L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo SVANTAGGI: Limitazione delle possibilità e delle intuizioni progettuali dei professionisti Difficoltà nella trattazione di attività particolari quali edifici storici, stazioni, terminal aeroportuali, grandi depositi Attività non normate Talvolta il rispetto della norma non è sufficiente per un adeguata protezione contro il rischio di incendio 06/09/2013 2 1
Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Procedure e criteri per valutare il rischio e progettare le misure compensative utilizzando, in alternativa a quanto previsto dal DM 4/5/1998, l approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, al fine di soddisfare gli obiettivi della prevenzione incendi 06/09/2013 3 Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Campo di applicazione: Insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata Edifici di rilevanza architettonica o costruttiva Edifici ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità 06/09/2013 4 2
Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Scopo: Individuazione misure da adottare per il rilascio del CPI nel caso di attività non regolate da specifiche disposizioni di prevenzione incendi (stabilimenti, depositi, stazioni, ecc.) Individuazione misure di sicurezza equivalenti nell ambito del procedimento di deroga per attivita provviste di specifica regola tecnica di prevenzione incendi (alberghi, pubblico spettacolo, uffici, ospedali, ecc.) 06/09/2013 5 Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Parere di conformita sul progetto: Documentazione come da all.i DM 7/8/2012 Documentazione come da all. DM 9/5/2007 Esame: Comando Provinciale VVF competente Eventuale parere Comitato Tecnico Regionale (c/o Direzione Regionale Vigili del Fuoco) 06/09/2013 6 3
Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Deroga: Documentazione come da all.i DM 7/8/2012 Documentazione come da all. DM 9/5/2007 Esame: Comitato Tecnico Regionale (c/o Direzione Regionale Vigili del Fuoco) Tramite Comando Provinciale VVF competente 06/09/2013 7 Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Processo di valutazione e progettazione nell ambito dell approccio ingegneristico i i alla sicurezza antincendio Analisi preliminare (I fase) Analisi quantitativa (II fase) SGSA 06/09/2013 8 4
Decreto 9 maggio 2007 Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Fase I DEFINIZIONE del OBIETTIVI CRITERI di PRESTAZIONE (valori Numerici) INCENDI di Valori Numerici SOMMARIO TECNICO Fase II Ipotesi progetto 1. Scelta MODELLO Di CALCOLO 2. Analisi Risultati SGSA Documentazione di progetto 3. FINALE 06/09/2013 9 Analisi preliminare (I fase) 1. DEFINIZIONE del 2. OBIETTIVI 3. LIVELLI di PRESTAZIONE (valori numerici) 4. SCENARI INCENDI di valori numerici A firma del PROGETTISTA e del TITOLARE con sintesi SOMMARIO TECNICO 06/09/2013 10 5
Analisi preliminare (I fase) 1. Definizione del progetto Identificazione delle Finalità Di sicurezza antincendio dei soggetti interessati 06/09/2013 11 1. Definizione del progetto Analisi preliminare (I fase) eventuali vincoli progettuali derivanti da previsioni normative o da esigenze peculiari dell attività individuazione dei pericoli di incendio connessi con la destinazione d uso prevista; descrizione delle condizioni ambientali per l individuazione dei dati necessari per la valutazione degli effetti che si potrebbero produrre; analisi delle caratteristiche degli occupanti in relazione alla tipologia di edificio ed alla destinazione d uso prevista 06/09/2013 12 6
Analisi preliminare (I fase) 1. DEFINIZIONE del 2. OBIETTIVI 3. LIVELLI di PRESTAZIONE (valori numerici) 4. SCENARI INCENDI di valori numerici A firma del PROGETTISTA e del TITOLARE con sintesi SOMMARIO TECNICO 06/09/2013 13 Analisi preliminare (I fase) Identificazione degli obiettivi di sicurezza antincendio Sono le finalita specificate mediante parametri quantificabili, es: Obiettivi di prevenzione incendi (DPR 246/93 - Regolamento attuazione dirett. 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione) Allegato A (Requisiti essenziali opere di costruzione) SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO Stabilità elementi portanti Limitata propagazione incendio Sicurezza occupanti Sicurezza Squadre di soccorso 06/09/2013 14 7
Vogliamo proteggere: Solo le persone? Anche l edificio? Tutto? Una Parte? Anche i Contenuti? Affreschi? Statue? Quadri? Libri? Anche la prosecuzione dell attività?. Analisi preliminare (I fase) 3. Individuazione dei livelli di prestazione In relazione agli obiettivi di sicurezza individuati, il progettista deve indicare quali sono i parametri significativi presi a riferimento per garantire il soddisfacimento degli stessi obiettivi. I parametri possono includere, ad esempio, temperature massime dei gas, livelli di visibilità, livelli di esposizione termica per le persone o per i materiali, ecc.. 06/09/2013 16 8
