Scuola I. I. S P. Artusi FORLIMPOPOLI a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione



Documenti analoghi
Scuola a.s. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Piano annuale inclusività

Scuola IST. COMPR.ST. A. GRAMSCI PAVONA-ALBANO. Piano Annuale per l Inclusione Dati riferiti all a.s

Istituto Comprensivo Statale "Duca degli Abruzzi" di Borghetto Lodigiano. a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: IIS Majorana di Moncalieri (Liceo e sezione associata Tecnico Economica ex Marro) a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusività.

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI + RODARI SESTU

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO CUNEO a.s Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO TARRA DI BUSTO GAROLFO (MILANO) a.s 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Istituto Comprensivo "SAN GIULIO" a.s.2015 /2016

Scuola : LICEO CLASSICO STATALE "C. BECCARIA" - MILANO - a.s Piano Annuale per l Inclusione

LICEO ARTISTICO STATALE P.CANDIANI -BUSTO ARSIZIO-a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione

Scuola IC Piero della Francesca Arezzo. Dati A.s. 2012/2013. Previsione 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

ITES A. Fraccacreta San Severo A. S. 2014/2015 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione

Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 BOLOGNA a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola _ 3 CD G. SIANI DI MARANO DI NAPOLI a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA A.S. 2015/16

IISS BALDESSANO ROCCATI CARMAGNOLA. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s

Scuola I.I.S. DON MILANI MONTICHIARI a.s Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

Casella di posta elettronica (PEC): Istituto Comprensivo Statale n. 1 PORTO SANT ELPIDIO (FM) a.s.

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Piano Annuale per l Inclusione Anno scolastico

Piano Annuale per l Inclusione

Scuola _DIREZIONE DIDATTICA VOLPIANO a.s Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

Liceo Ginnasio Statale Umberto I Piazza G. Amendola, 6 NAPOLI Telefono Fax

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES),

Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

I.S.I.S.S. «Marco Polo»

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

I Circolo Didattico S. G. Bosco Sestu Via Repubblica, Sestu Tel.070/ Fax. 070/ C.F C.M.

P.A.I. Piano Annuale per l Inclusione Direttiva M. 27/12/2012 e CM n 8 del 6/3/2013 A.S Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Scuola I.C. UBALDO FERRARI CASTELVERDE a. s Piano Annuale per l Inclusione

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P.SENTATI CASTELLEONE a.s Piano Annuale per l Inclusione

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di.

A.S. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusione. Parte I analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2014/2015

ISTITUTO COMPRENSIVO G. LEOPARDI DI PESARO

D.D. G MAZZINI Torino Scuola Primaria a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

ALLEGATO D PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI) Scuola LICEO GINNASIO STATALE VIRGILIO - ROMA. a.s Piano Annuale per l Inclusione

I.I.S. Albert Einstein a.s Piano Annuale per l Inclusione

P.A.I. (Piano Annuale per l Inclusione) a.s. 2013/2014

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

Liceo Classico Scientifico Isaac NEWTON via Paleologi 22 - Chivasso

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione. Anno scolastico 2014/2015

I.C. L.PIRANDELLO TARANTO Distretto Scolastico 52 D.S. Dott. Michele Maggialetti. Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2013/14

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo Direzione Generale

Scuola SMS G. GALILEI CECINA. Piano Annuale per l Inclusione

Piano per l Inclusione redatto sulla media dei dati storici dell Istituto degli ultimi 3 anni.

PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE A.S

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTEL DI SANGRO a.s.2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ISTITUTO COMPRENSIVO TORINO II a.s. 2015/2016

Liceo Artistico A. Modigliani Giussano a.s Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo Direzione Generale

Scuola a.s. 2016/17_. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA I.I.S MASSIMILIANO RAMADU

Scuola Istituto Comprensivo "Caio Giulio Cesare" a.s. 2015/16. Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA (P. A. I.)

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

Scuola Istituto Comprensivo di Spresiano a.s Piano Annuale per l Inclusione ( Allegato C al PTOF )

ISTITUTO COMPRENSIVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

Scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO N.18 - BOLOGNA a.s.: 2014/15 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITÀ

Piano Annuale per l inclusività

ITIS ALBERT EINSTEIN VIMERCATE Piano Annuale per l Inclusione 2015/2016

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOVARA DI SICILIA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

STRATEGIE E METODOLOGIE PER UN PIANO DELL INCLUSIVITA di alunni DSA/BES/DIVA

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA (P. A. I.) Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 6/3/2013

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Angera a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

CIRCOLO DIDATTICO STATALE DI POZZALLO. PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE a. s. 2015/2016

Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE redatto dal G.L.I.

