INDICE Il FIUME STORIA NARRATIVA GRAMMATICA



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Transcript:

INDICE Il FIUME Immagini del fiume p. 1 Parole da tradurre p.3 Questionario guidato p.4 Esercizi p.5 Immagine di una foce p.7 STORIA Il fiume Nilo p.8 NARRATIVA Il fiume e il bambino p.11 Il fiume e il bambino(testo semplificato) p.13 Il cavallo e il fiume (testo semplificato) p.13 Il cavallo e il fiume (teso non semplificato) p.16 GRAMMATICA Condizionale e futuro p.17

. IMMAGINI Descrivi questa immagine Descrivi questa immagine

Desrivi questa immagine 3. TESTO semplificato Un fiume è un corso di acqua che si muove continuamente in una buca naturale chiamate alveo o letto. Il fiume nasce in un luogo chiamato sorgente. Il fiume sfocia, cioè finisce nel mare, in un punto chiamato foce. Un piccolo fiume si chiama ruscello. I fiumi piccoli che gettano la loro acqua nel fiume più grande si chiamano affluenti. Le curve dei fiumi si chiamano anse. L acqua non esce dai fiumi perchè ci sono gli argini, delle pareti di terra ai lati del fiume Quando il letto del fiume ha uno scalino, l acqua forma una cascata. Sulle cartine i fiumi sono disegnati con il colore azzurro. Molti anni fa gli uomini hanno iniziato a costruire le loro case vicino al fiume perchè nel fiume c è l acqua. Erano uomini primitivi. L acqua è molto utile per lavarsi, per fare da mangiare, per bagnare la terra dove crescono le piante.

4. PAROLE DA TRADURRE COMPLETA LA TABELLA (USA IL VOCABOLARIO) in italiano nella tua lingua FIUME ALVEO o LETTO SORGENTE FOCE RUSCELLO AFFLUENTE ANSA ARGINE CASCATA AZZURRO COSTRUIRE CASA ACQUA LAVARSI MANGIARE BAGNARE LA TERRA L ACQUA E UTILE

5. QUESTIONARIO GUIDATO Che cosa è il fiume? Il fiume è un corso d acqua che si muove continuamente Che cosa è l alveo? L alveo è una buca naturale in cui scorre l acqua del fiume - Come si chiama il luogo in cui il fiume nasce? Il luogo in cui il fiume nasce si chiama sorgente Come si chiama il luogo in cui il fiume sfocia? Il luogo in cui il fiume sfocia si chiama foce - Che cosa è un ruscello? un ruscello è un piccolo fiume Che cosa è un affluente? Un affluente è un fiume che getta le sue acque in un fiume più grande Come si chiamano le curve dei fiumi? Le curve dei fiumi si chiamano anse Perchè le acque dei fiumi non escono dall alveo? Perchè ci sono gli argini che le fermano Che cosa è una cascata? Una cascata è un salto dell acqua del fiume Con quale colore sono disegnati i fiumi sulle cartine? I fiumi sulle cartine sono disegnati con il colore azzurro Che cosa hanno fatto gli uomini primitivi? Gli uomini primitivi hanno iniziato a costruire le casa vicino al fiume Per che cosa è utile l acqua? L acqua è utile per lavarsi, per fare da mangiare e per bagnare la terra dove crescono le piante

6. ESERCIZI - COLLEGA LA PAROLA ALLA SUA SPIEGAZIONE SORGENTE Solco in cui scorre il fiume FIUME Fiumi più piccoli che si gettano in un fiume RUSCELLO Pareti laterali che impediscono l uscita dell acqua LETTO O ALVEO Luogo in cui nasce il fiume AZZURRO Luogo in cui il fiume finisce nel mare ARGINI Curve del fiume ANSE Salto del terreno CASCATE Corso d acqua dolce in continuo movimento FOCE Piccolo corso d acqua AFFLUENTE Colore con il quale sono rappresentati i fiumi sulle cartine Gita al fiume - Noi alunni della classe... insieme agli alunni della classe..., siamo andati a piedi al parco della Cascine. Nel parco c è un...che si chiama Arno. L Arno è il fiume che scorre a Firenze. Abbiamo camminato lungo le...dell Arno. Abbiamo... Dopo aver camminato, abbiamo visto un piccolo fiume, il Mugnone. Il Mugnone getta le sue acque nell Arno, per questo è un... dell Arno Le acque del fiume Arno sono trattenute da pareti di terra che si chiamano...

