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Comune di Settala Provincia di Milano C.C. Nro 22 del 31-03-2015 COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. L anno duemilaquindici, addì trentuno del mese di marzo, nella consueta sala delle adunanze e nel rispetto delle formalità prescritte dalla normativa vigente in materia, è stato convocato il Consiglio Comunale, in grado di Prima Convocazione e in Sessione Ordinaria Il Consiglio Comunale inizia i propri lavori alle ore 20:30 circa. Accertate le presenze, risultano: Carlo Andrea P Belloni Marco P Crotti Emanuela P Ferretti Claudio Maurizio P Verdone Teresa P Mercanti Alessandra P Broccoli Yuri P Tagliaferri Alessio P Aiello Enzo P Brancato Antonio P Rivadossi Patrizio P Rebuzzini Maria Elena P Pennetta Walter P Nro Presenti: 13 Nro Assenti: 0 Partecipa il SEGRETARIO COMUNALE, Dott.ssa SARAGO' FRANCESCA. Il Presidente della seduta, Sig. Carlo Andrea, constatata la validità del numero legale, pone in discussione l argomento segnato in oggetto.

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 22 IN DATA 31-03-2015 OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. Il punto all ordine del giorno viene illustrato, trattato, discusso e votato secondo quanto risulta dall estratto della trascrizione integrale della seduta allegato al presente atto e contraddistinto con il N. 1. La trascrizione è stata effettuata da impresa specializzata nel settore. Successivamente, IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la proposta di deliberazione di Consiglio Comunale N. 18 in data 04 Marzo 2015, redatta dal Settore Economico-Finanziario, avente ad oggetto: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. ; Ritenuto di provvedere in merito; Visto l art. 42 del D.L. vo N. 267/2000; Dato atto che sono stati acquisiti, ai sensi dell art. 49 I comma e 147 bis I comma - del D.L.vo N. 267/2000, i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile sulla proposta della presente deliberazione, espressi nel documento allegato al presente provvedimento e contraddistinto con il N. 2; Acquisito altresì il parere favorevole del Revisore Unico dei Conti in ordine alla proposta della presente deliberazione, espresso nel documento allegato al presente provvedimento e contraddistinto con il N. 2-bis; Con la seguente votazione in forma palese: Consiglieri presenti: N. 13; Consiglieri votanti: N. 13; Consiglieri astenuti: nessuno; Voti favorevoli: N. 9; Voti contrari: N. 4 (Alessandra Mercanti, Alessio Tagliaferri, Antonio Brancato, Maria Elena Rebuzzini); Quindi, sulla base della votazione e su conforme proclamazione del Sindaco,

DELIBERA Per le ragioni in narrativa esplicitate, di approvare la proposta di deliberazione N. 18 in data 04 Marzo 2015 (allegata al presente provvedimento e contraddistinta con il N. 3), avente ad oggetto: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE.. Successivamente, IL CONSIGLIO COMUNALE Stante l urgenza di provvedere; Visto l art. 134 - comma IV - del D.L.vo N. 267/2000; Con la seguente votazione in forma palese: Consiglieri presenti: N. 13; Consiglieri votanti: N. 13; Consiglieri astenuti: nessuno; Voti favorevoli: N. 9; Voti contrari: N. 4 (Alessandra Mercanti, Alessio Tagliaferri, Antonio Brancato, Maria Elena Rebuzzini); DELIBERA Di rendere il presente atto immediatamente eseguibile.

ALLEGATO N. 1 ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE. N. 22 IN DATA 31-03-2015 SINDACO Prego ragioniere. RAG. PROVENZI Qui non c'è molto da aggiungere a quello che già avete anticipato per problemi di equilibri di bilancio l'amministrazione ha deciso di aumentare l'aliquota deliberata lo scorso anno. Portandola dallo 06 allo 08 per cento sui redditi delle persone fisiche, residenti a Settala. Conseguentemente occorre modificare due articoli di riferimento del regolamento, l'aliquota viene portata dallo 06 allo 08, e rimane ferma l'esenzione per i redditi fino a 15 mila Euro. Il maggiore gettito che l'incremento dell'aliquota ci permette di iscrivere a bilancio è pari a 140 mila Euro, quindi l'importo stanziato e accertato lo scorso anno da 425 mila Euro passa a 565 mila Euro. Non c'è altro da aggiungere. SINDACO Prego, richieste di intervento sul punto? Consigliere Tagliaferri, prego. CONS. TAGLIAFERRI Grazie. Non ci ripetiamo, sono le cose che ci siamo già detti sia all'interno di questo Consiglio sia che abbiamo già affrontato l'anno scorso quando è stata messa l'aliquota comunale, temevamo l'anno scorso quanto è accaduto nel senso per come stanno le cose, per come sono andate in questi anni sicuramente un giorno arriveremo a una aliquota comunale IRPEF, al massimo e quindi questo non ci può che dispiacere, è una cosa contro cui abbiamo lottato e che non possiamo che ribadire. L'aliquota massima poi bisogna valutare il fatto che a nostro parere l'asticella per le esenzioni è troppo bassa, quindi e nessuno può godere di questo tipo di esenzioni, quindi tutti i lavoratori avranno questa aliquota massima comunale, e poi è retroattiva, giusto? Quindi tutti i lavoratori hanno già questa tassazione da gennaio, ecco, quindi è un discorso che avevamo già fatto e secondo le peggiori previsioni più normali noi avevamo detto se è stata messa allo 06 un giorno purtroppo verrà messa al massimo e questo è avvenuto. SINDACO Altre richieste di intervento? Prego. Ma giusto due precisazioni rispetto a quello che ha detto il Consigliere Tagliaferri in poi, comunque torneremo a parlarne credo nel punto successivo che riguarda il bilancio di previsione.

