UNIONE DEI COMUNI DELLA VALSAVIORE UNIONE EUROPEA PROGETTO RECO



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L obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani.

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UNIONE DEI COMUNI DELLA VALSAVIORE UNIONE EUROPEA PROGETTO RECO

UNIONE EUROPEA PROGETTO RECO

Giunto al termine del progetto europeo RECO, un esperienza stimolante e impegnativa per coloro che vi hanno preso parte attivamente con l obiettivo di ricercare una buona pratica per invecchiare bene, ho ritenuto opportuno creare questo piccolo opuscolo con l aiuto di tutti i miei collaboratori per descrivere come si è sviluppato il progetto e soprattutto per fornire, a quanti vorranno farne uso, un manuale operativo base per costruire una BUONA PRATICA nei loro paesi. Ringrazio: l Associazione Diabetici Camuna nella persona del Presidente Richini Patrizia che ha reso possibile la realizzazione pratica del progetto grazie ai suoi volontari, il Sindaco del mio Comune dott. Scolari Corrado, le mie interpreti e collaboratrici Elisabetta e Stella, il Direttore dell Unione dei Comuni della Valsaviore dott. OrizioFabrizio Andrea, le collaboratrici dell Unione dei Comuni della Valsaviore Cristina e Erika, i partners europei per l accoglienza e l ospitalità che ci hanno riservato nei loro paesi, i dipendenti / collaboratori della Provincia di Brescia, la società SAEF con le sue collaboratrici, i miei colleghi che hanno supplito alle mie assenze, tutti loro hanno collaborato in qualche modo. Il Responsabile e coordinatore del progetto Fedele Bernardi - 3 -

progetto RECO - 4 -

LA VALSAVIORE IN EUROPA La Provincia di Brescia, insieme ad altre sei regioni d Europa, è stata promotrice di un programma denominato Creator, con l obiettivo di affrontare l invecchiamento della popolazione come un opportunità di crescita e di sviluppo territoriale, attraverso il coinvolgimento di enti pubblici locali. Così l Assessorato alle Attività Produttive ha promosso la partecipazione di attori locali che sono stati coinvolti in tre delle iniziative: - Il Comune di Brescia nel progetto Effect, per la ricerca e la definizione di modelli gestionali efficienti per l erogazione di servizi integrati agli anziani. - La Cooperativa Valle Sabbia Solidale partner nel progetto Silhouette, che vuole favorire l attività degli anziani mediante lo sviluppo e l impiego di soluzioni legate alle tecnologie dell informazione e della comunicazione. - L Unione dei Comuni della Valsaviore, rappresentata dal Comune di Berzo Demo, inserita nel progetto denominato RECO, il cui obiettivo è quello di migliorare la salute e la qualità di vita degli anziani, con un occhio di riguardo alla prevenzione e ai bisogni legati all insorgere di patologie. Il progetto finanziato dalla Comunità Europea si proponeva di sviluppare politiche territoriali creative, che abbiano come contenuto lo sviluppo dei temi correlati all invecchiamerto, assicurando ai territori coinvolti finalità di coesione sociale a lungo termine. Berzo Demo (Brescia-Italia), 1700 abitanti in Valsaviore, dove i paesi distano tra loro alcuni km e i mezzi di trasporto pubblico sono pressoché inesistenti, si è trovato immerso, per tramite dei suoi funzionari, in un confronto sui temi dell invecchiamento a livello europeo con: Ungheria- città di Miskolc, abitanti 168.075; Svezia- città di Umea, abitanti 79.594; Polonia- città di Poznan, abitanti 551.627; Francia- città di Nancy, abitanti 108.597; Finlandia- città di Hameelinna, abitanti 67.280 Il confronto con realtà ben più grandi e strutturate della Valsaviore, ha preoccupato non poco inizialmente, ma affiancato da interpreti/collaboratrici abbiamo iniziato il giro dell Europa alla ricerca di Buone Pratiche per l invecchiamento attivo nella società. Coinvolgere Volontari per strutturare servizi a favore degli anziani è una delle chiavi per attualizzare il progetto. Il 18 gennaio 2012, a Copenhagen, è stato inaugurato l anno europeo dell invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni che intende sensibilizzare e promuovere misure che consentano agli anziani di rimanere attivi. Alcuni numeri: il 71% dei cittadini europei è consapevole che la popolazione europea sta invecchiando, ma soltanto il 42% è preoccupato per tale sviluppo, in Italia sale al 52%. - 5 -

