RELAZIONE ABBAGLIAMENTO VISIVO R.08. IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA 7,17 MWp VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A V.I.A. "PROGETTO DEFINITIVO"

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REGIONE TOSCANA PROVINCIA LIVORNO IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA 7,17 MWp Strada Loc. Forni Comune di Suvereto VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A V.I.A. "PROGETTO DEFINITIVO" RETE RINNOVABILE S.R.L. Via Galbani, 70 00156 Roma Tel.: +39 0683138111 RELAZIONE ABBAGLIAMENTO VISIVO 5 PROGETTISTA 4 3 2 1 Maggio 2010 Emissione R.08 ED. DATA DESCRIZIONE Arch. Valeria Molinaro

INDICE 1 PREMESSA... 2 2 ANALISI DEL FEMOMENO... 2 2.2 MOTO APPARENTE DEL SOLE... 2 2.2 RIVESTIMENTO ANTI-RIFLETTENTE... 3 2.3 DENSITÁ OTTICA DELL'ARIA... 4 2.4 STRUTTURE AEROPORTUALI ALIMENTATE DAL SOLE... 4 3 CONCLUSIONE... 4 1

1 PREMESSA Con abbagliamento visivo si intende la compromissione temporanea della capacità visiva dell osservatore a seguito dell improvvisa esposizione diretta ad una intensa sorgente luminosa. L irraggiamento globale è la somma dell irraggiamento diretto e di quello diffuso, ossia l'irraggiamento che non giunge al punto di osservazione seguendo un percorso geometricamente diretto a partire dal sole, ma che viene precedentemente riflesso o scomposto. Per argomentare il fenomeno dell abbagliamento generato da moduli fotovoltaici nelle ore diurne occorre considerare diversi aspetti legati alla loro tecnologia, struttura e orientazione, nonché al movimento apparente del disco solare nella volta celeste e alle leggi fisiche che regolano la diffusione della luce nell atmosfera. 2 ANALISI DEL FEMOMENO 2.2 MOTO APPARENTE DEL SOLE Come è ben noto, in conseguenza della rotazione del globo terrestre attorno al proprio asse e del contemporaneo moto di rivoluzione attorno al sole, nell arco della giornata il disco solare sorge ad est e tramonta ad ovest (ciò in realtà è letteralmente vero solo nei giorni degli equinozi). In questo movimento apparente il disco solare raggiunge il punto più alto nel cielo al mezzogiorno locale e descrive un semicerchio inclinato verso la linea dell orizzonte tanto più in direzione sud quanto più ci si avvicina al solstizio d inverno (21 Dicembre) e tanto più in direzione nord quanto più ci si avvicina al solstizio d estate (21 Giugno). Figura 1: Movimento apparente del disco solare per un osservatore situato ad una latitudine nord attorno ai 45. Per tutte le località situate tra il Tropico del Cancro e il Polo Nord Geografico il disco solare non raggiunge mai lo zenit. In considerazione quindi dell altezza dal suolo dei moduli fotovoltaici compresa tra 1 e 2,74 m e del loro angolo di inclinazione verso sud pari a 34 rispetto al piano orizzontale, il verificarsi e l entità di fenomeni di riflessione ad altezza d uomo della radiazione luminosa incidente alla latitudine a cui è posto l impianto fotovoltaico in esame sarebbero teoricamente ciclici in quanto legati al momento della giornata, alla stagione nonché alle condizioni meteorologiche. In ogni caso, inoltre, la radiazione riflessa viene ridirezionata verso l alto con un angolo rispetto al piano orizzontale tale da non colpire né le abitazioni circostanti le quali constano di non più di tre piani, né, tantomeno, un eventuale osservatore posizionato ad altezza del suolo nelle immediate vicinanze della recinzione perimetrale dell'impianto. Un tale considerazione è valida tanto per i moduli fissi quanto per quelli dotati di sistemi di inseguimento (tracker). 2

