In questo articolo racconto la mia esperienza alle prese con il motorino d avviamento andato in panne dopo il nubifragio ininterrotto del Costa a Costa. di Andrea Natale
Revisioniamo il motorino di avvia mento Revisioniamo il motorino di avviamento VALEO Prima di iniziare il lavoro bisogna procurarsi il kit di revisione in vendita presso le concessionarie. All interno del Kit troverete due carboncini, la molletta spingi carboncini e tre bronzine nuove. Inspiegabilmente non viene fornita la guarnizione in gomma che dovrebbe assicurare l impermeabilità del motorino A questo punto possiamo iniziare lo smontaggio del motorino di avviamento dalla moto. Per prima cosa staccare i morsetti della batteria. Passiamo adesso a scollegare i collegamenti elettrici sul motorino di avviamento. Abbiamo bisogno di un paio di pinze a becco piatto per rimuovere il festom (A in figura) ed una chiave del 13 per allentare il dado nascosto sotto il soffietto in gomma (B in figura) B A Una volta rimossi i collegamenti elettrici possiamo staccare il motorino di avviamento dal basamento motore. Occorre una chiave per brugole robusta e abbastanza lunga per poter fare leva ed è meglio prima di procedere all operazione irrorare le brugole di prodotti specifici tipo svitol che rendano l operazione meno faticosa Tolto il motorino di avviamento inseriamo nel foro sul carter rimasto aperto uno straccio per evitare che possa entrare della sporcizia nel foro rimasto aperto. Adesso possiamo iniziare la revisione del motorino di avviamento
Iniziamo lo smontaggio partendo dalla parte posteriore svitando i due bulloncini. Facendo molta attenzione a non danneggiare la guarnizione (che non è disponibile come ricambio!!) sfiliamo via il carterino posteriore e liberiamo i due carboncini tenuti dall apposita molletta. B B A Nella foto il piatto reggi carboncini (A nel disegno) non è ancora stato rimosso. E ben visibile dalla foto l infiltrazione d acqua avvenuta dalla guarnizione di tenuta (B nel disegno).
Adesso passiamo allo smontaggio della parte anteriore del motorino di avviamento. Per procedere sono assolutamente necessarie delle chiavi torque. Si può trovare nelle ferramenta la serie completa a circa 10-15 euro. ATTENZIONE: assolutamente non procedere a questa operazione con delle comuni brugole: rischiereste di rovinare le viti rendendo poi molto complesso lo smontaggio Ecco come si presenta il motorino una volta rimosse le tre viti torque che bloccano il carter anteriore.
Separiamo adesso la parte del riduttore dal motore elettrico vero e proprio, aiutandoci battendo con una mazzetta di gomma. A Una volta separate le due parti, passiamo ad eliminare il lamierino di protezione (A in figura) aiutandoci con un cacciavite per allargare le parpelle di tenuta. x y Dopodichè procediamo ad eliminare il segher (segnato con il cerchio blu nel disegno). Se non possediamo l attrezzo apposito anche qui ci aiuteremo con un cacciavite spingendo contemporaneamente le due estremità superiori (segnate in figura con x ed y). verso il basso. Questa operazione ci consentirà di avere accesso agli ingranaggi e poterli parzialmente estrarre come visibile nella foto sotto.
Adesso si si può procedere alla rimozione dell elettrocalamita fissata alla scocca metallica per mezzo di tre viti torque (nella foto segnate con la freccia). eliminate le viti che trattengono l elettrocalamita passiamo alla rimozione del perno che trattiene la leva (indicata con A nella foto) alla piastra di supporto. A A Dopo aver smontato l elettrocalamita puliamo il corpo in rame con uno straccio.
Provvediamo adesso ad effettuare una prima pulizia di massima del gruppo riduttore utilizzando un pennello imbevuto nel petrolio. Asciugheremo poi i vari componenti con un getto di aria a bassa pressione. Una volta ripulito dalla sporcizia si può iniziare lo smontaggio del gruppo riduttore per poter sostituire la bronzina (indicata dalla freccia gialla in foto). A Per effettuare lo smontaggio serve un estrattore che consenta di eliminare l anello di tenuta A. (vedi foto e disegno) Non disponendo di questo estrattore nella mia dotazione d officina per lo smontaggio dell anello di tenuta mi sono avvalso della collaborazione del padre di un mio amico che lavora in una officina di rettifica motori. Questo è l unico intervento dato in appalto esterno. ;-) Sostituita la bronzina con quella nuova del Kit i revisione possiamo procedere al rimontaggio del gruppo riduttore senza incontrare difficoltà. Prima di chiudere con il coperchietto di lamierino il gruppo ingranaggi (vedi foto sopra) su consiglio di Murry ho provveduto ad ingrassare abbondantemente utilizzando grasso molto compatto.
