L'EDUCAZIONE DEI FIGLI Ecco, i figli sono un dono che viene dal SIGNORE; il frutto del grembo materno è un premio. SALMO 127:3 "Insegna al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà." (Proverbi 22:6) Tutto quello che un bambino riceve nei primi anni di vita avrà una grandissima influenza sul carattere e sul futuro da adulto. Alcuni principi: A. ESSERE INTERESSATI ALLA SALVEZZA DEI NOSTRI FIGLI Gesù attirava a sè i bambini, perciò bisogna insegnare loro la verità, pregare per loro perchè possano sentire il desiderio di conoscere Dio. MARCO 10:13 Gli presentavano dei bambini perchè li toccasse MARCO 10:14 Gesù, veduto ciò. Si indignò e disse loro : Lasciate che i bambini vengano a me; non glielo vietate, perchè il Regno di Dio è per coloro che assomigliano a loro B. INSEGNARE LA PAROLA DI DIO DEUTERONOMIO 6:6-7 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Anche se in Chiesa i figli assistono agli insegnamenti biblici, questi non devono mancare anche a casa, anzi devono iniziare proprio da lì. C. DISCIPLINA ED EDUCAZIONE E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del Signore (Ef 6, 4). L'Apostolo distingue l'educazione dalla disciplina del Signore. L'educazione riguarda l'aspetto più materiale e profano dell'educazione nei diversi campi della vita civile e della cultura, mentre la disciplina del Signore riguarda l'aspetto morale e religioso. D. PREGARE INSIEME Oltre che a casa la famiglia pregherà anche in chiesa.
I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando giunse all'età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa (Luca 2:41,42). E. ESSERE DI ESEMPIO Imitò in ogni cosa la condotta di Asa, suo padre, e non se ne allontanò, facendo ciò che è giusto agli occhi dell'eterno 2 CRONACHE 20:32 L esempio è la più grande lezione che i genitori possono dare ai loro figli. Possiamo parlare ai nostri bambini della fede, ma se poi non vedono in noi completa fiducia nel Signore, cosa penseranno? Possiamo parlare loro della pace di Gesù, ma se poi ci vedono sempre nervosi, constateranno la nostra ipocrisia. Se affermiamo che la Bibbia è la Parola di Dio e poi la leggiamo raramente o non la mettiamo in pratica, non comprenderanno la sua importanza. Se diciamo ai nostri figli che Gesù si prende cura di noi e poi al primo sintomo, corriamo al medico o c imbottiamo di medicine impareranno presto anche loro l antico proverbio: Medico, cura te stesso. Si deve sinceramente insegnare al proprio figlio che l'onestà è il valore più alto. A volte però accade che se per telefono chiama qualcuno con cui non si desidera parlare, il bambino deve rispondere che non si è in casa. Egli considererà onesta la falsità. Per aiutare un bambino ad afferrare la fede, i suoi genitori devono manifestare una vita consacrata a Dio e al Suo servizio. Un figlio desidererà un'esperienza cristiana simile a quella dei genitori, se si renderà conto che questi tengono in grande considerazione la loro esperienza col Signore. L'esempio produce un'influenza straordinaria, ma quando l'insegnamento e l'esempio si contraddicono, tutto diventa inutile. Il modo migliore per aiutare i figli a maturare spiritualmente è dare loro un esempio quotidiano. La guida della famiglia dipende più dall'esempio che dalla norma; ciò che i genitori sono parla più forte di ciò che dicono: I figli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui (Proverbi 20:7). Alcuni psicologi affermano che ciò di cui i genitori discutono mentre la famiglia è a tavola è tra le cose che esercitano la più grande influenza nella vita del bambino. I credenti non dovrebbero discutere i problemi della chiesa, gli sbagli dei vicini e dei possibili errori del pastore davanti ai loro figli: non ci si può aspettare che i figli abbiano rispetto per la casa di Dio, per chi la frequenta, per chi la guida, se i genitori mormorano e screditano queste cose ai loro occhi. La conversazione dannosa deve essere sostituita con quella che glorifica Dio. C'è da dire, inoltre, che la Bibbia è molto seria su questo punto, infatti MARCO 9:42 dice E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare
F. AVERE CONTATTO I figli hanno bisogno di sapere che sono amati e il contatto umano è un insostituibile mezzo per comunicare l'amore e la cura. Questa normalissima manifestazione d affetto farà in modo che i figli non siano incoraggiati a ricercare espressioni di tenerezza al di fuori della famiglia. Possiamo portare guarigione ai cuori feriti dei nostri figli, semplicemente andando verso di loro con amore e compassione. G. DEDICARE LORO DEL TEMPO Dobbiamo seriamente rivalutare, come genitori credenti, l'importanza fondamentale di dare del tempo ai nostri figli. Dedicare loro del tempo non vuol dire stare semplicemente in casa con loro, non significa leggere il giornale avendoli nella stessa stanza e neppure parlare al telefono mentre loro ci guardano. Qualcuno ha scritto: Non dirmi quanto bene mi vuoi, dimostramelo dandomi il tuo tempo. H. DIALOGARE È stato fatto un esperimento