Approvazione delle linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali di bonifica in Emilia-Romagna E-R BUR 52/2012

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Approvazione delle linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali bonifica in Emilia-Romagna E-R BUR 52/2012 Il portale della Regione Emilia-Romagna Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BURERT) Regione Emilia-Romagna DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 5 MARZO 2012, N. 246 dei Approvazione delle linee guida per la riqualificazione ambientale canali bonifica in Emilia-Romagna LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste: in s.m.; - la L.R. 2 agosto 1984, n. 42, recante come oggetto Nuove norme materia Enti Bonifica. Delega funzioni amministrative e - la L.R. 23 aprile 1987, n. 16 recante come oggetto Disposizioni integrative della L.R. 2 agosto 1984, n. 42 Nuove norme in materia Enti Bonifica. Delega funzioni amministrative ; Richiamato l art. 1 della sopracitata L.R. 42/84 con cui si stabilisce che la Regione Emilia-Romagna riconosce, promuove ed organizza l'attività bonifica come funzione essenzialmente pubblica ai fini della fesa del suolo e un equilibrato sviluppo del proprio territorio, della tutela e della valorizzazione della produzione agricola e dei beni naturali, con particolare riferimento alle risorse idriche; Premesso che: la Regione Emilia-Romagna delinea la strategia sviluppo del territorio regionale meante il Piano territoriale regionale (PTR), strumento programmazione con il quale assume tra i propri obiettivi anche la qualificazione e la valorizzazione delle risorse ambientali, meante la definizione strategie integrate per il capitale ecosistemico e paesaggistico, ovvero meante un progetto innovativo e conviso dei rapporti fra ambienti trasformati ed ecosistema, ecologicamente funzionale e rispettoso della capacità rigenerazione delle risorse naturali; la Regione Emilia-Romagna persegue il raggiungimento adeguati livelli

sicurezza territoriale attraverso la pianificazione dell'uso del territorio e la programmazione degli interventi nei settori della fesa del suolo, della costa e della bonifica, svolgendo in particolare attività finalizzate a migliorare i livelli sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio, in un'ottica salvaguara dell'ambiente e del paesaggio e nel quadro della pianificazione bacino, strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo meante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d uso finalizzate alla conservazione, alla fesa ed alla valorizzazione del suolo e alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisico-ambientali; in attuazione dei principi generali e dei nuovi obiettivi dell azione comunitaria in materia protezione delle acque e degli ambienti acquatici dell Unione Europea, elaborati nell approccio integrato ed intersciplinare della Direttiva Quadro per le Acque 2000/60/CE, ed in particolare dell obiettivo concreto del raggiungimento, per tutti i corpi idrici, almeno uno Stato Ecologico Buono, che rifletta buone conzioni bioversità e naturalità, stato chimico-fisico e quantitativo, applicato a tutti i corpi idrici, compresi quelli artificiali, la Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano Tutela delle Acque (2005); per il territorio competenza della Regione Emilia-Romagna l'autorità Bacino del fiume Po, l Autorità Bacino dell Arno e l'autorità Bacino del fiume Tevere hanno coornato e redatto i recenti Piani Gestione dei Distretti Idrografici, ai sensi dell art. 117 del DLgs 152/06, rispettivamente per i Distretti Idrografici Padano, Appennino Settentrionale e Appennino Centrale, sviluppandoli insieme alle Regioni, agli enti locali, alle associazioni e in generale a tutti i portatori interesse rappresentativi nel settore ambientale, fino ai singoli cittani; sia il Piano Tutela sia i Piani Gestione inviduano, tra le misure prioritarie, quelle finalizzate alla rinaturalizzazione delle acque; in particolare il primo contempla azioni puntuali finalizzate alla rinaturalizzazione corpi idrici per ripristinare processi