Analisi preliminare (I fase) 4. Individuazione degli scenari di incendio di progetto Gli scenari di incendio, rappresentano la schematizzazione degli eventi che possono ragionevolmente verificarsi in relazione alle caratteristiche del focolaio, dell edificio e degli occupanti Svolgono un ruolo fondamentale nell ambito del processo di progettazione prestazionale. 06/09/2013 17 Analisi preliminare (I fase) 4. Scenari di Incendio di progetto Devono essere valutati tutti gli incendi realisticamente ipotizzabili, scegliendo i più gravosi per lo sviluppo e la propagazione dell incendio, la conseguente sollecitazione strutturale, la salvaguardia degli occupanti e la sicurezza delle squadre di soccorso. 06/09/2013 18 9
Fase I DEFINIZIONE del OBIETTIVI CRITERI di PRESTAZIONE (valori Numerici) SOMMARIO TECNICO INCENDI di Valori Numerici Ipotesi progetto Scelta MODELLO Di CALCOLO Analisi Risultati SGSA Documentazione FINALE 06/09/2013 19 Analisi quantitativa (II fase) 1. Scelta del Il primo approccio progettuale consiste nella scelta dei modelli di calcolo da Modello di applicare al caso in esame per la calcolo valutazione dello sviluppo dell incendio e delle sue possibili conseguenze. Il progettista, sulla base di valutazioni inerenti la complessità del progetto, può optare tra i modelli di calcolo che le attuali conoscenze tecniche di settore mettono a disposizione. 06/09/2013 20 10
Analisi quantitativa (II fase) 1. Scelta del Modello di calcolo L adozione di metodi di calcolo sofisticati presuppone, ovviamente, una particolare competenza nel loro utilizzo, nonché una approfondita conoscenza dei ifondamenti teorici che ne sono alla base e della dinamica dell incendio. 06/09/2013 21 Analisi quantitativa (II fase) 2. Risultati delle elaborazioni che caratterizzano l incendio L applicazione del modello scelto dell opera in esame deve fornire una serie di parametri numerici che servono a descrivere l evoluzione dell incendio ed a fornire le indicazioni necessarie per sviluppare la progettazione in termini di raggiungimento g dei livelli di prestazione prefissati. 06/09/2013 22 11
Analisi quantitativa (II fase) 3. Individuazione del Progetto Finale Al Comando provinciale VV.F. deve essere presentato il progetto che è stato verificato rispetto agli scenari di incendio prescelti e che soddisfa i livelli di prestazione individuati. 06/09/2013 23 Documentazione di Progetto Relativamente alla I fase Analisi Preliminare Sommario Tecnico definizione del progetto Obiettivi di sicurezza antincendio Livelli di prestazione Scenari di incendio di progetto A firma del Progettista e del Titolare dell Attività 06/09/2013 24 12
Documentazione di Progetto Relativamente alla II fase Analisi Quantitativa è richiesta una particolare attenzione alle modalità di presentazione dei risultati in modo che questi riassumano, in una sintesi completa ed efficace, il comportamento del sistema per quel particolare tipo di analisi. L esito dell elaborazioneelaborazione deve essere sintetizzato in disegni e/o schemi grafici e/o immagini che presentino in maniera chiara e inequivocabile i principali parametri di interesse per l analisi svolta. 06/09/2013 25 Documentazione di Progetto Relativamente alla II fase Analisi quantitativa Confronto fra risultati e livelli di prestazione: Devono essere forniti elementi che consentano di verificare il rispetto dei livelli di prestazione indicati nell analisi preliminare, al fine di evidenziare l adeguatezza delle misure di protezione che si intendono adottare. 06/09/2013 26 13
Documentazione di Progetto una documentazione appropriata assicura che tutti i soggetti interessati comprendano le limitazioni poste alla base del progetto. A partire da questa documentazione sarà chiaro il criterio con cui sono state valutate le condizioni di sicurezza dl del progetto, garantendo una realizzazione corretta e soprattutto il mantenimento nel tempo delle scelte concordate. 06/09/2013 27 Documentazione di Progetto Su richiesta del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco devono essere resi disponibili i tabulati relativi al calcolo e i relativi dati di input 06/09/2013 28 14
SGSA La metodologia prestazionale, basandosi su di una individuazione delle misure di protezione effettuata su scenari di incendio valutati ad hoc, necessita, affinché non ci sia una riduzione nel tempo del livello di sicurezza prescelto, di un attento mantenimento di tutti i parametri posti alla base dll della scelta sia degli scenari che dei progetti 06/09/2013 29 SGSA Conseguentemente t è necessario che venga posto in atto un sistema di gestione della sicurezza antincendio attraverso uno specifico documento condiviso dall organo di controllo fin dalla fase di approvazione del progetto e da sottoporre a verifiche ispettive periodiche. 06/09/2013 30 15
SGSA Nell ambito del sistema di gestione della sicurezza antincendio devono essere valutati ed esplicitati i provvedimenti i presi relativamente ai seguenti punti: Organizzazione del personale; Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall attività; Controllo operativo; Gestione delle modifiche; Pianificazione di emergenza e sicurezza dei soccorritori; Controllo delle prestazioni; Manutenzione dei sistemi di protezione Controllo e revisione. 06/09/2013 31 SGSA Verifica da parte dei VV.F: sopralluogo per il rilascio del c.p.i. rinnovi del c.p.i. comunque ogni sei anni. 06/09/2013 32 16