Dossier Uil Scuola Istituzioni educative (convitti nazionali, educandati e convitti annessi)



Documenti analoghi
CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MARCO DI STEFANO

LE DOTAZIONI MULTIMEDIALI PER LA DIDATTICA NELLE SCUOLE A.S. 2013/14

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

VIDEOCONFERENZA CON I DIRIGENTI SCOLASTICI

McDONALD S E L ITALIA

Le scuole del Veneto all avvio dell anno scolastico 2015/16. Anticipazioni su dati provvisori a.s. 2015/16

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA

Scuola Secondaria I grado

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA

Focus Sedi, alunni, classi e dotazioni organiche del personale docente della scuola statale A.S. 2013/2014

Focus Anticipazione sui principali dati della scuola statale A.S. 2015/2016. (Settembre 2015)

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

COMUNICATO STAMPA. da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del RICERCA UIL SCUOLA

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO a cura di Francesco Linguiti

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

LE SCUOLE DELL INFANZIA: UNA TRADIZIONE VENETA. Paritarie Non paritarie (2) ALUNNI % Statali regionali (1) 960.

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

L A SCUOLA CATTOLICA IN CIFRE

QUEST ANNO POCHE REGIONI HANNO AUMENTATO L IRPEF

ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale

LE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE

Appendice Statistica

Quadro informativo sull insegnamento delle lingue straniere

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico

LE VACANZE DEGLI ITALIANI NEL

CASE DI LUSSO AL TOP A FIRENZE E GENOVA

TABELLA LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI

Bando 2.0 Scuole statali secondarie di secondo grado

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

L attività dei confidi

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità

7. Assistenza primaria

Progetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

UIL SCUOLA. Segreteria nazionale. Ufficio Studi e Documentazione DOSSIER CONVITTI

Obiettivi dello studio

NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche.

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

La grande distribuzione organizzata in FVG

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

I trasferimenti ai Comuni in cifre

CAMPAGNA UIL: MENO COSTI DELLA POLITICA = MENO TASSE SINTESI DELL ANALISI E DEI NUMERI

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

CIRCOLARE CDP novembre 2000, n. 1240

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

I sintomi del ritardo italiano: un analisi territoriale di dati e di indagini recenti

Ricorso agli ammortizzatori sociali settore Vigilanza Privata. Anno 2012

Ministero dello Sviluppo Economico

Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro

L importanza di abitare in periferia

I GIOVANI DEL PROSSIMO FUTURO: ADOLESCENTI FRA EDUCAZIONE ED INTERNET

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione.

MILLE CANTIERI PER LO SPORT. 150 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per mettere a nuovo gli impianti sportivi di base

Ministero dello Sviluppo Economico

Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani

EDILIZIA, LA CRISI DIMEZZA I PERMESSI DI COSTRUIRE

IL CREDITO NEL SETTORE NELLE COSTRUZIONI IN ITALIA

Ministero della Salute

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio Michele Belluscio

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Reti, convenzioni e altre forme di collaborazione: esiti del monitoraggio

INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro

QUADRO RIEPILOGATIVO SULLA REGOLAMENTAZIONER REGIONALE DELL APPRENDISTATO DI PRIMO LIVELLO

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

I nuovi ITS centri speciali di alta tecnologia

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Volontariato, mediazione culturale, scuole e università in carcere

Popolazione e famiglie

A cura della UIL Servizio Politiche Territoriali ACCONTO ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI: STANGATA IN ARRIVO CON LA BUSTA PAGA DI MARZO

Settore cultura, turismo, moda, eccellenze

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

L ATLANTE DELLE DONNE IMPEGNATE IN AGRICOLTURA

I Contratti di Rete. Rassegna dei principali risultati quantitativi. Elaborazioni Unioncamere su dati Infocamere (aggiornamento all 1 dicembre 2013)

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto

Statistica e Osservatori LE AZIENDE AGRITURISTICHE IN REGIONE LOMBARDIA. In Generale. Coordinamento editoriale:

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per il Personale scolastico

UFFICI DIREZIONE GENERALE

Transcript:

