CONVENZIONE per il Servizio di Assistenza per la Salute e Sicurezza sul lavoro per i Circoli Sportivi e Culturali del Terzo Settore (ASI) tra

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1 CONVENZIONE per il Servizio di Assistenza per la Salute e Sicurezza sul lavoro per i Circoli Sportivi e Culturali del Terzo Settore (ASI) tra L Ente di Promozione Sportiva Associazioni Sportive Sociali Italiane - Comitato Regionale Veneto (di seguito ASI) - con sede a Padova in Piazzale della Stazione, 7, Codice Fiscale , nella persona del Presidente Regionale, avv. Andrea Albertin da una parte, e Contec AQS Srl (di seguito CONTEC AQS) con sede legale a Verona, via Albere, 25, Codice Fiscale , nella persona del legale rappresentante, ing. Alberto Palombarini dall altra; Premesso A) che ASI rappresenta circa Circoli Sportivi Sociali e Culturali operanti nel Veneto nel Terzo Settore. B) che ASI è interessata ad agevolare l aumento della consapevolezza dei Dirigenti dei Circoli in tema degli obblighi e dei rischi relativi alla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (SSL) nell esercizio delle proprie attività, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 ed a rendere disponibile ai propri affiliati un servizio convenzionato per l adeguamento dei Circoli alla normativa sulla Sicurezza. C) che a tale scopo CONTEC AQS ha eseguito uno studio preliminare relativamente alle diverse esigenze che hanno i Circoli ASI in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, sulla cui base gli stessi Circoli sono stati raggruppati in tipologie distinte. D) che le tipologie raggruppano i circoli a seconda del grado di complessità che gli stessi possono presentare per una corretta gestione della salute e sicurezza sul lavoro, in dipendenza delle dimensioni, delle tipologie di attività che vi si svolgono all interno e delle modalità con cui tali attività sono effettuate. E) che CONTEC AQS propone di supportare ASI Veneto nel raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso la realizzazione di un Progetto Sicurezza che consenta ai Circoli l adeguamento alla normativa in vigore e che rappresenti al tempo stesso un opportunità di marketing e comunicazione verso tutti i frequentatori delle strutture. Il progetto dunque non solo mira a garantire la corretta applicazione della normativa in vigore,

2 ma dà anche l opportunità ai Circoli di dotarsi di un valore aggiunto e distintivo da comunicare ai propri utenti in termini d igiene, salute e sicurezza del Circolo stesso. Tutto quanto sopra premesso, tra ASI e CONTEC AQS è stipulata la seguente convenzione. Articolo 1 - Le Tipologie dei Circoli Dallo screening preliminare di cui in premessa, sono state individuate le Tipologie dei Circoli ASI sulla base di due criteri rilevanti ai fini prevenzionistici per la definizione di applicabilità delle obbligazioni previste di cui al D.Lgs. 81/2008: presenza di lavoratori ai sensi dell Art. 2 del D.Lgs. 81/2008; disponibilità esclusiva dei locali utilizzati dai Circoli ASI e correlata disponibilità giuridica; Di seguito le 4 tipologie di circoli individuate: Tipologie dei circoli ASI Criteri rilevanti (*), (**) Presenti / Disponibilità Principali obblighi A Lavoratori Disponibilità giuridica dei luoghi di lavoro NO NO Valutazione generale dei rischi in materia SSL B Lavoratori Disponibilità giuridica dei luoghi di lavoro NO SI Valutazione generale dei rischi in materia SSL Valutazione tecnica delle situazioni di rischio riscontrare nei luoghi di lavoro e pianificazione delle soluzioni C D Lavoratori Disponibilità giuridica dei luoghi di lavoro Lavoratori Disponibilità giuridica dei luoghi di lavoro SI NO SI SI Valutazione del rischio per i lavoratori Formazione per i lavoratori: Generale + Specifica + Primo Soccorso + Antincendio e RLS Nomina RSPP Nomina del Medico competente Sorveglianza sanitaria Visite Mediche Valutazione del rischio per i lavoratori Formazione per i lavoratori: Generale + Specifica + Primo Soccorso + Antincendio e RLS Nomina RSPP Nomina del Medico competente Sorveglianza sanitaria Visite Mediche Valutazione tecnica delle situazioni di rischio riscontrare nei luoghi di lavoro e pianificazione delle soluzioni Per le definizioni di lavoratori, disponibilità giuridica dei luoghi di lavoro e le ragioni di applicabilità si veda l allegato.

