Laura Zaccaria Direttore Centrale Responsabile Direzione Norme e Tributi

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«Superamento delle crisi di impresa e recupero crediti: le novità normative» Seminario ABI per i giornalisti Milano 17 settembre 2015 Laura Zaccaria Direttore Centrale Responsabile Direzione Norme e Tributi

La difficile situazione italiana Il recente rapporto della World Bank, c.d. Doing Business 2015, colloca l Italia: al 56 posto (tra i 189 sistemi economici analizzati) nella classifica generale di competitività al 147 posto con riferimento all efficacia della tutela coattiva dei diritti dei contraenti. Tale ultimo dato mostra: un grave deterioramento del nostro ranking rispetto all anno precedente (l Italia occupava il 109 posto) l urgente necessità di riformare e semplificare l ordinamento al fine di offrire una tutela più efficace al diritto di credito. 2

La difficile situazione italiana Tra il 2009 e il 2014 in Italia sono fallite 75.175 aziende, uno dei valori più alti tra i Paesi dell'area Ocse. Analizzando i numeri gli esperti hanno evidenziato come, rispetto al 2009, i fallimenti di imprese in Italia siano cresciuti del 66,3%, passando dai 9.383 del 2009 ai 15.605 del 2014. 3

La difficile situazione italiana L industria bancaria gestisce un elevato ammontare di crediti deteriorati, pari a 191,5 miliardi di Euro. Gli effetti negativi sulla dotazione patrimoniale delle banche derivanti dall'accumulo di crediti anomali sono stati sottolineati da diverse istituzioni e dall Unione europea. È stato evidenziato come lo smobilizzo dei crediti deteriorati sia cruciale per consentire alle banche di liberare risorse da destinare al finanziamento dell'economia. Compiere passi avanti in questa direzione costituisce un fattore cruciale per sostenere la ripresa. 4

Il lento processo riformatore Il sistema concorsuale italiano è stato soggetto ad un lento e complesso processo riformatore nell ultimo decennio; tra gli obiettivi conseguiti si possono annoverare: la maggiore flessibilità delle procedure concorsuali classiche l introduzione di strumenti di composizione negoziale della crisi la mitigazione dei rischi portati dall azione revocatoria fallimentare per i soggetti che intrattengono relazioni economiche e finanziarie con l impresa in difficoltà il superamento dell approccio punitivo nei confronti del fallito Gli sforzi compiuti, tuttavia, non appaiono ancora sufficienti. 5

La necessità di interventi urgenti sull intero sistema economico Appare dunque imprescindibile intervenire nuovamente, in maniera incisiva, sulla normativa: per meglio bilanciare le tutele offerte nelle procedure concorsuali per incentivare l efficacia degli strumenti di risanamento per razionalizzare, snellire, degiurisdizionalizzare e rendere meno onerose le modalità di liquidazione dei beni immobili nonché di escussione delle garanzie. Ciò anche al fine di recepire quanto prescritto agli Stati membri dalla Raccomandazione UE del 12 marzo 2014, n. 135, denominata on a new approach to business failure and insolvency. 6

Le novità normative Il Governo, alla luce delle ripetute istanze manifestate dalle parti coinvolte, ha emanato due Decreti Legge: a) il DL 12 settembre 2014, n. 132 (convertito dalla Legge 10 novembre 2014, n. 162) b) il DL 27 giugno 2015, n.83 (convertito dalla Legge 6 agosto 2015, n. 132). 7

a) Il DL n. 132/14 Il DL n. 132/14 reca Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell arretrato in materia di processo civile». Tale provvedimento, che ha introdotto istituti eterogenei volti, come recita la stessa intitolazione del provvedimento, alla c.d. «degiurisdizionalizzazione» del contenzioso civile, rappresenta un primo e parziale intervento di riforma della giustizia civile. 8

Il provvedimento introduce: Le misure introdotte misure che facilitano l accesso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie prima dell introduzione del processo ovvero a processo pendente misure tendenti più in generale a garantire una maggiore efficienza e celerità ai processi di cognizione ed esecuzione disposizioni eterogenee in materia di tutela del credito 9

b) Il DL n. 83/2015 Il DL n. 83/2015 reca «Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria». Il provvedimento pare contemperare diverse esigenze ed istanze, provenienti anche: dal mondo imprenditoriale dalle Istituzioni Internazionali, prime fra tutte il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea. Le istanze di certezza delle regole, soprattutto nell ambito delle procedure concorsuali, sono infatti state manifestate da più parti, e da diverse tipologie di creditori. 10

Gli interventi per le imprese Il DL n. 83/2015 appare tenere in debita considerazione anche le esigenze delle imprese in crisi, incentivando ulteriormente: periodi di moratoria da parte dei creditori accesso al credito durante il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione. 11