LA DOCENTE REFERENTE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

HANDICAP E INTEGRAZIONE

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2014/15

I.T.T. Leonardo da Vinci VITERBO

ISTITUTO COMPRENSIVO GABRIO PIOLA GIUSSANO anno scolastico 2015/2016

Piano Annuale per l Inclusione a. s. 2015/2016

Piano Annuale per l Inclusione

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Elaborazione a cura di: Marcello Pedone

a.s. 2013/2014 Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusività

Transcript:

Scuola I. I. S P. Artusi FORLIMPOPOLI a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 38 minorati vista minorati udito 2 Psicofisici 36 2. disturbi evolutivi specifici DSA 59 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 17 Socio-economico Linguistico-culturale 17 Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali 114 % su popolazione scolastica 8% N PEI redatti dai GLHO 38 N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 59 N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 17 B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento 2 FS alunni certificati,1 FS DSA,1 FS BES, 1 FS alunni stranieri Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor 1 referente DSA, 1 referente BES in ogni CdC

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso / No Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali )

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Valutazione del livello di Inclusività della scuola Nell Istituto tutti i docenti e gli operatori scolastici stanno dimostrando il massimo della sensibilità verso tutti gli alunni e si impegnano a fornire prestazioni il più possibile adeguate e rispondenti alle molteplici esigenze. La qualità del servizio offerto trova riscontro nel gradimento dimostrato da studenti e famiglie e nell elevato numero di nuove iscrizioni.

Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) In questo istituto, già da diversi anni, si pone particolare attenzione all Inclusione degli alunni. A questo fine è attivo il GLI (Gruppo di lavoro per l Inclusione) che sostituisce il precedente GLHI e che prende in considerazione oltre agli alunni disabili con certificazione dell ASL, anche gli alunni con diagnosi DSA e segnalati come BES dal Consiglio di Classe. Il gruppo di lavoro GLI prende in esame la situazione degli alunni presenti nell istituto e cerca di approntare strategie e strumenti adeguati alle loro esigenze. Il GLI è composto dal Dirigente scolastico, due docenti di sostegno, il coordinatore DSA, il coordinatore BES, un docente curricolare, due rappresentanti dei genitori, un rappresentante degli alunni e un referente dell ASL. Il Gruppo di Lavoro Handicap Operativo di classe (GLHO) ha invece il compito di definire il P.E.I. (Progetto Educativo Individualizzato) a favore di ciascun alunno in situazione di handicap. Ne fanno parte il Dirigente scolastico, i docenti del Consiglio di classe, i genitori o il rappresentante familiare dell alunno, nonché i referenti ASL. Il Consiglio di classe individua i casi in cui sia necessaria l adozione di una didattica personalizzata e l eventuale adozione di misure compensative e dispensative (alunni DSA e BES), procede alla stesura dei piani di lavoro (PEI e PDP), cura i rapporti con la famiglia. I docenti di sostegno partecipano alla programmazione educativo-didattica; sono di supporto al consiglio di classe ed effettuano interventi a piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti. L educatore collabora alla programmazione e all organizzazione delle attività scolastiche in relazione al progetto educativo individualizzato e partecipa agli incontri del GLHO. Il Collegio Docenti su proposta del GLI delibera il PAI ed esplicita nel POF un concreto impegno programmatico per l inclusione. Definisce criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti. Si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. La funzione strumentale H tiene i contatti con il Dirigente Scolastico, con la segreteria e con il DSGA circa le attività e le problematiche inerenti l Inclusione; cura l accoglienza degli alunni di terza media neoiscritti e organizza incontri con i docenti di sostegno delle medie e con le famiglie degli alunni; elabora con il DS le richieste di ore di sostegno all UST; collabora con il DS alla distribuzione delle risorse di sostegno sulle classi; coordina il servizio degli educatori e partecipa alle riunioni con la responsabile della cooperativa CAD; collabora alla stesura dei singoli orari settimanali degli educatori; organizza la raccolta delle schede di rilevamento bisogni da inviare ai comuni di residenza dei singoli alunni; tiene i contatti e partecipa alle riunioni organizzate dall Agenzia di Formazione Tèchne per i progetti di transizione scuola-lavoro; partecipa alle riunioni con il gruppo interprofessionale; promuove l attivazione di progetti e spazi laboratoriali; partecipa a corsi di formazione relativi alla disabilità. La funzione strumentale DSA offre un servizio di consulenza ai docenti su normativa, didattica e ausili didattici a favore degli studenti DSA; predispone materiale informativo per i docenti curricolari; coordina i tutor DSA. Il Consiglio di Classe adotta poi le misure compensative e dispensative per tali alunni, in accordo anche con le famiglie. Predispone incontri di formazione su tali problematiche. Controlla le certificazioni dei singoli ragazzi e ne richiede l eventuale aggiornamento, se necessario. Partecipa agli incontri ed aggiornamenti della Rete Albert. La funzione strumentale BES coordina i tutor BES; predispone la scheda di rilevazione per i Consigli di Classe; fornisce materiale informativo ai docenti curriculari; partecipa ad attività di formazione. La funzione strumentale per gli alunni stranieri incontra gli studenti stranieri per inserirli nei corsi di alfabetizzazione organizzati dalla scuola; predispone un Piano Annuale delle Attività rivolto a tali studenti; predispone lezioni mirate allo studio di alcune discipline; partecipa ad incontri con il CTP di Forlì per il conseguimento del diploma di licenza media per gli studenti stranieri che non ne sono in possesso. Prepara per l esame materiale didattico semplificato da fornire agli studenti; partecipa a corsi di aggiornamento/ formazione sulle tematiche interculturali.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Ogni anno vengono proposti ai docenti curricolari e di sostegno corsi di formazione/ aggiornamento interni o esterni sui temi dell inclusione. Durante questo anno scolastico è stato organizzato un corso sulle problematiche relative agli alunni DSA. Per il prossimo anno si prevede un approfondimento sulle tematiche relative agli alunni BES. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive I PEI e i PDP, condivisi con la famiglia, evidenziano il tipo di valutazione più adeguata da utilizzare. Per quanto riguarda le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza, all impegno e alla partecipazione al dialogo educativo. In relazione ai PDP il Consiglio di Classe definisce i livelli essenziali di competenza, il cui raggiungimento consente all alunno il passaggio alla classe successiva. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Diverse figure professionali (docenti di sostegno, educatori) collaborano all interno dell Istituto coordinate dalle funzioni strumentali per l inclusione. Il gruppo di lavoro dei docenti di sostegno si riunisce periodicamente per una analisi dei singoli casi degli alunni, per la programmazione e per la verifica dei progetti in atto. E previsto l inserimento di Educatori, assegnati dai Comuni di residenza, agli alunni con certificazione. I compiti dell Educatore, concordati con il coordinatore H d Istituto, il docente di sostegno referente dell alunno e il Consiglio di Classe sono i seguenti: aiutare gli alunni nell esecuzione dei compiti, nel prendere appunti e nel riordino del materiale scolastico; supportare gli alunni nelle attività laboratoriali; accompagnarli eventualmente nel percorso scuola-fermata autobus e/o nelle uscite didattiche previste dal Consiglio di Classe. L educatore è presente nell Istituto fino a massimo di 25 ore settimanali che vengono ripartite fra gli alunni interessati. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Collaborazione con il CTP di Forlì per gli esami di licenza media degli studenti stranieri e con l Agenzia di formazione Tèchne per i percorsi formativi per l inserimento degli alunni disabili nel mondo del lavoro. Confronto e consulenza col personale neuropsichiatrico e terapeutico dell ASL. Scambio di informazioni con il Centro Documentazione Apprendimenti Centro Risorse (CDA-CR) di Forlì. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile del percorso educativo-didattico e viene perciò coinvolta attivamente. I genitori partecipano al GLHO, al GLI (due rappresentanti) e condividono la stesura dei PEI e dei PDP. Gli insegnanti di sostegno sono costantemente in contatto con le famiglie. Vengono organizzati incontri formativi per i genitori degli alunni DSA. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Per ogni soggetto si costruisce un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni individuali monitorare la crescita della persona monitorare l intero percorso favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità/identità

Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni azione sarà progettata partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. Si ritiene necessaria l assegnazione di risorse aggiuntive (anche docenti in esubero) per sostenere gli alunni in particolare difficoltà. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Visto il numero degli alunni certificati e i numerosi progetti in atto (classi aperte, pet therapy, ippoterapia, comunicarte, acquaticità, laboratori etc.) saranno necessarie maggiori risorse sia per quanto riguarda i docenti di sostegno che gli educatori. Per l anno scolastico 2014-2015 verrà richiesto un docente di sostegno ogni due alunni, cioè una media di 9 ore per alunno, a fronte delle attuali 7 ore. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Particolare attenzione è riservata all accoglienza degli alunni provenienti dalla terza media: la funzione strumentale organizza incontri con i docenti di sostegno delle medie e con le famiglie degli alunni per favorire il loro graduale inserimento nella nuova scuola. La funzione strumentale collabora anche con la Commissione Formazione Classi per il loro inserimento nella classe ritenuta più idonea. Gli stages estivi in azienda e il progetto Cometa-Transizione al lavoro si propongono di attivare percorsi individualizzati di orientamento e di costruire percorsi in uscita dall istruzione. L obiettivo prioritario dell intera progettazione è sviluppare un proprio progetto di vita futura.