PIATTAFORMA AEREA STRUMENTATA PER CAMPIONAMENTO E MISURE DI RADIOATTIVITÀ PER MONITORAGGIO ED INTERVENTI IN DIVERSE SITUAZIONI INCIDENTALI.



Documenti analoghi
PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

Il contatore elettronico

IL CONTATORE ELETTRONICO Istruzioni per l uso.

SISTEMA DI TELECONTROLLO PER LA GESTIONE DELLA FLOTTA

Anno Rapporto ambientale

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

Monitoraggio per Risparmio Energetico

Caratteristiche V2-S4 V2-S8 V2-S10 V2-S14. Ingressi. Sezione di ciascun cavo DC [mm² ] Da 4 a 10 Da 4 a 10 Da 4 a 10 Da 4 a 10

AEM Torino Distribuzione S.p.A. Gruppo Iren. Il Contatore Elettronico. Modalità d uso e vantaggi.

Ti consente di ricevere velocemente tutte le informazioni inviate dal personale, in maniera assolutamente puntuale, controllata ed organizzata.

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

powerbox permette di monitorare le prestazioni nel tempo e in tempo reale utilizzando

COMUNE DI MOLVENO PROVINCIA DI TRENTO P.zza Marc oni, n 1 C.A.P Tel. 0461/ Fa x 0461/ P.I

INCONVENIENTE GRAVE aeromobile Socata TB 9, marche I-IAEP

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

Ufficio Stampa Tel Foro Buonaparte, 31 Fax Milano

Controllo accessi nei cantieri

SOLUZIONI PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA DELL ARIA NEGLI AMBIENTI CHIUSI

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Impianto pneumatico. 25 mag. 07IMPIANTO PNEUMATICO-libro 1

Sistema di diagnosi CAR TEST

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

IRSplit. Istruzioni d uso 07/10-01 PC

Network Monitoring. Introduzione all attività di Network Monitoring introduzione a Nagios come motore ideale

UNITA' DI MONITORAGGIO POLVERI FINI

Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione

Progetto PI , passo A.1 versione del 14 febbraio 2007

DEFINIZIONE PUNTI DI INTERVENTO...

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE

Diode Array 7440 SD. Apparecchio NIR per analisi in linea. Affidabile, Accurato, Immediato

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

automazione impianti produzione calcestruzzo per alimentazione vibropresse e tubiere

Il dispositivo Cairsens può essere utilizzato nella maggior parte delle situazioni lavorative ed è costituito da:

Application note. CalBatt NomoStor per i sistemi di accumulo di energia

APPLICATION SHEET Luglio

ANALISI DEL MUTUATARIO

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico

Il sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC per i quadri di bassa tensione

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

tel GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA

Università di Roma Tor Vergata

Liberi di respirare. Sensori innovativi per misurare la concentrazione del gas Radon

turboinwall Caldaie murali a gas ad alto rendimento per riscaldamento e produzione di acqua calda. Per installazioni a incasso.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

1. Introduzione. 2. Il Progetto

IL CONTATORE ELETTRONICO:

NuMa Nuove Manutenzioni. Web Application per la Gestione dell Iter di Manutenzione degli Edifici e del Territorio

Facoltà di Pianificazione del Territorio. Laboratori Tematici area Nuove Tecnologie e Informazione Territorio & Ambiente

Emulazioni Software per E-Learning

I L C O M P U T E R COM E FATTO DENTRO (Unità 2)

Protecting your life in laboratory. Containment test of Fume Cupboards Test dell indice di contenimento Cappe Chimiche

HABITAT ITALIANA s.r.l. Via Serenissima, Brescia - Italy. Tel fax

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Il controllo della visualizzazione

Dino-Lite TrichoScope

Rapporto ambientale Anno 2012

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Nuovo sistema di regolazione wireless per ventilconvettori. FreeSabiana IL COMFORT AMBIENTALE

I nostri sistemi di ispezione e controllo per linee di imbottigliamento

lo PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

Impianti per il trasferimento di energia

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai

SWPL. software di gestione dei controlli periodici degli impianti P.L.