Lungo le sponde del fiume Arno ci sono molti alberi alti e verdi, abbiamo visto:... e... Siamo tornati a...molto stanchi per la camminata a piedi e DOMANDE Che cosa facevano gli uomini primitivi?...... Perchè l acqua è molto utile?...... Come si chiama il fiume che scorre a Firenze?... 4. Sei mai stato al parco delle Cascine? Che cosa hai fatto?............

STORIA La storia degli Egizi inizia intorno al 3300 a.c. La civiltà egizia si sviluppa nell'africa settentrionale, nel territorio compreso fra il deserto della Libia e quello arabico. Un territorio completamente desertico dove però scorre il fiume Nilo. Che cos è un deserto? l'egitto è il "dono (regalo) del Nilo"perchè lungo tutto il suo corso, la terra è fertile; dove l'acqua non giunge, resta il deserto. Il Nilo, poi, ogni anno, dal mese di luglio e fino ad ottobre straripava e inondava le terre intorno, inondandole di un fango nero: il limo rendeva le terre così fertili che gli Egiziani riuscivano a fare tre raccolti all'anno! Inondare: l acqua va a finire nei campi e nascono le piante Limo: è un fango (acqua mista a terra) che rende fertile il terreno (fa nascere le piante) Scrivi nella tua lingua canali, argini, dighe Le piene del Nilo hanno avuto sempre del prodigioso per gli Egiziani antichi perchè avvenivano in estate, un periodo di grande siccità per l'egitto. Oggi sappiamo che questo avviene perchè il Nilo ha un percorso molto lungo che inizia sulle montagne del Burundi e attraversa regioni dal clima molto differente da quello dell'egitto. Infatti, le piogge tropicali iniziano da maggio e ingrossano il fiume che continua la sua corsa fino alla foce: là dove il terreno è pianeggiante straripa. Per regolare le acque, che avrebbero potuto diventare anche una forza distruttrice, gli Egizi costruirono canali, argini e dighe. Che vuol dire siccità?

1. Dove scorre il fiume Nilo? 2. Che cos è un deserto? 3. Cosa fanno le piogge tropicali? 4. Che cosa sono le piogge? 5. Ti sei mai bagnato quando pioveva? Scrivi 5 righe in cui descrivi una tua passeggiata sotto la pioggia