3 Articolo 2 - Descrizione dei servizi Contec AQS ha strutturato la gestione del servizio di prevenzione e protezione per i Circoli ASI in modo da assicurare una gestione snella e semplice ma al tempo stesso adeguata ed efficace. L articolazione del servizio prevede: il servizio Pronto Sicurezza ASI, a disposizione di tutti i Circoli; i servizi di consulenza quali: sopralluogo, valutazione dei rischi, predisposizione della documentazione, formazione dei lavoratori, assunzione degli ruoli di legge (RSPP e Medico competente), assistenza sanitaria, ecc., con l articolazione necessaria per le diverse Tipologie. 2.1 Pronto Sicurezza ASI Contec AQS mette a disposizione di ASI Veneto e ai Dirigenti di tutti i Circoli il servizio Pronto Sicurezza ASI. Il servizio prevede l assistenza continuativa per: l attivazione e il mantenimento dell erogazione dei servizi in convenzione di seguito descritti; la risoluzione di dubbi e problemi nelle materie della Salute e Sicurezza sul lavoro; il supporto in caso di controllo da parte degli organi competenti. Per agevolare la comunicazione e la gestione operativa del servizio, sarà messa a disposizione di ASI Veneto e dei Circoli una piattaforma web dedicata. 2.2 Servizi di consulenza Inoltre, per ciascuna delle tipologie dei circoli sopra identificate, ai fini dell adeguamento dei Circoli alla normativa in vigore, saranno erogati i servizi di consulenza di seguito descritti: Circoli di Tipologia - A Valutazione del rischio e redazione del DVR di Circolo Tipologia - A e suoi aggiornamenti; Pronto Sicurezza che gestirà le richieste dei Dirigenti dei Circoli in termini di SSL. Circoli di Tipologia B Effettuazione di Sopralluoghi nei locali del Circolo e redazione della Relazione Tecnica ingegneristica sulle situazioni di rischio riscontrate: indicazione delle possibili soluzioni (es. necessità di possesso di CPI, ecc); Valutazione dei rischi e redazione del DVR di Circolo Tipologia - B con dettaglio dei rischi derivanti dai locali, dalle attrezzature e suoi aggiornamenti; Pronto Sicurezza che gestirà le richieste dei Dirigenti dei Circoli in termini di SSL.

4 Circoli di Tipologia C Effettuazione di Sopralluoghi nei locali del Circolo Valutazione del rischio e redazione del DVR di Circolo Tipologia - C - con dettaglio dei rischi per mansioni - e suoi aggiornamenti; Erogazione della seguente formazione obbligatoria: o Formazione Generale (4 h) o Formazione Specifica rischio basso (4 h) o Addetti Primo Soccorso (12 h iniziali e 4 h aggiornamento) o Addetti Antincendio (4 h iniziali e 2 h aggiornamento) o Responsabile dei lavoratori per la Sicurezza RLS (32 h iniziali e 4 h per aggiornamento) Assunzione del ruolo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) del Circolo Assunzione del ruolo di Medico competente del Circolo Effettuazione delle Visite Mediche obbligatorie per i lavoratori dei Circoli Pronto Sicurezza che gestirà le richieste dei Dirigenti dei Circoli in termini di SSL. Circoli di Tipologia D Effettuazione di Sopralluoghi nei locali del Circolo e redazione della Relazione Tecnica ingegneristica sulle situazioni di rischio riscontrate: indicazione delle possibili soluzioni (es. necessità di possesso di CPI, ecc); Valutazione dei rischi e redazione del DVR di Circolo Tipologia - D con dettaglio dei rischi derivanti dai locali, dalle attrezzature e per quelli derivanti dalle mansioni e suoi aggiornamenti; Erogazione della seguente formazione obbligatoria: o Formazione Generale (4 h) o Formazione Specifica rischio basso (4 h) o Addetti Primo Soccorso (12 h iniziali e 4 h aggiornamento) o Addetti Antincendio (4 h iniziali e 2 h aggiornamento) o Responsabile dei lavoratori per la Sicurezza RLS (32 h iniziali e 4 h per aggiornamento). Assunzione del ruolo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) del Circolo Assunzione del ruolo di Medico competente del Circolo Effettuazione delle Visite Mediche obbligatorie per i lavoratori dei circoli Pronto Sicurezza che gestirà le richieste dei Responsabili dei Circoli in termini di SSL

