 Criteri uniformi per avvalersi della procedura prevista dall articolo 2 comma C della direttiva 9/4/2002 Le procedure per l individuazione del codice CER in caso di difficile attribuzione seguono

Dettagli

Funzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo

Funzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 29/09/2015 Pag. 1 di 6

Dettagli

Area Tecnica Lavori Pubblici tel. 0187 697138 fax 0187 699769 lavoripubblici@comune.santostefanodimagra.sp.it AVVISO AI CITTADINI

Area Tecnica Lavori Pubblici tel. 0187 697138 fax 0187 699769 lavoripubblici@comune.santostefanodimagra.sp.it AVVISO AI CITTADINI AVVISO AI CITTADINI OPERAZIONI CIMITERIALI DI ESUMAZIONE ORDINARIA PRESSO I CIMITERI COMUNALI DI SANTO STEFANO DI MAGRA NEL PERIODO MARZO - APRILE 2014 E DA OTTOBRE 2014 A APRILE 2015. Premesso che per

Dettagli

AMBIENTE E AGRICOLTURA

AMBIENTE E AGRICOLTURA Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI. Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 27/03/2007 Art. 1 Oggetto

Dettagli

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO.

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO. SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 4 2 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE... 5 3 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI... 5 4 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO... 6 5 TRIVELLAZIONI... 6 6 CARATTERIZZAZIONE CHIMICA...

Dettagli

CIRCOLARE n.1/2011. b) l autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell unità catastale oggetto dell intervento;

CIRCOLARE n.1/2011. b) l autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell unità catastale oggetto dell intervento; SETTORE AMBIENTE ENERGIA Servizio Pianificazione e Presidenza Gestione dei Rifiuti Osservatorio Provinciale Rifiuti CIRCOLARE n.1/2011 Linee di indirizzo provinciali per la compilazione della modulistica

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento di gestione della stazione ecologica

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento di gestione della stazione ecologica CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento di gestione della stazione ecologica Approvato con D.C.C. n. 119 del 19/09/2003 Modificato con D.C.C. n. 97 del 28/11/2007 Art. 1 - Modalità di utilizzo Le modalità per la

Dettagli

COMUNE DI AREZZO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E DEL CREMATORIO

COMUNE DI AREZZO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E DEL CREMATORIO COMUNE DI AREZZO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E DEL CREMATORIO Art. 1 Finalità e Definizioni 1. Il presente regolamento disciplina tutte le fasi della gestione dei rifiuti cimiteriali

Dettagli

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari Comune di Pieve di Cento P.zza Andrea Costa, n 17 Pieve di Cento - Provincia di Bologna - C.A.P. 40066 P.I. 00510801202 - C.F. 00470350372 - Tel. 051/6862681 - Fax 051/6862692 III Settore - Ufficio Tecnico

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

CONCESSIONI AREA CIMITERIALE

CONCESSIONI AREA CIMITERIALE TARIFFARIO SERVIZI CIMITERIALI ISTITUZIONALI delibera del C.d.A. di AGEC n 44 del 22/12/2007 delibera del C.d.A. di AGEC n 140 del 21/10/2008 delibera del C.d.A. di AGEC n 157 del 25/11/2008 delibera del

Dettagli

Provincia di Verona AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (Cimiteri di Soave capoluogo, Costeggiola, Castelcerino/Fittà e Castelletto)

Provincia di Verona AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (Cimiteri di Soave capoluogo, Costeggiola, Castelcerino/Fittà e Castelletto) Comune di Soave Provincia di Verona AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (Cimiteri di Soave capoluogo, Costeggiola, Castelcerino/Fittà e Castelletto) ALLEGATO A) OPERE CIMITERIALI OPERAZIONI

Dettagli

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010) RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010) La presente relazione si riferisce alle opere inerenti il progetto delle urbanizzazioni primarie e secondarie