I rapporti con la Commissione Rordorf I contenuti del provvedimento appaiono altresì compatibili con il complessivo progetto di riforma della disciplina dell insolvenza, attualmente in discussione presso la Commissione istituita in seno al Ministero della Giustizia e presieduta dal Dottor Renato Rordorf (c.d. Commissione Rordorf ). Infatti, distinte appaiono le finalità ed i contenuti: il DL n. 83/2015 presenta quei caratteri di necessità e urgenza di intervento utili a correggere da subito aspetti la cui risoluzione non può più essere procrastinata il progetto di riforma della Commissione Rordorf manifesta invece caratteri di sistematicità del diritto concorsuale tali da non potersi considerare concorrente con il DL 83/2015 12

Principali contenuti del provvedimento Le misure previste dal provvedimento sono volte a: accelerare i tempi di recupero dei crediti semplificare e migliorare le procedure favorire la più rapida ed efficace soddisfazione dei creditori anche attraverso il potenziamento del ruolo di questi nell'ambito dei processi di risanamento dell'impresa aumentare la flessibilità delle ristrutturazioni stragiudiziali introdurre meccanismi di velocizzazione delle vendite esecutive e di misure volte a salvaguardare il valore dell'impresa in crisi e dei beni oggetto di vendita forzata. 13

Principali contenuti del provvedimento INTERVENTI IN MATERIA DI PROCEDURE CONCORSUALI introduzione di modifiche migliorative sulla finanza interinale, finalizzate a favorirne la concessione mediante l autorizzazione del tribunale, in caso di necessità, facilitando così l accesso al credito per l impresa introduzione di un accordo di ristrutturazione che produce effetti nei confronti di tutti i creditori bancari e finanziari secondo il quale viene applicata una moratoria e/o una falcidia del valore nominale del credito a tutti i creditori bancari e finanziari, laddove più del 75% di questi soggetti abbiano aderito all accordo 14

Principali contenuti del provvedimento INTERVENTI IN MATERIA DI PROCEDURE CONCORSUALI previsione di una durata massima della liquidazione nel fallimento (2 anni) e responsabilizzazione dei curatori fallimentari e dei commissari giudiziali miglioramento delle prospettive di recupero del credito (offerte e proposte concorrenti nel concordato preventivo) 15

Principali contenuti del provvedimento INTERVENTI IN MATERIA DI PROCEDURE ESECUTIVE Il provvedimento reca una serie di modifiche alle disposizioni del codice di procedura civile - in tema di disciplina delle procedure esecutive (mobiliari, immobiliari e presso terzi) - volte fondamentalmente ad accelerare le operazioni di vendita dei beni esecutati e migliorarne il valore di realizzo, tra le quali si segnalano quelle in tema di: rafforzamento del ricorso alla vendita senza incanto successo della vendita coattiva obbligo della delega delle operazioni di vendita determinazione del valore dell immobile avuto riguardo al valore di mercato riduzione dei termini ed eliminazione di alcune fasi processuali 16

Principali contenuti del provvedimento Nuove regole fiscali per la deducibilità delle rettifiche di valore sui crediti verso la clientela Con il D.L. n. 83/2015 è stato rimosso lo sfavorevole trattamento fiscale (IRES e IRAP) delle rettifiche di valore e perdite su crediti, che ha rappresentato uno dei principali svantaggi competitivi nei confronti delle banche europee che operano nell Unione Bancaria Europea sottraendo risorse da destinare al finanziamento dell economia. E prevista dal periodo d imposta 2015 la deducibilità immediata dal reddito imponibile delle rettifiche di valore su crediti verso la clientela (rispetto alla precedente deduzione dilazionata in più esercizi: 18 anni fino all esercizio 2012, 5 anni dal 2013). In particolare: in via transitoria la deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti iscritte nel bilancio relativo all esercizio 2015 è limitata al 75 per cento del loro ammontare le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela relative al restante 25% e le svalutazioni/perdite non ancora dedotte nei precedenti periodi d imposta (ossia i 18esimi e i quinti non ancora dedotti fino all esercizio in corso al 31 dicembre 2014) sono deducibili sulla base di specifiche percentuali che portano al 2025 all azzeramento dello stock delle rettifiche di valore. 17

Principali contenuti del provvedimento Nuove regole fiscali per la deducibilità delle rettifiche di valore sui crediti verso la clientela Il nuovo regime realizza finalmente una piena equiparazione degli intermediari italiani rispetto alle altre banche europee. Questa equiparazione è stata ottenuta salvaguardando il gettito erariale. Il D.L. 83/2015 prevede, infatti, un regime transitorio che, grazie alla rimodulazione delle deduzioni dalla base imponibile delle rettifiche su crediti pregresse non dedotte, assicura la compensazione tra: le maggiori deduzioni annue per il riconoscimento immediato delle rettifiche su crediti e le minori deduzioni delle rettifiche pregresse (rimodulazione temporale del loro riconoscimento fiscale con le modalità e i tempi previsti dal regime transitorio). il settore bancario finanzia in proprio questa norma 18

Conclusioni Le misure previste nel DL 83/2015 potranno contribuire in maniera sostanziale a: sostenere l intero sistema economico italiano favorire il risanamento delle imprese in crisi incrementare il mercato del credito. 19

Grazie per l attenzione l.zaccaria@abi.it 20