TECNOLOGIE E PROGETTI PER COSTRUIRE NEL COSTRUITO SMART SWAP BUILDING

Documenti analoghi
ANPE - 2a Conferenza Nazionale

D.M.I.3 Agosto 2015 approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell art. 15 del D. L. 8 marzo 2006, n. 139

LA QUALIFICAZIONE DEL PROGETTO ANTINCENDIO ALLA LUCE DELLE NUOVE REGOLE TECNICHE ORIZZONTALI DM [SECONDA EDIZIONE AGGIORNATA]

Formazione 2016 CORSO DI FORMAZIONE:

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MESSINA PROGRAMMA

Norme tecniche di prevenzione incendi 2015

ATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014

ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI. Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti:

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA

CORSO PREVENZIONE INCENDI D.M. 5 agosto 2011 (ex Legge 818/84)

Sassari e Olbia - Maggio e Giugno 2016

PROFESSIONISTI ANTINCENDIO

Comune di Siena SERVIZIO EDIFICI STORICI E SPECIALI

Commissione Prevenzione Incendi

Corso di prevenzione incendi ex L. 818/84

CURRICULUM PROFESSIONALE

LE NUOVE REGOLE SU EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA: DISPOSIZIONI E MISURE DI INCENTIVAZIONE

EVENTI FORMATIVI. 3 Corsi da 8 ore per un totale di 24 ore di aggiornamento. 2 Corsi da 8 ore per un totale di 16 ore di aggiornamento

PROGRAMMA SEMINARI CORSI Data Argomento Relatori

ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone

Dlgs 4 luglio 2014, n. 102

ORDINE DEGLI INGEGNERI DI BENEVENTO

SAFEng Master Sicurezza Antincendio e Fire Engineering Post Graduate Study 2014

ORGANIZZA. CICLO di CORSI DI AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI (EX LEGGE 818/84 E D.M. 05 AGOSTO 2011)

Presentato il nuovo testo unico delle norme di prevenzione incendi

Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica

Mini Container per riscaldamento a noleggio

Comune di Siena SERVIZIO EDIFICI STORICI E SPECIALI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Corso base di specializzazione in Prevenzione Incendi

Edilizia residenziale - Impianti di ascensori elettrici a frizione - Istruzioni IT

La scommessa della riduzione degli oneri regolatori Ing. Roberto EMMANUELE VVF

***** CURRICULUM VITAE DICHIARA

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore

con il patrocinio di Como, 4 febbraio 2016 A TUTTI I PROFESSIONISTI INTERESSATI LORO SEDI

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA

RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001)

Tavola Rotonda. Come cambia il ruolo del professionista antincendio. Analisi commenti e scenari nella Prevenzione Incendi

02/07/2014 Arch. Vincenzo Lo Curcio

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo

RAIMONDO, MAURO. Via Meucci 4. PERITO MECCANICO DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE

Incontri informativi. Nuovi modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI

La marcatura CE dei prodotti e le responsabilita dei professionisti. Forli 18 novembre 2014

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese

COMUNE DI PRATOLA SERRA (Provincia di Avellino)

programma aggiornato al 05/02/14

DISCIPLINARE DI INCARICO PROFESSIONALE Per la redazione del progetto antincendio, per la presentazione della SCIA (

Contabilizzazione Del Calore. Riferimenti Normativi:

Riordino e aggiornamento delle norme di buona tecnica antincendio

Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

D.M. 3 agosto 2015: Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell articolo 15 del Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139.

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

Procedure di prevenzione incendi con l approccio. ingegneristico alla sicurezza antincendi Modena 26 Giugno 2007

U.P. Energia - Regione del Veneto F.A.Q. Certificazione Energetica ultimo aggiornamento: 07 gennaio 2013 SOMMARIO

Arch. Silvio RUFOLO. Geom. Antonio MANCINI. Arch. Silvio RUFOLO. Arch. Antonio DATTIS

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001)

_l_ sottoscritt_ (Cognome Nome) residente a via/p.zza n tel. in qualità di. CHIEDE il rilascio del Certificato di Agibilità relativo a:

La disciplina per l efficienza energetica degli edifici di Regione Lombardia

La città che cresce in altezza

La contabilizzazione e

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prot. n P1664 / 4101 sott. 72/C.1 (21).4 Roma, 12 OTTOBRE 2004 Allegati: Vari

La responsabilità dei professionisti nei procedimenti di prevenzione incendi. Giuseppe MERENDINO Comando provinciale vigili del fuoco di Palermo

L amministratore di condominio

Riqualificazione del condominio con pompa di calore ad alta potenza. Relatore Ing. Simone Lanzoni Direttore Tecnico & Service - ATAG Italia.

