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Parlamento europeo 2014-2019 Commissione per lo sviluppo regionale 2017/2040(INI) 20.7.2017 PROGETTO DI RELAZIONE sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'ue (2017/2040(INI)) Commissione per lo sviluppo regionale Relatore: Andrea Cozzolino PR\1126600.docx PE604.868v01-00 Unita nella diversità

PR_INI_ImplReport INDICE Pagina MOTIVAZIONE SINTESI DEI FATTI E DELLE CONSTATAZIONI... 3 PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO... 5 PE604.868v01-00 2/9 PR\1126600.docx

MOTIVAZIONE SINTESI DEI FATTI E DELLE CONSTATAZIONI Contesto Negli ultimi anni le strategie macroregionali (SMR) hanno acquisito importanza in qualità di piattaforme per la cooperazione transnazionale tra gli Stati membri, ma anche con i paesi terzi. Esse forniscono un quadro integrato per affrontare le sfide comuni e sfruttare le potenzialità comuni. Nel periodo di programmazione 2014-2020, le SMR sono state integrate nei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE). Quattro SMR attuali (del Mar Baltico, del Danubio, dell'adriatico-ionio e alpina) riuniscono 19 Stati membri e 8 paesi terzi. Alcuni Stati membri partecipano a più di una SMR. Le SMR sono fissate entro i limiti del principio dei "tre no": non devono comportare nuovi finanziamenti dell'ue, né altre strutture formali a livello dell'ue, né nuova normativa dell'unione. Il sostegno finanziario proviene da programmi di cooperazione transnazionale a titolo della Cooperazione territoriale europea (CTE), finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Quattro di questi programmi contribuiscono all'attuazione di SMR (dotazione totale del programma operativo tra parentesi): - Mar Baltico (EUR 333 414 456) - Area del Danubio (EUR 262 989 839) - Adriatico-Ionio (EUR 117 918 198) - Area alpina (EUR 139.751.456) I paesi sono comunque incoraggiati a utilizzare diverse fonti di finanziamento (i fondi SIE e altri strumenti dell'ue, l'ipa, l'eni, le risorse nazionali, regionali e locali, private, ecc.) per contribuire al conseguimento di obiettivi comuni delineati nella SMR. Come sottolinea la Commissione 1, le SMR rappresentano più di un mero finanziamento perché "avvicinano i cittadini di diversi Stati membri e migliorano le loro condizioni di vita sociale ed economica attraverso la cooperazione transfrontaliera." Le SMR hanno strutture di governance diverse e affrontano sfide diverse. Alcuni problemi sono, in misura diversa, comuni, come ad esempio quello di garantire un adeguato livello di impegno politico e rendere disponibili risorse sufficienti. Nell'attuazione delle SMR la Commissione svolge un ruolo di coordinamento. Nel 2010, su richiesta del Consiglio, la Commissione ha istituito un gruppo ad alto livello per le SMR, con il compito di "assisterla nell'esercizio dei suoi poteri e delle sue responsabilità per quanto riguarda il funzionamento delle SRM" e il compito specifico di "consigliarla nel 1 Comunicazione della Commissione del 14 dicembre 2015 dal titolo "Investire nella crescita e nell'occupazione ottimizzare il contributo dei Fondi strutturali e di investimento europei" (COM(2015)0639 final), PR\1126600.docx 3/9 PE604.868v01-00

