Località: Cassano allo.ionio Parco Archeologico della Sibaritide Intervento: Miglioramento della fruizione dell'area di Casa Bianca

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PON CULTURA E SVILUPPO I FESR 14-20 Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo SEGRETARIATO REGIONALE PER DELLA CALABRIA POLO MUSEALE DELLA CALABRIA Località: Cassano allo.ionio Parco Archeologico della Sibaritide Intervento: Miglioramento della fruizione dell'area di Casa Bianca DIRETTORE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SIBARI Dott.ssa Adele Bonofiglio SEGRETARIATO REGIONALE PER LA CALABRIA Dott. Salvatore Patamia POLO MUSEALE DELLA CALABRIA Dott.ssa Angela Tecce j h~ tt~ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO COLLABORA TORI ALLA PROGETTAZIONE E PROGETTISTA Arch. Sabina Antonietta. Rizzi Dott.SimoneMarino ~'~~J. t{ Geom. Giuseppe Micco= ~ ::81_ COORDINATORE DE;f;A r '."~~~%ì SICUREZZA IN ~ F A~o~ Geom. Giulio Straticò e:}~ ' \ r~ Geom. Giancarlo Del Sole~ --f--7'-l ~,---,->-~--'---b-"~- REDATTO RELAZI()NE (;ENERALE 11 VERIFICATO 1 APPROVATO DATA

;. RELAZIONE GENERALE Le aree di scavo di Casa Bianca L'area archeologica di Casa Bianca è stata messa in luce dalle indagini condotte a partire dal 1970 e concentrate sul settore orientale dell'attuale area di scavo. Le aree di scavo indagate dal 2005 al 2015 corrispondono invece al settore occidentale dell'attuale area di Casa Bianca, con alcuni approfondimenti effettuati anche nel settore orientale al fine di identificare le relazioni stratigrafiche e topografiche dell'area. Tali indagini hanno portato ad importanti risultati, in quanto hanno consentito di mettere in luce un grande santuario, definito santuario delle divinità orientali, e il primo tratto ad oggi noto della fortificazione di età ellenistica, costituita da un imponente muro in opera quadrato, purtroppo conservato solo per i primi due filari dallo spiccato. Fig. 1: Area di Casa Bianca con individuazione delle principali campagne di scavo Il settore occidentale è stato oggetto di un ampio scavo di sbancamento che ha considerevolmente ampliato l'area indagata. Dallo scavo di sbancamento e dal successivo scavo archeologico è emersa la struttura sacra sopra richiamata, denominata edificio (M} e identificata come Santuario databile all'età imperiale, composta da un portico che delimita un cortile interno al centro del quale è un tempio. Il tempio sorge su un podio solo parzialmente conservato. Le indagini hanno consentito anche di individuare un edificio pubblico che sorge ad est dell'edificio sacro, denominato edificio (F) ed è composto di una serie di ambienti che si dispongono attorno ad un cortile aperto. Il cortile è 1

contraddistinto dalla presenza di bozze lapideo che sono state utilizzate per formare, dopo l'abbandono dell'edificio, uno strato drenante per bonificare I' impaludamento a cui era soggetta l'area. Sul lato opposto è emerso un altro santuario delimitato da un muro di cinta e denominato edificio (N). Fig. 2: Planimetria del santuario delle divinità orientali ed identificazione delle principali strutture fino ad oggi individuate Interventi di valorizzazione 11 progetto di valorizzazione dell'area di casa Bianca è finalizzato alla creazione di un'importante polo di visita per il pubblico che si reca in visita al Parco Archeologico di Sibari. Rispetto alle altre aree aperte al pubblico, Casa Bianca offre al visitatore la possibilità di osservare strutture appartenenti sia alla città di età classica/ellenistica sia all'età romana. In particolare la recente scoperta delle mura della città ellenistica, obliterate in età romana, offre al pubblico l'opportunità di cogliere, meglio che in altre aree del parco archeologico, la complessità della sovrapposizione tra la città greca e romana. Problematiche relative al degrado e alla gestione dell'area Le strutture dell'area di Casa Bianca, parimenti alle altre aree del Parco archeologico di Sibari, sorgono ad un livello inferiore al piano della falda idrica e, pertanto, è necessario un sistema di pompe che provvede all'abbassamento della falda dell'acqua sotto al piano delle strutture. Il sistema di well-points, attivo 24/24h e la cui gestione è data in appalto a Ditte esterne all'amministrazione, è soggetto a saltuari malfunzionamenti, condizionati dalle condizioni metereologiche, che causano periodici innalzamenti del livello dell'acqua all'interno dell'area archeologica. 2