Dossier Uil Scuola Istituzioni educative (convitti nazionali, educandati e convitti annessi) a cura dell Ufficio Studi e Documentazione della Uil Scuola Coordinamento: Lello Macro Convitti nazionali, convitti annessi ed educandati assolvono un importante funzione educativa e culturale Ci hanno studiato personalità come Gabriele D annunzio, Guglielmo Pepe, Giovannino Guareschi e Corrado Alvaro. A Roma risalgono ai tempi di Augusto. Oggi le istituzioni educative statali (141 nel nostro Paese) rischiano la soppressione, almeno secondo la norma che così recita: Con decreto del Ministro dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, sono individuati e posti in liquidazione i convitti nazionali e gli istituti pubblici di educazione femminile di cui al regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni, che abbiano esaurito il proprio scopo o fine statutario o che non risultino più idonei ad assolvere la funzione educativa e culturale cui sono destinati (Comma 642 dell articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, legge finanziaria 2008). La Uil Scuola rileva come sia però difficile capire per quali motivi istituzioni del genere possano esaurire il proprio scopo, che consiste nella cura dell educazione e dello sviluppo culturale e fisico dei giovani che le frequentano, e fa notare come sia ancor meno scontato individuare il fine statutario che si presume esaurito. Ci si interroga poi sui parametri - qualitativi o quantitativi? - in base ai quali accertare la non idoneità di questo tipo di strutture ad assolvere la loro funzione educativa e culturale. Infine, perché citare la legislazione del 1929 e del 1931 per gli istituti pubblici di educazione femminile e omettere quella relativa ai convitti nazionali e ai convitti annessi? La loro possibile chiusura è l occasione per fotografare la storia e la realtà delle istituzioni educative statali (141 a cui se ne aggiungono 2, rispettivamente di tipo regionale e provinciale, in Val d Aosta e a Bolzano). Un po di storia. Nella Roma di Augusto si chiamavano collegia iuvenum. Nel Medioevo l impronta è religiosa, destinata a diminuire sull onda della Rivoluzione francese. Gli atti di nascita: la legge Casati e la riforma Gentile. Si tratta di un cammino iniziato nell antichità: troviamo paleo-convitti già in Persia, a Sparta e Cartagine, nella società greca e perfino celtica. Nella Roma augustea nascono i primi collegia iuvenum, destinati a evolversi sotto i vari imperatori e ad assumere dopo il Medioevo una connotazione prevalentemente religiosa. Saranno la Rivoluzione francese e Napoleone a laicizzare convitti ed educandati, con immediate ripercussioni anche sul sistema italiano, dove

all inizio dell Ottocento sono istituiti i primi licei nazionali con convitto a Fermo, Milano, Torino, Venezia, Verona e Novara. La nascita giuridica dei convitti nazionali si fa coincidere con la legge Casati (n. 3725 del 13 novembre 1859), che attribuisce loro il compito di preparare i giovani alla gestione del potere senza dimenticare l assistenza ai bisognosi e meritevoli. Successivamente, la riforma Gentile del 1923 regola l istruzione media e i convitti nazionali mentre un regolamento specifico per i convitti è datato 1925 (e il suo impianto è tuttora in vigore) ed è del 29 l istituzione degli educandati statali. Risalgono soprattutto alla fine degli anni Cinquanta i convitti annessi agli istituti tecnici e professionali, in particolare di tipo agrario e alberghiero. L evoluzione moderna. Non più incubatori della nuova classe dirigente, ma strutture nelle quali la famiglia moderna trova una risposta alla sua richiesta di istruzione ed educazione dei figli. Negli ultimi anni i convitti hanno sensibilmente modificato l attività e le motivazioni che ne avevano determinato la nascita: in origine, infatti, tali istituti dovevano assicurare la formazione della classe dirigente e, attraverso le strutture residenziali, garantire ai giovani meritevoli la possibilità di frequentare le scuole di ogni ordine e grado, attesa la scarsissima diffusione di istituti scolastici sul territorio, in particolare della scuola secondaria di secondo grado. Oggi si è ottenuta una diffusione capillare degli istituti, anche nei centri più periferici, ed è mutato l atteggiamento culturale delle famiglie che, piuttosto che delegare, intendono occuparsi direttamente dell educazione dei figli. Allo stesso tempo è mutato il panorama del mondo del lavoro, a cui ha avuto sempre più accesso la donna, e si è avvertita l esigenza di trovare soluzioni non limitate alle ore di scuola del mattino ma estese a tutto l arco della giornata. Questa situazione ha comportato l aumento della richiesta di semiconvittualità (che prevede la permanenza a scuola fino al pomeriggio inoltrato). I convitti nazionali, anche se si rifanno all ordinamento legislativo del 1923, hanno visto cambiare l organizzazione interna a seguito di interventi legislativi che, tra l altro, hanno contribuito a superare la distinzione fra momento educativo e istruttivo. I convitti nazionali oggi concorrono al perseguimento degli obiettivi generali del sistema formativo italiano sia con l offerta formativa qualificata delle scuole interne sia con lo sviluppo delle strutture residenziali e semiresidenziali, per rispondere positivamente alla nuova cultura delle pari opportunità, per essere di supporto agli scambi di studenti in ambito comunitario, per venire incontro alle mutate richieste dell utenza. La diffusione a livello internazionale. Le istituzioni educative sono tuttora presenti nei sistemi di istruzione dei Paesi europei. In Francia si chiamano internat, nel Regno Unito boarding school, in Olanda kostschool, in Germania internat, in Spagna collegio de internos, in Finlandia sisäoppilaitos e, per citare solo un altro caso, in Estonia internaatkool. La presenza sul territorio italiano. Capofila per numero di convitti è la Calabria (16), seguita da Veneto, Lazio e Sardegna.

