Esercitazione Intercomunale di Protezione Civile: i Radioamatori dell'ari di Magenta in prima linea

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Esercitazione Intercomunale di Protezione Civile: i Radioamatori dell'ari di Magenta in prima linea 01/11/2005 di IW2NTF op. Andrea Le comunicazioni sono state efficaci ed affidabili Uno spunto questa esercitazione per migliorare Si è svolta tra il 14-15 e 16 ottobre 2005, l'esercitazione di protezione civile che ha visto la presenza di vari reparti delle Protezioni Civili di vari paesi limitrofi. Emergenze e scenari ovviamente finti, feriti e traumatizzati ai quali venivano prestati i primi soccorsi. Noi dell'ari di Magenta, siamo ovviamente stati chiamati in causa per garantire le comunicazioni tra il campo base, allestito presso il parco fiera di Via Crivelli, ed i vari scenari nelle varie località, sino ad Abbiategrasso e Vittuone. Le comunicazioni sono state garantite con il campo base, anche grazie all'utilizzo di un ponte traslatore Sul CTM: a destra IW2NEK Alberto, sulla sinistra in jeans e maglione blu IW2HKW Paolo tra V e U (crossband repeater) che, posizionato in maniera opportuna, ha permesso l'utilizzo in portatile di potenze anche ridotte e del classico gommino in quasi tutte le necessità ed esigenze.

Il campo base con tutti i mezzi della varie delegazioni di Protezione Civile locali e nazionali, i Vigili del Fuoco, le squadre cinofile, ecc... Come stazione presso il campo base avevamo disponibile il CTM (Centro Trasmissioni Mobile) della Provincia di Milano, un ottimo mezzo dotato di tutte le radio ed antenne necessarie a qualsiasi collegamento, a partire dalle HF sino alle UHF. Mezzo dotato anche di generatore ed aria condizionata. Sullo sfondo il CTM Le tipologie di scenario, sono state varie, si è cominciato da venerdì sera con un disastro aereo, il sabato pomeriggio i volontari hanno avuto a che fare con una cisterna, che ribaltatasi, ha fatto

fuoriuscire sostanze tossiche; poi hanno dovuto fronteggiare l'esondazione del fiume Ticino, e ricerca di dispersi nel Parco. Prima che faccia sera, un incendio ha colpito gli edifici scolastici, mentre in serata l'evento che ha comportato il maggior numero di morti e feriti: l'incidente ferroviario. Chi vi sta scrivendo, ha preso parte a due dei vari scenari: l'incidente aereo e quello ferroviario. Gli OM che hanno preso parte a questo incidente sono stati: IW2HKW, IK2HEZ, I2NTF (che ha presenziato col suo operato presso il CTM per tutta la durata delle operazioni); IW2NEK, IW2NEI, IZ2FOO e IW2NTF (che vi sta scrivendo), se dimentico qualcuno, perdonatemi... Lo scenario ha visto un aereo di piccole dimensioni cadere nelle campagne il località Pietra Santa, comportando circa una ventina tra morti e feriti. Il primo scenario: l'aereo è caduto, i mezzi della Protezione Civile sono già sul posto Una prima squadra di soccorso è partita appena giunta la comunicazione della sciagura, come operatore radio c'era Manuel IW2NEI; sul posto la protezione Civile ha determinato le prime necessità, che sono state comunicate via radio al campo base, e così è partita la seconda squadra: una vera e propria colonna di molti mezzi di emergenza gli operatori radio interessati eravamo IW2NEK, IZ2FOO e IW2NTF (che sempre vi sta scrivendo). Appena le forse sono giunte sul luogo del disastro, è iniziata la ricerca dei vari dispersi, ed il TRIAGE da parte del medico, per determinare i casi più gravi, e quelli che potevano invece aspettare. Uno scenario sicuramente interessante, che ha permesso anche a noi di poter capire quali