Lo 06, 08 beh, lo 06 è stato introdotto due anni fa, l'anno scorso l'abbiamo confermato perché gli equilibri di bilancio ce l'hanno concesso. Quest'anno purtroppo non è stato così, poi vi darò il quadro nel punto successivo di tutte le voci che hanno determinato anche questa scelta che per noi è stata obbligatoria, o comunque è stata una scelta rispetto a altre. Porterà nelle casse come ha ricordato il ragioniere 140 mila Euro, poi per quanto riguarda l'esenzione, beh, dai dati che abbiamo noi, è vero non sono quelli aggiornati al 2014, però brutto dirlo, ma purtroppo la popolazione di Settala non è certo una popolazione che gode di agi particolari. Da quello che abbiamo come dati sui 4 mila e 309 contribuenti, è vero è un dato di qualche anno fa, ma sicuramente il tenore di vita si è abbassato non si è alzato. Sino ai 15 mila abbiamo circa un migliaio di persone, come dichiaranti per cui vuole dire che è un 25 per cento buono dei dichiaranti, che vanno esenti, ora se questo è poco va bene, è una valutazione oggettiva, ci sta, sono... cioè scusa soggettiva, ognuno la vede a modo suo. Tenuto conto che se teniamo come parametro di riferimenti 30 mila lordi, sto parlando di lordi eh? Come guadagno medio di un cittadino di Settala, eh, beh, tre quarti della popolazione è sotto. Tre quarti, è vero, anche perché abbiamo dovuto rivedere al ribasso le nostre previsioni di incasso relativamente all'addizionale, intendiamoci, non le facciamo noi eh. È il Ministero dell'economia e la finanza che indica quello che è la presunzione di incasso introducendo l'addizionale. E ci siamo resi conto che quello che prevedeva il Ministero è anche più basso della più bassa previsione che ci avevano fornito, perché, perché la vita oggi è diventata più complessa e quindi le persone guadagnano meno, perdono il lavoro, insomma, i problemi sociali e economici li conosciamo tutti. Garantire quindi su dati vecchi, probabilmente saranno aumentati, magari sono diminuiti con onestà devo dire che il dato non ce l'ho al 2014, sicuramente un terzo della popolazione o meglio dei contribuenti andrà esente. Il resto subirà l'aumento, poi tra le varie imposte, tasse, tariffe, chiamiamole come vogliamo, soldi che chiediamo ai cittadini, quella della addizionale permettete il termine improprio legato a una tassa, è la più equa. Okay? Cioè tra le varie cose che si possono imporre ai cittadini questa è quella che rispecchia in maniera più lineare l'andamento di una comunità, perché è legata al reddito, chi più ha più contribuisce. E tra le varie scelte piuttosto che colpire la casa, piuttosto che colpire sulla tassa... non si poteva eh,

per carità, se potevamo alzavo ancora l'imu, e qualcuno dirà che se avessimo potuto l'avremmo fatto. Provocazione, questa è quella più equa. Perché, perché in un momento difficile si chiede un sacrificio a tutti. Poi ci confronteremo se era necessario o meno nel punto successivo. La nostra scelta è stata questa che è una ridistribuzione di un peso sull'intera comunità. Poi se ci sono altre richieste di intervento prego. Consigliere Mercanti prego. CONS. MERCANTI Noi sull'addizionale ne abbiamo discusso anche questo è un tema su cui abbiamo discusso molto, e che fosse la tassa più equa tra virgolette da applicare in un situazione di difficoltà economica dell'ente lo abbiamo sempre sostenuto, anche in tempi non sospetti quando si potevano fare altri tipi di scelte e non sono state fatte e si è andati invece nella direzione di tassare comunque gli immobili. Ne discutevamo già da qualche anno no? Della addizionale IRPEF, sicuramente è un po' la filosofia che noi stiamo cercando di fare passare, quella della applicazione dell'addizionale IRPEF cioè in un momento di effettiva crisi economica chi più ha più deve contribuire all'andamento della comunità, e al sostentamento del proprio Comune, questo è un dato di fatto. Poi si apre tutto il dibattito rispetto alla dichiarazioni, perché sicuramente noi non saremo un Comune con un tessuto sociale particolarmente solido, questo sono d'accordo. Però che il 25 per cento, non lo conoscevo questo dato, che il 25 per cento dichiari di guadagnare meno di 1100 Euro, 1200 Euro netti al mese, mi lascia un pochino così insomma ho qualche perplessità, però il 25 per cento ci può stare, adesso non... è un dato, bisogna, si apre tutto quel tema dei controlli che è un tema sicuramente importante che tutti conosciamo in diversi settori anche sui servizi sociali, insomma è un tema che abbiamo già affrontato no? La questione della verifica delle dichiarazioni contributive. Quello che ci lascia un po' così è la fascia di esenzione, l'abbiamo detto anche l'anno scorso, anche confrontandoci con realtà a noi vicine, le scelte stanno andando nella direzione di applicare le addizionali e ormai siamo arrivati al massimo da molte parti effettivamente, però ci sono fasce di applicazione progressive, si tende a applicare da a una aliquota, da a un'altra aliquota e oltre a una certa cifra l'aliquota massima. Ora io capisco che questo tipo di scelta potrebbe comportare una riduzione dell'introito, se oggi l'addizionale conta 70 mila Euro a punto, probabilmente una scelta di questo tipo potrebbe farci, anzi sicuramente ci farebbe perdere per strada una parte degli oneri che incameriamo, però sarebbe