Dettagli

DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI

DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI Allegato 1 DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI a) Domanda in bollo al Sindaco del Comune in cui si trova la salma da

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011

Dettagli

R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI CITTA DI BORDIGHERA Provincia di Imperia R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Approvato con deliberazione

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Stefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL spini@mo.cna.it www.asqcna.it Via Malavolti 33/A - Modena

Stefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL spini@mo.cna.it www.asqcna.it Via Malavolti 33/A - Modena Stefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL spini@mo.cna.it www.asqcna.it Via Malavolti 33/A - Modena TIPOLOGIE DI RIFIUTI PRINCIPALMENTE GESTITE - RAEE, RIFIUTI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

Dettagli

SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI

SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI COSA E' IL SISTRI Il SISTRI è il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che permette l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE 1 LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE Protocollo di intesa ANCI CDC RAEE e DISTRIBUZIONE Ing. Fabrizio Longoni Milano, 23 novembre 2010 IL VECCHIO SISTEMA RAEE 2 Cittadini Enti Locali Produttori (attraverso

Dettagli

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI

Dettagli

NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI

NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI Allegato E alla DGC n del CITTÀ DI GRUGLIASCO PROVINCIA DI TORINO NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI CONCESSIONI LOCULI 40 anni 30 anni 20 anni LOCULI NUOVI 1ª fila dal basso 3.370,00 2.737,00 2.448,00

Dettagli

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE La classificazione dei rifiuti I reati ambientali Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti Parte 2 Dott. Roberto Mastracci Deposito temporaneo Art. 183 comma

Dettagli

II decreto correttivo d.lgs.152/06

II decreto correttivo d.lgs.152/06 II decreto correttivo d.lgs.152/06 Posizione Ministero e posizione condivisa tra il Ministero dell ambiente e gli assessori delle Regioni 21 Marzo 2007 PARTE RIFIUTI Problemi: 1. Definizione di recupero;

Dettagli

COMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE COMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE Cimitero Comunale di Valle Armea,Cimitero Monumentale della Foce, Cimiteri frazionali

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI

LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI A) GLI IMPEGNI PER I COMUNI PREVISTI NELL ACCORDO DI PROGRAMMA Allo scopo di fornire un supporto ai Comuni e per rendere operativi gli impegni dell Accordo di Programma,

Dettagli

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004 REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004 Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 21

Dettagli

CARTA PER L ESERCIZIO DEI SERVIZI FUNEBRI

CARTA PER L ESERCIZIO DEI SERVIZI FUNEBRI CARTA PER L ESERCIZIO DEI SERVIZI FUNEBRI Stesura del 25/06/2007 LA CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi è un patto tra la Società Crespellano Patrimonio Srl Socio Unico e i suoi clienti utenti (assegnatari

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI Comune di Genova REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI CIMITERI PER ANIMALI Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 17 marzo 2015 In vigore dal 9 aprile 2015

Dettagli

Filiera Gy.eco: Il caso pratico la rivendita. La gestione interna del servizio e le opportunità sul mercato

Filiera Gy.eco: Il caso pratico la rivendita. La gestione interna del servizio e le opportunità sul mercato Filiera Gy.eco: Il caso pratico la rivendita. La gestione interna del servizio e le opportunità sul mercato Carlo Colombino Collegio Costruttori di Torino Convegno sul tema: Controlli di qualità e mercato

Dettagli

Rifiuti prodotti in ambito cimiteriale

Rifiuti prodotti in ambito cimiteriale ALLEGATO 1 1. Definizioni Rifiuti prodotti in ambito cimiteriale Fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni speciali, ai sensi dell articolo 183 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152,

Dettagli

VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE

VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE Per fare in modo che le aziende che fanno attività di manutenzione, attuino in modo corretto la gestione dei rifiuti provenienti appunto dalla loro

Dettagli

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE Tra il COMUNE di.. Provincia di.., legalmente rappresentato dal.., in qualità di.. (di seguito denominato COMUNE) ed il Consorzio obbligatorio