Possiamo dedicare le nostre attenzioni al cuore pulsante del motorino di avviamento, la parte del motore elettrico che aziona gli ingranaggi del riduttore. Come potete vedere dalla foto il mio motorino non era messo granchè bene L acqua penetrata aveva prodotto un bello strato di ruggine che impediva quasi completamente il passaggio di corrente. Nulla di irrecuperabile, per fortuna!! Per prima cosa dobbiamo separare il rotore dallo statore (parte esterna fissa del corpo metallico) Misteriosamente sull esploso del manuale di officina non viene fornita alcuno spaccato del motore elettrico sulla parte posteriore del motorino c è un cappuccio di lamierino (indicato dalla freccia nella foto) che dobbiamo rimuovere per avere accesso al segher di tenuta sull albero dello statore. Per eliminare il segher agiremo, come già visto, con l apposita pinza oppure con il cacciavite.
Una volta rimosso il segher di tenuta, potremo facilmente vincere il campo magnetico ed estrarre così il rotore del motorino elettrico. Ecco come si presentavano rotore e statore subito dopo la loro separazione Da notare la ruggine e li incavi sull indotto quasi completamente ostruiti dal consumo dei carboncini La ruggine ha intaccato il corpo metallico del motorino, inoltre i magneti attirano a sé tutte le particelle rendendo ancor più critica la pulizia Ho iniziato la cura partendo dal rotore. Per mia fortuna dispongo anche di un tornio, decisamente utile in mille occasioni! Ovviamente se non disponete di un tornio potete effettuare manualmente tutte le operazioni descritte utilizzando della carta abrasiva fine. Chiuso il rotore nel mandrino e piazzata la contropunta per evitare sbandieramenti durante la rotazione ho dato una leggerissima passata sull indotto. Pochi decimi di millimetro, meglio non esagerare, basta dare una pulita e ripristinare il piano di lavoro dei carboncini.
Per pulire il corpo del rotore ho utilizzato della comune carta abrasiva tenendola premuta contro il rotore dopo aver avviato il tornio. N.B. questo tipo di operazione non è molto ortodossa, farebbe rabbrividire qualsiasi responsabile della sicurezza: c è il pericolo di urtare con le dita le griffe del mandrino del tornio che è in movimento con le inevitabili conseguenze. PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE!!! Procederemo poi a liberare dai detriti di lavorazione le scanalature sull indotto utilizzando un truschino ben appuntito. A conclusione del lavoro irroriamo abbondantemente tutto il rotore con un prodotto specifico antiumidità per contatti elettrici. P.S. visto l odore pestilenziale di questi prodotti consiglio di effetuare l operazione all aperto.
Iniziamo adesso la pulizia dello statore rimuovendo quanta più ruggine possibile servendoci di un raschietto. Dovremo cercare ad intervalli regolari di rimuovere con uno straccio quanti più detriti possibili dai magneti che li attirano. Successivamente effettueremo un lavaggio dello statore utilizzando un prodotto antiumidità e detergente, io ho utilizzato il CRC marine. Oltre al pennello utilizzeremo per questa operazione anche una spazzolina in rame tipo quelle usate per la pulizia delle candele. Nella foto sopra si possono notare alcuni particolari del motorino di avviamento già pronti per il rimontaggio
Ecco come si presentava lo statore dopo la pulizia. Ho anche provveduto a riverniciare l interno - dopo aver opportunamente schermato i magneti con nastro da carrozzieri utilizzando vernice Ferox. Dopo l opportuno periodo di essicazione della vernice ho effettuato anche sullo statore un trattamento con spray specifico per contatti elettrici. Per concludere il lavoro sullo statore non resta che sostituire la bronzina sulla quale lavora l albero del rotore indicata nella foto sopra col cerchietto rosso). Per estrarre la bronzina dalla sua sede bisogna agire con estrattore artigianale: battendo un pezzo di tubo dello stesso diametro sulla bronzina stessa. Una volta estratta la vecchia bronzina dalla sua sede si procede ad inserire la nuova. Per evitare che la bronzina possa ruotare nella sua sede daremo un colpo di bullino tra la bronzina e la carcassa del motorino.
