Quadro legislativo e normativo relativo all EE nell industria



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Transcript:

Quadro legislativo e normativo relativo all EE nell industria I. Il legislatore italiano fa il suo primo accenno all EE nella Legge 11/91 che raccomanda un uso razione dell energia. Passano ancora diversi anni prima che la Direttiva europea 32/2006 stabilisce gli obiettivi generali di efficienza e risparmio energetico e successivamente viene recepita con D.L. 115/08. Tale decreto legge forma la legislazione base per EE di macchine e impianti. Contiene misure e azioni per conseguire gli obiettivi e formano la base per le successive norme. I principali aspetti sono - gestione dell EE = tecnologia, struttura e organizzazione - approccio metodologico II. altre normative x EE E in atto l evoluzione della normativa tecnica dal sistema di gestione dell energia alla norma su benchmarking e audit con l introduzione di un miglioramento continuo dell organizzazione, nella forma di un più efficiente e più sostenibile uso dell energia. Questo fa sì che si arrivi ad una riduzione media della spesa energetica a prescindere dal tipo di energia utilizzata. In altri Paesi UE che applicano da tempo un sistema gestione energia si raggiunge 2 3 % all anno, oppure in Germania, come riferito dall esperto di Ecofys addirittura 3 5 %. Possiamo, quindi, osservare che il contributo alla compettivita di un azienda attraverso una attenta gestione dell energia è notevole. A supporto dei sistemi di gestione dell energia, requisiti e linee guida per l uso, servizi di efficienza energetica sono la Confindustria e gli enti specializzati come UNI, Ente Nazionale Ital. Unificazione

Per la qualità dei servizi energetici UNI CEI/ UNI EN 15900 sono da consultare i documenti di riferimento quali requisiti fondamentali del processo di fornitura di servizi e diagnosi energetiche ( audit ), per i quali sono attese aggiornamenti per il 2012 III. Piano d Azione italiano per EE ( PAEE ) Sempre con riferimento al D.L. 115/08 quale strumento principale della politica energetica, e qui cito art. 3 che stabilisce che gli obiettivi di risparmio energetico da individuare con il PAEE possiamo constatare con il piano 2007 che gli obiettivi sono stati raggiunti grazie agli interventi di miglioramento di EE nell edilizia. Il successivo PAEE 2011 rimarca il ruolo dell EE come strumento imprescindibile di riduzione dei consumi nel raggiungimento dell obiettivo - 20 % nel 2020 Risparmio energetico e, quindi, i CO2 evitate si sono realizzati grazie ai seguenti settori: - Il merito principale è del settore residenziale. Infatti l edilizia con i suoi incentivi in forma di detrazioni fiscali hanno permesso di usufruirne sia il privato sia l azienda; - Segue il settore terziario e - Il settore industriale - Rimane ancora tanto da fare nel settore trasporto In ogni caso un quadro completo ci fornisce soltanto una lettera parallela anche del PAN, il piano nazionale x le E rinnovabili. Le misure di miglioramento dell EE nel PAEE 2011 considerano anche tecnologie rinnovabili in grado di ridurre il fabbisogno di energia primaria. Come strumento che favorisce gli investimenti nel settore EE devono essere menzionate i 1. certificati bianchi o creazione di un mercato di titoli di EE incentivi cumulabili con detrazioni 20% / 55 %, emessi dal Gestore del Mercato Elettrico dopo verifica ENEA + certificati da AEEG ( autorità energia elett. + gas ), il meccanismo premia