O rdine degli Ingegneri della Provincia di Teramo

Modulo 1 Corso 8 ore 11 Giugno Modulo 2 Corso 8 ore 12 Giugno 2015

EPBD recast ed il nuovo quadro normativo nazionale: nuovi requisiti minimi e linee guida APE

Proposta nr Del 14/05/2014. Determinazione nr Del 14/05/2014

PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici

Milano, 17 novembre 2015

- c.natuzzi@amiutaranto.com

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012)

Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Pescara

Curriculum Vitae Europass

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

CURRICULUM VITAE. Titolo di studio. Professionali ed Esperienze Lavorative. Laurea Magistrale Ingegneria Civile Laurea Ingegneria Industriale;

COMUNE DI TRIGOLO PROVINCIA DI CREMONA LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE PALESTRA COMUNALE

Il progetto del Catasto Sinergico

Curriculum Vitae Lorenzo Valentini

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE Corso di specializzazione in Prevenzione Incendi PROGRAMMA CONFORME AL DM

PD.D. 001 PROGETTO DEFINITIVO

CATASTO REGIONALE IMPIANTI TERMICI EMILIA-ROMAGNA GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL LIBRETTO DI IMPIANTO SEZIONE 1 CRITERI GENERALI

INCARICO: Progettazione, Direzione Lavori, Misure e contabilità, Rilievi, Sicurezza in fase di progettazione, Antincendio, Certificazione energetica.

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

Decreto Ministero dell'interno 16 maggio 1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione

Nuovo decreto sugli impianti antincendio

Savona, addì 21 aprile Ai Sigg.ri GEOMETRI iscritti al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Savona LORO SEDI

Le disposizioni regionali degli impianti termici ed il nuovo Libretto di Impianto

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI

IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO. Legislazione, documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici

Concepire oggi l energia del futuro

Città Metropolitana di Firenze

Casella di inserimento valore modificabile manualmente. Casella con formula calcolata non modificabile

Lo sviluppo della geotermia in Lombardia

Transcript:

1

IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI INNOVAZIONE E CRITICITA UNA SFIDA PER I PROFESSIONISTI..E TANTI DUBBI Dott. Ing. Franco Barosso Coordinatore Commissione Energia e Impianti F.I.O.P.A. Gruppo di lavoro Energia C.N.I. Giovedì 19 febbraio 2015 Torino Auditorium Museo nazionale dell automobile 2

PREMESSA (Segue) 3

(Segue) 4

(Segue) 5

(Segue) 6

(Segue) 7

8

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione G: Generalità G.1 Termini, definizioni e simboli grafici G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio G.3 Determinazione dei profili di rischio delle attività Capitolo 4 Prodotti (Segue) 9

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione S: Strategia antincendio S.1 Reazione al fuoco S.2 Resistenza al fuoco S.3 Compartimentazione S.4 Esodo S.5 Gestione della sicurezza antincendio S.6 Controllo dell incendio S.7 Rivelazione ed allarme S.8 Controllo di fumi e calore S.9 Operatività antincendio S.10 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio (Segue) 10

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione V: Regole tecniche verticali V.1 Aree a rischio specifico V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive Capitolo 17 Impianti di produzione potenza V.3 Vani degli ascensori Capitolo 19 Autorimesse Capitolo 20 Edifici di civile abitazione V.4 Attività scolastiche Capitolo 22 Attività ricettive turistico-alberghiere Capitolo 23 Attività sanitarie Capitolo 24 Edifici adibiti ad uffici Capitolo 25 Attività commerciali Capitolo 26 Attività di intrattenimento, di pubblico spettacolo Capitolo 27 Impianti sportivi (Segue) 11

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione M: Metodi M.1 Metodologia per l ingegneria della sicurezza antincendio M.2 Scenari di incendio per la progettazione prestazionale M.3 Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale 12

PRIME VALUTAZIONI Il nuovo Testo Unico è sicuramente un progetto ambizioso e condivisibile. Si condivide l obiettivo di compendiare in un unico testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione incendi. Si condividono gli obiettivi di semplificazione. 13