5 Articolo 3 - Diffusione del progetto e supporto ad ASI nell'iniziativa: Progetto Sicurezza Attività di promozione e convegnistica Contec AQS supporterà ASI Veneto nell attività di diffusione dell iniziativa agli Associati attraverso convegni, incontri, ecc. con i Dirigenti dei Circoli finalizzati ad: aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli obblighi derivanti dalla legislazione applicabile nei casi specifici delle attività realizzate nei Circoli; comunicare i contenuti, le finalità della convenzione e i modi attraverso i quali attivare il servizio. Il Progetto Sicurezza L impegno e lo sforzo fatto da ASI Veneto e dai Circoli per adeguarsi in modo strutturato e sistematico alla normativa nazionale sulla SSL rappresenta un valore per tutti gli Associati e gli Utenti dei Circoli stessi. Contec AQS propone ad ASI Veneto di rendere immediatamente riconoscibile agli Utenti/Associati quei Circoli che hanno adottato le misure di prevenzione e protezione di legge aderendo al Progetto Sicurezza. A tale scopo sarà resa disponibile un immagine condivisa che comunichi l adesione al Progetto Sicurezza da parte del Circolo. Il Circolo potrà esporre l immagine nelle diverse forme: con adesivi nelle Palestre, sui volantini, ecc. L utilizzo legittimo dell immagine da parte dei Circoli sarà verificato attraverso i sopralluoghi periodici del personale Contec AQS, ai sensi del Regolamento condiviso con ASI Veneto. Articolo 4 - Corrispettivi Ciascun Circolo potrà usufruire dei servizi sopra descritti attraverso le Speciali Tariffe riservate ad ASI ai sensi della presente convenzione. Per l insieme dei servizi sopra indicati sono stabiliti i corrispettivi triennali applicabili a ciascuna tipologia: Fuori Convenzione CONVENZIONE ASI Tipologia di Circolo Corrispettivo Triennale /Anno Canone Primo /Anno Canone Anni Successivi /Anno Corrispettivo Triennale /Anno Canone Primo /Anno Canone Anni successivi /Anno A B C D

6 Di seguito sono indicati i prezzi delle prestazioni a consumo e le tariffe orarie per prestazioni aggiuntive che il Circolo desiderasse affidare a Contec AQS, in caso di esigenze particolari o specifiche (es. approntamento di pratiche di prevenzione incendi, sopralluoghi aggiuntivi, ecc.) Prestazione Fuori Convenzione Prezzo CONVENZIONE ASI Prezzo Tariffa oraria prestazioni extra convenzione 90 ora 70 ora Tutti gli importi sono da intendersi al netto di IVA e del 4% cassa previdenza e comprensivi di tutte le spese necessarie per il corretto svolgimento del servizio, compresi i costi di trasferta dalle sedi Contec AQS (Verona e Padova) alle sedi dei Circoli. Articolo 5. Validità della Convenzione La presente convenzione ha validità a partire dalla data di sottoscrizione. Il recesso potrà avvenire tramite raccomandata AR con un preavviso di 60 giorni. Articolo 6. Contratti con i Circoli, fatturazione e pagamenti Contec AQS stipulerà contratti triennali per la fornitura dei servizi convenzionati con i Circoli che ne facciano richiesta. La fatturazione avverrà alla sottoscrizione del contratto il primo anno e successivamente alla medesima ricorrenza negli anni a seguire. Il pagamento verrà saldato tramite bonifico bancario a 30 giorni data fattura fine mese. Il recesso potrà avvenire con un anticipo di 60 giorni rispetto alla data di scadenza. Padova, 01 agosto 2013 Contec AQS S.r.l. Alberto Palombarini A.S.I. Comitato Regionale Veneto Andrea Albertin

