La prevenzione. nello studio medico
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- Renzo Scotti
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1 La prevenzione delle emergenze nello studio medico
2 Emergenza= caso, circostanza imprevista, situazione critica comunque verificatasi che può generare gravi rischi per la salute del lavoratore e delle persone presenti in studio. Sono tali le situazioni di incendio, allagamento, terremoto e di carattere sanitario
3 L emergenza è una situazione speciale ovvero una situazione che possiamo gestire nella maniera più corretta possibile solo se abbiamo fatto un percorso di tipo organizzativo a monte
4 CONSIDERAZIONI Pericolo = caratteristiche tipiche di un oggetto o di una situazione con potenziale di creare un danno Rischio = probabilità che un danno si possa verificare
5 A questo punto per far fronte ad una emergenza e prima che questa si presenti dobbiamo fare una valutazione dei rischi
6 Dopo avere individuato i pericoli, si identificano i lavoratori e le altre persone presenti esposte al rischio. Quindi si eliminano o si riducono i pericoli, valutando il rischio residuo e si prevedono le misure di sicurezza necessarie a fronteggiarlo (= VdR)
7 Per poter contrastare il rischio è necessario che il datore di lavoro, RSPP, assicuri lo studio odontoiatrico della presenza dei requisiti minimi che sono -strutturali -tecnologici -organizzativi
8 Quelli di natura strutturale sono stati esaminati nell ambito della Autorizzazione Sanitaria concessa dal Sindaco, DGR 327/2004, attraverso una verifica da parte della Commissione predisposta dalla AUSL provinciale
9 Quelli tecnologici dipendono dalla dotazione di macchine, attrezzature e presidi medicochirurgici che abbiamo predisposto nel nostro studio in relazione alla attività svolta, e che sono normati dalle rispettive schede di conformità
10 Quelli organizzativi sono le direttive/percorsi di lavoro, che ci siamo dati per ottemperare alle leggi vigenti ed interagire coi lavoratori ai fini della sicurezza
11 ... derivano fondamentalmente dalla formazione e informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e nella individuazione di coloro ai quali potremo affidare compiti specifici in caso di eventuali emergenze ad es. sanitarie, incendio, ecc.,ovvero gli incaricati
12 Si delinea quindi il concetto stabilito dal D.LgS 81/08 che per fare fronte alle diverse situazioni di emergenza venga predisposta una squadra, ove ognuno ha dei compiti prestabiliti ( RSPP, RLS, incaricati)
13 Il titolare dello studio dentistico può svolgere direttamente, oltre ai compiti di RSPP, anche quelli di responsabile/addetto alla prevenzione incendi e di evacuazione e può nominare tra i lavoratori uno o più incaricati alla gestione delle emergenze
14 Es. di Requisiti organizzativi: - lo studio deve lavorare in presenza di un medico -il personale deve essere in numero proporzionale agli accessi e alla tipologia dell attività svolta -tutti i farmaci e i materiali soggetti a scadenza devono portare in evidenza la scadenza stessa
15 Requisiti organizzativi per le emergenze sanitarie : -carrello per la gestione delle emergenze con equipaggiamento adeguato -pacchetto di medicazione per i piccoli infortuni del personale -kit di farmaci
16 Strumenti essenziali nel carrello delle emergenze -kit completo per la somministrazione di O2 -pallone Ambu -sfigmomanometro -estrattori di corpi estranei -sistema di aspirazione ad alta velocità -siringhe usa e getta 2,5 ml e 10 ml
17 Possibili Farmaci per l emergenza: -Adrenalina 1:1000 (1 mg in 1 ml di soluz salina) -Idrocortisone 100 mg -Benzodiazepine -Glucosio (destrosio) 20% o 50% -Clorfeniramina 20 mg -Flumazenil 5ml
18 Consideriamo che : un carrello, kit o armadietto pieno di prodotti utili ma confuso è uguale ad un armadietto vuoto o inesistente
19 Non dobbiamo acquistare e mettere da parte il kit ma valutare sempre in modo approfondito: - l uso degli strumenti - le indicazioni - il dosaggio - le vie di somministrazione -le azioni farmacologiche -gli effetti collaterali - i rischi
