I nuovi colori dell Italia elettorale POLITICHE E STRATEGIE: LE IMPRESE RISPONDONO Prof. Ilvo Diamanti Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Parma 9 Aprile 2010
SCHEDA METODOLOGICA I seguenti dati si basano su una ricerca condotta da Demos & Pi su incarico del Centro Studi di Confindustria Periodo di rilevazione gennaio febbraio 2010 Metodo di rilevazione: CATI (Computer Assisted Telphone Interviewing) La ricerca è stata realizzata attraverso due distinte rilevazioni: La prima rilevazione si basa su un campione probabilistico di imprenditori, titolari di imprese, con 10 e più addetti, iscritte alle associazioni territoriali di Confindustria. Il campione di 620 unità, è stato stratificato per settore di attività, classe dimensionale e area geografica. La seconda rilevazione ha coinvolto un campione probabilistico, statisticamente rappresentativo della popolazione adulta (15 anni e più) residente in Italia. Il campione di 2.206 casi, è stato stratificato per genere, classe di età, area geografica e successivamente ponderato per livello d istruzione.
GLI IMPRENDITORI: SPECCHIO DEL PAESE Gli imprenditori riflettono e interpretano i sentimenti del Paese e della popolazione. Mai come oggi ne sono un riassunto fedele. Perché combinano sfiducia collettiva con un alto livello di fiducia personale. Perché non credono molto nelle istituzioni e soprattutto nella politica, da cui si sentono penalizzati, ma piuttosto in se stessi, nella propria famiglia, nella propria impresa. Perché stentano a guardare lontano, nel futuro dell economia e dell industria MA
GLI IMPRENDITORI: SPECCHIO DEL PAESE credono nel proprio futuro: personale e aziendale. E questo è il lato migliore della vicenda. Perché in un contesto difficile e sfavorevole, continuano ad investire e a rischiare. Su se stessi e nel paese.
Ritengono che il Paese abbia perso competitività
Lei ritiene che la competitività dell Italia nei confronti degli altri Paesi Europei, rispetto a tre anni fa, sia: (valori percentuali) Rimasta uguale 33.7% Diminuita 46.9% Aumentata 16.3% Non sa / Non risponde 3.1% Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Dubitano che l industria manifatturiera riprenda competitività nel prossimo futuro perché si sentono penalizzati dal sistema pubblico e fiscale
Come immagina la competitività del settore manifatturiero italiano tra cinque anni? (valori percentuali) Uguale ad oggi 23.3% Migliore 29.6% Peggiore 38.6% Non sa / Non risponde 8.5% Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Tra i seguenti provvedimenti quale ritiene il più urgente per rilanciare il sistema economico italiano? (valori percentuali) Riduzioni fiscali per le imprese 36.9 Semplificazione ed efficienza della Pubblica Amministrazione 14.7 Flessibilità del mercato del lavoro 8.8 Facilitare l accesso ai servizi finanziari e di credito 8.4 Investimenti in infrastrutture 8.0 Riforma meritocratica della scuola e dell università 6.5 Riduzione dei costi dell energia 5.5 Potenziare l integrazione tra imprese e università/centri di ricerca 2.7 Ammodernamento del sistema di ammortizzatori sociali 2.3 Aiuti all export e alle attività all estero 2.2 Liberalizzazioni nel settore dei servizi 1.8 Non sa, non risponde 2.1 Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
E le aspettative circa l uscita della crisi sono peggiorate anche se rispetto alla popolazione sono più ottimisti
Secondo lei, quando finirà l attuale crisi economica? (valori percentuali) Febbraio 2010 (Imprenditori) Gennaio 2010 (Popolazione) Entro sei mesi 8.7 6.3 Entro un anno 28.0 21.5 Entro due anni 30.8 25.7 Tra più di due anni 26.5 39.8 E già finita 0.9 0.7 Non sa / Non risponde 5.0 6.0 Totale 100 100 Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Anche sul futuro dei giovani sono pessimisti
Secondo lei i giovani di oggi avranno nel prossimo futuro una posizione sociale ed economica migliore, più o meno uguale o peggiore rispetto a quella dei loro genitori? (valori percentuali) Peggiore 57.8 61.8 Più o meno uguale 18.1 22.6 Migliore 12.3 21.9 Febbraio 2010 - Imprenditori Non sa / Non risponde 3.4 2.2 Gennaio 2010 - Popolazione Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Tuttavia, personalmente, contano di farcela: la crisi durerà a lungo, ma io ce la farò
Come immagina la competitività della sua azienda tra cinque anni? (valori percentuali) Migliore 52.6% Uguale ad oggi 23.5% Non sa / Non risponde 4.0% Non ci sarà più 0.8% Peggiore 19.1% Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
D altronde, c è ancora vocazione al lavoro autonomo e indipendente. E le imprese, soprattutto le più piccole, godono di grande fiducia nella società. E, reciprocamente: la società crede nel ruolo dell industria.