una scelta di equità sociale perché effettivamente 15 mila Euro è una soglia che è molto vicina alla sopravvivenza, adesso 800 Euro al mese che i pensionati piuttosto che gli operai, cioè è il guadagno però fanno una vita di stenti e sacrifici perché vivere con 800 Euro al mese è tutto altro, oggi nella nostra società è tutto altro che facile, quindi significa che se uno guadagna 1200 Euro al mese paga l'addizionale IRPEF al massimo. Perché più o meno siamo intorno a questo ordine no? E anche 1100 ecco appunto e anche 1100 Euro non sono uno stipendio da ricchi, quindi la nostra considerazione era relativa alla fascia di esenzione, non all'imposta per la quale abbiamo sempre detto che insomma era la tassa effettivamente più equa. Noi chiediamo per quest'anno ormai è andata così, però in proiezione, in prospettiva piuttosto che diminuire l'imposta, piuttosto che tornare indietro laddove si può, piuttosto che diminuire l'imposta alzare le esenzioni perché quella è una scelta di equità sociale vera, la scelta di aumentarla allo 08 è dovuta alle necessità di bilancio, e quindi insomma non stiamo a discutere... rispetto alla scelta della tassazione sulle attività credo che questa sia una scelta più corretta perché chi il posto di lavoro non ce l'ha, non la paga. E quindi è una scelta di equità vera, chi guadagna 100 mila Euro l'anno paga per 100 mila, il problema è la fascia di esenzione che secondo noi, ma secondo conteggi minimi, è bassa. E poi una provocazione, ma giusto per così discuterne, su uno stipendio di 1200 Euro al mese, ci piacerebbe, io non lo so proprio fare, sono a zero in matematica, quanto incide l'addizionale, quindi su uno stipendio diciamo lo 08 per mille più o meno quanto è, all'anno. Okay, 96 Euro all'anno. Ipotizziamo, la lanciamo come... quindi significa più o meno 8-9 Euro al mese. Più o meno. Ora il famoso trasporto scolastico che tanto ci scandalizza e che tanto ci fa discutere e che tanto sembra andare a toccare la sensibilità di qualcuno, probabilmente quella famiglia a cui avremmo chiesto 10 Euro al mese per trasportargli il bambino e paradosso, avessimo fatto la scelta di non aumentare o di non applicare l'addizionale IRPEF, avrebbe speso meno, perché ipotizziamo di chiedergli 10 Euro al mese per i 9 mesi di trasporto scolastico, più o meno, 90 Euro. Siamo lì, certo che siamo lì, il problema vero (intervento fuori microfono) va beh, 10 Euro secondo me... rispetto alle iscrizioni che c'erano state quando avevi messo il pagamento avresti dimezzato il costo del trasporto perché il costo del trasporto oggi è molto alto perché la richiesta è molto alta e quindi significa che bisogna coprire un determinato servizio. È sempre il famoso discorso della valutazione costi benefici e soprattutto dare una risposta a una esigenza vera, reale, concreta, cioè voglio solo dire che nel momento in cui tu fai una scelta di non

