ESPERIENZE DI COMPOSTAGGIO DI PROSSIMITA : MONITORAGGIO QUALITATIVO E LINEE GUIDA
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- Roberta Luigina Lombardo
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1 ESPERIENZE DI COMPOSTAGGIO DI PROSSIMITA : MONITORAGGIO QUALITATIVO E LINEE GUIDA Claudia Bianco, Enrico Accotto Regione Piemonte - Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio Torino, 11 marzo 2015
2 AZIONE 1: Prevenzione e gestione dei rifiuti organici in aree a forte dispersione abitativa INTERESSE DELLA REGIONE PER IL COMPOSTAGGIO di PROSSIMITA nell ambito di una strategia di gestione in situ degli scarti organici prodotti in aree disperse azzeramento dei costi di raccolta e trasporto del rifiuto organico a carico della collettività (utenze domestiche e non domestiche); costi di trattamento fortemente ridotti; garanzie nell utilizzo del compost prodotto; benefici ambientali (riduzione dei passaggi di raccolta indifferenziato, riduzione dei rifiuti in discarica) Necessità di verificare la replicabilità di iniziative pilota attivate per le utenze domestiche e non domestiche
3 MONITORAGGIO QUALITATIVO dei progetti pilota di Lemie e Vialfrè Verifica di processo: caratterizzazione analitica del compost ex D.Lgs n. 75/2010 dopo la 1^ fase di maturazione e a fine processo Verifica di partecipazione dei cittadini: presenza di frazione compostabile nel rifiuto indifferenziato
4 MONITORAGGIO QUALITATIVO Caratterizzazione analitica del compost (1) Risultati dopo 1^ fase maturazione (circa 7-8 mesi) Materiale stabilizzato: Indice di respirazione dinamico basso (circa 500 mg O 2 /kg sv * h) Materiale igienizzato: Assenza di patogeni (Escherichia coli e Salmonella spp) Elevata umidità (> 50%) Elevato ph (> 8)
5 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio /07 identificativo committente Compost LEMIE descrizione compost data arrivo 21/11/2014 data trasmissione risultati 12/01/2015 RISULTATI ANALITICI LEMIE Parametro Unità di misura Metodo ph unità di ph 1 8,59 Umidità campione TQ % tq 1 57,73 Umidità campione standardizzato % tq 4 57,73 Solidi totali campione standardizzato % tq 4 42,27 Solidi volatili % s.s. 4 56,96 Ceneri % s.s. 4 43,04 Salmonella spp. 25 g t.q. 3 assente Escherichia Coli UFC/g 2 < 40 Indice di respirazione dinamico potenziale IRDP mg O 2 / kg s.v.*h METODICHE DI RIFERIMENTO 1 REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Metodi di analisi dei compost - Collana Ambiente n. 6 2 IRSA-CNR, Quaderni 100 : Met IRSA-CNR, Quaderni Specifica Tecnica UNI/TS 11184
6 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio /08 identificativo committente Compost VIALFRE' descrizione compost data arrivo 12/12/2014 data trasmissione risultati 12/01/2015 RISULTATI ANALITICI VIALFRE Parametro Unità di misura Metodo ph unità di ph 1 8,24 Umidità campione TQ % tq 1 56,73 Umidità campione standardizzato % tq 4 56,73 Solidi totali campione standardizzato % tq 4 43,27 Solidi volatili % s.s. 4 47,83 Ceneri % s.s. 4 52,17 Salmonella spp. 25 g t.q. 3 assente Escherichia Coli UFC/g 2 150,00 Indice di respirazione dinamico potenziale IRDP mg O 2 / kg s.v.*h METODICHE DI RIFERIMENTO 1 REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Metodi di analisi dei compost - Collana Ambiente n. 6 2 IRSA-CNR, Quaderni 100 : Met IRSA-CNR, Quaderni Specifica Tecnica UNI/TS 11184
