La salute della popolazione immigrata ai tempi della crisi: confronto fra le indagini salute ISTAT 2005 e 2012/2013

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Transcript:

La salute della popolazione immigrata ai tempi della crisi: confronto fra le indagini salute ISTAT 2005 e 2012/2013 Alessio Petrelli 1, Anteo Di Napoli 1, Alessandra Rossi 1, Lidia Gargiulo 2 1: INMP 2:ISTAT

Introduzione - 1 In Italia il numero di immigrati regolari residenti è raddoppiato nell ultimo decennio, passando da 2.4 milioni (4,1%) nel 2005 a 5 milioni (8,2%) nel 2015 Al momento dell arrivo nel Paese di destinazione, gli immigrati presentano condizioni di salute generalmente migliori rispetto a quelle delle popolazioni residenti, per il cosiddetto healthy migrant effect (Razum, 2000) Le esperienze internazionali evidenziano come tale vantaggio di salute tenda a perdersi nel tempo a causa di numerosi fattori, anche correlati agli stili di vita indotti dalle condizioni di deprivazione in cui spesso gli immigrati vengono a trovarsi (Acevedo-Garcia, 2010)

Introduzione - 2 La crisi economica ha prodotto tra il 2008 e il 2013 un forte calo nei livelli di occupazione, soprattutto tra gli stranieri (-9% rispetto a -2,5% tra gli italiani) Gli effetti della crisi economica globale sulla salute sono complessi, non univoci ed eterogenei: nei Paesi sviluppati sono stati osservati effetti non sempre consistenti, talvolta pro-ciclici (Suhrcke, 2012), come risultante di minori consumi e protezione dei sistemi di welfare (Marmot, 2009) Tuttavia incremento delle diseguaglianze socioeconomiche a sfavore delle fasce di popolazione più fragili ed esposte, come gli immigrati (Bacigalupe, 2014) Nei Paesi in via di sviluppo l incremento della povertà non ha trovato mediatori nei sistemi di welfare generando esiti di salute peggiori (Marmot, 2009)

Introduzione - 3 Vi sono tuttavia robuste evidenze a supporto di un nesso causale tra perdita di occupazione e di risorse economiche e incremento dei disturbi mentali (Artacoz, 2004; Catalano, 2011) e dei suicidi (Toffolutti, 2014) In particolare, tra gli stranieri, su cui maggiormente ha gravato l aumento della disoccupazione, vengono osservati effetti negativi sulla salute mentale più marcati (Bartoll, 2014)

Materiali Fonte dati: Indagine multiscopo sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari (ISTAT) 2005 e 2012/2013 Campione in studio: età compresa fra 18 e 64 anni 2013: n=72.476, che rappresentava una popolazione di 37.290.440 persone residenti in Italia (33.900.000 italiani e 3.390.440 stranieri) 2005: n=80.661, che rappresentava una popolazione di 36.852.745 persone residenti in Italia (35.040.000 italiani e 1.812.745 stranieri)

Metodi Esiti di salute: salute percepita fisica (PCS) e mentale (MCS) PCS e MCS: indicatori sintetici su scala continua che rappresentano la sintesi dei punteggi del questionario SF-12, categorizzati in 2 livelli sulla base del primo quartile della distribuzione Valori di PCS bassi indicano salute fisica giudicata scadente con sostanziali limitazioni nella cura di sé e nell attività fisica, importante dolore fisico; viceversa per valori di PCS molto alti la salute fisica è giudicata eccellente con nessuna limitazione fisica, disabilità o diminuzione del benessere generale ed elevata vitalità Valori di MCS bassi indicano salute mentale giudicata scadente con frequente disagio psicologico, importante disabilità sociale e personale dovuta a problemi emotivi; viceversa per valori di MCS molto alti la salute mentale è giudicata eccellente con frequente attitudine psicologica positiva, assenza di disagio psicologico e limitazioni nelle attività sociali e personali dovute a problemi emotivi Determinante: condizione di immigrato misurata attraverso la cittadinanza straniera

Analisi statistica Per ciascuno degli esiti di salute in studio, stratificando per i due anni considerati e per genere, è stata valutata l associazione con le seguenti variabili: classe di età (18-34, 35-49, 50-64), livello di istruzione (alto, medio, basso), condizione professionale (occupato, non occupato), risorse economiche percepite (ottime/adeguate, scarse/insufficienti), abitudine al fumo (mai fumato, fumato in passato, fumatore), indice di massa corporea (normopeso, sottopeso, sovrappeso/obeso) Inoltre, sono stati costruiti modelli di regressione multivariata log-binomiale (PCS e MCS) aggiustati per tutte le covariate sopraelencate