Le strutture sono pertanto sottoposte ad uno stress dovuto alla presenza dell'acqua. Due sono le più immediate conseguenze causate dall'umidità: la crescita di vegetazione che con il proprio apparato radicale danneggia le strutture; la erosione del terreno incoerente su cui poggiano le strutture di età tarda. Un problema a parte concerne al degrado dei blocchi di calcarenite delle strutture di età ellenistica, degrado dovuto principalmente a fenomeni di disgregazione della pietra, accentuati dai ripetuti cicli di asciutto/bagnato che inevitabilmente interessa le strutture. Un intervento pilota mediante consolidamento a latte di calce è stato condotto durante la campagna di interventi di restauro del 2010. Tale intervento ha dato esiti positivi che consentono ora di estendere gli interventi ad altre superfici lapidee parimenti degradate. Problematiche relative alla valorizzazione delle strutture archeologiche Di natura diversa sono i problemi legati alla lettura e valorizzazione delle strutture archeologiche, dovuto sia allo stato di frammentarietà delle murature, sottoposte in antico ad un intenso e sistematico spoglio, sia alla sovrapposizione di strutture di epoca diversa, esito dell'azione di scavo che mette a vista strutture appartenenti a periodi precedenti. Al pubblico deve essere restituita una immagine leggibile, sia attraverso azioni di comunicazione della complessità archeologica del sito (v. la creazione di apparati didattici ad hoc) sia attraverso puntuali interventi di integrazione delle lacune. Interventi fino ad oggi portati a termine Il programma di ricerche e valorizzazione fino ad oggi condotto ha prodotto i seguenti risultati: Scavo di sbancamento per l'ampliamento del lato nord dell'area di Casa Bianca; Scavo archeologico per l'indagine delle strutture del complesso di età imperiale e dell'area delle strutture difensive orientali; Scavo dell'area del santuario e le aree ad ovest; Modifica dell'attuale impianto well-point e installazione di un nuovo impianto per mantenere basso il livello delle acque di falda nell'area scavata; Sistemazione e regolarizzazione delle sponde gradonate che circondano l'area; Lavori di restauro delle murature del complesso monumentale F, attraverso il consolidamento e la parziale integrazione delle murature in opera reticolata e laterizia; Lavori di anastilosi di una colonna del peristilio del complesso di età imperiale, recuperando due rocchi del fusto in crollo e integrando le parti mancanti con nuovi rocchi; il capitello della 3

colonna è un calco del capitello ionico di colonna d'angolo ritrovato negli scavi degli anni '70 ed esposto nel museo; Integrazione delle lacune in opera quadrata del muro perimetrale del santuario e del lato est del podio del tempio; Realizzazione di due aree di sosta per il pubblico, una a livello del piano di campagna, l'altra a livello con le strutture archeologiche; Realizzazione di un'area di parcheggio a margine della strada asfaltata; Realizzazione di una scala per l'accesso del pubblico al piano delle strutture archeologiche; Realizzazione di elementi di contenimento dei terrapieni su cui sorgono le strutture di età romana; Riempimento degli avvallamenti del terreno nelle zone prive di strutture archeologiche, al fine di regolarizzare il piano di calpestio e di inibire la crescita della vegetazione nelle depressioni dove ristagna l'acqua. Interventi di restauro e valorizzazione proposti Gli interventi proposti si distinguono in sei fasi fondamentali: 1. Scavo di strutture nell'area F Le operazioni di scavo archeologico saranno condotte in tre punti specifici dell'edificio F a fine di completare la conoscenza del monumento e fornire informazioni più complete al pubblico: Scavo nel settore orientale per portare alla luce gli ambienti dell'edificio ancora non indagati; Scavo nell'angolo nord-ovest con smontaggio delle tegole antiche rinvenute. Il crollo è emerso durante l'ultima campagna di scavo ed è stato interrotto per essere eseguito in una fase successiva. L'attività di scavo dovrà essere accompagnata da una documentazione grafica strato per strato, così da poter restituire il tetto nella sua integrità ed includere le informazioni raccolte nel pannello didattico; Scavo sul lato ovest dell'area residuale non scavata nelle campagne precedenti. 2. Restauro delle strutture antiche Gli interventi di restauro riguarderanno: Le strutture del settore orientale dell'edificio F emerse con lo scavo archeologico; Le strutture della Porta Est, mai state oggetto di interventi di restauro. Per ridurre il degrado provocato dagli agenti atmosferici, alcune strutture sono state provvisoriamente ricoperte nel 2015. Ove necessario il reinterro sarà asportato per eseguire le operazioni di restauro e conservazione. 4