Effettueremo adesso la sostituzione dell ultima bronzina, quella presente sul carter che va ad innestarsi dentro al motore. Procederemo anche in questo caso come per la precedente: per estrarre la bronzina dalla sua sede bisogna agire con estrattore artigianale: battendo un pezzo di tubo dello stesso diametro sulla bronzina stessa. Una volta estratta la vecchia bronzina dalla sua sede si procede ad inserire la nuova. Per evitare che la bronzina possa ruotare nella sua sede daremo un colpo di bullino tra la bronzina e la carcassa del motorino. Effettuata la sostituzione verificheremo che il diametro del foro della bronzina sia perfettamente corrispondente con il diametro dell albero. Nel mio caso ho dovuto, come si può vedere nella foto sottostante, procedere ad una alesatura manuale a mezzo dell apposito attrezzo della bronzina perché questa presentava un foro di qualche decimo più piccolo dell albero. Non ho capito se questa differenza era dovuta ad un errore o sia invece voluta per permetere in fase di revisione di rimediare ad un consumo eccessivo dell albero del motorino d avviamento
A questo punto non resta che dedicarsi all assemblaggio di tutti i particolari del motorino di avviamento, seguendo a ritroso le operazioni di smontaggio ed aiutandosi all occorrenza con lo schema sottostante. Attenzione, è necessario prestare un po di attenzione al momento di montare i carboncini perché le piccole paratie isolanti (visibili nel disegno dietro ai carboncini stessi) tendono a muoversi dalla loro sede. Io mi sono aiutato con un pochino di grasso spalmato sul lato che va a contato con il carboncino stesso In questa fase sono anche intervenuto per cercare di rimediare alla scarsa tenuta agli agenti atmosferici del motorino, non dimentichiamo infatti che questo componente è di derivazione automobilistica (le piccole del gruppo PSA) utilizzo nel quale si trova montato in posizione maggiormente protetta. Possiamo migliorare la situazione servendoci di due prodotti differenti, uno, molto economico di più facile utilizzo è il comune silicone per sanitari in vendita nelle ferramente e nei Brico-Center, l altro, alternativa ben più costosa ma maggiormente efficace è il neoprene liquido, prodotto che viene utilizzato per la riparazione delle tute da sub.
Una volta scelto il materiale da utilizzare potremmo procedere passando un leggero cordone di materiale lungo tutti i punti di congiunzione seganti in giallo, all interno del labbro di guarnizione (A) e sempre all interno del coperchietto posteriore nel quale avremmo preventivamente inserita ed adeguatamente sigillato la parte di guarnizione indicata con la lettera (B). Terminato l assemblaggio spalmeremo i residui di materiale sigillante lungo le giunture. A questo punto possiamo procedere l collegamento del cavo che dall elettrocalamita porta corrente ai carboncini avendo cura di posizionarlo sulla vide dell elettrocalamita più vicina al corpo del motore (freccia rossa in foto e su disegno sopra)
Siamo giunti all ultima fase, il montaggio del motorino revisionato sulla nostra moto. Possiamo posizionare il motorino di avviamento sul basamento motore. Consiglio a tutti di sostituire le brugole eriginali con due bulloni di diametro e lunghezza uguali che facilitano notevolmente un eventuale futuro smontaggio. Avremo l accortezza di ricoprire le parti filettate che sporgono fuori dal carter con della vasellina. B A Passiamo adesso a collegare i collegamenti elettrici sul motorino di avviamento. Abbiamo bisogno di un paio di pinze a becco piatto per inserire il festom (A in figura) ed una chiave del 13 per chiudere il dado nascosto sotto il soffietto in gomma (B in figura) Non resta altro da fare che collegare i morsetti della batteria, girare la chiave, premere start e VIA!!! Ho cercato di riprodurre il più fedelmente possibile le varie operazioni da compiere, tuttavia dall esecuzione del lavoro alla stesura di queste note è passato un bel po di tempo Sono disponibile per chiarimenti ed eventuali spiegazioni in corso d opera. Andrea Natale