applicare, di non fare pagare il trasporto, ma poi metti l'addizionale IRPEF, di fatto quella famiglia 100 Euro l'anno li spende comunque, ce li ha comunque come costo vero. Anzi, anzi se sono fortunati pagano 100 Euro il marito e 100 Euro la moglie, quindi pagano 200 Euro. Se sono fortunati. Perché significa che lavorano tutti e due e guadagnano tutti e due 1200 Euro al mese e quindi questa è una fortuna. Magari scelte di... adesso parlavo del trasporto, ma ti prego non fermarti al trasporto, è un ragionamento complessivo sul recupero dei servizi a domanda individuale, probabilmente scelte che vanno in una certa direzione poi alla fine dell'anno per la famiglia possono comportare dei risparmi perché se io oggi spendo, ripeto 200 Euro perché lavoriamo in due, se tu mi fai pagare il trasporto e mi aumenti, non lo so il costo del pasto, probabilmente spendo comunque meno, è chiaro che è una scelta nel momento in cui i soldi mancano, ripeto, meglio l'addizionale IRPEF e ragionare sulle detrazioni, però è una provocazione per comunque ragionare tutti sull'impatto che poi questa tassazione di fatto ha sulle famiglie che è una tassazione reale e che noi va beh, quest'anno colpiamo uno e l'altro perché un pochino aumentano anche i servizi a domanda individuale. Due in particolare, la mensa. Però ecco secondo me bisogna ragionare su questo aspetto. SINDACO Assessore Lupi, prego. ASS. LUPI Molto brevemente, intanto cioè adesso sentendo l'intervento della Consigliere Mercanti, i servizi a domanda individuale in generale si rivolgono alle famiglie, a un certo numero di famiglie. Giustamente l'hai detto, l'addizionale IRPEF è più equa nel carico fiscale. E quindi parlare di addizionale IRPEF, anziché aumentare l'addizionale recuperare su determinati servizi, tu nei servizi coinvolgi un numero ristretto di famiglie. Perché la platea dei dichiaranti se noi guardiamo, il dato ultimo a disposizione del 2011 sono 4309 dichiaranti in Settala. Mentre i servizi a domanda individuale sono, il numero delle famiglie è molto, molto più ristretto. Al di là di questo noi applichiamo l'addizionale IRPEF dal 2013, per la prima volta. Fino a quando non l'abbiamo applicata noi nei ragionamenti della tassazione si affrontava l'argomento e si diceva: l'addizionale per un punto per mille vale 92 mila Euro, esentando sempre 15 mila Euro di imponibile.

E quindi una certa fascia di popolazione esentata. Quando siamo al momento di applicarla scopriamo, ma questi 92 mila Euro che dicevo, sono confermati dai dati anche del 2011, perché guardiamo le fasce di reddito, il numero delle fasce di reddito l'imponibile complessivo dovrebbe risultare 92 mila Euro, almeno. Scopriamo invece che il Ministero ci risponde che dal 2013 perché nella previsione iniziale avevamo messo una previsione maggiore, dal 2013 dice: no, il vostro punto vale 70 e qualcosa, circa 70 mila Euro. E quindi capite che sono 20 e passa mila Euro di differenza. Ora io mi chiedo, mi chiedo, o il reddito dei settalesi è un dato in picchiata dal 2013 oppure c'è qualcosa che non quadra. Io chiederò di nuovo al ragioniere, all'ufficio perché faccia richiesta di chiarimenti ulteriori, perché se i dati che abbiamo a disposizione quelli che si leggono in internet sono dati ufficiali, l'ultimo è del 2011, fra l'altro si scopre che il reddito medio di Settala è bassino, è uno dei più bassi della provincia di Milano. E siamo di 2 mila Euro sotto la media di quello regionale. Questo come reddito pro capite. Siamo leggermente superiori al reddito medio nazionale ma di 600-700 Euro. Quindi capite che io vi sto dando dei dati dove il punto per mille di addizionale varrebbe 92 mila Euro. Invece scopriamo dall'anno scorso, l'anno scorso dai dati ufficiali del Ministero, che il nostro punto di addizionale vale 70 e poco più mille Euro, ecco perché prevediamo giustamente prudenzialmente perché c'è un dato comunicatoci dal Ministero, e ci atteniamo a quello. Prevediamo 545 mila... 8 per... 565 mila Euro. Ecco questo è un dato che dovrebbe fare riflettere e complessivamente sarà curioso vedere poi e indagheremo anche in maniera più approfondita perché i dati complessivi di reddito non corrispondono al reale introito di addizionale. SINDACO Altre richieste di intervento, prego. Sì Consigliere Mercanti. CONS. MERCANTI Sì, no è assolutamente un discorso reale, quello che faceva Tarcisio prima, è chiaro che è così, ma quando noi facevamo il ragionamento prima delle attività produttive e noi abbiamo sul nostro territorio, avevamo sul nostro territorio tante attività produttive che, questo è un dato diciamo vecchio, perché è un dato più o meno del 2005, ma occupavano circa il 15 per cento della forza lavoro del territorio, questo è un dato fermo al 2005, quindi è chiaro, non bisogna prenderlo come