7 MONITORAGGIO QUALITATIVO Caratterizzazione analitica del compost (1) Aprile 2014 Novembre 2014
8 MONITORAGGIO QUALITATIVO Caratterizzazione analitica del compost (2) Risultati a fine processo (circa 11 mesi) Bassa presenza di acidi umici e fulvici necessario ulteriore tempo di maturazione Ottimo indice di germinazione Assenza di patogeni (Escherichia coli e Salmonella spp) Contenuto di metalli pesanti nella norma Elevata umidità (> 50%) Elevato ph (> 8)
9 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio identificativo committente descrizione data arrivo data trasmissione risultati /18 Compost LEMIE compost 30/01/ /02/2015 LEMIE (1/2) Parametro Unità di misura Metodo Valori Umidità % TQ 2 59,52 < 50 ph unità di ph 1-2 8,69 6,00-8,50 Conducibilità elettrica microohm 1-2 2,41 Salinità meq/100g s.s Indice di germinazione % 2 86? 60 Carbonio Organico Totale % s.s ,50 > 20 Humus totale % s.s ,07 > 7,00 Acidi umici % s.s. 2 1,96 Acidi fulvici % s.s. 2 2,11 Azoto totale % s.s. 2 2,24 Azoto organico % s.s. 2 2,21 Azoto inorganico % s.s. 2 0,03 Azoto organico / Azoto totale % - 99 > 80 Rapporto C/N < 25 Fosforo totale (P) % s.s ,91 Fosforo totale (P2O5) % s.s ,38 Potassio totale (K) % s.s ,12 aaaaa RISULTATI ANALITICI Potassio totale (K2O) % s.s ,55 Limiti D.Lgs /04/2010
10 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio identificativo committente descrizione data arrivo data trasmissione risultati /18 Compost LEMIE compost 30/01/ /02/2015 LEMIE (2/2) RISULTATI ANALITICI Parametro Unità di misura Metodo Valori Limiti D.Lgs /04/2010 Piombo totale mg/kg s.s Cadmio totale mg/kg s.s ,80 1,5 Zinco totale mg/kg s.s Rame totale mg/kg s.s Nichel totale mg/kg s.s Mercurio totale mg/kg s.s ,25 1,5 Cromo esavalente mg/kg s.s. 2 0,14 0,5 Salmonella spp. 25 g t.q. 2 assente assente Escherichia coli UFC/g 2 < 10 < 1000 Materiali plastici vetro e metalli >2 mm % s.s. 2 0,42 < 0,50 Inerti litoidi >5 mm % s.s. 2 0 < 5,00 METODICHE DI RIFERIMENTO 1 IRSA-CNR, Metodi analitici per i fanghi. Quaderni Ist. Ric. Acque, aaaaa REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Metodi di analisi dei compost. Collana Ambiente n. 6 REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Impiego in Agricoltura dei fanghi di depurazione. Collana Ambiente n. 10
11 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio identificativo committente descrizione data arrivo data trasmissione risultati /17 Compost VIALFRE' compost 30/01/ /02/2015 VIALFRE (1/2) Parametro Unità di misura Metodo Valori Umidità % TQ 2 52,24 < 50 ph unità di ph 1-2 8,05 6,00-8,50 Conducibilità elettrica microohm 1-2 2,16 Salinità meq/100g s.s Indice di germinazione % 2 91? 60 Carbonio Organico Totale % s.s ,90 > 20 Humus totale % s.s ,66 > 7,00 Acidi umici % s.s. 2 1,05 Acidi fulvici % s.s. 2 1,62 Azoto totale % s.s. 2 1,70 Azoto organico % s.s. 2 1,67 Azoto inorganico % s.s. 2 0,04 Azoto organico / Azoto totale % - 98 > 80 Rapporto C/N < 25 Fosforo totale (P) % s.s ,53 Fosforo totale (P2O5) % s.s ,51 Potassio totale (K) % s.s ,86 aaaaa RISULTATI ANALITICI Potassio totale (K2O) % s.s ,24 Limiti D.Lgs /04/2010
