L impero persiano dalle origini al regno di Dario

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1 Indice: L impero persiano dalle origini al regno di Dario L impero persiano alla conquista della Grecia La Prima Guerra Persiana La Seconda Guerra Persiana L Atene di Pericle

2 L impero persiano dalle origini al regno di Dario Tra la metà del VI e l inizio del V secolo a.c,le póleis greche si trovarono a diretto contatto con l impero persiano, diviso tra i Medi e i Persiani, di cui i primi ad imporsi furono i Medi. I Persiani si resero presto indipendenti sotto la guida di Ciro, detto poi «il Grande». Sotto i successori di Ciro, Cambise II e Dario I, l impero raggiunse la sua massima estensione su un territorio che toccava l India e l Egitto. Dario suddivise l Impero in 20 satrapie, cioè in province governate da un satrapo (protettore del re). Si formò poi un movimento religioso con a capo un personaggio chiamato «Zarathustra». Lo zoroastrismo divenne la religione di stato, fondata sul principio dell esistenza delle forze del Bene e del Male.

3 L impero persiano alla conquista della Grecia Con Ciro «il Grande» l impero persiano aveva come obiettivo l espansione verso Occidente e nel Mediterraneo. Tale politica continuò sotto i suoi successori, in particolare Dario, che raggiunse i confini della Grecia. Sotto il re Dario, però, la situazione delle póleis peggiorò a causa dei controlli dei tributi richiesti dal re. Fu così che le colonie greche dell Asia Minore si ribellarono sotto la guida della città maggiore, Mileto. Dario inviò immediatamente un esercito a domare la ribellione delle colonie. Dopo sei anni di lotte, vennero tutte di nuovo assoggettate, mentre Mileto fu punita con la totale distruzione (494 a.c).

4 La Prima Guerra Persiana Due anni dopo Dario iniziò i preparativi per una spedizione contro i Traci e i Macedoni; ebbe così inizio il lungo conflitto tra le póleis greche e l impero persiano, diviso in prima e seconda guerra persiana. Una prima spedizione guidata dal genero di Dario, Mardonio, ebbe esito negativo: la flotta, nella penisola calcidica, venne travolta e dispersa da violente correnti, mentre l esercito fu assalito da una tribù di Traci e costretto a rientrare in Asia. Una successiva missione venne allora organizzata da Dario, per conquistare le isole dell Egeo. L esercito persiano occupò via mare le isole Cicladi, raggiunse poi l isola di Eubea, dove si impadronì della città di Eretria; infine sbarcò sulla costa orientale dell Attica, prendendo posizione nella pianura di Maratona. Nel 490 a.c a Maratona il generale ateniese Milziade, con un attacco a sorpresa, riuscì a mettere in fuga i persiani. A quel punto la flotta di Dario si mosse verso Atene pensando di trovarla indifesa, visto che tutto l esercito era stato schierato a Maratona; Milziade però, intuito il piano nemico, aveva riportato i suoi soldati verso la costa Occidentale: quando i Persiani arrivarono al porto ateniese, trovarono l esercito schierato e rinunciarono all impresa, facendo ritorno in patria.

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6 La Seconda Guerra Persiana Morto Dario nel 485 a.c le sorti dell impero e del conflitto con la Grecia passarono nelle mani di Serse, suo figlio, che nel 480 a.c attaccò la Grecia con un forte esercito e una grande flotta. Atene e Sparta e alcuni centri minori si unirono sotto il comando degli Spartani nella Lega Panellenica, che non si trovò subito d accordo sulla strategia da adottare: mentre gli Spartani ritenevano più utile contrastare il passo ai Persiani sull istmo di Corinto, gli Ateniesi volevano affrontare il nemico prima che entrasse nel cuore della Grecia e cioè al Passo delle Termopili. Gli Spartani alla fine accettarono il piano ateniese; mentre Atene mandò l intera flotta sotto il comando di Temistocle, Sparta inviò un piccolo esercito di cui solo 300 Spartani, al comando del re Leonida, il quale quando giunse l esercito di Serse lo affrontò morendo insieme ai 300 Spartani. Il comando passò allora a Temistocle che riuscì ad attirare le navi persiane in uno stretto braccio di mare. Nel 480 a.c durante la battaglia di Salamina, le Triremi greche affondarono la flotta persiana; Serse lascia allora la Grecia e affida il comando al generale Mardonio, che a Platea, città della Beozia, venne sconfitto e ucciso. Una nuova sconfitta sul mare, a Micale, determina la fine della guerra e l indipendenza delle città della Grecia, mentre le colonie dell Asia Minore restano sempre tributarie dell impero persiano.

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8 L Atene di Pericle Per fronteggiare nuove invasioni dei Persiani gli Ateniesi promuovono la costituzione della Lega di Delo, una confederazione di città marittime con sede nel santuario di Apollo sull isola di Delo e che ha come scopo principale quello di mantenere efficiente una forte flotta da guerra. All interno della lega, Atene assume una posizione predominante; nel frattempo Sparta assume un analoga posizione privilegiata nei confronti delle città del Peloponneso all interno della Lega Peloponnesiaca. Nella vita pubblica ateniese il democratico Pericle assume sempre più un ruolo di rilievo: egli intraprende una serie di operazioni militari che si concludono con la pace di Callia (449 a.c), che segna la fine della lotta contro i Persiani, e con un accordo di tregua con Sparta che sancisce la divisione delle póleis greche in due sfere di influenza, una sotto l egemonia di Sparta e l altra sotto quella di Atene. Per incentivare la partecipazione di tutti i cittadini alla vita politica, Pericle istituisce il principio della retribuzione dei pubblici uffici, secondo il quale agli arconti (magistrati ateniesi) spetta un pagamento di 4 oboli (moneta corrente ateniese)al giorno e di 5 ai buleuti (membro del consiglio della póleis). In questo modo tutti i cittadini ateniesi hanno le stesse facilitazioni economiche e sociali, ma con precisi doveri: pagare le tasse, sottoporsi al servizio militare e, per i più ricchi, farsi carico di alcuni servizi che lo stato non può sostenere. Nel trentennio di pace dell età di Pericle Atene diventa la capitale artistica e intellettuale della Grecia e il più importante centro commerciale e finanziario del Mediterraneo.