7 Allegato I: Definizioni e riferimenti normativi 1. Lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell ente stesso; l associato in partecipazione di cui all articolo 2549, e seguenti del Codice Civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; [ ]. 2. Disponibilità esclusiva Piena disponibilità con titolo di utilizzo esclusivo dei locali. custodia della cosa art c.c. definibile come: un effettivo potere fisico sulla cosa, in modo che gli sia consentito di controllare i rischi ad essa inerenti le cose che un soggetto ha a propria disposizione e può utilizzare quando vuole disponibilità di fatto della cosa a qualunque titolo o addirittura senza titolo. Al riguardo appare comunque opportuno puntualizzare come si applichino, in materia di SSL, i principi generali di cui agli articoli 2043 e 2051 c.c., che impongono al responsabile dell impianto o dell associazione sportiva dilettantistica che di esso abbia la disponibilità da individuare secondo la normativa di settore che regola la materia di predisporre adeguate misure di tutela nei confronti di chi venga chiamato ad operare nell ambito delle attività di riferimento dell associazione sportiva dilettantistica e che, pertanto ne sanciscono la responsabilità secondo i principi comuni della responsabilità civile e penale nel caso di danni causati a terzi da cose in disponibilità. art del c.c.: "DANNO CAGIONATO DA COSE IN CUSTODIA. Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito". Perché tale ipotesi trovi applicazione è necessario: 1) che la cosa sia causa diretta del danno

8 2) che colui che è chiamato a rispondere del danno abbia un effettivo potere fisico sulla cosa, in modo che gli sia consentito di controllare i rischi ad essa inerenti. 3. Ambito di applicabilità - Regione Veneto, Parere 22 giugno Applicazione D.Lgs. 81/08 Associazioni sportive dilettantistiche Preliminarmente si osserva che l'art. 3, comma 1, del D.Lgs. 81/2008, prevede che "Il Decreto Legislativo 81/08 si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici e a tutte le tipologie di rischio " Il successivo comma 2 indica, poi, una serie di attività per le quali le disposizioni del D.Lgs. 81/2008 devono essere applicate "...tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative" da individuarsi con specifici decreti ministeriali. Nel novero di tali ultime attività particolari non sono ricomprese, né quelle svolte dalle Associazioni sportive dilettantistiche, né quelle delle Associazioni di promozione sociale (ex L. 7 dicembre 2000, n. 383). A ciò consegue che a tali associazioni dovrà applicarsi il D.Lgs. 81/2008, o in senso estensivo, qualora si configuri la presenza di un rapporto datore di lavoro/lavoratore, o nei termini dell'art. 21 nei casi ivi contemplati. Collaboratori che prestano attività a titolo volontaristico o con mero rimborso spese Il D.Lgs. 81/2008 considera l'ambito del volontariato, ai fini della definizione delle modalità di applicazione della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con espresso riferimento a: Cooperative sociali di cui alla L. 8 novembre 1991, n. 381 (art. 3, co. 3-bis) volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (art. 3, co. 3-bis) volontari della protezione civile (art. 3, co. 3-bis) volontari della Croce rossa italiana (art. 3, co. 3-bis) volontari del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (art. 3, co. 3-bis) volontari di cui alla L. 1 agosto 1991, n. 266 (art. 3, co 12-bis) volontari che effettuano servizio civile (art. 3, co 12-bis). Per quel che concerne i soggetti che prestano la propria attività spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso delle spese, in favore delle Associazioni di promozione sociale di cui alla L. 7 dicembre 2000, n. 383 o delle Associazioni sportive dilettantistiche di cui alla L. 17 dicembre 2002, n. 289 (art. 90), nulla viene specificamente previsto dalla normativa prevenzionistica. All'esito della lettura della definizione fornita dall'art. 2 della L. 11 agosto 1991, n. 266 (Legge quadro sul volontariato) - ai sensi del quale è attività di volontariato quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà si ritiene che l'attività svolta dai soggetti che prestano la propria attività spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso delle spese, in favore

