L INFERMIERE INFORMA... IPASVI...e ti insegna i comportamenti più adeguati per ottimizzare il tuo stato di salute
Il Morso di vipera Usare calzature alte, pantaloni lunghi e aderenti. Camminare con passo cadenzato e pesante. Le vipere sono sensibili al movimento e alle vibrazioni. Ispezionare attentamente il luogo in cui si desidera sedere. Osservare attentamente prima di raccogliere qualsiasi cosa da terra, non mettere le mani in fessure del terreno, sotto le rocce o sassi. Prima di indossare indumenti deposti a terra o appoggiati ai rami scuotere più volte con decisione. Cosa fare in caso di morso di vipera: Rimanere tranquilli, sdraiarsi o far sdraiare l infortunato possibilmente non al sole. Allertare il 118 e rispondere con chiarezza alle domande poste dall Infermiere. Scoprire la parte interessata e rimuovere eventuali anelli o lacci di costrizione. Lavare con acqua il punto del morso. Il veleno è idrosolubile. Se il morso interessa gli arti immobilizzare tutto l arto interessato. NON utilizzare lacci improvvisati a monte del morso. Il laccio non blocca il flusso linfatico responsabile della diffusione del veleno. NON incidere o succhiare la ferita. NON somministrare alcolici. La vipera anziché attaccare chi la disturba preferisce allontanarsi.
Il Morso di zecca Usare calzature alte, indossare abiti lunghi e di colore chiaro. Camminare nei sentieri ed evitare il più possibile di addentrarsi nella vegetazione incolta. È possibile, ma non di sicura efficacia, l uso di repellenti chimici per insetti. Al ritorno da ogni escursione ispezionare tutto il corpo, compreso il cuoio capelluto. Per le zone difficili da controllare autonomamente farsi aiutare. Cosa fare in caso di morso di zecca: Gli stadi di sviluppo dell Ixodes. Tratto da Ruscio la Malattia di Lyme 1994. Rimuovere la zecca il prima possibile. Per questa operazione NON è necessario andare in Pronto Soccorso. Con una pinzetta posta il più aderente possibile alla cute afferrare l insetto alla base, senza schiacciarlo, tirare delicatamente verso l alto, senza strappi, possibilmente effettuando una rotazione in senso antiorario. Disinfettare la cute con un antisettico. Se la rimozione risultasse incompleta e il rostro (muso della zecca) fosse rimasto incluso nella cute, NON allarmarsi. Ripetere l operazione di rimozione come descritta ed eventualmente rivolgersi al proprio medico. Nei 30 giorni successivi alla puntura per assicurarsi che la zecca non fosse portatrice di infezione: 1. controllare l area cutanea, sede del morso, per la possibile comparsa di una chiazza rossastra. 2. prestare attenzione alla comparsa di affaticamento, febbre, malessere e mal di testa. 3. in caso di comparsa dei sintomi sopra elencati rivolgersi al proprio medico dando indicazioni precise rispetto al giorno in cui si è stati morsi dalla zecca. Non tutte le zecche sono portatrici d infezione NON applicare sull insetto sostanze irritanti, oli, vasellina, creme, smalti, etc. NON eseguire immediatamente gli esami del sangue, il test recepisce la eventuale positività al contagio dopo 2 o 6 settimane. NON asportare la zecca con le mani o con i denti.
Gli Imenotteri Le punture degli Imenotteri Vespa Osservare con attenzione l ambiente e i luoghi in cui ci si trova. Nelle attività all aperto, se possibile, proteggersi con maglie a manica lunga e pantaloni lunghi. Evitare di camminare scalzi. Se avvicinati dagli insetti evitare movimenti bruschi, la loro è solo curiosità. Se siete attaccati dall insetto coprite il capo con un indumento e spostatevi lentamente verso un luogo sicuro. Cosa fare in caso di puntura di imenottero: Ape Calabrone Rimuovere il pungiglione con un rapido raschiamento. Lavare la zona con acqua fredda e/o applicare ghiaccio. Applicare, se in possesso, pomata antistaminica. Se nell arco di 10/30 minuti comparissero: calore diffuso, prurito su tutto il corpo specialmente alle estremità, abbassamento del tono della voce, gonfiore al volto, congestione delle vie respiratorie recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso o se impossibilitati allertare il 118. Questa condizione potrebbe evidenziare un allergia al veleno. NON comprimere la zona della puntura o spremere il sacco velenifero. NON molestare nidi, favi, alveari o gli stessi insetti. NON grattare la zona di puntura dopo l asportazione del pungiglione. Le mani sono fonti di infezione. NON è necessario recarsi in Pronto Soccorso per il gonfiore della sola parte interessata dalla puntura. Se l arrossamento e il gonfiore fossero prolungati rivolgersi al proprio medico.
L infermiere informa Se devi allertare il 118 ti risponderà un infermiere esperto, che ti ascolterà, ti informerà e ti dirà come agire. Cosa fare: Dare indicazioni precise dell evento occorso e del luogo in cui ci si trova. Rispondere chiaramente alle domande poste senza perdere la calma. Seguire le indicazioni in attesa di essere raggiunti dai soccorsi. Lasciare libera la linea telefonica per poter essere ricontattati. NON perdere la calma. NON distrarti, segui attentamente le indicazioni date dall Infermiere. NON chiudere la comunicazione anzitempo. NON lasciare da solo l infortunato. Attendi l arrivo dei soccorsi. IPASVI COLLEGIO PROVINCIALE IP.AS.VI BELLUNO P.le Resistenza 3-32100 Belluno tel: 0437.30466 - fax: 0437.30717 e-mail: segreteria@ipasvibelluno.it www.ipasvibelluno.it - www.ipasvi.it Stampa Sommavilla - BL