dato, però nel momento in cui le aziende chiudono e chiudono perché... chiudono cioè basta fare un giro sul nostro territorio, e le aziende chiudono, ne abbiamo avuti due o tre casi eclatanti qualche anno fa di sistemazione di ridimensionamento del personale, mi viene in mente la Ingram, mi vengono in mente alcune aziende comunque importanti del nostro... mi viene in mente l'indena che comunque ha fatto una riorganizzazione del personale, è chiaro che poi nel momento in cui perdi il lavoro, perdi il lavoro e sicuramente, io non sono qui a dire che è colpa solo della tassazione locale, cioè non sto dicendo che la Ingram ha lasciato a casa 30 persone, 20 persone di Settala perché noi gli abbiamo messo l'imu sul capannone, non sto facendo un ragionamento così di basso livello, vi prego, lì non ci arrivo. Però complessivamente le piccole e le medie imprese, io ci ritorno perché veramente credo che sia il problema e il nodo di questo bilancio, le piccole e le medie imprese che assumono un dipendente di Settala, che hanno l'impiegata, che hanno l'operaio, che hanno il mulettista, che abita qui, e che si trovano un aumento della tassazione e l'imu gli incide 10-12 mila Euro sul bilancio della propria azienda, fa una scelta di tipo diverso, una persona qui, una persona là, cioè se noi avevamo il 15 per cento di occupati dalle nostre aziende e oggi siamo nella situazione che ci disegna prima Tarcisio e dobbiamo farcela una domanda. E probabilmente dovremmo nel nostro bilancio secondo me, questa è una posizione mia, fare una scelta che in prospettiva porti dei benefici, che magari nel breve può sembrare difficoltosa da affrontare perché significa andare a toccare servizi consolidati, fare una scelta di tassazione alle persone fisiche diversa, cioè significa fare delle scelte politiche diverse da quelle che abbiamo fatto fino adesso. Ma che nel lungo periodo ci porta a recuperare quei 20 mila Euro che diceva Tarcisio perché nel momento in cui la gente è occupata, l'addizionale IRPEF te la paga, nel momento in cui non è occupata, non te la paga, e è solamente la piccola e la media... io sono convinta di questo, anche a livello nazionale, io sono convinta che sia solo la piccola e media impresa che può fare ripartire questo paese. Se cominciamo a fare il governo, non noi, ma se il governo comincia a fare una politica di agevolazione alle piccole e alle medie imprese al di là dell'esenzione dei contributi per chi assume per i primi due anni che non è quello il problema vero, il problema è complessivo perché quando l'energia costa tantissimo e quindi illuminare un capannone costa come illuminare lo stadio di San Siro eh, beh, probabilmente qualche problema c'è, il costo dell'energia, i trasporti, tutto quello che insomma conosciamo, è inutile che stiamo qui a discuterne. Però noi nel nostro piccolo secondo me qualcosa possiamo fare, perché può sembrare che in un certo momento ti manchino 100-200 mila Euro ma poi in prospettiva tu se riesci a occupare gente

del territorio quelle risorse le recuperi e il dato che diceva Tarcisio secondo me non può essere letto in maniera scollegata da quello che abbiamo visto prima relativo alle attività produttive, perché se l'occupazione cala, le aziende chiudono ripeto, non fatemi dire non è solo colpa dell'imu al massimo, non è questo il problema, però anche noi ci abbiamo messo la nostra zeppetta, probabilmente un aiuto di tipo diverso avrebbe contribuito magari a cercare per le attività di tirare avanti un anno o due in una situazione sicuramente di crisi e di difficoltà. SINDACO Altre richieste di interventi? Giusto una parola su quello che è stato detto, benissimo, più o meno siamo al punto dove eravamo circa un'oretta fa, okay. Ci può stare quello che è stato detto dalla Consigliere Mercanti e la posizione dell'opposizione, però qui manca un tassello che è fondamentale, l'autonomia economica e finanziaria del Comune. Perché se un Comune non parlo di Settala, in generale, tutti le migliaia di Comuni che ci sono sparsi in Italia avessero la capacità di gestire le loro risorse in autonomia, quelle provengono dal territorio, badiamo bene, non quelle, non quegli enti che magari dipendono ancora dallo Stato, ormai credo che ce ne siano veramente pochi, Settala sicuramente non è uno di questi. Faremmo tranquillamente a meno di quei pochi trasferimenti, sono rimasti neanche 30 mila Euro che lo Stato ci gira, ma va bene, eh, cioè per carità. Ma se noi avessimo quella autonomia e non ci trovassimo ogni anno a dovere rincorrere mancate risorse di questo, raccolte su questo territorio, da dovere ridistribuire allo Stato per tutti i motivi che conosciamo, indebitamento pubblico e quanto altro, forse si potrebbe pensare a un ragionamento come quello fatto dall'opposizione. Ma la realtà è questa. Allora diventa una scelta di dove andare a parare. Non diventa una scelta su che cosa vuoi investire perché è una forma mentis completamente diversa. Noi qui non stiamo pensando dove investiamo le risorse dell'ente per favorire questa o quella classe sociale o questa o quella attività, questo o quel gruppo. Noi dobbiamo semplicemente oggi lavorare, sembra brutto dirlo, in difesa, dire oggi lo status quo di Settala è questo, cerchiamo di non appesantire dove possiamo le imprese, un esempio è stato fatto, sulla Tari, l'abbiamo fatto. Vogliamo diminuire l'imu, però colpiamo le persone fisiche. Nel frattempo che si riprende l'economia che poi è macroeconomia, non microeconomia, ci saranno altre sofferenze da dovere compensare sul tessuto sociale quindi è un equilibrio molto delicato. Si dice: investiamo nel favorire la diminuzione della tassazione sulle imprese, d'accordissimo, togliamo quella che è la quota che viene al Comune, sono 560 mila Euro, una sciocchezza. 500 mila bisogna recuperarli da qualche altra parte. Allora discutiamo di servizi, non parliamo del solito trasporto.