autodepurazione e apporto alle falde, e, nell ambito delle misure per il risparmio idrico nel settore agricolo attraverso la gestione delle infrastrutture per l adduzione e la stribuzione, prevede che i Consorzi bonifica e irrigazione concorrano alla realizzazione azioni salvaguara ambientale e risanamento delle acque, anche al fine della loro utilizzazione irrigua, della rinaturalizzazione e della fitodepurazione, attuando azioni volte al raggiungimento anche per i canali bonifica un Potenziale Ecologico Buono, analogo allo Stato Ecologico Buono fissato per i corsi d acqua naturali; Considerato che la gestione dei canali bonifica può concorrere allo sviluppo sostenibile del territorio in una logica integrazione con le politiche poste in essere dalla Regione ponendo in essere misure tese a perseguire il risparmio delle risorse naturali e la riproducibilità; Ritenuto pertanto opportuno, al fine rispettare le compatibilità ambientali, in coerenza con gli obiettivi della programmazione regionale, fornire precisi inrizzi per la progettazione e per la esecuzione degli interventi necessari alla gestione dei canali bonifica, al fine contenerne al massimo l'impatto ambientale, definendo principi e meto applicando i quali gli interventi possano essere progettati e realizzati anche in funzione della salvaguara e della promozione della qualità dell'ambiente e tali da non compromettere le funzioni biologiche dell'ecosistema in cui vengono inseriti e da arrecare il minimo danno possibile alle comunità vegetali ed animali presenti, rispettando contestualmente i valori paesaggistici e culturali del contesto riferimento; Richiamata la determinazione del Direttore generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa n. 8262 del 21 giugno 2004 con cui è stato approvato il programma lavoro per la realizzazione del documento tecnico scientifico funzionale all emanazione, da parte della Regione, delle Linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali bonifica in Emilia-Romagna; Dato atto: che con la medesima determinazione 8262/04 e sulla base tale programma lavoro è stato conferito al Centro Italiano

Riqualificazione fluviale (CIRF) da Mestre l'incarico consulenza per la realizzazione del documento cui al precedente alinea, la cui elaborazione richiedeva specifiche e comprovate competenze non presenti nei ruoli regionali; che le attività previste dal progetto lavoro sono state assistite da funzionari del Servizio Difesa del Suolo e della Costa e Bonifica, con funzioni orientamento dell attività e verifica dei risultati, nonché coornamento tra i contenuti delle Linee guida e le attività pianificazione e gestione del settore; che sono state svolte perioche consultazioni con i Consorzi bonifica e con l URBER per acquisire pareri e suggerimenti in merito ai contenuti delle Linee guida; Viste le Linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali bonifica in Emilia-Romagna, allegate quale parte integrante al presente atto; Riscontrato che le Linee guida in questione: forniscono un insieme inrizzi che permettono raggiungere buoni livelli qualità ambientale, ecologica e paesaggistica nell esecuzione delle pratiche gestione dei canali bonifica, delle loro pertinenze e delle opere accessorie, pur nel contesto limitativo posto dall attuale stato dei luoghi e senza trascurare le garanzie sicurezza idraulica e buona pratica gestione e fornitura dei servizi attesi; declinano una forma gestione sostenibile che costituisce il migliore risultato ottenibile in termini qualità e prestazioni ambientali in un contesto fortemente antropizzato; hanno comunque anche lo scopo offrire agli amministratori, ai tecnici ed agli operatori settore e del territorio in generale inrizzi e modelli da applicare e da tenere a guida nell esercizio delle verse funzioni ed attività inerenti la gestione del reticolo idrico; Tutto ciò premesso, dato atto, considerato e valutato; Richiamate le seguenti proprie deliberazioni: n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente Prima fase riorno delle strutture organizzative della Giunta regionale. Inrizzi in merito alle

modalità integrazione interrezionale e gestione delle funzioni trasversali e s.m.; n. 1633 del 27 novembre 2006 Mofiche all assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente ; n. 2416 del 29 cembre 2008, concernente Inrizzi in orne alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull esercizio delle funzioni rigenziali. Adempimenti conseguenti la delibere 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07 e s.m.; n. 2060 del 20 cembre 2010 "Rinnovo degli incarichi Direttore Generale della Giunta Regionale in scadenza al 31 cembre 2010"; Dato atto del parere allegato; Su proposta dell Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa. Protezione Civile e dell'assessore all'agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico Venatoria; a voti unanimi e palesi; delibera: dei 1. approvare le Linee guida per la riqualificazione ambientale canali bonifica in Emilia-Romagna, allegate al presente atto; 2. stabilire che le Linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali bonifica in Emilia-Romagna costituiscano strumento riferimento e supporto, nonché orientamento omogeneo, da applicare nella gestione tutte le pertinenze dei corsi d acqua artificiali del reticolo idrografico regionale, quando ne ricorrano le conzioni morfologiche ed ambientali; 3. stabilire che le Linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali bonifica in Emilia-Romagna costituiscano strumento riferimento anche per la gestione dei corsi d acqua naturali, pur con i necessari adeguamenti; 4. sporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna; della 5. pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web Regione Emilia-Romagna.

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