PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria. Diop Mor Samb Modou FIRENZE



Documenti analoghi
PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Padiglione 38. San Salvi FIRENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Cipressino FIRENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Varlungo FIRENZE

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA UNIVERSITARIA BRUSCHI CARRARA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MATTIOLI SIENA

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI

Piano per la gestione delle emergenze UFFICI E RESIDENZA FASCETTI -

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA UNIVERSITARIA E MENSA CALAMANDREI FIRENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA DE NICOLA SIENA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria G. Salvemini FIRENZE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA FONTEBRANDA SIENA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA DON BOSCO PISA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E UFFICI FASCETTI PISA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA NETTUNO PISA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) Residenza Universitaria G.

PREVENZIONE INCENDI Capitolo 5

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE MENSA MARTIRI PISA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA SAN MARCO SIENA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria San Gallo FIRENZE

cod edificio DII / DEI via Gradenigo 6/a FASI OPERATIVE

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) MENSA BANDINI SIENA

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

Parte II specifica Edificio RM022 - Villino A Via degli Apuli, Roma. Il Responsabile dell Uspp Arch. Simonetta Petrone

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

D.M. 10 marzo Piano Emergenza Evacuazione

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)


DELL'ATTO DI NOTORIETA'

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO

PROJECT FINANCING SERVIZI ENERGETICI INTEGRATI

IMPRESA SICURA s.r.l.

I.I.S. Marconi-Guarasci Tel Fax UFPA4M - CSIS e - mail csis073004@istruzione.it

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

Capitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA FONTEBRANDA SIENA

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

Addetto alla Gestione Emergenza Antincendio

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

R.S.P.P. Misure contro l incendio

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

PROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE

COMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:

Protocollo operativo per la valutazione della gestione delle emergenze nei grandi centri commerciali

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

PIANO DI EMERGENZA INCENDIO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

REGOLE TECNICHE VERTICALI Attività ricettive turistico - alberghiere

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * *

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

Istituto Superiore Magnaghi Viale Romagnosi Salsomaggiore Terme (PR) Tel Fax

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza

PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs. 81/08

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello :

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE

ADDESTRAMENTO SQUADRA DI PRIMO INTERVENTO ANTINCENDIO SVOLTI SECONDO IL PROGRAMMA DEL DECRETO MINISTERIALE 64/98

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

ISTRUZIONI Il seguente elaborato, che costituisce aggiornamento ed integrazione del cap. 4 del Documento di Valutazione dei

PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

PER LE INTERFERENZE LEGATE ALLE ATTIVITA IN APPALTO Art. 26 D.Lgs. 81/08

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

Rubrica Chiarimenti del

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

P.A.S. = PROTEGGI-AVVERTI-SOCCORRI

PIANO DI MIGLIORAMENTO

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Collegio Enrico Fermi - S.N.S. Pisa

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

RELAZIONE DESCRITTIVA DEI LOCALI BAR E MENSA A SERVIZIO DELL I.S.S.

I terzi che operano nell immobile dovranno provvedere alla compilazione del documento di valutazione dei rischi relativo alle attività svolte.

PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA

Classificazione per l esercizio di attività extralberghiera di Bed and Breakfast o B&B in categoria Unica

emmeciemme Srl Laboratorio di analisi, servizi e consulenze in campo agroalimentare 1 di 5 ROBERTO CROTTI

Sicurezza all IUE. All Istituto è presente la seguente struttura organizzativa in tema di sicurezza:

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE

Transcript:

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Residenza Universitaria Diop Mor Samb Modou FIRENZE 1

STRUTTURA SEDE Residenza Universitaria Diop Mor Samb Modou Via Del Mezzetta n 9/G Firenze tel 055 2261400 FIRENZE DESCRIZIONE La Residenza Universitaria Diop Mor Samb Modou è ubicata nella zona est di Firenze. La struttura è composta dal piano terra, primo, secondo, seminterrato e sottotetto; ai piani si accede attraverso una scala centrale rispetto all edificio oppure tramite ascensore. Il complesso immobiliare, sito in Via del Mezzetta, è costituito da 28 camere doppie, 26 singole, per un totale di 82 posti letto. Al piano primo sono presenti 7 zone comuni (soggiorno-pranzo) in diretta comunicazione, tramite scala interna, con il corridoio al secondo piano e 14 camere singole. Le camere singole al primo piano e al pian terreno, escluso quelle per disabili, hanno la caratteristica di avere il bagno in comune tra le camere adiacenti dotate di blocco alternato di apertura porte. Al secondo piano troviamo 28 camere doppie e una centrale termica. Il piano terra è composto dalla hall, la portineria, due sale studio, l ufficio Segreteria Servizio Residenze, un gruppo di servizi igienici, sala internet, uno spazio multifunzionale (sala riunioni/video), archivio segreteria, ascensore e 12 camere singole. Al piano seminterrato sono presenti un ampio garage, centrale trattamento d aria, centrale idrica, lavanderia, magazzino, deposito biancheria, guardaroba, servizi igienici dotati di docce, palestra. IMPIANTI E ATTREZZATURE PRESENTI L edificio è dotato di: IMPIANTI ELETTRICI GENERALI IMPIANTI DI TERRA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA IMPIANTI E FOSSE BIOLOGICHE E POZZETTI ACQUE CHIARE/SAPONOSE E METEORICHE IMPIANTI IDRAULICI E IDRICO SANITARI IMPIANTO DI ADDUZIONE E DISTRIBUZIONE ACQUA POTABILE IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS CAPPE DI ASPIRAZIONE IMPIANTI ANTINCENDIO (IDRANTI, IMPIANTI DI RILEVAZIONE FUMI E CENTRALINE) ESTINTORI A POLVERE E CO2 IMPIANTI ANTINTRUSIONE IMPIANTI TVCC GRUPPI DI CONTINUITA E SOCCORRITORI - UPS ASCENSORI E MONTACARICHI SERVOSCALA E PIATTAFORME 2