La tradizionale impostazione prescrittiva ha evidenziato dei limiti: è stata comoda per una fascia di tecnici che non familiarizza troppo con l analisi del rischio incendio ma stretta e rigida per i professionisti antincendio che basano i progetti sull analisi preliminare del rischio, con l obiettivo di introdurre misure alternative ed innovative di prevenzione incendi, pur garantendo un livello di rischio equivalente. 14

Così com è nella sua forma attuale il Testo Unico però non centra gli obiettivi di semplificazione (sicuramente non li centra per quanto concerne il lavoro e l impegno del professionista) e di riduzione degli oneri di prevenzione incendi auspicati. Il T.U. appare ancora di troppo difficile consultazione, alla luce dei continui rimandi che contiene: potrebbe essere molto utile un edizione digitale con ipertesto, per facilitarne l utilizzo e l aggiornamento. 15

Il T.U. non tiene conto della doverosa graduazione della sicurezza antincendio, proporzionata con la capacità delle imprese (in particolare delle piccole imprese). Il T.U. nella gestione della sicurezza antincendio continua ad assegnare al tecnico abilitato/professionista antincendio (anche questa duplice possibilità andrà valutata con molta attenzione) competenze e responsabilità che non sono sue ma del gestore dell attività (in particolare vanno rimodulate le attestazioni richieste al professionista). 16

Si sbandiera spesso l intenzione e la volontà di passare da norme prescrittive a norme prestazionali: ma scorrendo il testo non si ha esattamente questa impressione. Il T.U. sembra inasprire molti aspetti di prevenzione incendi, sostanzialmente necessari solo per attività con presenza di pubblico estendendoli e generalizzandoli a tutte le attività. Le soluzioni alternative previste dal T.U. risultano spesso di difficile e/o complessa applicazione: sarebbe opportuno prevedere dei metodi semplificati specifici. 17

Non si capisce (né si condivide molto) la ratio che ha portato ad una versione del codice (quella inviata a Bruxelles) monca di quasi tutte le regole tecniche verticali presenti nelle precedenti versioni: così facendo non abbiamo più un testo unico e quindi decade molta della sua validità. Certamente il C.N.I. non è stato coinvolto nella stesura di quest ultima versione. 18

Il nuovo approccio richiede assolutamente un diverso orientamento anche da parte dei funzionari dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco. La complessità del nuovo approccio e la conseguente attuale impreparazione sia dei professionisti che dei funzionari VV.F. impone di prevedere un periodo transitorio di coesistenza del T.U. con le norme attuali maggiore dei due anni ventilati. 19

LA NUOVA SITUAZIONE NORMATIVA IN CAMPO ENERGETICO Dott. Ing. Franco Barosso Coordinatore Commissione Energia e Impianti F.I.O.P.A. Gruppo di lavoro Energia C.N.I. Giovedì 19 febbraio 2015 Torino Auditorium Museo nazionale dell automobile 20

D.M. REQUISITI MINIMI Nelle premesse.. Considerato l esito positivo delle consultazioni con le principali associazioni di categoria interessate;.. 21

D.M. REQUISITI MINIMI Articolo 6 (Funzioni delle Regioni e delle Province autonome) 1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle Regioni e alle Province autonome che non abbiano ancora adottato provvedimenti di recepimento della direttiva 2010/31/UE... 22

D.M. REQUISITI MINIMI Allegato 1 (Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici) 2.2 Relazione tecnica e conformità delle opere al progetto 1. Il progettista o i progettisti devono inserire i calcoli e le verifiche previsti dal presente decreto nella relazione tecnica di progetto attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici, conformemente alle disposizioni. 23

D.M. REQUISITI MINIMI Allegato 1 (Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici) 5.3 Requisiti e prescrizioni per la riqualificazione degli impianti tecnici 1. Nel caso di ristrutturazione o di nuova installazione di impianti termici di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kw, ivi compreso il distacco dall impianto centralizzato anche di un solo utente/condomino, deve essere realizzata una diagnosi energetica dell edificio e dell impianto che metta a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione). La soluzione progettuale prescelta deve essere motivata nella relazione tecnica..sulla base dei risultati della diagnosi 24

DECRETO LINEE GUIDA NAZIONALI PER L ATTESTAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI 25

(Segue) 26

(Segue) 27

(Segue) 28

29

GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE 30