12 IDENTIFICAZIONE identificativo laboratorio identificativo committente descrizione data arrivo data trasmissione risultati /17 Compost VIALFRE' compost 30/01/ /02/2015 VIALFRE (2/2) RISULTATI ANALITICI Parametro Unità di misura Metodo Valori Limiti D.Lgs /04/2010 Piombo totale mg/kg s.s Cadmio totale mg/kg s.s ,60 1,5 Zinco totale mg/kg s.s Rame totale mg/kg s.s Nichel totale mg/kg s.s Mercurio totale mg/kg s.s ,18 1,5 Cromo esavalente mg/kg s.s. 2 0,11 0,5 Salmonella spp. 25 g t.q. 2 assente assente Escherichia coli UFC/g 2 40 < 1000 Materiali plastici vetro e metalli >2 mm % s.s. 2 1,21 < 0,50 Inerti litoidi >5 mm % s.s. 2 7 < 5,00 METODICHE DI RIFERIMENTO 1 IRSA-CNR, Metodi analitici per i fanghi. Quaderni Ist. Ric. Acque, aaaaa REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Metodi di analisi dei compost. Collana Ambiente n. 6 REGIONE PIEMONTE, IPLA, ARPA, DI.VA.P.R.A., Impiego in Agricoltura dei fanghi di depurazione. Collana Ambiente n. 10
13 MONITORAGGIO QUALITATIVO Caratterizzazione analitica del compost (1) Aprile 2014 Novembre 2014 Febbraio 2015 Novembre 2014
14 MONITORAGGIO QUALITATIVO Frazione compostabile nel rifiuto indifferenziato Lemie - analisi rifiuto indifferenziato totale frazioni compostabili LEMIE tot frazione compostabile 43% ( di cui 76% organico di origine vegetale) altre frazioni Lemie - frazioni compostabili organico veg organico animale verde altra carta non imb legno non trattato sottovaglio < 20mm
15 ANALISI MERCEOLOGICA RIFIUTO URBANO Flusso specifico: rifiuto urbano indifferenziato Committente: Regione Piemonte Data analisi: 10/02/2015 Provenienza materiale: comune di Lemie (TO) Luogo analisi: Discarica di Grosso (TO) Numero analisi: _055 FRAZIONE MERCEOLOGICA % LEMIE Organico di origine vegetale 31,97 Organico di origine animale 3,08 Totale frazione organica 35,05 Verde 0,81 Altra carta non imballo 3,55 Legno non trattato 0,26 Sottovaglio < 20 mm 5,13 Altre frazioni 55,20 TOTALE 100,00 % Frazione organica putrescibile (organico, verde, 70% sottovaglio) 39,45 % Frazione compostabile totale 43,26 NOTE: Tutte le percentuali sono espresse peso/peso.
16 MONITORAGGIO QUALITATIVO Frazione compostabile nel rifiuto indifferenziato VIALFRE' - analisi rifiuto indifferenziato VIALFRE tot frazione compostabile 29% ( di cui 70% organico di origine vegetale) VIALFRE' - frazioni compostabili totale frazioni compostabili altre frazioni organico veg organico animale verde altra carta non imb legno non trattato sottovaglio < 20mm
17 ANALISI MERCEOLOGICA RIFIUTO URBANO Flusso specifico: rifiuto urbano indifferenziato Committente: Regione Piemonte Data analisi: 07/02/2015 Provenienza materiale: comune di Vialfré (TO) Luogo analisi: sede S.C.S. - Ivrea (TO) Numero analisi: _051 FRAZIONE MERCEOLOGICA % VIALFRE Organico di origine vegetale 19,58 Organico di origine animale 2,67 Totale frazione organica 22,24 Verde 0,05 Altra carta non imballo 4,85 Legno non trattato 0,06 Sottovaglio < 20 mm 2,85 Altre frazioni 69,95 TOTALE 100,00 % Frazione organica putrescibile (organico, verde, 70% sottovaglio) 24,29 % Frazione compostabile totale 29,20 NOTE: tutte le percentuali sono espresse peso/peso.