coordinamento e nel monitoraggio delle SRM" 1. Il gruppo è composto da rappresentanti degli Stati membri e dei paesi terzi che partecipano a SMR. I rappresentanti del Comitato delle regioni e della Banca europea per gli investimenti sono inoltre invitati a partecipare alle riunioni, in qualità di osservatori. Prospettive future Le discussioni in merito alla politica di coesione dopo il 2020 sono in corso ed è giunto il momento di discutere il futuro delle SMR nel quadro di questa politica. Per quanto riguarda il futuro delle SRM, è necessario risolvere numerose questioni: - coinvolgimento e impegno politico in che modo garantire che tutti i paesi partecipanti investano risorse sufficienti nelle SMR? - approccio orientato ai risultati ci sono opportunità di rendere più facilmente misurabili i risultati delle SMR? - campo di applicazione vi sono motivi per estendere il concetto di SMR? Il Consiglio, pur riconoscendo l'importanza delle SRM e ribadendo il principio dei "tre no", "resta disposto a esaminare qualsiasi iniziativa, accettata comunemente e matura, proveniente da Stati membri che si trovano di fronte a sfide comuni in una determinata zona geografica che potrebbe costituire una nuova SMR" 2. Nella riunione del 12 e 13 luglio 2017 la commissione REGI organizzerà un seminario con esperti in materia di SMR al fine di sostenere i lavori su questa relazione di attuazione. I risultati troveranno riscontro negli emendamenti al progetto di relazione. 1 Registro dei gruppi di esperti della Commissione e di altre entità analoghe - Gruppo ad alto livello per le strategie macroregionali. http://ec.europa.eu/transparency/regexpert/index.cfm?do=groupdetail.groupdetail&groupid=2455&lang= 2 Conclusioni del Consiglio sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'ue http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/cooperate/macro_region_strategy/pdf/concl_implementation_macro_ region_strategy_en.pdf PE604.868v01-00 4/9 PR\1126600.docx

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'ue (2017/2040(INI)) Il Parlamento europeo, visto il trattato sul funzionamento dell'unione europea (TFUE), in particolare il suo titolo XVIII, visti il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e le disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (in appresso "RDC") 1, visto il regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea 2, visto il regolamento (UE) n. 1302/2013, del 17 dicembre 2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) per quanto concerne il chiarimento, la semplificazione e il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di funzionamento di tali gruppi 3, viste le conclusioni del Consiglio del 25 aprile 2017 sull'attuazione delle SMR dell'ue, vista la relazione della Commissione del 16 dicembre 2016 sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'ue (COM(2016)0805) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD(2016)0443), vista la comunicazione della Commissione, del 10 giugno 2009, relativa alla Strategia dell'unione europea per la regione del Mar Baltico (COM(2009)0248), vista la comunicazione della Commissione, dell'8 dicembre 2010, dal titolo "Strategia dell'unione europea per la regione danubiana" (COM(2010)0715), vista la comunicazione della Commissione del 17 giugno 2014 relativa alla Strategia dell'unione europea per la regione adriatica e ionica (COM(2014)0357), vista la comunicazione della Commissione, del 28 luglio 2015, relativa alla strategia dell'unione europea per la regione alpina (COM(2015)0366), vista la relazione della Commissione, del 20 maggio 2014, sulla governance delle 1 GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320. 2 GU L 347 del 20.12.2013, pag. 259. 3 GU L 347 del 20.12.2013, pag. 303. PR\1126600.docx 5/9 PE604.868v01-00

strategie macroregionali (COM(2014)0284), vista la comunicazione della Commissione del 14 dicembre 2015 dal titolo "Investire nella crescita e nell'occupazione ottimizzare il contributo dei Fondi strutturali e di investimento europei" (COM(2015)0639), vista la sua risoluzione del 17 febbraio 2011 sull'attuazione della strategia dell'unione per la regione del Danubio 1, vista la sua risoluzione del 3 luglio 2012 sull'evoluzione delle strategie macroregionali dell'ue: pratiche attuali e prospettive future, in particolare nel Mediterraneo 2, vista la sua risoluzione del 13 settembre 2012 sulla strategia della politica di coesione dell'ue nella regione atlantica 3, vista la sua risoluzione del 28 ottobre 2015 su una strategia dell'unione europea per la regione adriatica e ionica 4, vista la sua risoluzione del 13 settembre 2016 su una strategia dell'ue per la regione alpina 5, visto lo studio del gennaio 2015 dal titolo "Un nuovo ruolo delle macroregioni nella cooperazione territoriale europea", pubblicato dalla Direzione generale per le politiche interne, Dipartimento B: Politiche strutturali e di coesione, vista la relazione di Interact del febbraio 2017 intitolata "Il valore aggiunto delle strategie macroregionali prospettiva a livello di programma e di progetto", visti l'articolo 52 del suo regolamento nonché l'articolo 1, paragrafo 1, lettera e), e l'allegato 3 della decisione della Conferenza dei presidenti del 12 dicembre 2002 sulla procedura relativa alla concessione dell'autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa, visti la relazione della commissione per lo sviluppo regionale e il parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A8-0000/2017), A. considerando che una macroregione può essere definita come un'area che abbraccia territori di diversi paesi o regioni accomunati da una o più caratteristiche o sfide 6 ; B. considerando che le SMR sono importanti, in quanto sono capaci di mobilitare gli attori istituzionali e la società civile per il conseguimento degli obiettivi strategici dell'ue; C. considerando che la SMR fornisce una piattaforma per la cooperazione tra gli Stati 1 GU C 188 del 28.6.2012, pag. 30. 2 Testi approvati, P7_TA(2012)0269. 3 Testi approvati, P7_TA(2012)0341. 4 Testi approvati, P8_TA(2015)0383. 5 Testi approvati, P8_TA(2016)0336. 6 Schmitt et al (2009), Macroregioni e strategie macroregionali dell'ue Uno studio, documento di lavoro elettronico NORDREGIO 2009:4. PE604.868v01-00 6/9 PR\1126600.docx