20 Da evitare: -kit inadeguatamente equipaggiati -ricovero in sede difficilmente accessibile -mancanza di dimestichezza con l O2 -farmaci scaduti -mancanza kit per EV -numero e tipologia di siringhe inadeguato
21 Kit, equipaggiamento, strumenti e farmaci devono essere collocati in modo : - centralizzato nello studio -accessibile a tutti gli operatori -comodo e ben conosciuto da tutti -in un contenitore portatile
22 Predisporre : - schede mnemoniche semplici con titolo, sequenza e dosaggio dei farmaci per ognuna delle situazioni patologiche di emergenza - schede con schema della CPR - numeri telefonici di emergenza
23 Istituire un manuale semplificato delle procedure: - chi deve chiamare aiuto - chi deve chiamare il chi deve portare l O2 - chi deve portare il kit di pronto soccorso - chi dirige il soccorso e la CPR
24 In caso di emergenza sanitaria è necessario fare la verifica delle funzioni vitali: 1)valutare la presenza del respiro guardando i movimenti del torace e ascoltando vicino alla bocca se si sente passare l aria 2)se il paziente respira bisogna girarlo in posizione di sicurezza per espellere il rigurgito spontaneo
25 Se il respiro è assente è necessario iniziare immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare (=CPR)
26 Misure atte a contrastare l incendio Fino alla adozione di nuovi decreti, continuano ad applicarsi i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al decreto del Ministero dell Interno in data 10 Marzo 1998
27 Il DM 10 Marzo 1998 dispone che se il numero di dipendenti non è superiore a 10 NON è obbligatorio redigere un piano di emergenza ed evacuazione scritto, fermo restando l obbligo di adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio
28 Lo studio dentistico è un luogo di lavoro a rischio incendio basso ma la valutazione del rischio incendio deve comunque essere aggiornata in caso di significativo cambiamento della attività svolta, dei materiali utilizzati o depositati, delle attrezzature, ecc.
29 Negli studi con un numero di lavoratori > 10 è obbligo 1)scrivere il piano d emergenza che deve contenere le strategie da attuare in caso di incendio a tutela di utenti e visitatori, nonchè le procedure per l esodo 2)effettuare una simulazione delle situazioni di emergenza almeno una volta l anno
30 D.M. 18 Settembre 2002 Estintori: -richiesti in numero di uno ogni 100 mq -La distanza massima per raggiungere un estintore non deve essere superiore a 30 m -Devono essere ubicati in posizione facilmente visibile ed accessibile e in prossimita di aree a maggior rischio
31 Quando ubicati a protezione di impianti specifici devono avere agenti estinguenti idonei e con una carica sufficiente (anidride carbonica, polvere)
32 Gli estintori vanno sottoposti a verifica semestrale e ad una revisione a 36 mesi per quelli a polvere e a 60 quelli ad anidride carbonica
33 Istruzioni di sicurezza Le planimetrie e le norme di comportamento per le emergenze devono essere affisse in prossimità degli accessi, corridoi e aree di sosta degli utenti evisitatori
34 Per riassumere: -corretta destinazione d uso dei locali e rispetto dei requisiti minimi -progettazione, fabbricazione e messa in uso di impianti tecnologici a regola d arte -corretta manutenzione impianti tecnologici -rispetto dei divieti e delle condizioni di esercizio nelle attività lavorative organizzate
35 ED INOLTRE -formazione e informazione dei lavoratori sui comportamenti da tenere ai fini della prevenzione -adozione dispositivi di sicurezza (segnaletica,ecc) -rispetto dell ordine e della pulizia (es.evitare accumulo di materiale infiammabile)
36 I fondamentali della prevenzione delle emergenze sono - l allestimento di strutture, impianti e attrezzature in sicurezza e dotate di una corretta manutenzione -mantenere la comunicazione coi nostri lavoratori in tema di sicurezza e di emergenza, anche dopo avere fatto la formazione di base, ad es. organizzando una squadra di pronto intervento e facendo delle regolari simulazioni ( es. 1 volta l anno)
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