in 400 famiglie per rivelare il tempo effettivo che i padri passano con i propri bambini. La media risultò essere 37 secondi al giorno. Ma gli stessi bambini guardano la televisione anche 54 ore la settimana. Un bambino deve poter parlare con i suoi genitori, ma oggi sembra sempre più difficile. Non è sufficiente zittire un bambino con un secco: Non si dice! Il lavoro è molto più lungo e complesso e all età di quindici anni il non si dice, non fa più un grande effetto, ammesso che possa farlo a sei. Prendiamo allora un po di tempo per fare un lavoro diverso, diciamo per esempio ai nostri figli: Perché usi questo termine? Cosa pensi che significhi? Ci hai mai sentito usarlo in casa? Pensi che se non usi questa parola tu sia diverso? Bisogna anche insegnare ai proprio figli ad ubbidire ai genitori. Efesini 6:1 dice: Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. Ma bisogna fare n modo che ubbidiscano perchè lo vogliono e non perchè devono. I genitori hanno una grossa responsabilità in questo. Secondo te, quali atteggiamenti dei genitori fanno ubbidiscano volontariamente? in modo che i figli
Spesso ci si chiede: Cosa viene prima, la famiglia o il ministero?. La risposta è nessuno dei due. La nostra famiglia è parte del nostro ministero. La chiave per essere efficaci nel ministero e nella famiglia è l equilibrio. Secondo te in cosa consiste questo equilibrio? Perche' a volte il rapporto con i propri figli e' cosi' difficile? Il compito del genitore non e' cosa per nulla facile, soprattutto quando entrambi lavorano o ancor di piu' se si e' soli a doverli crescere. Alcune cause dei problemi nel rapporto con i figli sono: 1. La mancanza di tempo La mancanza di tempo, spesso si traduce nel dover lasciare i figli da nonni, baby sitter o asili, per poi vederli solamente di sera, quando si torna stanchi dal lavoro e con poche energie da dedicargli, oppure nei week-end. Quantita' di tempo e qualita' del tempo dedicata ai propri figli: un genitore puo' imparare a migliorare la qualita' del tempo che dedica alle persone che ama, riuscendo cosi' a compensare, almeno parzialmente, la situazione. Imparare a capire i bisogni affettivi ed evolutivi dei propri figli, ed il modo di intervenire nel loro sviluppo e nella loro educazione, puo' permettere di superare molte problematiche. 2. La mancanza di dialogo Altro motivo ricorrente che causa problemi nel rapporto con i figli e' la mancanza di dialogo, che puo' derivare oltre che dal poco tempo a disposizione, anche dalla difficolta' che puo' avere un genitore nello stare al passo con i tempi, tempi che cambiano le regole in maniera piu' veloce di quando eravamo ragazzini noi. Questo porta a non conoscere il mondo del figlio, a non capire i suoi gusti, il suo "stile" di vita e le sue scelte. Si rischia inoltre di rimproverarlo ad esempio per comportamenti che a noi risultano strani o non comprensibili, riducendo cosi' la fiducia che nostro figlio ripone in noi. 3. L'aspettativa Un'altra causa, e' dar fare risalire all'aspettativa che riponiamo in loro. A volte infatti si "sogna" come vorremmo che nostro figlio diventasse sperando che scelga il percorso di studi che avremmo voluto fare noi ma che non abbiamo potuto fare, che porti avanti il lavoro che stiamo svolgendo anche con il desiderio che un domani sia il suo, sperando che venga ad abitare il piu' vicino possibile perche' ci appoggi e aiuti quando ne avremo bisogno. Tutto questo, dimenticando a volte che il figlio e' una persona a se', con la sua personalita', i suoi desideri che non sono per forza i nostri, scelte autonome da fare e una famiglia a sua volta da costruire, come crede.
I VIDEOGIOCHI: Solo 1 bambino su 3, nella fascia di età dai 3 ai 14 anni, non fa uso di videogiochi e PC. Da alcune ricerche risulta che su un campione di bambini tra i 9 e 16 anni il tempo speso nei videogiochi, pc, tv ecc... sia di 4,15 ore al giorno. Possibili conseguenze medico-psicologiche: -psicologiche: i videogiochi possono essere promotori di tendenze aggressive, non solo a breve ma anche a lungo termine. La comparsa di "desensibilizzazione" alla violenza può comportare importanti cambiamenti nel tipo e nella qualità delle interazioni sociali -sistema nervoso: crisi convulsive correlate ai video giochi sono state segnalate fin dal 1981.I programmi con brillantezza superiore a 100 lux dovrebbero essere etichettati come potenzialmente pericolosi per i soggetti predisposti. -problemi oculari: il lavoro oculare da vicino, quale l'uso di computer e videogiochi ha influenza sulla miopia del bambino. Stesso discorso per l'astenopia (stanchezza visiva e dolore periorbitario). -problemi muscolo-scheletrici: dorso-lombalgie, dolori agli arti superiori ed inferiori, al gomito da mouse, fino alla nintendonite (danno da forzo a mano e polso) ed alla hand-arm vibration syndrome (dovuta all'utilizzo di videogiochi con consolle vibranti). -sovrappeso ed obesità: esiste un rapporto tra tempo passato tra videogiochi e TV ed aumento del Body Mass Index.