membri dell'ue e tra paesi terzi al fine di affrontare le sfide comuni e di rafforzare la cooperazione tra di loro e di migliorare l'integrazione dei diversi settori politici; D. considerando che le macroregioni sono coinvolte nell'attuazione di questioni politiche trasversali, di lungo termine e interconnesse; E. considerando che le SMR sono basate sul principio dei "tre no": a nuovi finanziamenti, a nuove strutture e a nuova normativa nell'ambito dell'attuale quadro politico dell'ue; F. considerando che i meccanismi di cooperazione già esistenti facilitano l'attuazione delle SMR, in particolare nelle fasi iniziali; G. considerando che ogni due anni la Commissione adotta un'unica relazione sull'attuazione di tutte le SMR dell'ue esistenti e che la prossima relazione è prevista per la fine del 2018; Le strategie macroregionali quali piattaforme per la cooperazione e il coordinamento 1. La pertinenza della SRM è stata sottolineata dal processo di globalizzazione, che ha reso i singoli paesi interdipendenti e richiede soluzioni per i problemi transfrontalieri in questione; 2. riconosce che in misura variabile elementi quali l'impegno, la titolarità, le risorse e la governance restano difficili da superare, per conseguire gli obiettivi prestabiliti; 3. sottolinea che le SMR continuano ad offrire un prezioso contributo alla cooperazione transfrontaliera, intersettoriale e a più livelli in Europa; 4. è del parere che la governance a più livelli dovrebbe essere integrata in tutta la SMR fin dall'inizio; 5. sostiene un coordinamento e forme di collaborazione migliori tra i diversi attori e le politiche a livello nazionale e regionale, al fine di agevolare l'attuazione delle SMR; 6. sottolinea l'importanza di rafforzare la capacità amministrativa al fine di assicurare un'attuazione efficace delle strategie; 7. sottolinea il fatto che le SMR devono essere sufficientemente flessibili per poter essere adattate e rispondere a eventi imprevisti che possono interessare le regioni coinvolte e l'ue in generale; sottolinea la necessità che la Commissione svolga un ruolo di coordinatore a tale riguardo; La strategia dell'ue per la regione del Mar Baltico (EUSBSR) 8. si compiace dei risultati conseguiti in seguito al varo della strategia nel 2009, in particolare per quanto riguarda i meccanismi di cooperazione non solo fra, ma anche all'interno, dei paesi interessati; 9. sottolinea le sfide ancora aperte, in particolare quelle concernenti l'ambiente e la connettività; esorta i paesi partecipanti a intensificare gli sforzi per affrontare il problema dell'inquinamento del Mar Baltico; PR\1126600.docx 7/9 PE604.868v01-00

