Il Decreto 269/2010 e la Certificazione di Qualità per gli Istituti di Vigilanza

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1 Il Decreto 269/2010 e la Certificazione di Qualità per gli Istituti di Vigilanza Ambito di applicazione E entrato in vigore il 15 marzo scorso il Decreto n. 269 del 1 dicembre 2010 (Decreto Maroni) relativo agli istituti di vigilanza ed investigazione per conto dei privati e che fa riferimento al TULPS e suo Regolamento attuativo. Il Decreto 269 si applica a: attività di vigilanza e sicurezza conto terzi attività di investigazione, raccolta e ricerca informazioni conto terzi Sono esclusi i servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli con il solo scopo di allertamento. Il Decreto Maroni disciplina: VIGILANZA (art. 257 Reg. Esec. TULP) Caratteristiche minime del progetto organizzativo e tecnico operativo (all atto della domanda di licenza) Requisiti minimi di qualità Requisiti operativi minimi e del regolamento tecnico dei servizi Requisiti professionali Capitale social e coperture assicurative Requisiti minimi delle infrastrutture per le telecomunicazioni INVESTIGAZIONE (art. 257 bis) Requisiti del progetto organizzativo, professionali e di qualità per gli istituti di investigazione privata e di informazioni commerciali. Allegato C Allegato A Allegato D Allegato B Allegati F e F1 Allegato E Alegato H Requisiti e Certificazioni In particolare, nell Allegato A, il regolamento impone, entro 18 mesi dall entrata in vigore, tra i requisiti minimi di qualtà degli istituti di vigilanza, il possesso della certificazione di qualità UNI 10891:2000 Servizi-stituti di vigilanza privati-requisiti. La certificazione deve essere rilasciata da uno dei centri di certificazione indipendenti previsti dall art. 260-ter del regolamento di attuazione TULPS. Inoltre, in talune condizioni, impone agli istituti di vigilanza di operare con una Centrale Operativa a norma UNI 11068: 2005 Centrali di Telesorveglianza- Caratteristiche procedurali, strutturali e di controllo. Sono dunque soggetti a certificazione le seguenti classi funzionali:

2 Classe A: attività di vigilanza- anche con utilizzo di unità cinofile- di tipo ispettiva, fissa, antirapina, antitaccheggio; Classe B: servizio di telesorveglianza, televigilanza ed intervento su allarmi; Classe C: servizi regolati da leggi speciali o decreti ministeriali svolti da personale diverso dalle guardie giurate; Classe D: servizi di trasporto e scorta valori; Classe E: servizi di custodia e deposito valori. Entro il 16 luglio 2012 tutti gli isttuti già autorizzati devono adeguarsi alle prescrizioni del decreto. Per quelli che chiedono nuove licenze o estensioni all atto della domanda devono essere già adeguati. Gli Istituti autorizzati ad operare su più provincie debbono unificare le attività in un unica licenza rilasciata dal prefetto delle Provincia della sede principale. Le caratteristiche ed i requisiti sono rapportati alle classi, ai livelli dimensinali ed agli ambiti territoriali: Classi: A, B, C, D, E Livelli: 1 (da 6 a 25 guardie),2 (da 26 a 50 guardie),3 (da 51 a 100), 4 (maggiore dic ento) Ambiti: 1 e 2 (provinciali), 3, 4 e 5 (ultraprovinciali). Per gli Istituti che operano nell ambito di più classi funzionali si applicano i requisiit minimi per ciascuna classe, Le sedi operative devono avere impianti tecnici, tecnologici e di sicurezza a norma, in particolare i locali di deposito e custodia valori devono essere a norma UNI/CEI e CEN/CENELEC. La norma UNI contempla requisiti di servizio con riferimento a: Sicurezza del lavoro; Centro di Coordinamento: operatività, sistemi di comunicazione e procedure di emergenza; Erogazione del servizio; Gestione delle informazioni: privacy, proprietà del cliente, reclami e non conformità; Identificazione del personale; Controllo delle dotazioni tecniche; Modalità di esecuzione e controllo del servizio specifico; Rapporti con il cliente; Formazione del personale teorica e pratica. Le Centrali Operative, inoltre, che svolgono attività negli ambiti ultraprovinciali (n. 4 e n.5 secondo le definizioni di cui all art.2) devono essere anorma UNI La norma stabilisce che una centrale sia

3 in grado di garantire in maniera efficiente, e nel rispetto di specifici indici di qualità, una o più delle seguenti tipologie di servizi: telesoccorso e assistenza sanitaria, svolta tramite teleassistenza sanitaria a domicilio per malati e disabili antincendio, tramite la telesorveglianza di impianti di rilevazione e segnalazione d'incendio, di estinzione d'incendio, di evacuazione fumi, di chiusura di porte tagliafuoco anticrimine, realizzata attraverso la telesorveglianza di impianti di allarme antintrusione, antifurto e antirapina (su mezzi fissi o mobili), di videosorveglianza e di controllo degli accessi. Requisiti minimi di qualità (All. A) Iscrizione al Registro delle Imprese Titolare di licenza deve essere il rappresentante legale e non può rivestire la qualifica di guardia giurata Rispetto degli obblighi contributivi e tributari Essere in possesso della certificazione di qualità UNI 10891:2000 Non aver commesso gravi infrazioni per la sicurezza La struttura organizzativa deve avere almeno: Una sede operativa con impianti a norma Un Centro di Comunicazione presidiato da guardie giurate a norma dell All. E Tipologia A per la classi A in ambito 1 Una Centrale Operativa a norma All. E tipologia B per le classi A,B, D, E in ambito 1 e 2 Una Centrale Operativa avanzata a norma All. E tipologia C per le classi A,B, D, E in ambito 3 Una Centrale Operativa a norma UNI per le classi A, B, D, E in ambito 4 N. 2 Centrali Operative a norma UNI per le classi A, B, D, E in ambito 5 Nella sede operativa principale il controllo deve avvenire costantemente da parte del titolare o institore o DT Deve essere istituita la figura dell Addetto al Coordinamneto per istituti ch eimpiegano più di 10 guardie giurate Per ambiti territoriali estesi (3, 4, 5) deve esserci un idoneo sistema di comunicazione via radio Il numero di guardie giurate deve essere pari a quelle necessarie per il servizio aumentae di 1/5 I mezzi di trasporto devono essere aumentati di 1 mezzo di riserva ogni 10. Pe ril trasporto valori i mezzi devono avere le caratteristiche costruttive e di equipaggiamento di cui all All. D Disponibilità di mezzi di protezone individuali aumentati del 10% Il patrimonio personale netto/capitale deve essere pari almeno a quanto previsto dall All. F Copertura Assicurativa Responsabilità Civile Contrattuale (RCC) e Responsabilità Civile Conto Terzi (RCT) con valori minimi non inferiori a quelli indicati in Tab. F1