IL TESTO NARRATIVO IL FIUME E IL BAMBINO adattamento di Roberto Piumini Mille e mille anni fa, in una larghissima valle africana, scorreva un fiume immenso. La gente che abitava in quei luoghi era povera e affamata, perché su quel terreno non cresceva niente di niente. Stavano tutti seduti sulla sponda del fiume a guardare l acqua che passava, passava e non si fermava. Cercavano di prenderne un po con ciotole o vasi: ma era troppo poca e il sole l asciugava subito. Niente nasceva e cresceva su quella terra bruciata. Un giorno, un bambino di nome Rai, seduto sulla riva, alzò un dito e lo tenne puntato verso il cielo. Il fiume, che passava immenso e veloce, lo vide e si incuriosì, e rallentò un poco la sua corsa. - Piccolo uomo, che fai? Stai indicando il sole? chiese frusciando. Il bambino sorrise e rispose: -No, grande fiume. - E perché tieni il dito così, allora? - Perché c è qualcosa sulla punta, e non lo voglio sprecare. - E cos hai di così prezioso sulla punta del dito? chiese il fiume. - Un po di miele. - Miele? Cos è il miele? lo interruppe il fiume incuriosito. - È una cosa dolcissima, - rispose Rai. Lo producono le api. - È buono? frusciò il fiume, rallentando ancora un po e facendo piccoli gorghi golosi vicino ai piedi del bambino. - Buonissimo, - rispose Rai. Contiene i profumi di tutti i fiori che le api mangiano. Il fiume frusciò intensamente, poi disse:- Senti, piccolo uomo, mi faresti assaggiare il tuo miele? - Perché dovrei? disse il piccolo. Ne ho poco, e se metto il dito nella corrente tu me lo porterai via tutto! - Se tu metti il dito proprio al pelo dell acqua, ti prometto che lo assaggerò soltanto! disse il fiume. Rai, lentamente, abbassò la mano arrivando a sfiorare l acqua. Il grande fiume, con un mulinello leggero, leccò delicatamente la punta del dito. Ci fu un momento di silenzio. Poi la corrente riprese a scorrere e il fiume disse:- Grazie, piccolo uomo. È davvero buonissimo. Per la tua gentilezza voglio fare a te e alla tua gente un regalo. Da quel giorno il fiume, che si chiama Nilo, allargò ogni anno le sue acque sul fondo della valle, depositando un fango scuro e molto fertile: e la gente poté coltivare il grano, il papiro, il dattero, e vivere più felice. Rispondi alle seguenti domande: 1. La leggenda spiega l origine di un fenomeno naturale. Quale? 2. La leggenda ti aiuta anche a capire perché l Egitto era chiamato dono del Nilo. Prova a spiegare il perché di questa definizione dell antico Egitto. 3. Nella leggenda il fiume Nilo viene personificato : sottolinea nel testo tutte le azioni che il Nilo compie, comportandosi come una persona. Nel testo vengono descritte anche numerose azioni tipiche di un fiume:trovale, trascrivile al presente e arricchisci l elenco con altre azioni appropriate che ti vengono in mente. Il fiume scorre, passa...

Scrivi la sintesi della leggenda 6. Ora tocca a te inventare e scrivere una leggenda per spiegare perché il mare ha le onde. Ricorda di rispettare le tre parti della leggenda: 1.Osservazione di un fatto reale. Racconto di un episodio fantastico. Conclusione che continua nel tempo.

IL FIUME E IL BAMBINO adattamento di Roberto Piumini (testo semplificato) In una larghissima valle africana scorre un fiume immenso. La gente che abita in quei luoghi è povera e affamata, perché su quel terreno non cresce niente di niente. Stanno tutti seduti sulla sponda del fiume a guardare l acqua che passa, passa e non si ferma. Cercano di prenderne un po con ciotole o vasi: ma è troppo poca e il sole l asciuga subito. Niente nasce e cresce su quella terra bruciata. Un giorno, un bambino di nome Rai, seduto sulla riva, alza un dito e lo punta verso il cielo. Il fiume, che passa, grandissimo e veloce, lo vede, si incuriosisce e rallenta un poco la sua corsa. - Piccolo uomo, che fai? Stai indicando il sole? chiede. Il bambino sorride e risponde: -No, grande fiume. - E perché tieni il dito così, allora? - Perché c è qualcosa sulla punta, e non lo voglio sprecare. - E cos hai di così prezioso sulla punta del dito? chiede il fiume. - Un po di miele. - Miele? Cos è il miele? lo interrompe il fiume incuriosito. - È una cosa dolcissima, - rispose Rai. Lo producono le api. - È buono? fruscia il fiume - Buonissimo, - risponde Rai. Contiene i profumi di tutti i fiori che le api mangiano. Il fiume fruscia intensamente, poi dice:- Senti, piccolo uomo, mi faresti assaggiare il tuo miele? - Perché dovrei? dice il piccolo. Ne ho poco, e se metto il dito nella corrente tu me lo porterai via tutto! - Se tu metti il dito proprio al pelo dell acqua, ti prometto che lo assaggerò soltanto! dice il fiume. Rai, lentamente, abbassa la mano e arriva a sfiorare l acqua. Il grande fiume, con un mulinello leggero, lecca delicatamente la punta del dito. Poi la corrente riprende a scorrere e il fiume dice:- Grazie, piccolo uomo. È davvero buonissimo. Per la tua gentilezza voglio fare a te e alla tua gente un regalo. Da quel giorno il fiume, che si chiama Nilo, allarga ogni anno le sue acque sul fondo della valle, depositando un fango scuro e molto fertile: e la gente può coltivare il grano, il papiro, il dattero, e vivere più felice. Rispondi alle seguenti domande: 1. La leggenda spiega l origine di un fenomeno naturale. Quale? 2. La leggenda ti aiuta anche a capire perché l Egitto era chiamato dono del Nilo. 3. Dove si trova l Egitto? 4. Ti piace il miele? Con cosa lo mangi? 5. Leggi il testo e poi rispondi alle domande: Chi? Che cosa? Dove? Quando? Perché? Il condizionale (è un modo verbale che si usa per indicare un ipotesi oppure si usa nelle forme di cortesia; Individua i condizionali e fai una frase per ogni persona