2.2 RIVESTIMENTO ANTI-RIFLETTENTE Figura 2: Angolo di osservazione ad altezza d'uomo. Le perdite per riflessione rappresentano un importante fattore nel determinare l efficienza di un modulo fotovoltaico e ad oggi la tecnologia fotovoltaica ha individuato soluzioni in grado di minimizzare un tale fenomeno. Con l espressione perdite di riflesso si intende l'irraggiamento che viene riflesso dalla superficie di un collettore o di un pannello oppure dalla superficie di una cella solare e che quindi non può più contribuire alla produzione di calore e/o di corrente elettrica. Strutturalmente il componente di un modulo fotovoltaico a carico del quale è principalmente imputabile un tale fenomeno è il rivestimento anteriore del modulo e delle celle solari. L insieme delle celle solari costituenti i moduli fotovoltaici di ultima generazione è protetto frontalmente da un vetro temprato anti-riflettente ad alta trasmittanza il quale da alla superficie del modulo un aspetto opaco che non ha nulla a che vedere con quello di comuni superfici finestrate (vedi Fig. 3). Al fine di minimizare la quantità di radiazioni luminose riflesse, inoltre, le singole celle in silicio cristallino sono coperte esteriormente da un rivestimento trasparente antiriflesso grazie al quale penetra più luce nella cella, altrimenti la sola superficie in silicio rifletterebbe circa il 30% della luce solare. Figura 3: Le due immagini dimostrano in modo lampante come, al contrario di un vetro comune (normal glass), il vetro anti-riflesso (Anti- Reflecting glass) che riveste i moduli fotovoltaici (Photo Voltaic Modules) riduca drasticamente la riflessione dei raggi luminosi. 3

2.3 DENSITÁ OTTICA DELL'ARIA Le stesse molecole componenti l aria al pari degli oggetti danno luogo a fenomeni di assorbimento, riflessione e scomposizione delle radiazioni luminose su di esse incidenti, pertanto la minoritaria percentuale di luce solare che viene riflessa dalla superficie del modulo fotovoltaico, grazie alla densità ottica dell aria è comunque destinata nel corto raggio ad essere ridirezionata, scomposta, ma soprattutto convertita in energia termica. 2.4 STRUTTURE AEROPORTUALI ALIMENTATE DAL SOLE Ad oggi numerosi sono in Italia gli aeroporti che si stanno munendo o che hanno già da tempo sperimentato con successo estesi impianti fotovoltaici per soddisfare il loro fabbisogno energetico (es. Bari Palese: Aeroporto Karol Wojtyla; Roma: Aeroporto Leonardo da Vinci; Bolzano: aeroporto Dolomiti ecc...). Indipendentemente dalle scelte progettuali, risulta del tutto accettabile l'entità del riflesso generato dalla presenza dei moduli fotovoltaici installati a terra o integrati al di sopra di padiglioni aeroportuali. Figura 4: Esempi di impianti fotovoltaici in ambito aeroportuale. La disposizione dei moduli fotovoltaici in prossimità delle piste di atterraggio/decollo non rappresenta un rischio per la sicurezza. 3 CONCLUSIONE In mancanza di una normativa specifica che regoli una tale problematica, nonché alla luce di quanto esposto e delle positive esperienze di un numero crescente di aeroporti italiani, si può pertanto concludere che il fenomeno dell'abbagliamento visivo dovuto a moduli fotovoltaici nelle ore diurne a scapito dell abitato e della viabilità prossimali è da ritenersi ininfluente nel computo degli impatti conseguenti un tale intervento non rappresentando una fonte di disturbo. Ciò nonostante, un efficace e tempestiva strategia comunicativa risulta fondamentale al fine di ottenere un consenso pubblico sempre più ampio nei confronti di una semplice, silenziosa e di basso impatto tecnologia energetica com è quella fotovoltaica. 4