18 ALTRE FRAZIONI ALTRA CARTA NON IMB SOTTOVAGLIO <20mm LEGNO NON TRATTATO VERDE ORGANICO ORIG. ANIMALE ORGANICO VEGETALE
19 Frazione compostabile nel rifiuto indifferenziato Confronto con altre realtà piemontesi RIFIUTO URBANO INDIFFERENZIATO conferito in isole interrate ad accesso controllato FRAZIONE MERCEOLOGICA CISA ACSEL CCR RIFIUTO TOTALE Consorzio Aless. % CIDIU CIDIU CIDIU CIDIU Sottovaglio < 20 mm 5,39 4,17 3,06 2,76 3,22 3,24 3,34 2,58 Organico 29,25 20,63 27,00 34,81 25,26 30,00 33,01 27,82 Verde 3,03 7,64 0,71 0,64 1,35 1,12 0,57 1,44 Totale frazione organica (sottovaglio 70%) 36,39 31,57 30,15 37,85 29,45 33,80 36,16 31,39 TOTALE RUB (sottovaglio calcolato al 70% come da D.G.R ) 65,62 60,99 61,78 69,00 70,33 68,92 72,79 65,48 NOTE: tutte le percentuali sono espresse peso/peso.
20 MONITORAGGIO QUALITATIVO Sintesi dei risultati si produce compost non maturo attrezzatura individuata è idonea modalità operative individuate sono idonee processo richiede tempi lunghi occorre considerare la necessità di individuare un area per far maturare ulteriormente il materiale fuori dal compostatore necessità di motivare, richiamare/sensibilizzare periodicamente gli utenti al corretto conferimento dello scarto organico necessità di una costante attività di monitoraggio e controllo dei conferimenti e di gestione del processo (volontario + tecnico)
21 LINEE GUIDA per la realizzazione di iniziative di compostaggio di comunità mediante cumuli statici in cassoni o casette
22 Gestione in loco degli scarti organici mediante compostaggio individuale o di comunità in aree disperse Integrazione tra: Compostaggio individuale/domestico effettuato dalle famiglie/utenze che dispongono di area verde e Trattamento in loco degli scarti organici attraverso il compostaggio collettivo («di comunità») per le altre famiglie/utenze
23 LINEE GUIDA Obiettivo Supporto tecnico alle scelte delle Amministrazioni per la pianificazione, progettazione e gestione operativa delle iniziative di compostaggio di comunità. Prima stesura per la definizione del Protocollo tecnico condiviso finalizzato alla redazione dei progetti pilota Documento in progress.
24 LINEE GUIDA Contenuti Target Quadro normativo/autorizzativo Qualità e quantità dei rifiuti in gioco Attrezzatura utilizzata Materiale strutturante Localizzazione Aspetti gestionali Comunicazione Monitoraggio e assistenza tecnica Utilizzo del compost prodotto Responsabilità Sintesi della tipologia di strumenti da attivare Sintesi delle fasi operative
25 LINEE GUIDA Target Amministrazioni locali (politici e tecnici) Aziende di gestione rifiuti che intendono avviare iniziative di compostaggio di comunità a basso costo ma che richiedono un forte impegno degli utenti Il compostaggio di comunità è destinato a: utenze domestiche che non possono fare compostaggio domestico utenze domestiche presenti in modo saltuario (es. seconde case) utenze non domestiche assimilabili alle utenze domestiche per qualità e quantità di scarto organico prodotto (es. negozi di vicinato)
26 COMPOSTAGGIO DI COMUNITA 2 opzioni: compostaggio di villaggio ( au coeur du village ) compostaggio condominiale ( au pied d immeuble )
27 LINEE GUIDA Attrezzatura e dimensionamento (1) Attrezzature a basso costo, adottabili in contesti di piccole comunità. Bacino di utenza < 100 ab/eq Potenzialità di trattamento 5-7 t/anno Serie di contenitori o cassoni adiacenti o raggruppati in casette multiscomparto a contatto diretto con il suolo