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

WEB SEMINAR Dettaglio servizio

I servizi Bitstream e la saturazione della rete trasmissiva locale Situazione al 30 giugno 2012 Introduzione

Scaldacqua istantanei a gas ad alta tecnologia. Acquatech

10.000, , visite al tuo sito web in

Attività federale di marketing

Monitoraggio e certificazione dei servizi di ronda

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate

Il Caricabatterie MAX CHARGE

4.3. Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico

SERVIZI A VALORE AGGIUNTO PER RETI CITTADINE

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI

Hardware delle reti LAN

BROCHURE QUADRO ABE_1200 CON ANALIZZATORE FISSO ABE_1000. Istruzioni operative

Dr. Dino G. Ferioli U-SERIES srl - Bologna

NAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione

7.2 Controlli e prove

METODOLOGIA DI PREVISIONE DELLA DOMANDA ELETTRICA E DELLA

Sistema di Controllo Incendi Boschivi

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60

G l o b a l C o n n e c t i o n S i s t e m a d i t e l e c o n t r o l l o G S M / G P R S

Appendice per dispositivi multifunzione Navico compatibili che supportano le seguenti funzionalità Broadband 4G Radar:

Integrated Comfort SyStemS

Transcript:

PIATTAFORMA AEREA STRUMENTATA PER CAMPIONAMENTO E MISURE DI RADIOATTIVITÀ PER MONITORAGGIO ED INTERVENTI IN DIVERSE SITUAZIONI INCIDENTALI. D. Castelluccio 1, S. Chiavarini 2, E. Cisbani 1, U. Delprato 3, R. Fratoni 1, S. Frullani 1, M. Gaddini 4, F. Giuliani 1, C. Marchiori 5, A. Mostarda 1, G. Paoloni 5, E. Pianese 4, L. Pierangeli 1, P. Veneroni 1 1 Dipartimento Tecnologie e Salutet, Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299, 00161-Rome, Italy; 2 Centro Ricerche della Casaccia, ENEA, 00100-S. Maria di Galeria- Rome, Italy; 3 IES Solutions srl, Via del Babuino 99, 00187-Rome, Italy; 4 Direzione Centrale per l Emergenza ed il Soccorso Tecnico, Ministero degli Interni, Piazza Scilla 2, 00178-Rome, Italy; 5 Dipartimento di Meccanica e Aeronautica, Facoltà di Ingegneria, Università di Roma La Sapienza, Via Eudossiana 18, 00184 Rome, Italy; 1. IL MONITORAGGIO AEREO DEL RILASCIO SEGUITO ALL INCIDENTE DI CHERNOBYL: L ESPERIENZA ITALIANA Venti anni fa un notevole sforzo fu profuso in Europa per quantificare i livelli di contaminazione [1] al suolo raggiunti nell incidente di Chernobyl (il cui rilascio ebbe inizio il 26 Aprile 1986 per terminare dieci giorni dopo) a causa della deposizione di radionuclidi dovuta al passaggio di una nube radioattiva. A causa della vastità del territorio contaminato molti Paesi fecero uso di sistemi montati a bordo di velivoli per poter monitorare nel minor tempo possibile l area contaminata. In Italia, così come in molti altri Paesi, tali sistemi erano stati sviluppati negli anni precedenti per poter far fronte alle situazioni di emergenza connesse con i rientri non controllati in atmosfera terrestre di satelliti alimentati con sistemi nucleari [2] o per la ricerca di sorgenti disperse o lasciate incostudite, le cosiddette orphan/lost sources (uno strumento moderno studiato per tale tipo di ricerche è descritto in [3]). Rivelatori gamma di grandi dimensioni o serie di rivelatori erano montati a bordo di velivoli ad ala fissa o elicotteri e, in tal modo, sorgenti relativamente grandi potevano essere rivelate volando a bassa quota. Sistemi analoghi erano utilizzati per il monitoraggio di impianti nucleari o impianti ove viene stoccato o si fa utilizzo di materiale radioattivo. Fig.1 A sinistra la struttura di sostegno del rivelatore NaI(Tl) alloggiato sotto la fusoliera dell elicottero Agusta-Bell 412 che fu utilizzato ai tempi dell incidente di Chernobyl e (a destra) la collocazione a bordo dello stesso elicottero della strumentazione di gestione e controllo del sistema. Agli inizi degli anni 80 [4] l Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Laboratorio Nazionale di difesa Atomica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mise a punto un sistema di misura che fu installato a bordo di un elicottero Agusta Bell 412. Essenzialmente il sistema di rivelazione consisteva di un rivelatore allo Ioduro di Sodio (NaI(Tl)) di notevoli dimensioni (16 x 1