Teniamone fuori altri. Però quei servizi sono fondamentali per quelle persone che oggi in difficoltà economiche non hanno la capacità di sopravvivere allora tu trovi un equilibrio, dove vuoi intervieni e è quello che é stato fatto, e poi ne discutiamo dopo. Su questo bilancio di previsione, noi ci siamo trovati anche quest'anno, nonostante che si pensava e ogni anno lo si dice eh, per carità, dovere di cronaca, come si suole dire, è l'anno peggiore. Mi manca un milione, un milione e due, e dove lo andiamo a trovare se poi pensiamo di ridurre quella tassazione che oggi c'è già, e su cui ne facciamo conto sperando come hai detto che paghino, che facciano il loro dovere, che sopravvivano, persone e aziende. Altrimenti non ne usciamo più. Ora cambierà l'autonomia degli enti? E noi torneremo a fare il nostro mestiere, e torneremo a fare il nostro mestiere. Le tasse le abbiamo introdotte? Mai, e questo credo che ormai la gente lo conosca e sia chiaro, perché abbiamo creato buchi, debiti fuori bilancio, perché abbiamo fatto degli investimenti a rate. Sono sempre risorse che dobbiamo racimolare per conto terzi, se vogliamo dire così. E questo non è cambiato quest'anno, poi adesso ci entriamo nel merito. Per cui anche volere dire tassazione con fasce diverse e manca anche un introito lì. Perché fare le fasce cuba detto volgarmente, un introito inferiore per le casse comunali. Ma se noi consideriamo quella che è la natura del nostro tessuto sociale, della nostra comunità, servizi diventano ancora più fondamentali, perché lo si è detto, abbiamo un tessuto sociale economicamente verso il basso, e sono le fasce più esposte che necessitano maggiormente di servizi, se noi tagliamo ancora su quello, è vero che non ci sarà il lavoro perché le imprese chiuderanno però a queste persone dovremo dare anche delle risposte. È lì che è l'equilibrio di cui parlavo prima. Avessimo un tessuto sociale ricco, certo che potremmo fare ragionamenti differenti, non c'è, tre quarti della nostra popolazione contribuente e poi ci mettiamo i minori a carico è sotto una determinata soglia, allora di queste persone dobbiamo occuparci come anche delle imprese, per carità. Modificare determinate aliquote su altri vuole dire poi ripercuoterle su qualche altra classe sociale, su qualche altra fascia sociale. Quando diceva la Consigliera Mercanti ragionando, parliamo della mensa, vogliamo fare il recupero a 100, vogliamo recuperare sul trasporto metà di quello che può costare, si parla di fare un... quest'anno a esempio avessimo voluto introdurre anche il costo del trasporto, quattro mesi, perché parte a settembre, che benefici hai, semmai si parte, mai lo avremo. Perché poi l'introduzione di una aliquota su un servizio il beneficio arriva nell'anno dopo perché è l'anno pieno.

Vogliamo mettere come hai detto 10 Euro? Noi abbiamo 260 oggi studenti che si muovono con i nostri mezzi. Scusa? 278, precisazione, ho sbagliato, ricordavo quando facevo l'assessore, 278 studenti, a 10 Euro è facile fare il conto per dieci mesi. Oggi il servizio costa 205 mila Euro, okay. Un 10 per cento lo recuperiamo, no, no, lo recuperiamo per carità e però questo non avrebbe scongiurato l'aumento dell'addizionale e quindi queste famiglie si sarebbero trovate l'aumento della mensa di cui parcheremo, addizionale comunque a carico e in più il trasporto, poi tra un anno avremo recuperato mezzo punto di addizionale e però attenzione, quali sono le fasce più esposte della nostra comunità, famiglie con figli? Anziani? E questa è una scelta anche di equità. Introdurlo può essere giusto. E sui servizi a domanda individuale va fatta una riflessione e l'abbiamo iniziata. Anche confrontandoci con voi su alcuni. Però attenzione, il fatto di introdurla o di aumentare determinate tariffe sicuramente quest'anno non avrebbe impegnato l'aumento dell'addizionale perché non sarebbero tornati i conti, l'anno prossimo, oddio, se facciamo i conti a 200 studenti perché poi non tutti si iscriveranno quando diventerà a pagamento, 200 studenti per recuperare solo 100 mila Euro, sono 50 Euro al mese eh, neanche quello? Ne costa 200. E no, sbagli impostazione, (intervento fuori microfono) non ti costa più 205, ti costerà 100. A meno che non licenziamo anche i dipendenti, va beh, allora per carità, io 100 li metto sempre in conto, sono i nostri dipendenti con i mezzi. Recupererò, si abbasserà il costo del servizio, lo riduciamo, però 50 Euro bisogna che per fare quadrare i conti, se vogliamo un recupero efficiente, facciamo 20 Euro, facciamo 20 Euro. Di quanto l'abbassiamo. Ma comunque il trasporto è necessario. Per cui ne recupereremo 40-50 mila, e ma non si abbasserà di 100 mila il servizio. Per cui quell'aumento ci sarà, e a queste persone chiederemo anche un contributo, per cui togliere, esentando parte dell'addizionale si ripercuoterà sulla gestione dei servizi, è lì che ci vuole l'equilibrio. Ora, io ho una idea e l'ho sempre fatta presente in tutte le sedi e anche quando ci siamo confrontati, la politica dei servizi a domanda individuale è una politica tariffaria che non può essere fatta nel breve periodo, ma necessita di vari step, si sta partendo oggi, uno l'abbiamo toccato, a malincuore però l'abbiamo dovuto fare e l'abbiamo fatto e abbiamo avuto il coraggio come si chiariva prima. Un altro abbiamo iniziato a lavorarci e a breve pensiamo di chiudere, che sono i due più costosi,