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari GESTIONE DEI RIFIUTI Parte IV del D.lgs 152/2006 Norme in materia di gestione dei rifiuti RIFIUTO: qualsiasi

Dettagli

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo Premesse Ai sensi dell art. 185 e 186 del decreto legislativo 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, le terre e rocce da scavo riutilizzate

Dettagli

LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS

LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS Seminario del 29 maggio 2013 Stefania Alemani Provincia di Torino TERRE E ROCCE DA SCAVO L INTERESSE SI SPOSTA DA: PRODUTTORE DELLA TERRA

Dettagli

RESPONSABILITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DA C/D, TERRE E ROCCE DA SCAVO E TRASPORTO RIFIUTI DA SISMA

RESPONSABILITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DA C/D, TERRE E ROCCE DA SCAVO E TRASPORTO RIFIUTI DA SISMA RESPONSABILITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DA C/D, TERRE E ROCCE DA SCAVO E TRASPORTO RIFIUTI DA SISMA MANTOVA, 18 SETTEMBRE 2013 Relatore: Andrea Minari LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Sommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale

Sommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale Proposta di legge di modifica della legge regionale 31 maggio 2004, n. 29 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti) Sommario Preambolo Art. 1 Sostituzione

Dettagli

SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI INERTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE

SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI INERTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE PROVINCIA DI LECCE SETTORE TERRITORIO E AMBIENTE ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LECCE SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI INERTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE

Dettagli

COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Approvato con D.C.C. n. 4 DEL 19.01.2006 REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO

Dettagli

Il concetto di gestione dei rifiuti

Il concetto di gestione dei rifiuti Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero

Dettagli

COMUNE DI AGLIANO TERME. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3]

COMUNE DI AGLIANO TERME. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3] COMUNE DI AGLIANO TERME Provincia di Asti RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3] 1 A. MODELLO GESTIONALE E ORGANIZZATIVO (ART. 8 D.P.R. n.158/1999, comma 3, lettera

Dettagli

La gestione dei rifiuti in edilizia

La gestione dei rifiuti in edilizia La gestione dei rifiuti in edilizia L Aquila, 26 febbraio 2008 ANCE ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI Direzione Legislazione Mercato Privato 1 EDILIZIA E CODICE AMBIENTE NUOVA EDIFICAZIONE INTERVENTI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELL ECOCENTRO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELL ECOCENTRO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELL ECOCENTRO Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 13.03.2003 con deliberazione n 9 2 CAPITOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Art. 1 - Obiettivi

Dettagli

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,

Dettagli

CITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA

CITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA CITTA di IMPERIA Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA Regolamento relativo alla dispersione ed alla conservazione personale delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Art. 1 Oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire:

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire: ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO Normativa di riferimento: art. 186 del D.Lgs. 152/06 D.G.R.V. N. 2424 del 08/08/2008 art. 20, comma 10-sexies del D.L. 29/11/2008 n. 185 La gestione

Dettagli

PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A.

PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A. PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A. La procedura di seguito descritta ha lo scopo di definire le modalità e le responsabilità di omologa

Dettagli

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov... A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia

Dettagli

Approccio Normativo e problematiche Gestionali Discariche

Approccio Normativo e problematiche Gestionali Discariche . Approccio Normativo e problematiche Gestionali Discariche Dott. Geol. Raffaele Rizzo Dott.Geol.. RAFFAELE RIZZO - ROMA 4 maggio 2011 1 Normativa Europea di riferimento: - Direttiva 1999/31 31/CE relativa

Dettagli

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ;

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ; Allegato A RICHIESTA AFFIDAMENTO AREE VERDI COMUNALI E RIDUZIONE TARES OGGETTO: Richiesta affidamento area verde comunale e riduzione TARES. Il sottoscritto.. nato a il.. residente a in Via.. n... CHIEDE

Dettagli