9 delle Associazioni di promozione sociale o delle Associazioni sportive dilettantistiche, possa essere equiparata a quella di volontariato. Considerate, poi, le disposizioni dettate dall'art. 3, comma 12-bis, in favore dei volontari della L. n. 266/1991, volte a fornire anche a questi soggetti una tutela prevenzionistica di base (non prevista prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008) ed in ragione di motivi attinenti alla rilevanza sociale delle attività svolte dalle Associazioni di promozione sociale e delle Associazioni sportive dilettantistiche, all'assenza di fini di lucro, nonché alle limitate risorse a disposizione delle medesime, si ritiene opportuno estendere la disciplina del citato art. 3, comma 12-bis altresì ai soggetti che prestano la propria attività spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso delle spese, in favore delle medesime Associazioni di promozione sociale e delle Associazioni sportive dilettantistiche. Tale disciplina, nell'ambito associazionistico in esame, si sostanzia nel fatto che i richiamati soggetti dovranno: utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III; munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al titolo III; ove svolgano la propria attività nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto ad adottare le misure utili ad eliminare e, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del volontario e altre attività svolte, nell'ambito della medesima organizzazione, dal personale dipendente; Inoltre, il titolare dell'organizzazione (Presidente dell'associazione) è tenuto a fornire loro dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui il volontario è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Al di fuori dei soggetti sopra considerati e, quindi, in presenza di lavoratori ex art. 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/2008, oppure nel caso in cui gli importi eventualmente corrisposti ai collaboratori sopra considerati non possano essere riconosciuti a titolo di mero rimborso spese, ma vengano a configurarsi come una retribuzione, si potranno manifestare le seguenti fattispecie: il prestatore d'opera viene considerato quale lavoratore autonomo (nell'ambito dell'art del codice civile) con applicazione dell'art. 21 del D.Lgs. 81/2008 tale soggetto rientra più genericamente nell'ambito dell'art. 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/2008, con conseguente applicazione per esteso delle disposizioni del Testo Unico relative alla tipologia di attività e di rischio in riferimento alle situazioni in cui un'associazione utilizzi per le proprie attività palestre, impianti o altri immobili in regime di concessione d'uso, sussiste un obbligo generale di carattere civile e penale

10 in capo all'associazione medesima di assicurare la sicurezza ai propri associati durante le attività svolte. Per quel che concerne la sicurezza di coloro i quali operano per conto dell'associazione, si precisa che le palestre o i locali dati in concessione d'uso dall'ente pubblico non rientrano nella disponibilità giuridica dell'associazione, di conseguenza l'obbligo di garantire la sicurezza a carico delle associazioni viene assolto mediante l'impegno a rispettare le prescrizioni d'uso dell'ente proprietario o del gestore che ne hanno valutato i rischi ed hanno approntato le misure di prevenzione volte alla gestione delle emergenze e degli incendi. In ordine agli obblighi di tutela nei confronti dei collaboratori dell'associazione operanti presso i locali dati in concessione, si ritiene opportuno che il Presidente della medesima associazione concessionaria debba informare il collaboratore/volontario delle prescrizioni d'uso ricevute dal concedente.

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