4 x 4 ) che, dotato di un opportuno sistema antivibrante, trovava alloggio nella parte inferiore della fusoliera dell elicottero (vedi fig1a). A bordo del velivolo era alloggiata anche tutta la strumentazione di gestione del sistema. (vedi fig1b) I percorsi seguiti dalle nubi che si sprigionarono nell incidente furono estremamente complessi. Essi furono fortemente influenzati dalle condizioni atmosferiche e dall orografia del territorio attraversato e determinarono, per tale ragione, la contaminazione praticamente di tutti i Paesi dell emisfero boreale [5]. Fig.2 Spettri acquisiti in volo nelle date indicate. All epoca, con il sistema di monitoraggio descritto, fu portata a termine una serie di missioni, tra l inizio di maggio e la metà di giugno, nell Italia centro-meridionale. Il sistema permise sin da subito la rivelazione della presenza di contaminazione diffusa, l identificazione dei principali gruppi radioattivi presenti in aria (fig. 2) e di seguire il cambiamento nella loro composizione nel tempo, ma una valutazione quantitativa dei livelli di contaminazione si rivelò possibile soltanto nella missione del 21 di maggio. In fig.3 è mostrato l andamento della radioattività relativamente ai radionuclidi che contribuiscono agli ultimi due picchi degli spettri nelle quattro serie di misure relative al mese di maggio dove sono riportati i conteggi integrali dei due picchi di maggiore energia relativi alle varie località sorvolate. Dall osservazione dei grafici emerge chiaramente un incremento nel tempo della radioattività rivelata nelle prime due missioni a causa, probabilmente, del progressivo accumulo di particolato radioattivo sulla fusoliera dell elicottero durante il volo. Nella missione del 9 maggio si può dedurre dalle misure effettuate la persistenza in aria di particolato radioattivo poiché le misure non scalano con la quota così come ci si aspetterebbe nel caso di contaminazione distribuita unicamente ed uniformemente al suolo. 2

Fig.3 Conteggi relativi alle varie località sorvolate nei giorni 3, 6, 9, 21 maggio. Soltanto il 21 maggio fu possibile effettuare misure quantitative dei livelli di contaminazione al suolo. (fig.4) Fig.4 Valori di contaminazione al suolo espressi in kbq/m 2 relativi alle zone sorvolate il 21 maggio 1986. 2. LA LEZIONE DI CHERNOBYL Nella nostra esperienza, è stato possibile effettuare misure quantitative della contaminazione soltanto dopo alcuni giorni dall incidente. Infatti, una valutazione quantitativa dell attività della sorgente o della contaminazione al suolo con il sistema in uso, attraverso l analisi degli spettri gamma acquisiti nel corso delle sessioni di volo, si è dimostrata essere possibile soltanto nel caso in cui la sorgente avesse potuto pensarsi essere puntiforme o uniformemente distribuita al suolo. Da 3