risparmi energetici addizionali, cioè risparmi ottenuti oltre il normale progredire della tecnica. Nel 2010 il mercato ammontava a 87 / tep( tonnellate equivalenti petrolio. 2. detrazioni fiscali 55 %, strumento ben conosciuto nell edilizia. Mantenere tali detrazioni significa una spinta non soltanto per l ER ma per l economia italiana in generale. 3. detrazioni fiscali 20 % per l istallazione di motori elettrici ed inverter, altro strumento, purtroppo finito con la fine del 31/12/10. Il PAEE 2011 pone le basi per la predisposizione di una pianificazione strategica delle misure e per il reporting su tutti i risparmi energetici. Le misure considerate nel PAEE per il settore industriale si suddividono nelle seguente categorie : - illuminazione degli edifici e dei luoghi di lavoro; - motorizzazioni efficienti - azionamenti a velocità variabili - cogenerazione ad alto rendimento - refrigerazione - sostituzione caldaie e recupero dei cascami termici Con il decreto legge 28 del 3. Marzo 2011, in attuazione della direttiva 28/2009 il legislatore italiano ha stabilito nell art. 30 le misure in materia di EE, Sarà compito dell ENEA redigere 15 schede standardizzate per la quantificazione dei risparmi nell ambito del meccanismo dei certificati bianchi: tra queste schede vorrei menzionare - Interventi nel settore informatico - Illuminazione efficiente con particolare riguardo all illuminazione pubblica a LED

- Misure di efficientamento nel settore dell impiantisca industriale, - Risparmio di energia nel sistemi di telecomunicazioni - Apparecchiature ad alta efficienza per il settore anche - industriale IV. Toscana Alla Toscana sono state delegate, insieme alle altre regioni, le funzioni amministrative. Pertanto, in considerazione di un bilancio elettrico regionale in Toscana, riferito al 2006, che vede i consumi in agricoltura al 1 %, nell industria al 50 %, quello domestico al 20 % e il terziario al 29 %, chiama la regione a fare la sua parte. Vorrei ricordare a questo punto che l esperto della Ecofys ha parlato di un consumo soltanto del 33 % del settore industriale in Germania. Vediamo in Toscana, come primo descritto al livello nazionale lo strumento del PIER 2008, Piano di indirizzo energetico regionale, con un orizzonte si estende al 2020 Gli obiettivi previsti nel PIER 2008 erano di realizzare 20 % degli interventi entro il 2010, il 40 % entro il 2012 e il 100 % entro il 2020 Tra i macro obiettivi troviamo la sostenibilità del sistema energetico regionale la sicurezza dell approvvigionamento energetico l EE sette obiettivi specifici. Particolarmente importante è tra questi, a mio avviso, lo sviluppo e la ricerca nel settore delle FER e EE che prevedono fino al 2013 la ricerca industriale congiunta tra università ed impresa. Le tre università della toscana, tra cui il centro di eccellenza della Normale di Pisa, hanno fatto i primi passi per trovare una collocazione condivisa tra

università e start-up, il potenziale di know how attende di trovare la sua applicazione nel modo di lavoro. Altra specificità della Toscana consiste in un forte ruolo del settore pubblico. La riqualificazione energetica degli edifici basata sulla Direttiva 91/2002 x incremento dell EE e stata recepita con d.l. 192/2005. Infatti vediamo la sua importanza per esempio nei impianti di pubblica illuminazione, come il progetto Lumiere, un progetto di ricerca e trasferimento strutturato da ENEA. Con Decreto regionale del 29/12/11 l approvazione graduatoria dei progetti ammessi darà un contributo ai Comuni toscana per un totale di ca. 1 Mill. Anche per quanto riguarda gli aiuti alle PMI per EE la Toscana, in attesa di nuovi incentivi/fondi al livello UE si fa avanti come da parte la Camera di Commercio di Livorno che per favorire una presa di coscienza delle aziende sul tema dell EE ha costituito un bando check up energetico nella Provincia di Livorno con contribuiti in conto capitale per 50 % delle spese fino a 2 mila Euro. Anche la provincia di Prato ha pubblicato un Bando per EE al quale possono partecipare sia privati sia aziende del settore terziario. Ultimo esempio che vorrei citare è del Consorzio agrario di Firenze, cofinanziato dal programma regionale di sviluppo regionale, per investimenti nel settore della produzione FER e dell EE ) per 400 mila nel 2011. Sono piccoli esempi finalizzati ad aumentare la sensibilità nel settore industriale per l EE perché ogni cambiamento inizia nelle nostre teste. Grazie per la Vostra attenzione