Il cavallo e il fiume (una favola cinese) testo non semplificato Un cavallino viveva nella stalla con la madre e non era mai uscito di casa, né si era mai allontanato dal suo fianco protettivo. Un giorno la madre gli disse: "E' ora che tu esca e che impari a fare piccole commissioni per me. Porta questo sacchetto di grano al mulino!" Con il sacco sulla groppa, contento di rendersi utile, il puledro si mise a galoppare verso il mulino. Ma dopo un po' incontrò sul suo cammino un fiume gonfio d'acqua che fluiva gorgogliando. "Che cosa devo fare? Potrò attraversare?" Si fermò incerto sulla riva. Non sapeva a chi chiedere consiglio. Si guardò intorno e vide un vecchio bue che brucava lì accanto. Il cavallino si avvicinò e gli chiese: "Zio, posso attraversare il fiume?" "Certo, l'acqua non è profonda, mi arriva appena a ginocchio, vai tranquillo". Il cavallino si mise a galoppare verso il fiume, ma quando stava proprio sulla riva in procinto di attraversare, uno scoiattolo gli si avvicinò saltellando e gli disse tutto agitato: "Non passare, non passare! È pericoloso, rischi di annegare!" "Ma il fiume è così profondo?" Chiese il cavallino confuso. "Certo, un amico ieri è annegato" raccontò lo scoiattolo con voce mesta. Il cavallino non sapeva più a chi credere e decise di tornare a casa per chiedere consiglio alla madre. "Sono tornato perché l'acqua è molto profonda" disse imbarazzato "non posso attraversare il fiume". "Sei sicuro? Io penso invece che l'acqua sia poco profonda"replicò la madre. "E' quello che mi ha detto il vecchio bue, ma lo scoiattolo insiste nel dire che il fiume è pericoloso e che ieri è annegato un suo amico". "Allora l'acqua è profonda o poco profonda? Prova a pensarci con la tua testa". "Veramente non ci ho pensato". "Figlio mio, non devi ascoltare i consigli senza riflettere con la tua testa. Puoi arrivarci da solo. Il bue è grande e grosso e pensa naturalmente che il fiume sia poco profondo, mentre lo scoiattolo è così piccolo che può annegare anche in una pozzanghera e pensa che sia molto profondo". Dopo aver ascoltato le parole della madre, il cavallino si mise a galoppare verso il fiume sicuro di sé. Quando lo scoiattolo lo vide con le zampe ormai dentro il fiume gli gridò: "Allora hai deciso di annegare?" "Voglio provare ad attraversare". E il cavallino scoprì che l'acqua del fiume non era né poco profonda come aveva detto il bue, né troppo profonda come aveva detto lo scoiattolo. Esercizi: 1) Leggi il testo e poi rispondi alle domande: Chi, Che cosa?, Dove?, Quando? Perché? 2) Riassumi il testo tenendo presente l esercizio precedente

3) Cerca nel testo tutti i sostantivi alterati (es. Cavallino) 4) Trova le parti in cui c è un discorso diretto 5) Cerca nel testo tutti i verbi al passato e individua modo e tempo 6) Riscrivi la storia facendo finta che il cavallino sia temerario (ossia non ha paura di niente) oppure inventa una storia con gli stessi protagonisti

Il cavallo e il fiume (testo semplificato) Il cavallino e la mamma Un cavallino vive nella stalla con la madre, non è mai uscito di casa e non si allontana mai dalla mamma. La stalla Un giorno la madre gli dice: " Esci e fammi un favore: Porta questo sacchetto di grano al mulino!" sacco di grano Con il sacco sulla groppa, contento di rendersi utile, il puledro (il cavallino) si mette a galoppare verso il mulino. Ma dopo un po' incontra sul suo cammino un fiume gonfio d'acqua che fluisce gorgogliando.