nido e mensa, trasporto e ci arriveremo, ma le famiglie se vengono gravate di colpo di 100 Euro al mese in più di costi, senza che porti beneficio per tagliare tasse da qualche altra parte diventa un rischio sociale eh. Poi nel lungo periodo funziona ma è graduale. Questo è l'opinione e è la linea che ha seguito questa maggioranza. Ma poi faccio l'introduzione al bilancio e ci confronteremo anche su questo. Ho divagato e chiedo scusa. No perdonatemi. Scusate, perché (intervento fuori microfono) sì, se c'è qualche altro intervento prego. C'è qualche altro... (intervento fuori microfono) è colpa mia, perdonatemi. (intervento fuori microfono) Assessore Verdone, Consigliere Mercanti dai, che siamo ancora a metà Consiglio. Ci sono altri interventi? Ho detto basta a tutti e due. (intervento fuori microfono) Teresa per cortesia, sì, va bene, se ci sono altri interventi... è colpa di Pennetta del Consigliere. Ci sono altri interventi? No. Metto in votazione il punto, chi è favorevole è pregato di alzare la mano. La maggioranza. Chi è contrario? 4 voti dell'opposizione. L'immediata eseguibilità chi è favorevole? Chi è contrario? L'opposizione. A questo punto passiamo al punto... okay, scusatemi.

COMUNE di SETTALA PROVINCIA DI MILANO Via Giuseppe Verdi N. 8/c 20090 Settala (MI) Tel. 02/95.07.59.1 r.a. - fax 02/95.07.59.240 Cod. Fisc. 83503490159 Part. I.V.A. 04999560156 ALLEGATO N. 2 ALLA DELIBERAZIONE DI C.C. N. 22 IN DATA 31-03-2015 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI C.C. N. 18 IN DATA 04-03-2015 OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. PARERI AI SENSI DELL ART. 49, COMMA I, E 147 BIS, COMMA I, D.L.VO N. 267/2000 PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICA: - Si esprime parere Favorevole in ordine alla proposta in oggetto. Settala, li 04-03-2015 Il Responsabile del Settore PROVENZI IVANO PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' CONTABILE: - Si esprime parere Favorevole in ordine alla proposta in oggetto. Settala, li 04-03-2015 Il Responsabile del Settore PROVENZI IVANO

ALLEGATO N. 3 ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 22 IN DATA 31-03-2015 COMUNE di SETTALA PROVINCIA DI MILANO Via Giuseppe Verdi N. 8/c 20090 Settala (MI) Tel. 02/95.07.59.1 r.a. - fax 02/95.07.59.240 Cod. Fisc. 83503490159 Part. I.V.A. 04999560156 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE N. 18 IN DATA 04-03-2015 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, ALIQUOTA E SOGLIA DI ESENZIONE PER L'ANNO 2015 - CONTESTUALE E CORRELATA RIVISITAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. Premesso che: con decreto legislativo del 28 settembre 1998, n. 360 e successive modifiche, è stata istituita a decorrere del 1 gennaio 1999, l'addizionale provinciale e comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche; con deliberazione di C.C. n.22 del 09.07.2013 ad oggetto Approvazione regolamento e istituzione dell addizionale comunale all IRPEF è stata istituita ed è stato approvato il correlato regolamento, nell'ambito della potestà regolamentare prevista dall'art. 52 del D.Lgs. 15.12.1997 n. 446, per l'applicazione dell'aliquota dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); con deliberazione di C.C. n. 50 del 17.07.2014 ad oggetto Addizionale Comunale all Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Conferma aliquota e soglia di esenzione per l anno 2014 è stata confermata anche per l anno 2014 l aliquota e la soglia di esenzione dell addizionale già in vigore nel 2013, così come approvate con deliberazione di C.C. n. 51 del 28.11.2013; Dato atto che per l anno 2015 si ritiene necessario, incrementare l aliquota dell addizionale Comunale IRPEF nella misura dallo 0,6% allo 0,8%, mantenendo una soglia di esenzione per i redditi annui non superiori ad 15.000,00, al fine di finanziare le spese correnti previste nel Bilancio 2015 e reperire le risorse necessarie per continuare a garantire i servizi fino ad oggi offerti, evitando una sostanziale paralisi delle attività gestionale, con conseguenti gravi danni nei confronti dell Ente stesso e della comunità amministrata, rispettando contestualmente le regole di finanza pubblica sugli equilibri di bilancio e sul patto di stabilità; Ritenuto pertanto opportuno, alla luce di quanto sopra esposto, procedere alla rivisitazione del vigente Regolamento per la disciplina dell Addizionale Comunale all IRPEF, approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 28.11.2013, modificando gli artt. 3 e 4 relativi alla determinazione dell'imposta e decorrenza dell aliquota dell addizionale comunale all imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) incrementandola, a partire dal 1 gennaio 2015, dallo 0,6% allo 0,8%, confermando la soglia di esenzione stabilita per redditi annui non superiori a 15.000,00; Rilevato che ai sensi dell'art. 27, comma 8, della Legge n. 448/2001 il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, compresa l'aliquota dell'addizionale comunale all'irpef e le tariffe dei servizi pubblici, nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli Enti Locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del Bilancio di Previsione e che