CLIMATIZZAZIONE AMBIENTALE E GESTIONE DEL CALORE CENTRALE TRATTAMENTO D ARIA IMPIANTO FOTOVOLTAICO L edificio è servito da moduli termici installati esternamente con potenza totale di 582kw. VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO RISCHIO INCENDIO: RISCHIO MEDIO Il livello globale di rischio collegato alla struttura viene rappresentato con un modello matematico nel quale gli effetti del rischio stesso dipendono dai seguenti fattori: R (rischio)= P (Probabilità) * D (Danno) In particolare per la valutazione della PROBABILITA si prendono come riferimento i seguenti livelli: LIVELLO CARATTERISTICHE 1 Il rischio rilevato può verificarsi solo con eventi particolari o concomitanza di eventi poco probabili indipendenti. Non sono noti episodi già verificatisi. 2 Il rischio rilevato può verificarsi con media probabilità e per cause solo in parte prevedibili. Sono noti solo rarissimi episodi verificatisi. 3 Il rischio rilevato può verificarsi con considerabile probabilità e per cause note ma non contenibili. E noto qualche episodio in cui al rischio ha fatto seguito il danno. Per la valutazione del DANNO si prendono come riferimento i seguenti livelli: LIVELLO CARATTERISTICHE 1 Scarsa possibilità di sviluppo di principi di incendio e limitata propagazione dello stesso. Bassa presenza di sostanze infiammabili/combustibili. 2 Presenza di condizioni che possono favorire lo sviluppo di incendio e limitata propagazione dello stesso. Presenza media di sostanze infiammabili/combustibili. 3 Condizione in cui sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendio con forte propagazione dello stesso. Presenza elevata di sostanze infiammabili/combustibili. La valutazione del livello di rischio di incendio collegato ai singoli edifici, in relazione all attività svolta e al numero e alla tipologia di Personale e Utenza presente, viene effettuata facendo riferimento alla seguente Griglia di Valutazione: 3 6 9 PROBABILITA 2 4 6 1 2 3 DANNO RISCHIO BASSO 3

RISCHIO MEDIO RISCHIO ELEVATO 321\ STIMA RISCHIO INCENDIO ALL INTERNO DELLA RESIDENZA MEZZETTA: RISCHIO MEDIO PROBABILITA : LIVELLO 2 DANNO: LIVELLO 2 Il rischio rilevato può verificarsi con media probabilità e per cause solo in parte prevedibili. Non sono noti episodi già verificatisi. Presenza di condizioni che possono favorire lo sviluppo di incendio e limitata propagazione dello stesso. Presenza media di sostanze infiammabili/combustibili. Presenza media di sostanze infiammabili/combustibili. Materiali combustibili e/o infiammabili La presenza di materiali combustibili è riconducibile a: materiali di arredo dei locali; materiali di studio detenuti dagli studenti. Sorgenti di innesco Le sorgenti d innesco presenti all interno della Residenza sono riconducibili alla presenza di apparecchiature elettriche che possono non essere utilizzate in maniera corretta: ferri da stiro, apparecchiature elettriche per la cottura dei cibi, televisori ed utilizzatori elettrici portatili nelle stanze degli studenti. Allo scopo di richiamare gli studenti ai comportamenti corretti da adottare, vengono distribuite apposite informative e organizzati incontri con i responsabili della sicurezza dell Azienda DSU Toscana. All interno dei locali vige il divieto di fumo. All interno delle camere è applicato il divieto di utilizzo di stufe o fornelli elettrici. Affollamento All interno dell edificio è presente 1 Dipendente dell Azienda DSU Toscana a cui si aggiunge il Personale delle Ditte Appaltatrici. La Residenza Universitaria ospita 82 studenti 4