queste osservazioni si è potuto dedurre, allora, che nel caso più generale, cioè, quando non si hanno informazioni sulla geometria sorgente, le misure effettuate utilizzando comuni rivelatori (del tipo NaI(Tl) o HPGE, per esempio) possono fornire esclusivamente informazioni qualitative. Ciò è in realtà quello che accade nell immediatezza di un incidente quando una nube radioattiva sta passando sulla zona di interesse e le misure non scalano con la quota, non vi è dipendenza dal fattore di attenuazione dei gamma in aria ed è estremamente complesso se non impossibile sottrarre il contributo alle misure dovuto alla progressiva contaminazione del velivolo. Proprio in queste situazioni, invece, risulterebbe essere maggiormente necessario poter effettuare valutazioni di tipo quantitativo per mettere in atto le contromisure adeguate ed effettuare le giuste previsioni sui percorsi di propagazione della nube. Il progetto realizzato si rivelò, quindi, efficace per la localizzazione di sorgenti puntuali e per la misura di contaminazione al suolo in assenza di contaminanti in aria e dimostrò che per fornire misure quantitative sulla contaminazione in nube ed al suolo nella prima fase dell emergenza, cioè quando la nube radioattiva è nella fase di passaggio, bisognava approntare un apparato che potesse prelevare campioni di aria e misurare la concentrazione di radioattività direttamente in nube. In tal modo si sarebbe potuto determinare quantitativamente il valore della concentrazione in nube. Nel corso degli ultimi anni la ricerca è stata tutta tesa alla progettazione ed allo sviluppo di tali tipi di sistemi [7,8]. A tutti coloro che hanno operato nel settore in questi anni risulterà evidente lo sforzo fatto e le difficoltà superate per portare a termine l impresa e dotare il nostro Paese di uno strumento di misura adatto, qualora si dovessero verificare incidenti transfrontalieri di particolare gravità. 3. UNITÀ DI CAMPIONAMENTO E RIVELATORI DI RADIAZIONE Per effettuare il campionamento del particolato radioattivo e la conseguente misura della concentrazione della contaminazione in aria, il velivolo è stato dotato di una Unità di campionamento. L Unità che prende il nome di Sniffer permette la raccolta del campione prelevato in nube su di un supporto di filtrazione posizionato lungo la linea di suzione del sistema, la cui apertura e chiusura sono regolate da una valvola a spillo. L aria captata dalla sonda attraversa tutta la linea e raggiunge la linea di scarico mediante un eiettore che assicura un flusso continuo di aspirazione nonostante la progressiva ostruzione del filtro. Fig.5 L Unità di campionamento Sniffer. Il flusso in ingresso varia con la velocità del velivolo e può essere regolato entro un errore dell 1% approssimativamente tra i 30 ed i 70 l/min nel range operativo di velocità del velivolo che è compreso tra gli 80 km/h (~43 knots) ed i 194 km/h (~105 knots). 4

I dati forniti da diversi sensori di parametri ambientali (implementati nel sistema) permettono il calcolo della velocità del velivolo e del flusso campionato in tempo reale. L isocinetismo del campionamento (necessario perché si possa essere confidenti in merito alla significatività ed alla rappresentatività del campione raccolto sul supporto di filtrazione) viene assicurato attraverso un controllo software della valvola a spillo che garantisce che la velocità dell aria all ugello di ingresso della sonda sia uguale alla velocità relativa del velivolo. A valle della linea di aspirazione è posizionato il disco portafiltri. Esso è dotato di quattro dischi in teflon di 47 mm di diametro che consentono quattro distinte raccolte di campioni nel corso della stessa missione di volo. Traguardi ottici consentono il corretto posizionamento di ciascun filtro lungo la linea di suzione del campione e la loro identificazione. La linea presenta una parte che può essere movimentata attraverso il software di gestione del sistema che permette la rotazione del disco portafiltri e, al termine di questa fase, assicura la tenuta della linea di aspirazione del sistema. A valle del filtro ed allineato con la linea di aspirazione, un contatore Geiger (avente diametro esterno di 1 cm) ed un piccolo (1 cm 3 ) cristallo BGO (Bismuth Germanium Oxyde) (vedi fig.6) permettono una stima dell attività gross-beta e gamma totale e forniscono (il BGO) spettri gamma a bassa risoluzione. Fig.6 Il Geiger ed il BGO lungo la linea di aspirazione del campione. Uno spettro gamma ad alta risoluzione è, invece, acquisito da un rivelatore HPGe ( High Purity Germanium ) che non è posizionato lungo la linea di suzione del campione, ma in modo tale da interfacciarsi al filtro, al termine di ogni singolo campionamento, dopo una rotazione di 90 del disco portafiltri. In tal modo, in caso ci trovi a dover fronteggiare una situazione anomala, è possibile arrivare ad identificare ciascun radionuclide presente nel campione raccolto sul supporto di filtrazione. In presenza di contaminazione diffusa, non esponendo un filtro lungo la linea di campionamento, è possibile una stima del fondo, e quindi la misura quantitativa (previa sottrazione dello stesso) della concentrazione dei radioisotopi anche quando la fusoliera può ritenersi contaminata dalla nube radioattiva che il velivolo sta attraversando. Il rivelatore HPGe è stato appositamente progettato in modo da tener conto delle particolari limitazioni imposte dalla geometria del sistema, nonché da quelle del velivolo stesso. 4. IL SISTEMA SNIFFER A BORDO DELLO SKY ARROW Il sistema è stato pensato fin dall inizio in modo tale che i pesi della strumentazione, le caratteristiche di alimentazione e gli ingombri potessero essere compatibili con l uso sia su velivoli tradizionali (nelle situazioni cosiddette far field ), sia su velivoli senza pilota (UAV) (nelle situazioni near field ). La sonda che provvede al campionamento è stata installata a bordo in una zona dove possono essere considerate trascurabili le perturbazioni indotte dall avanzamento dell aeromobile in aria. Questo fa sì che nella scelta dell aeromobile si sia ritenuto opportuno propendere per un velivolo ad ala fissa che potesse volare in condizioni di sicurezza a bassa quota ed appartenesse alla categoria di velivoli 5