4 Il possesso dei requisiti di qualità è accertato dalla Certificazione di qualità da parte di Ente terzo. Requisiti professionali (All. B) Deve essere individuata la figura del Professionista della Security aziendale Per gli ambiti 4 e 5 e livello dimensionale 4 almeno una delle tre funzioni, tra titolare di licenza, institore e DT, devono avere i requisiti della norma UNI Funzioni e profilo del professionista della Security Aziendale. Il titolare di licenza, l institore e il DT devono essere in possesso di: Diploma di scuola media superiore (o titolare di licenzada almeno 5 anni) Copertura ruolo direttivo nell ambito della vigilanza privata (almeno 3 anni e più di 20 guardie) o delle Forze dell Ordine settore sicurezza privata (da almeno 5 anni) e aver lasciato il servizio da non meno di 1 anno e non più di 4. In alternativa master universitario in materia di sicurezza privata. Requisiti opertaivi minimi (All. D) Obblighi del titolare Turni di servizio Relazioni di servizio Procedure scritte e modulisica di servizio Ordini di servizio giornalieri registrati su software gestionale Denuncia dei mezzi di trasporto valori al Questore della provincia Impiego di guardie giurate con idoneo percorso di formazione tecnico-professionale Rispetto CCNL e obblighi D. Lgs 81/08 Relaziona annuale sull attività, organico, automezzi, equipaggiamneti, abbonati e formazione Elenco obiettivi Conservazioen su supporto informatico non modificabile di tutta la documentazione relatia all attvità per un periodo min. di 2 anni Obblighi delle guardie giurate Essere a conoscenza delle direttive dell istituto Controllare l efficienza della dotazione Requisiti per la formazione e l aggiornamento delle guardie giurate Decreto di nomina Porto d armi Addestramento all uso delle armi

5 Addestramento in ingresso teorico-pratico di almeno 48h: mansioni e procedure dell istituto, tiro a segno, nozioni di diritto penale e costutuzionele, conoscenza approfondita TULPS, ec Piano di formazione annuale con specifico riferimento alle strumentazioni innovative ed alle esercitazioni di tiro Disposizioni particolari Disposizioni disciplinari Requisiti operativi dei singoli servizi Per i servizi di piantonamento, il decreto stabilisce gli obiettivi sensibili e le speciali esigenze di sicurezza. Gli obiettivi sensibili affidati alla vigilanza delle guardie giurate, qualora non vi provvedano direttamente le Forze dell Ordine, sono: aziende pubbliche eprivate nel settore energeticoe delle forniture idriche, aziende pubbliche eprivate del settore delle comunicazioni e sedi di emittenti radiotelevisive nazionali, raffinerie, centri oli per deposito e trattamento greggio, depositi di carburanti con capacità di stoccaggio superiori alle 100 t. Devono intendersi come siti con speciali esigenze di sicurezza e come tali affidati alle guardi giurate, qualora non vi provvedano direttamente le Forze dell Ordine: siti ove operano persone con compiti di particolare delicatezza per il pubblico interesse (aziende epresidi sanitai/ospedalieri) siti ad accesso controllato da macchinari radiogeni o rilevatori o identificatori (es. tibunali ed uffici giudiziari) siti contenenti bache dati sensibili o ad accesso riservato (sedi di Regioni, Province, INPS, ) siti con merci di valore significativo (musei, pinacoteche) La consulenza di Plania Soluzioni Alla luce delle recenti normative e dei nuovi obblighi richiesti dalla legge, Plania Soluzioni svolge dunque servizi specifici di consulenza per l assicurazione della conformità legislativa, l'implementazione dei sistemi qualità citati e per l'assistenza durante l'iter di certificazione, con la possibiloità di integrare i sistemi UNI ed UNI con le norme eventualmente già attuate dal cliente e dedicate ai sistemi di gestione della Qualità (ISO 9001), della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (BS OHSAS 18001) e sicurezza dei dati e delle informazioni (ISO 27001). Plania Soluzioni per gli Istituti di Vigilanza propone i seguenti servizi: Consulenza per la verifica di conformità e l adeguamento al Decreto 269;

6 Consulenza per la certificazione UNI con verifica di conformità alla normativa privacy e sicurezza sul lavoro; Consulenza Privacy e redazione DPS; Consulenza e formazione ai sensi del D.Lgs 81/08; Verifiche elettriche; Verifich eperiodiche ai sensi del DPR 462/01; Tarature.

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