e sono presenti sale studio per circa 20 posti. GESTIONE DELL EMERGENZA IN ASSENZA DI PERSONALE Agli studenti alloggiati all interno della struttura vengono date istruzioni circa le modalità per contattare le Residenze universitarie presidiate H24. Il presente piano viene messo a disposizione degli studenti alloggiati, con particolare riferimento alle Schede allegate relative ai Comportamenti Sicuri e a quelli da attuare in caso di specifiche emergenze. COMPOSIZIONE SQUADRA EMERGENZA La Residenza è presidiata da 1 Portiere dalle ore 07 alle ore 01. Dalle ore 1 alle ore 7 si realizza un presidio a distanza in quanto gli impianti di videosorveglianza ed accesso sono collegati con la Portineria della Residenza Padiglione 38. 1 ADDETTO ALLA GESTIONE DELL EMERGENZA Verifica il Centralino di Emergenza e emana l ordine di evacuazione Effettua la chiamata dei Vigili del Fuoco e dell eventuale Soccorso Sanitario Verifica, la presenza di persone disabili e incarica uno studente o altra persona presente di gestire l evacuazione delle persone disabili Gestisce, se possibile, l interruzione delle utenze Allerta il Global Service Presidia le uscite di emergenza Avvia, se appositamente istruito, la procedura prevista per riportare gli ascensori al piano Presidia le uscite di emergenza e verifica la presenza degli Utenti presso i punti di raccolta 5

PROCEDURA DI EMERGENZA PROCEDURA DI EVACUAZIONE L Addetto alla Gestione delle Emergenze deve: - dare indicazioni sulle vie di uscita agli utenti ed alle altre persone eventualmente presenti; - verificare, qualora le condizioni lo consentano, che tutti abbiano abbandonato la struttura; - verificare che nessuno sia rimasto bloccato all interno degli ascensori; - recarsi al punto di raccolta e verificare la presenza degli utenti e dei lavoratori in modo da escludere la possibilità che qualcuno sia rimasto intrappolato. PROCEDURA EVACUAZIONE PERSONE DISABILI Eventuali disabili (persone che utilizzano sedie a rotelle e che hanno mobilità ridotta, persone con udito o visibilità menomata, ecc.), presenti a diverso titolo all interno dell edificio devono essere singolarmente seguiti e aiutati nell evacuazione da almeno una persona individuata fra i presenti al momento dall Addetto alla Gestione dell Emergenza. In ogni caso l evacuazione non avrà inizio prima che non si sia accertato che eventuali disabili presenti siano assistiti. Le persone che assistono il disabile hanno l obbligo di seguirlo e di non abbandonarlo mai fino al raggiungimento di un luogo sicuro. Nel caso di edifici su più piani, la persona disabile dovrà essere accompagnata in prossimità di un uscita di Emergenza e segnalata ai Vigili del Fuoco. 6

INTERVENTI ESTERNI PREVISTI GLOBAL SERVICE: Il Capitolato Speciale relativo alla Gara per l Appalto della manutenzione ordinaria e programmata degli immobili dell Azienda DSU Toscana prevede che nel caso in cui si verifichino situazioni di emergenza, definite come Situazioni che possono metter a rischio l incolumità delle persone e/o possono determinare interruzione delle normali attività, la Ditta appaltatrice è tenuta ad effettuare il sopralluogo per eventuale messa in sicurezza entro 1 ora dalla chiamata e i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza dovranno iniziare entro 1 ora dal sopralluogo. Vigilanza esterna: E previsto un servizio di vigilanza esterna che prevede 1 passaggio diurno con visita interna e 2 passaggi notturni con visita interna, potenziati nei periodi di chiusura della Residenza e nei giorni festivi. NUMERI UTILI Vigili del Fuoco 115 Soccorso Sanitario 118 Carabinieri 112 Polizia di Stato 113 GLOBAL SERVICE Dirigente Servizio Residenze: Magda Beltrami Coordinatore Servizio Residenze Firenze: Giuseppe Cioffi Cortile esterno alla struttura CPI PUNTO DI RACCOLTA Verbale di visita tecnica n 00019303 del 04.10.2013 Attività 66/B, 75/A e 74/B DATA 07.07.2014 REV. 00 ALLEGATO 1 ALLEGATO 2 ALLEGATO 3 ALLEGATO 4 ALLEGATO 5 ALLEGATO 6 PROCEDURA DI CHIAMATA DEI VIGILI DEL FUOCO PROCEDURA DI CHIAMATA DEL PRONTO SOCCORSO COMPORTAMENTI SICURI COMPORTAMENTI IN CASO DI INCENDIO COMPORTAMENTI IN CASO DI ALLAGAMENTO COMPORTAMENTI IN CASO DI TERREMOTO 7