cosiddetti STOL ( Short Take Off and Landing Aircraft ), capaci, cioè, di effettuare le operazioni di decollo ed atterraggio in poche centinaia di metri. Fig.7 Installazione dello Sniffer nella parte anteriore e del rivelatore NaI(Tl) nella parte posteriore dello Sky Arrow. Il velivolo scelto è stato lo Sky Arrow 650, prodotto da Iniziative Industriali di S.p.A di Roma. L unità di campionamento con il rivelatore HPGe sono state collocate nella parte anteriore del velivolo, mentre nella parte posteriore dello stesso ha trovato alloggio un rivelatore NaI(Tl). Il disco portafiltri può essere facilmente rimosso dal suo alloggiamento senza dover necessariamente smontare l unità di campionamento tutta. I filtri utilizzati nel corso di una missione possono essere analizzati in laboratorio per poter caratterizzare gli aerosol raccolti anche da un punto di vista chimico e morfologico. Al termine della missione il particolato contaminato accumulatosi nel corso della stessa missione può essere facilmente rimosso insufflando aria all interno della linea di campionamento. In fig.8 è mostrato lo Sky Arrow. In particolare sono visibili la sonda di prelievo del campione ed il criostato del rivelatore HPGe. Fig.8 Lo Sky Arrow su cui è stato installato il sistema Sniffer. Nella parte posteriore dell aereo, alloggiato all interno dell aereo stesso ma affacciato in corrispondenza di un apertura nella parte inferiore della fusoliera, è posto un rivelatore a NaI(Tl) di grandi dimensioni (40x10x10 cm 3 ) del tipo usualmente utilizzato per le misure da mezzo aereo e simile a quello utilizzato per le campagne aeree del periodo post-chernobyl. 6

Inoltre alla strumentazione per la rivelazione della radioattività, il sistema è dotato di antenna GPS per la localizzazione spazio-temporale dei dati acquisiti, di vari sensori di temperatura e pressione per la rilevazione dei dati ambientali e dati relativi al flusso di aria campionato oltre che di vari dispositivi per la movimentazione di parti del sistema di prelievo. Tutta la strumentazione è gestita da due schede logiche Mesa 4C60 e Mesa 4C28 in standard PC104 e PC104 Plus. Le due schede comunicano tra loro in protocollo laplink parallelo. La scheda 4C60 funziona da master e comanda, tra l altro, una scheda video SVGA utilizzata per visualizzare lo stato dei diversi strumenti ed apparati, la fase di esecuzione del programma di gestione ed i messaggi al pilota su uno schermo da 9 che fa parte della strumentazione del pannello di controllo del pilota ( fig. 9). Fig.9 Lo schermo sul pannello di controllo del pilota con le indicazioni del funzionamento delle varie parti del sistema. Una tastiera con tre pulsanti permette al pilota di fornire i comandi essenziali per lo start/stop dell acquisizione e per il cambio filtro. La scheda 4C28 funziona da slave ed è connessa con varie schede che controllano la strumentazione. 5 STATO DEL PROGETTO E PROSPETTIVE FUTURE Tutta la strumentazione è stata montata a bordo e si sono fatte le prove di volo necessarie per ottenere i permessi dall ENAC che è l autorità preposta alla sicurezza del volo in Italia. Questa configurazione dello Sky Arrow è la seconda certificata (Sky Arrow RPGN - Radioattività, Particolato, Gas Nocivi) per misure ambientali, dopo quella messa a punto dall Università di San Diego e dalla NOAA-Air Resources Laboratori e successivamente dal CNR-IBIMET (versione Sky Arrow ERA- Environmental Research Aircraft). Per quanto attiene gli aspetti legati alla radioattività permette la rivelazione della radioattività al suolo, per mezzo del rivelatore ad alta sensibilità di NaI(Tl) ed il campionamento in nube e misura on-line della contaminazione γ. E l unico mezzo esistente che permetta tali funzioni abbinate. I voli di messa a punto della metodologia e le misure inizieranno dopo l estate 2006 e prevedono raccolta dati per circa 10 mesi. In una sequenza di voli si testerà l operabilità e l adeguatezza del sistema e della strumentazione. Nella fase attuale del progetto i dati sono immagazzinati su una flash memory e sono analizzati successivamente a terra. In una fase successiva, che potrebbe cominciare anche prima che quella 7