Distribuzione per età del campione pesato

% non occupati, per genere e cittadinanza. Campione pesato 60 Italiani 50 Stranieri 51,6 51,9 47,9 51,0 40 % 30 31,8 20 25,5 25,1 10 9,4 0 2005 2013 2005 2013 Uomini Donne Aumentano i non occupati, soprattutto tra gli uomini stranieri

% persone che dichiarano risorse scarse/insufficienti, per genere e cittadinanza. Campione pesato 70 60 Italiani Stranieri 65,6 61,5 50 40 56,3 48,8 % 36,7 37,5 30 27,9 29,6 20 10 0 2005 2013 2005 2013 Uomini Donne Molti più stranieri dichiarano risorse economiche insufficienti

% persone in sovrappeso/obesità, per genere e cittadinanza. Campione pesato 60 Italiani 50 50,6 51,6 49,1 Stranieri 40 44,2 % 30 29,7 27,5 31,0 32,8 20 10 0 2005 2013 2005 2013 Uomini Donne Stranieri in sovrappeso/obesità in forte crescita

Prevalenza standardizzata per età di salute fisica percepita cattiva (1 quartile PCS), per genere e cittadinanza 35 30 Italiani Stranieri 25 20 15 31,3 30,2 29,4 30,3 10 24,9 22,7 24,0 23,6 5 0 2005 2013 2005 2013 Uomini Donne Condizioni di salute fisica percepita che tendono a divenire sovrapponibili tra italiani e stranieri

PRR da modello log-binomiale: 1 o quartile salute fisica percepita (PCS) - Maschi Nel periodo considerato la salute fisica degli stranieri tende ad avvicinarsi a quella degli italiani Salute peggiore per posizione socioeconomica svantaggiata sia sulla dimensione culturale, che in quella occupazionale e materiale Salute peggiore associata a stili di vita insalubri

PRR da modello log-binomiale 1 o quartile salute fisica percepita (PCS) - Femmine Un pattern analogo si osserva tra le donne, seppur con gradienti più modesti

Prevalenza standardizzata per età di salute mentale percepita cattiva (1 quartile MCS), per genere e cittadinanza 35 30 Italiani Stranieri 25 20 15 25,5 25,5 28,1 32,9 26,7 10 19,1 18,2 20,9 5 0 2005 2013 2005 2013 Uomini Donne Peggiora la salute mentale percepita

PRR da modello log-binomiale 1 o quartile salute mentale percepita (MCS) - Maschi Anche per la salute mentale non si osservano differenze significative tra italiani e stranieri tra gli uomini

PRR da modello log-binomiale 1 o quartile salute mentale percepita (MCS) - Femmine Le donne straniere mantengono un vantaggio sulla salute mentale, a parità di età, livello socioeconomico e stili di vita

PRR da modello log-binomiale: solo stranieri 1 o quartile PCS Maschi Femmine Gli stranieri in Italia da più di 10 anni dichiarano una salute peggiore Risultati analoghi si osservano per PCS e MCS

Conclusioni - 1 I risultati mostrati evidenziano una tendenza al deterioramento dello stato di salute della popolazione immigrata: per la salute fisica percepita si osserva un allineamento a quella della popolazione italiana per la salute mentale percepita aumenta in modo più marcato la quota di immigrati che dichiarano cattivo stato di salute la condizione socioeconomica svantaggiata esercita un ruolo indipendentemente dall essere immigrato chi risiede da più tempo in Italia dichiara uno stato di salute globale peggiore rispetto a chi è arrivato più recentemente

Conclusioni - 2 L aumento della disoccupazione e la riduzione del reddito disponibile rischiano di accentuare le differenze di salute e di accesso all assistenza sanitaria appropriata per i gruppi più fragili della popolazione, come gli immigrati Quali azioni di programmazione sanitaria e di prevenzione possono essere messe in campo per affrontare la sfida di contrastare potenziali iniquità crescenti nella salute e nell accesso ai servizi sanitari? L Osservatorio Epidemiologico Nazionale sull Immigrazione e l impatto della Povertà sulla salute della popolazione (OENIP), insieme agli esperti locali, regionali e nazionali, può contribuire al monitoraggio delle iniquità nella salute e supportare le politiche sanitarie orientate all equità. Di quali strumenti informativi può e deve dotarsi?