28 LINEE GUIDA Attrezzatura e dimensionamento (2) Installazione costituita da: - contenitore/comparto per conferimento scarti e 1^ fase di compostaggio - contenitore/scomparto di stoccaggio del materiale strutturante lignocellulosico - eventuale contenitore/scomparto di maturazione Dimensionamento: - produzione scarto organico: circa 200 g/ab giorno - strutturante lignocellulosico: rapporto 1:1 (volume) - Fabbisogno volumetrico complessivo stimato (per un intero ciclo di compostaggio): l/ab
29 LINEE GUIDA Aspetti gestionali Modalità di conferimento da parte degli utenti Aggiunta di materiale strutturante Frequenza di miscelazione e rivoltamento Prevenzione degli odori Tempi di trasformazione Test e controlli Ruolo dei volontari
30 LINEE GUIDA Utilizzo del compost prodotto Analogamente a quanto avviene per il compostaggio domestico la distribuzione e successivo utilizzo del compost è riservata ai conferitori degli scarti organici (no cessione a terzi) E necessario fornire agli utenti istruzioni per un uso corretto nelle diverse condizioni (colture in vaso, orti o pieno campo, ecc)
31 LINEE GUIDA Quadro normativo/autorizzativo In Italia manca definizione di compostaggio di prossimità o di comunità compostaggio effettuato collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti (proposta contenuta nella prima bozza ddl Collegato Ambientale Legge di Stabilità 2013) In Francia si definisce compostage partagé, cioè compostaggio in comune/condiviso : comprende tutte le operazioni di compostaggio collettivo (di condominio, quartiere, villaggio), dove gli utenti stessi si prendono cura di gestire con una certa autonomia il sito.
32 LINEE GUIDA Quadro normativo/autorizzativo In Italia, ad oggi. Riciclaggio o Prevenzione? E attività di Riciclaggio, indipendentemente dai quantitativi trattati: autorizzazione ex art 208 o comunicazione ex art 216 D.Lgs n. 152/2006. Inoltre: Necessaria la conformità urbanistica del sito SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) al Comune ex DPR 380/2001 In Francia, con un trattamento inferiore a 2 t/giorno, le installazioni di compostaggio collettivo non sono soggette alla regolamentazione ICPE (impianti classificati ). In ogni caso, con volume di materiale presente superiore a 5 m 3, sono previste una serie di prescrizioni sanitarie, sulla base del regolamento sanitario dipartimentale.
33 DDL 1676 Collegato ambientale Legge di Stabilità 2014 (in esame alla Commissione Ambiente del Senato febbraio 2015) COMPOSTAGGIO DOMESTICO è ATTIVITA DI RICICLAGGIO, non di prevenzione Art 24, comma 1 E autorizzato (ex art 208 D.Lgs n. 152/2006) il compostaggio aerobico individuale effettuato da utenze domestiche esclusivamente per i propri rifiuti organici da cucina, sfalci e potature, che utilizzano una compostiera con capacità massima di 900 litri. A tali utenze domestiche è applicata una riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani. COMPOSTAGGIO DI PROSSIMITA /COMPOSTAGGIO COMUNITA sono ATTIVITA DI RICICLAGGIO effettuate in impianti di piccola taglia E prevista una semplificazione autorizzativa Art 24, comma 2.gli impianti di compostaggio aerobico di rifiuti biodegradabili derivanti da cucine, mense, mercati, giardini o parchi che hanno una capacità annuale di trattamento non eccedente 80 tonnellate e sono destinati esclusivamente al trattamento di rifiuti raccolti nel comune dove i suddetti sono prodotti possono essere realizzati con denuncia di inizio attività ai sensi del DPR n. 380/2001 (edilizia), anche in aree agricole.
34 GRAZIE PER L ATTENZIONE! MERCI DE VOTRE ATTENTION! settore.rifiutieacque@regione.piemonte.it
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