programmata e finanziata sia finita, è necessario assicurare la disponibilità dei dati immediatamente dopo l acquisizione con la loro trasmissione a terra e l invio attraverso la rete ad un centro operativo di elaborazione ( sala controllo dell emergenza, CEVAD). In una ulteriore fase deve essere possibile inviare i comandi al sistema operativo direttamente dal centro operativo a terra. La quantità dei dati da trasmettere, per ora prevista, è all interno dei limiti della banda stretta ( 56 kbits) e quindi non pone problemi su questa caratteristica della rete, mentre è richiesta una copertura geografica la più ampia possibile per permettere l invio e ricevimento dei dati da un sito remoto ovunque posto. Un altro aspetto riguarda la possibilità di installare la strumentazione su un velivolo telecomandato per permetterne l operabilità anche in situazione di nube altamente contaminata, come è quella che si verifica in una situazione near-field. La strumentazione è stata fin dall inizio pensata perché in termini di peso, ingombro e necessità di potenza di alimentazione elettrica sia compatibile con tale evenienza. Aver messo a punto tale strumentazione ha richiesto un notevole sforzo e così ne richiederà la sua definitiva messa a punto operativa. La speranza è che si trovino i modi ed i mezzi perché tale sforzo che ha dotato il Paese di uno strumento idoneo per essere di valido aiuto nella gestione di vari tipi di emergenza radiologica vada a buon fine con l individuazione di un operatore istituzionale che possa gestire in via ordinaria tale strumento. BIBLIOGRAFIA [1] Commission of the European Community: Atlas of Chernobyl deposition on Europe after the Chernobyl Accident, EUR Report 16733, EC Office of Publication, Luxembourg, (1996) [2] Gummer, W.K., Campbell, F.R., Knight, G.B. and Ricard, J.L. Cosmos 954. The Occurrence and Nature of Recovered Debris. Atomic Energy Control Board. (INFO-0006). AECB, Canada. (1980) [3] Kettunen, M. and Nikkinen, M. Gammajet Fixed-wing Gamma Survey for the Detection of Radioactive Material. Stuk-Yto-Tr 185 Report. (2002) [4] Bertocchi, A., Crateri, R., Frullani, S., Gaddini, M., Garibaldi, F., Giuliani, F., Gricia, M., Maselli, R., Monteleone, G., Mazzini, F., Naddeo, C., Salusest, B., Santavenere, F., Tacconi, O. and Vischetti, M.,: Remote Sensing of Fission Products Famma Rays Radioactive Contamination. In: Proceedings of the Conference: Physics in Environmental and Biomedical Research. Rome, November 26-29, 1985 S. Onori & E. Tabet (Eds.) World Scientific Publisher, Singapore. pag.361-366 (1985) [5] OCDE-NEA. Chernobyl. Ten years on radiological and health impact. Paris. November 1996. [6] A. Bertocchi et al. Aerial monitoring of radioactivity. Annali dell Istituto Superiore di Sanità vol. 23, 1987 pag.409-430 (S. Risica ed.) (in Italian). [7] Cisbani, E. et al. : Aerial Platform Equipped for Nuclear Emergency Measurements, in Proceedings of the 1966 International Congress on Radiation Protection (IRPA9), Vol 2 p. 696-671 (1996). http://www.irpa.net/irpa9/cdrom/vol.2/v2_238.pdf [8] Frullani, S. et al. : In-plume Sampling and On-line Measurements During Emergency Early Phase, in Proceedings of the 2004 International Congress on Radiation Protection (IRPA11) (2004). http://www.irpa11.com/new/pdfs/7a10.pdf [9] Castelluccio, D. et al: Aerial Platform for In-Plume Sampling and On-Line Measurements in the Emergency Early Phase, in Proceedings of the International Conference on Monitoring, Assessments and Uncertainties for Nuclear and Radiological Emergency Response, Rio de Janeiro 21-15 November 2005 to be published 8