10. prende atto del buon esempio di strategia di comunicazione fornito dalla EUSBRS; sottolinea la necessità di puntare al sostegno delle strategie di comunicazione a livello nazionale e regionale, al fine di aumentarne l'impatto; La strategia dell'ue per la regione del Danubio (EUSDR) 11. sottolinea l'impatto positivo che la strategia ha avuto sulla cooperazione tra i paesi partecipanti; 12. ritiene che il "Danube Financing Dialogue" sia un evidente esempio positivo di come superare gli ostacoli che le difficoltà nel finanziamento di progetti di importanza transnazionale devono spesso affrontare; 13. sottolinea che è essenziale mantenere un elevato livello di sostegno politico e incrementare le risorse e le capacità per affrontare le sfide che ancora persistono; La strategia dell'ue per la regione adriatica e ionica (EUSAIR) 14. sottolinea la natura distinta dell'eusair, in considerazione del numero di candidati potenziali e di paesi partecipanti, e ritiene che questo modello di cooperazione possa essere una grande occasione per l'intera regione; 15. osserva con preoccupazione i continui problemi in termini di risorse, governance e titolarità, che impediscono il pieno raggiungimento degli obiettivi della strategia; 16. sottolinea che negli ultimi anni la regione è stata al centro della crisi migratoria; ritiene che l'eusair possa contribuire ad alleviare tali sfide; La strategia dell'ue per la regione alpina (EUSALP) 17. ritiene che l'eusalp sia una chiara prova del fatto che il concetto di macroregione può essere applicato anche alle regioni più sviluppate; 18. accoglie con favore la struttura di governance della strategia, attualmente in corso di costituzione; 19. sottolinea che la strategia EUSALP può essere un buon esempio di modello per la coesione territoriale, dal momento che comprende diverse aree specifiche, produttive, montane e rurali, nonché alcune delle principali città dell'unione europea; 20. sottolinea che la regione alpina è delimitata da molti confini e che la strategia EUSALP può anche fornire l'opportunità di rafforzare la cooperazione transfrontaliera, di creare collegamenti e reti tra le persone e di eliminare le frontiere e gli ostacoli attuali per i lavoratori e le attività economiche; Un'Europa macroregionale dopo il 2020? 21. sottolinea che le SMR danno risultati positivi a condizione che siano radicate in una prospettiva politica a lungo termine e organizzate in modo tale che tutte le parti interessate siano efficacemente rappresentate fin dall'inizio; PE604.868v01-00 8/9 PR\1126600.docx

22. ritiene che l'attuazione della strategia possa essere coronata da successo soltanto se essa è basata su un coordinamento efficiente e su strutture di cooperazione e dispone di finanziamenti adeguati; sottolinea, a tale proposito, la necessità di cercare sinergie e complementarità fra i finanziamenti di enti regionali e nazionali e gli strumenti di finanziamento dell'ue; 23. propone che i paesi partecipanti assumano, fin dall'inizio, impegni chiari in termini di finanziamento; 24. sottolinea la necessità di un maggiore orientamento ai risultati per giustificare l'investimento di risorse che, da parte sua, deve essere commisurato agli obiettivi fissati; 25. chiede che qualsiasi questione attinente alla SMR, come ad esempio questioni sulla titolarità e i necessari incentivi politici, sia affrontata in modo adeguato; 26. è del parere che la visibilità e la conoscenza delle attività delle macroregioni debbano essere rafforzate; 27. sottolinea che la pianificazione e la revisione degli obiettivi dovrebbero essere in linea con il periodo di programmazione del quadro finanziario pluriennale (QFP), al fine di rafforzare il legame con le priorità dell'ue; 28. invita la Commissione, nell'ambito della prossima relazione sull'attuazione delle SMR, prevista per il 2018, ad analizzare in modo più approfondito, tra l'altro e in particolare: a. l'efficacia dei programmi transnazionali di cooperazione territoriale europea (CTE) nel fornire finanziamenti e impulso strategico alle SMR; b. gli indicatori che potrebbero essere integrati in ogni SMR, al fine di consentire un migliore orientamento ai risultati e un monitoraggio più efficace; c. le misure intese a rafforzare il legame con le priorità dell'ue; d. la semplificazione dell'attuazione e dell'integrazione dei meccanismi di finanziamento; 29. sottolinea che, per essere in grado di affrontare le nuove sfide emergenti in una determinata zona geografica, è importante esaminare attentamente tutte le iniziative volte a creare nuove SRM; 30. chiede alla Commissione di invitare il Parlamento a partecipare, in qualità di osservatore, ai lavori del gruppo ad alto livello sulle strategie macroregionali; o o o 31. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato europeo delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo e ai governi e ai parlamenti nazionali e regionali degli Stati membri e dei paesi terzi che partecipano a SMR. PR\1126600.docx 9/9 PE604.868v01-00