Linee guida per la realizzazione di iniziative di compostaggio di comunità mediante cumuli statici in cassoni o casette
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1 Linee guida per la realizzazione di iniziative di compostaggio di comunità mediante cumuli statici in cassoni o casette Riccardo Marchesi (Corintea soc. coop.) Claudia Bianco e Enrico Guido Accotto (Direzione Ambiente Regione Piemonte)
2 AZIONE 1 DEL PROGETTO C3PO: Prevenzione della frazione organica dei rifiuti urbani mediante compostaggio in loco, individuale o di comunità Target: aree rurali/montane disperse Strategia: Effettuazione delcompostaggiodomestico da parte di una larga parte delle famiglie che dispongono di area verde Recupero in loco degli scarti organici, attraverso il compostaggio collettivo («di comunità») per tutte le altre famiglie
3 Manca una definizione di Compostaggio di comunità compostaggio effettuato collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti (proposta contenuta nella prima bozza ddl Collegato Ambientale Legge di Stabilità) In Francia è stato recentemente introdotto il termine di compostage partagé, cioè compostaggio in comune/condiviso, che comprende tutte le operazioni di compostaggio collettivo (di condominio, quartiere, villaggio), dove gli utenti stessi si prendono cura di gestire con una certa autonomia il sito.
4 Le opzioni possibili Cumulo Cassoni in legno Compostiere in plastica Casetta Compostiera elettromeccanica Box
5 Attenzione del progetto C3PO concentrata sulle «casette» del compostaggio in legno perché Tecniche a basso costo adottabili in contesti di piccole comunità o villaggi. Sono azzerati i costi di raccolta e trasporto a carico della collettività, i costi di trattamento sono fortemente ridotti; Possono offrire una buona risposta su piccoli bacini (< 100 abitanti); Larga esperienza in Francia, non ancora utilizzate in Italia, ad esclusione della Valle d Aosta, ma su utenze non domestiche; Necessità di analizzare le condizioni di replicabilità nel nostro contesto. E stato innanzitutto elaborato e discusso un protocollo condiviso tra i partner per la realizzazione delle iniziative pilota di compostaggio di comunità «di villaggio» Sulla base dei primi risultati delle iniziative pilota si è passati alla redazione di vere e proprie LINEE GUIDA, intese come «work in progress».
6 Contenuti: Target Quadro normativo/autorizzativo Qualità e quantità dei rifiuti in gioco Attrezzatura utilizzata Materiale strutturante Localizzazione Aspetti gestionali Comunicazione Monitoraggio Utilizzazione del compost Responsabilità Sintesi della tipologia di strumenti da attivare Sintesi delle fasi operative
7 LINEE GUIDA - Alcuni approfondimenti Riciclaggio o Prevenzione? Quadro normativo/autorizzativo per compostaggio di comunità E sempre attività di Riciclaggio, indipendentemente dai quantitativi trattati: autorizzazione ex art 208 o comunicazione ex art 216 D.Lgs n. 152/2006. E auspicabile una semplificazione autorizzativa (una proposta è contenuta nell art 14-ter ddl Collegato Ambientale LdS: denuncia inizio attività ex DPR n. 380/2001 se capacità trattamento < 80 t/a) In Francia, con un trattamento inferiore a 2 t/giorno, le installazioni di compostaggio collettivo non sono soggette alla regolamentazione ICPE (impianti classificati ). In ogni caso, con volume di materiale presente superiore a 5 m 3, sono previste una serie di prescrizioni sanitarie, sulla base del regolamento sanitario dipartimentale.
8 Alcuni approfondimenti Attrezzature Si sono utilizzate casette analoghe a quelle utilizzate in Regione VdA dalla Comunità Montana Monte Cervino (taglia 5 m 3 ) alle quali sono state apportate alcune modifiche Al termine del progetto si inseriranno nelle Linee Guida i suggerimenti derivanti dalle iniziative pilota. Si possono già individuare elementi di tipo realizzativo della «casetta», aspetti localizzativi, modalità di accesso da parte degli utenti ecc.
9 Alcuni approfondimenti Aspetti gestionali Modalità di conferimento da parte degli utenti Aggiunta di materiale strutturante Frequenza di miscelazione e rivoltamento Prevenzione degli odori Tempi di trasformazione Test e controlli Ruolo dei volontari
10 Alcuni approfondimenti Comunicazione Oltre ai classici strumenti utilizzati nello start up di nuovi servizi di RD o per la promozione del compostaggio domestico (mailing, visibilità, incontro pubblico, materiali informativi, campagna media), si segnalano: Segnaletica sul sito Eventi Materiali di comunicazione durante i sopralluoghi periodici
11 Alcuni approfondimenti Sintesi della tipologia di strumenti* da attivare Categoria Sensibilizzazione e strumenti partecipativi (miglioramento della consapevolezza) Strumenti di tipo amministrativo e legali Comunicazione Strumenti finanziari Strumenti Organizzativi Servizi a supporto Istruzione (training) Strumenti specifici Comunicazione verso tutti gli attori coinvolti, per condividere l importanza della prevenzione dei r.organici Regolamentazione rifiuti, procedure autorizzative ecc. Informazione agli utenti, ai Comuni, ai referenti ecc. Investimento attrezzature, agevolazioni tariffarie ecc. Fornitura materiale strutturante, attivazione volontari Assistenza tecnica Formazione dei referenti volontari e degli utenti * riferimento alla terminologia utilizzata nel Progetto Interreg IVC Pre-waste, in particolare nel documento PREWASTE: waste prevention indicators a general framework (
12 Fattori di successo del compostaggio collettivo e relative strategie
13 GRAZIE PER L ATTENZIONE Il documento è scaricabile al link: Riccardo Marchesi r.marchesi@corintea.it
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