Il fiume "Che cosa devo fare? Posso attraversare?" Il cavallino non sa cosa fare. Vuole chiedere un consiglio ma non sa a chi può chiedere. Si ferma incerto sulla riva, si guarda intorno e vede un vecchio bue che bruca l erba Bue vicino all erba. Si dice che bruca l erba quando il bue mangia l erba Il cavallino si avvicina e gli chiede: "Posso attraversare il fiume?" "Certo, l'acqua non è profonda, mi arriva appena al ginocchio, vai tranquillo". Il cavallino si mette a galoppare verso il fiume, ma quando sta sulla riva e cerca di attraversare, uno scoiattolo gli si avvicina saltellando e gli dice tutto agitato: "Non passare, non passare! È pericoloso, rischi di annegare!"

Scoiattolo. " Lo scoiattolo è molto più piccolo di un bue Ma il fiume è così profondo?" Chiede il cavallino confuso. "Certo, un amico ieri è annegato" racconta lo scoiattolo con voce triste. Il cavallino non sa più a chi credere e decide di tornare a casa per chiedere consiglio alla madre. "Sono tornato perché l'acqua è molto profonda" dice imbarazzato "non posso attraversare il fiume". "Sei sicuro? Io penso invece che l'acqua sia poco profonda" risponde la madre. "E' quello che mi ha detto il vecchio bue, ma lo scoiattolo insiste nel dire che il fiume è pericoloso e che ieri è annegato un suo amico". "Allora l'acqua è profonda o poco profonda? Prova a pensarci con la tua testa". "Veramente non ci ho pensato". "Figlio mio, non devi ascoltare i consigli senza riflettere con la tua testa. Puoi arrivarci da solo. Il bue è grande e grosso e pensa naturalmente che il fiume è poco profondo, mentre lo scoiattolo è così piccolo che può annegare anche in una pozzanghera e pensa che sia molto profondo". Dopo aver ascoltato le parole della madre, il cavallino va al fiume sicuro di sé. Quando lo scoiattolo lo vede con le zampe ormai dentro il fiume gli grida: "Allora hai deciso di annegare?" "Voglio provare ad attraversare". E il cavallino scopre che l'acqua del fiume non è né poco profonda come ha detto il bue, né troppo profonda come ha detto lo scoiattolo.

GRAMMATICA Condizionale presente del verbo andare (I Coniugazione) Io andrei Tu andresti Lui/lei andrebbe Noi andremmo Voi andreste Loro andrebbero Condizionale presente del verbo volere (II coniugazione) Io vorrei Tu vorresti Lui/lei vorrebbe Noi vorremmo Voi vorreste Essi (loro) vorrebbero Condizionale del verbo dormire (III coniugazione) Futuro di dormire (III Coniugazione) Io dormirei Tu dormiresti Lui/lei dormirebbe Noi dormiremmo Voi dormireste Loro dormirebbero Cosa hanno di diverso questi tre verbi? Il futuro si usa per indicare qualcosa che deve ancora succedere (domani, fra un mese, fra un anno); Cerca i verbi al futuro e fai una frase per ogni persona: Futuro di mangiare (I coniugazione) Io mangerò Tu mangerai Lui mangerà Noi mangeremo Voi mangerete Essi (loro) mangeranno Futuro di perdere (II Coniugazione) Io perderò Tu perderai Lui/lei perderà Noi perderemo Voi perderete Essi (loro) perderanno Futuro di dormire (III Coniugazione) Io dormirò Tu dormirai Lui/lei dormirà Noi dormiremo Voi dormirete Loro dormiranno Cosa hanno di diverso questi tre verbi? Cos hanno in comune e cos hanno di diverso il futuro e il condizionale?