comunque questi avranno effetto, anche se approvati successivamente a tale data, dal 1 gennaio dell'anno di riferimento; Richiamato l articolo 13, comma 15, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, conv. in legge n. 214/2011, il quale testualmente recita: A decorrere dall'anno d'imposta 2012, tutte le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali devono essere inviate al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, entro il termine di cui all'articolo 52, comma 2, del decreto legislativo n. 446 del 1997, e comunque entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l'approvazione del bilancio di previsione ; Visto il nuovo schema di Regolamento per la disciplina dell Addizionale Comunale all IRPEF allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (All. A ); Vista la nota del Ministero dell economia e delle finanze prot. n. 5343 in data 6 aprile 2012, con la quale è stata resa nota l attivazione, a decorrere dal 16 aprile 2012, della nuova procedura di trasmissione telematica dei regolamenti e delle delibere di approvazione delle aliquote attraverso il portale www.portalefederalismofiscale.gov.it ; Visto il Decreto del Ministero dell Interno del 30.12.2014 con il quale è stato differito al 31 marzo 2015 il termine per l approvazione del bilancio annuale di previsione 2015 degli enti locali; Su proposta della Giunta Comunale; Richiamato l'art. 42 del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.;. Si propone che il Consiglio Comunale DELIBERI 1. di approvare l'unito Regolamento (All A ) per l'applicazione dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (che sostituisce il precedente approvato con atto di C.C. n. 51 del 28.11.2013), con il quale si modifica la precedente versione dell art. 3 Determinazione dell'imposta e soglia di esenzione e dell art. 4 Decorrenza, determinando l'aliquota dell'addizionale comunale nella misura dello 0,8% (anziché 0,6%) a partire dal 1 gennaio 2015; 2. di confermare inoltre la soglia di esenzione per i redditi annui non superiori ad 15.000,00, così come attualmente previsto dal Regolamento relativo all addizionale comunale all IRPEF come da ultima modifica di cui alla delibera di Consiglio Comunale n. 51 del 28.11.2013; 3. di far rinvio per quanto concerne la disciplina della presente addizionale all articolo 1 del Decreto Legislativo 28 settembre 1998, n.360, concernente l istituzione dell addizionale comunale all IRPEF e successive modificazioni ed integrazioni; 4. di dare atto che, ai sensi dell'art. 4, comma 1-quinquies, della Legge n. 44 del 26.04.2012 e dell'art. 13, comma 15, del D.L. n. 201/2011 convertito dalla Legge 214/2011 e successive modificazioni, la presente deliberazione Regolamentare di modifica, per l'anno 2015, dell'addizionale comunale all'irpef deve essere inviata entro il termine di 30 gg. dalla data

di approvazione della deliberazione, al Ministero dell'economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, ai fini della pubblicazione sul proprio sito informatico; 5. di prevedere per l'anno 2015, nel rispetto degli equilibri di bilancio l'entrata complessiva di euro 565.000,00 alla risorsa 10102110 CAP 186 "Addizionale comunale all'irpef del Bilancio di Previsione 2015; Si propone altresì di dichiarare l immediata eseguibilità del provvedimento di cui trattasi, ai sensi di quanto stabilito dall art. 134 comma IV del D.L.vo N. 267/2000. Settala, li 04-03-2015 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Trovati rag. Giacomo) IL RESPONSABILE DEL SETTORE ECONOMICO-FINANZIARIO (Provenzi rag. Ivano)

Letto, approvato e sottoscritto: Il SINDACO Il SEGRETARIO COMUNALE F.to Carlo Andrea F.to Dott.ssa SARAGO' FRANCESCA Il sottoscritto SEGRETARIO COMUNALE, sulla base degli atti e delle procedure d ufficio, ATTESTA - che la presente deliberazione, in data odierna, viene pubblicata in copia all Albo Pretorio on line di questo Ente con Registro Pubblicazione N. 243, per rimanervi pubblicata 15 giorni consecutivi, dal 21-04-2015 al 05-05-2015, così come prescritto dall art. 124 I comma del D.L.vo 18/08/2000, N. 267. - che la presente deliberazione diverrà esecutiva ad ogni effetto ai sensi dell art. 134, comma III, del D.L.vo 18/08/2000, N. 267, trascorsi 10 giorni decorrenti dal giorno successivo dal completamento del periodo di pubblicazione dell atto all Albo Pretorio on line. CERTIFICA - che la presente deliberazione, ai sensi dell art. 134, comma IV, del D.L.vo 18/08/2000, N. 267: [ ] non è immediatamente eseguibile. [X] è divenuta eseguibile avendo il Consiglio Comunale dichiarato l immediata eseguibilità dell atto. Settala, 21-04-2015 Il SEGRETARIO COMUNALE F.to Dott.ssa SARAGO' FRANCESCA