attrezzature siano da utilizzarsi in condizioni simili. Io ero comunque già pressoché preparato in quanto, già vestito con pantaloni mimetici militari ed anfibi (reduce da esercitazioni militari per servizio radio), torcia e torcione per l'illuminazione ed ovviamente radio. Le condizioni operative di chi si è addentrato nei prati e per fossi con ricercatori ed il medico erano infatti molto precarie: non si sapeva dove mettere i piedi nel buio pesto, pertanto il rischio di farsi anche male prendendo una storta esisteva. Scarponcini robusti potevano tranquillamente evitare questa evenienza. A sinistra un ferito al riparo in uno scatolone di fortuna, il medico si accerta sulle sue condizioni; a destra un altro ferito da asportare, finito in un fosso al quale prestano soccorso i Vigili del Fuoco Manuel IW2NEI coordinava presso la tenda allestita le necessità nostre con il campo base, ed anche lui ha potuto valutare le necessarie attrezzature che serviranno nelle prossime esercitazioni. Terminata la ricognizione ed il TRIAGE Medico (io ero affianco al medico) gli ultimi feriti e/o morti sono stati portati presso le varie ambulanze, con vari mezzi che potevano tranquillamente viaggiare in campagna, come il defender. Terminata l'operazione siamo rientrati al campo base, per poi rincasare verso le 2.30 di notte. La seconda esercitazione o scenario al quale chi vi scrive ha partecipato attivamente è stato il disastro ferroviario: a Vittuone un treno si scontra con due autovetture al passaggio a livello: lo scenario è comunque molto realistico, viene ricreato il fumo mediante le apposite macchine. In tale postazione, relativamente lontana dal campo base, circa 10 chilometri, per garantire al 100% le comunicazioni con la stazione base, è stato attivato un Crossband Repeater V-U, ossia il mio ICOM 2725 posizionato nella mia vettura personale. In tal modo, noi potevamo tranquillamente comunicare tra noi presso lo scenario, e con anche soli 50 mw parlare tranquillamente col campo base mediante il ripetitore attivato sul luogo. A tale esercitazione hanno preso parte IW2NTF, IZ2FOO ed IZ2FMF, al campo base era presente l'insostituibile Felice I2NTF e IW2HKW. I soccorritori, giunti sul posto si sono trovati due vetture, una delle quali ribaltata contenente un cadavere (ovviamente simulato), ed un'altra vettura contenente due persone, entrambe ferite. Prima però di poter intervenire anche sul treno, che conteneva una quarantina tra feriti e morti, la prima squadra di soccorso, ha dovuto richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco per disattivare i cavi dell'alta tensione che erano cadute su vetture e carrozza, rendendo impossibile l'accesso ad auto e convoglio ferroviario (gentilmente messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato)

Prima dell'arrivo dei soccorsi, alcuni curiosi "controllano i feriti" Volontari della Protezione Civile e curiosi di Vittuone, verificano di persona il suggestivo "incidente". Notiamo IZ2FMF Ivano, foto a sx con la radio in mano, parlare con un volontario della Protezione Civile Rimosso il cavo della tensione, si è potuto intervenire sulle vetture per estrarre i feriti, previo taglio dei montanti delle vetture, le quali avevano le portiere non più utilizzabili.

Arrivano i primi soccorsi, i Vigili del Fuoco provvedono ad aprire la portiera non più funzionante Il compito di IZ2FOO era quello di seguire il responsabile della Protezione Civile, quello di IZ2FMF garantire le comunicazioni con il PMA (Postazione Medica Avanzata allestita in pochi minuti dalla protezione Civile giunta in loco, a poche decine di metri dallo scenario), e far giungere ambulanze o altri mezzi necessari per l'intervento. Alla Postazione Medica Avanzata, si curano i feriti (che guariscono tutti i breve tempo) Il "triage" sul treno pieno di feriti con il soccorritore che effettuava le prime diagnosi, è toccato a chi vi sta raccontando i fatti. Mi sono visto davanti agli occhi: traumatizzati di ogni tipo, persone con vetri

negli occhi, parti di ferro nelle braccia, persone sbalzate sui portabagagli delle carrozze, insomma, uno scenario sicuramente realistico. Il triage sul treno Devo dire che anche questa esercitazione è stata importante come formazione, in quanto ti permette di capire come si può operare in caso di emergenza, ho capito cosa sia un BLS, è stato comunque un modo per poter fare qualcosa di utile, sperando che situazioni simili mai debbano accadere.

A sx IW2NTF, sulla destra IZ2FOO e IZ2FMF Come ultima foto, propongo questa: anche se poco si capisce a causa del consistente riflesso delle bande riflettenti, i Vigili del Fuoco stanno avviando a spinta l'autopompa, anzi per la precisione, tutte e due le autopompe giunte sono state avviate a spinta! Segno che i fondi sono purtroppo pochi, anche per cambiare le batterie, ed occorrerebbero sicuramente maggiori fondi da destinarsi a loro. E' sicuramente opportuno da parte nostra, mettere a fuoco alcuni aspetti operativi, e sui mezzi disponibili, per cercare di migliorare il nostro servizio ad un alto profilo di semiprofessionalità. Lo sforzo è ovviamente tanto, come pure la volontà di noi soci dell'ari di Magenta. A tutti i soci che hanno messo a disposizione mezzi, tempo e volontà, un ringraziamento da parte del CD dell'ari di Magenta e dal Presidente IK2OFO.