Le 141 istituzioni educative statali che operano in Italia sono così ripartite: - 39 convitti nazionali - 4 convitti per sordi - 6 educandati - 92 convitti annessi agli istituti tecnici e professionali (i dati sono elaborazioni Uil Scuola su fonte del Ministero della Pubblica Istruzione e relativi agli a.s. 2006/07 e 2007/08) I convitti annessi, in particolare, riguardano istituti professionali alberghieri (30), professionali dell agricoltura (30), tecnici agrari (28), tecnici industriali (1), dell industria e dell artigianato (2), tecnico nautico (1). Negli ultimi anni, a seguito dei processi di razionalizzazione della rete scolastica sul territorio, sono stati soppressi i convitti nazionali di Matera, Lecce e Siena, un educandato a Napoli e 10 convitti annessi (a Chieti, Rieti, Ancona, Novara, Sassari, Messina, Trapani, Perugia e due a Nuoro). La regione con più alta concentrazione di istituzioni è la Calabria (16), seguita da Veneto, Lazio e Sardegna (in cui si trovano rispettivamente 13, 12 e 10 unità). Guardando alle macroaree, il Nordovest conta 17 strutture, il Nordest 20, il Centro 32, il Sud 52 e le isole 20. Gli educandati femminili sono più numerosi al Centronord. NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD ISOLE PIEMONTE LOMBARDIA LIGURIA VENETO FRIULI V.G. EMILIA R. TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Gli utenti. Il 30% dei 27 mila convittori è a tempo pieno.

Nell anno 2007/08 gli utenti dei servizi convittuali sono quasi 27.000 (18.000 maschi e 9.000 femmine), suddivisi tra utenti a tempo pieno con pernottamento (il 30% del totale) e senza pernottamento (semiconvittori e semiconvittrici, pari al 70%). 26,56% UTENTI TOTALI 24,07% 6,59% 42,78% maschi Convittori femmine Convittrici maschi Semi convittori femmine Semi convittrici Utenti totali per Regioni Veneto 3.127 Umbria 559 Toscana Sicilia Sardegna 2.119 2.002 1.704 Puglia 1.477 Piemonte Molise Marche Lombardia Liguria Lazio Friuli Emilia Romagna Campania Calabria Basilicata Abruzzo 174 550 512 1.709 913 1.850 2.192 1.470 1.147 2.096 2.121 1.191 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500

La giornata-tipo del convittore. A cinque ore quotidiane di attività didattica si aggiungono sessioni di studio e programmi ludico-recreativi. L attività è così organizzata: ore 7 sveglia. Dalle ore 7 alle 7:45 cura dell igiene personale. Ore 7:45 colazione. Dalle 8 alle 13 svolgimento delle attività didattiche. Ore 13:30 pranzo. Seguono attività ludico/ricreativa (ore 14-15), studio (15-17), altre attività ludico/ricreative e consumazione della merenda (17-18). Dalle ore 18 alle ore 19:30 studio. Dalle ore 19:30 alle 20 preparazione per la cena. Ore 20 cena. Dopo la cena, in base all ordine di scuola frequentata, si prosegue con l attività di studio, con attività ludico/ricreative o altre attività programmate. Il semiconvittore partecipa alle stesse attività tra le ore 8 e le 18. Il personale. A fianco dei docenti, gli educatori svolgono un ruolo prezioso. L organico di un istituzione educativa prevede: - un dirigente - i docenti (nel caso dei convitti nazionali ed educandati) - gli educatori/le educatrici (con competenze anche di tipo psicopedagogico) - il direttore amministrativo - gli assistenti amministrativi - i cuochi - i guardarobieri - l infermiere - il personale ausiliario (con compiti di pulizia, di assistenza alla mensa e di custodia degli ingressi). % copertura organico P IEM ONT E LOM BA RDIA LIGURIA N OR D OVEST VENET O FRIULI V.G. EM ILIA R. NORD EST T OSCA NA UM BRIA M AR CH E LAZIO CEN TRO AB RUZZO M OLISE C AM P ANIA P UGLIA BA SILIC ATA CALA BRIA SUD SIC ILIA SA RDEGNA ISOLE Totale 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 La tabella mostra il tasso di copertura delle dotazioni organiche regione per regione. La media è pari al 92%, con il Nord al di sotto della media nazionale.