3. Integrazioni delle murature antiche in opera quadrata Per favorire la leggibilità del complesso architettonico del santuario si propone di proseguire gli interventi eseguiti nelle campagne precedenti. Tali interventi riguarderanno: Il completamento della ricostruzione parziale del lato orientale del podio del tempio O; Il compleatamento della ricostruzione parziale del muro orientale dell'edificio M. Entrambi le operazioni di integrazione sono finalizzate ad una restituzione parziale del monumento che evochi le caratteristiche del monumento, senza per questo oblitarare il dato materico originale, esito di una intensa attività di spolio del matriale lapideo. Le azioni di spoglio dei blocchi rimarranno infatti leggibili sul lato occidentale del podio e del santuario e saranno epiegate in uno dei pannelli didattici del parco. 4. Opere di mesa in sicurezza Con lo scopo di migliorare la fruibilità e le condizioni di sicurezza del parco archeologico si prevedono alcuni interventi di sistemazione diffusi su tutta l'area, in prosecuzione con quanto già avviato nei precedenti stralci. Le lavorazioni previste sono le seguenti: Messa in sicurezza della scarpata nord attraverso la realizzazione di opere di contenimento del terreno attraverso opere di ingegneria naturalistica. Gli interventi condotti in passato sono stati vanificati dall'azione delle acque meteoriche che a causa del profilo molto scosceso hanno scavato profondi canali. Estensione del muretto perimetrale in tufo sul piano di campagna, nel tratto a sud ed est, per garantire anche una opportuna fascia di rispetto attorno all'area archeologica e una protezione dalle acque provenineti dal piano di campagna. 5. Interventi di valorizzazione da eseguire sul sito Per comunicare ai visitatori la storia del sito, gli studi condotti e i risultati ottenuti si propongo i seguenti interventi: Ricostruzione di una porzione di tetto antico dell'edificio F nell'area di sosta a sul versante sud del sito, al di sopra del piano archeologico; ricostruzione che verrà poggiata su una struttura metallica composta da profilati metallici e un piano in grigliato tipo Keller. La ricostruzione sarà accompagnata da un pannello didattico. Allestimento di nuovi pannelli didattici e aggiornamento di quelli esistenti. Allo stato attuale ci sono sul parco 4 supporti per pannelli didattici, che andranno implementati con altri 4 5

supporti da collocarsi: nel santuario (due pannelli), presso la ricostruzione del tetto, presso la Porta orientale (Marina). 6. Interventi di valorizzazione da eseguire al museo Si prevedono interventi volti al potenziamento dell'apparato didattico all'interno del Museo Nazionale Archeologico della sibaritide. Essi riguardano: Realizzazione di un filmato con restituzione virtuale del complesso del santuario; Allestimento di pannelli tradizionali con testi tradotti in Inglese e in braille Allestimento di didascalie per le opere esposte nel museo. Maggiori dettagli relativi alle azioni progettuali saranno definiti all'interno del progetto specifico per le opere di restauro e valorizzazione. Cronoprogramma Cronoprogramma: tempi di esecuzione delle opere Intervento Allestimento cantiere Scavo archeologico area F Restauro area F Restauro Porta Est Integrazioni tempio O Integrazioni area F Opere di messa in sicurezza Interventi di valorizzazione Consulenze scientifiche Rilievi e elaborati grafici Chiusura lavori 6