Se potesse scegliere un lavoro per sé o per i suoi figli, quale preferirebbe? (valori percentuali serie storica) Un lavoro in proprio 29.1 Un lavoro alle dipendenze di un ente pubblico 24.5 Un lavoro da libero professionista 22.9 Un lavoro alle dipendenze di una grande impresa 12.0 Un lavoro alle dipendenze di una piccola impresa o di un artigiano 7.1 Non sa / Non risponde 4.4 Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi)
Quanta fiducia prova nelle seguenti categorie sociali? (valori percentuali di coloro che ripongono moltissima o molta fiducia ) Operai 83.3 I piccoli e medi imprenditori 69.4 Professori 62.4 Liberi Professionisti 41.3 Commercianti 39.2 Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi)
Se secondo lei, qual è stato il ruolo dell industria nello sviluppo della sua regione? E quale pensa sarà nei prossimi cinque anni? (valori percentuali) 79.3 79.8 65.0 70.0 75.0 61.1 62.9 59.1 51.6 43.0 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Tutti Abbastanza o molto importante nel passato Abbastanza o molto importante nel futuro Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi)
Peraltro, è cresciuta e si è diffusa nella società la convinzione circa la virtù del merito e della concorrenza
E giusto che le persone più competenti ottengano riconoscimenti economici superiori? (valori percentuali) Molto 50.7% Molto o Moltissimo Poco 18.1% 70.0 % Per niente 11.9% Moltissimo 19.3% Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi)
Secondo lei, per ridare slancio all economia italiana, c è bisogno di maggiore o minore concorrenza? (valori percentuali) Febbraio 2010 (Imprenditori) Gennaio 2010 (Popolazione) Maggiore 62.9 66.7 Minore 25.0 25.8 Va bene così 8.9 3.6 Non sa / Non risponde 3.2 3.8 Totale 100 100 Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Tuttavia si investe sulle strategie familiari più che su forme di allargamento della proprietà e del management
Di fronte al problema del passaggio generazionale, qual è la migliore strategia da adottare? (valori percentuali serie storica) Febbraio 2010 Gennaio 2009 Mantenere la proprietà e la gestione all interno della famiglia Mantenere la proprietà ma ricorrere a manager esterni alla famiglia Mantenere la gestione a livello familiare e aprire il capitale a soggetti esterni Ricorrere a manager e aprire il capitale a soggetti esterni 47.0 28.5 25.7 32.1 12.7 12.9 9.6 16.5 Non sa / Non risponde 5.0 10.1 Totale 100 100 Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Non ci si fida dello Stato, a cui però si chiede protezione
Con quale delle seguenti affermazioni è maggiormente d accordo? (valori percentuali) Lo Stato deve intervenire sull'economia e sul mercato solo quando c'è veramente bisogno 57.2 72.9 Lo Stato deve intervenire sempre sull'economia e sul mercato 11.8 36.0 Lo Stato non deve intervenire mai sull'economia e sul mercato 5.0 14.7 Febbraio 2010 - Imprenditori Non sa / Non risponde 0.6 1.7 Gennaio 2010 - Popolazione Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Il mondo suscita inquietudine. La delocalizzazione è vista con preoccupazione. Inoltre, c è timore della concorrenza internazionale; in particolare delle economie emergenti. La Cina fa più paura della Germania. Anche se gli imprenditori continuano a puntare su nuovi mercati e sull innovazione
Alcune imprese della sua Regione hanno spostato o stanno spostando le proprie attività o una parte di esse all estero. Secondo lei si tratta di un fatto (valori percentuali) vantaggioso per le imprese, ma un rischio per lo sviluppo economico della sua regione 46.8 52.4 solo negativo 38.1 46.3 vantaggioso per le imprese e per l'economia della regione 6.9 9.5 Febbraio 2010 - Imprenditori Gennaio 2010 - Popolazione Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Secondo Lei, in questo momento, l Italia dovrebbe cercare soprattutto (valori percentuali) di aprire maggiormente la sua economia verso gli altri paesi proteggere la sua economia dalla concorrenza internazionale Febbraio 2010 (Imprenditori) Gennaio 2010 (Popolazione) 45.7 36.4 49.0 59.8 Non sa / Non risponde 5.3 3.8 Totale 100 100 Fonte: Sondaggio Demos & Pi. Popolazione: Gennaio 2010 (base: 2206 casi); Imprese: Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Tuttavia non hanno smesso di investire: non solo all esterno, ma anche all interno. Il giudizio negativo sulla delocalizzazione significa anche questo.
In quale area geografica sta facendo o ha intenzione di fare i suoi investimenti? (valori percentuali di quanti rispondono li sto già facendo ) Italia 59.3 Europa Occidentale 7.4 Europa Orientale 6.8 America del Nord 5.9 Asia 4.9 America Latina 3.8 Africa 3.2 Fonte: Sondaggio Demos & Pi, febbraio 2010 (base: 620 casi)
Insomma, gli imprenditori sono concentrati sul sé e sul noi. Sulla famiglia. Sul qui oltre che sul mondo.
D altronde, con il mondo devono -e sono abituati- a fare i conti. E questa è la differenza sostanziale rispetto al resto della società. Ciò che li rende esigenti e un poco insofferenti nei confronti della politica e delle istituzioni.
Per questo hanno bisogno di strategie condivise, comuni. Per questo chiedono e rivendicano riforme e attenzione dalla politica e dal governo.
Quali riforme ritiene più urgenti per rilanciare lo sviluppo del Paese? ( valori percentuali del totale della prima e della seconda scelta; Non risposte 1.6%) Sistema fiscale 56.9 Pubblica amministrazione e burocrazia 41.0 Mercato del lavoro 35.9 Istruzione 19.4 Giustizia 16.2 Istituzioni 8.0 Pensioni 4.8 Fonte: Sondaggio Demos & Pi, Febbraio 2010 (base: 620 casi)
Perché sanno che da soli, senza fare sistema, senza riforme, senza regole condivise, nel nostro piccolo NON CE LA POSSIAMO FARE!
FINE PRESENTAZIONE