Le risposte degli italiani alla domanda: le migliorie necessarie per rendere la zona in cui vivono più adatta alle esigenze degli anziani : 52% strutture per mantenersi in forma e in salute 40% aree pubbliche destinate a parchi 39% trasporto pubblico 34% le strade e la sicurezza stradale il 37% degli italiani, contro il 50% della media europea, é soddisfatto del ruolo delle istituzioni pubbliche e private, nell affrontare le sfide legate all invecchiamento della popolazione. Tre sono le direttrici contemplate dall Anno europeo: - Invecchiamento attivo nel mondo del lavoro, incoraggiando i lavoratori anziani a rimanere attivi migliorando le loro condizioni lavorative. - Partecipazione alla società svolgendo attività di volontariato, avendo così un ruolo attivo nella vita sociale evitando l isolamento e molti problemi e rischi ad esso collegati. - Vita autonoma, promuovendo la salute e la medicina preventiva al fine di rimanere autonomi quanto più a lungo possibile. Queste tre direttrici vengono riassunte dal Manifesto per una Unione Europea per tutte le età entro il 2020 in uno slogan : AUTONOMIA, PARTECIPAZIONE, AZIONE. NATURA E SCOPI DEL PROGETTO Gli obiettivi iniziali su cui lavorare e sviluppare il progetto erano tre: 1) Il coinvolgimento dei Volontari dell ARNICA (Associazione di Protezione Civile); 2) L assistenza infermieristica domiciliare ed un corso per diabetici; 3) Analisi degli interessi degli over 50, per le attività da svolgere nel tempo libero. Ungheria Il 17 18 Marzo 2011 si è tenuto il primo meeting in Ungheria a Miskolc con la presentazione ufficiale dei partners del sottoprogetto RECO. Ridefinizione degli obiettivi in modo da avere a disposizione un programma di lavoro. Scambio di esperienze e metodi che portino benefici e innovazioni per migliorare lo stile di vita delle persone anziane. Sviluppo di metodi e conoscenze circa la cura della salute e dei servizi sociali. Miglioramento delle tecniche e dei metodi delle persone che si prendono cura degli anziani. Motivare i paesi partners a valutare la possibilità di implementare le metodologie apprese durante gli incontri in modo da migliorare i risultati. Promozione/divulgazione: ogni paese deciderà in che modo divulgare il lavoro e le azioni a favore degli anziani. Brescia Il 18 19 Maggio 2011 si è tenuto il secondo meeting a Brescia presso il Centro Pastorale Paolo VI durante il quale sono state presentate ai nostri partners le Buone Pratiche proposte dall Unione dei Comuni della Valsaviore: - 6 -

Corso per diabetici adulti presentato dalla Presidente dell Associazione Diabetici Camuna, infermiera Patrizia Richini. Presentazione del progetto Questionario. Sondaggio degli interessi dei cittadini over 50 I cittadini ultracinquantenni che risiedono nel Comune di Berzo Demo rappresentano ormai il 40% dell intera popolazione. Si è pertanto deciso di inviare a tutte le famiglie un questionario per cercare di capire meglio i nuovi bisogni che si manifestano. L obiettivo principale è il miglioramento della qualità di vita e della salute della popolazione locale non più impegnata in attività lavorative stabili. Il questionario è parte fondamentale di una ricerca volta a individuare gli interessi e le attività da svolgere nel tempo libero per una maggiore partecipazione alla vita sociale di pensionati e anziani. Lettera di presentazione progetto Reco : Gentile Signora/e, l Unione dei Comuni della Valsaviore è stata inserita in un progetto europeo denominato Reco. Tale progetto si propone di sviluppare politiche territoriali creative, che abbiano come contenuto lo sviluppo dei temi correlati all invecchiamento, assicurando ai territori coinvolti finalità di coesione sociale a lungo termine. All interno di questo progetto il Comune di Berzo Demo è stato scelto come riferimento per effettuare il sondaggio. I cittadini ultracinquantenni che risiedono nel nostro Comune rappresentano ormai il 40% dell intera popolazione comunale. Abbiamo pertanto deciso di inviare a tutte le famiglie un questionario per cercare di capire meglio i nuovi bisogni che si manifestano. L obiettivo principale è il miglioramento della qualità di vita e della salute della popolazione locale non più impegnata in attività lavorative stabili. Il questionario è parte fondamentale di una ricerca volta a individuare gli interessi e le attività da svolgere nel tempo libero per una maggiore partecipazione alla vita sociale di pensionati e anziani. Le chiediamo dunque di partecipare alla nostra ricerca, compilando l allegato questionario. Nella compilazione dello stesso, che dovrà essere compilata da un solo componente della famiglia, si prega di leggere attentamente le domande, segnando una crocetta sul quadratino corrispondente alla risposta scelta. Una volta compilato il questionario, Le chiediamo gentilmente di trattenerlo presso la sua abitazione poiché entro il 31 luglio 2011 passerà una persona incaricata dal Comune a ritirarlo. È un occasione per esprimere il proprio punto di vista, fornendo un contributo personale al miglioramento della propria vita sociale e quindi allo sviluppo di iniziative nuove o già esistenti che permettano di coinvolgere e tenere attiva la popolazione del nostro Comune. La ringraziamo fin d ora per l attenzione e il tempo che vorrà dedicarci. Cordiali saluti L Unione dei Comuni della Valsaviore - 7 -

UNIONE DEI COMUNI DELLA VALSAVIORE CEDEGOLO - BERZO DEMO - CEVO - SAVIORE DELL ADAMELLO - SELLERO Questionario Da compilarsi da parte della persona più adulta del nucleo familiare. Età della persona A quali di queste tipologie di attività Le piacerebbe partecipare se fosse in pensione o non più impegnato in attività lavorative? (indicare al massimo due risposte) Protezione civile come volontario Servizio sanitario 118 come soccorritore o autista Corso di primo soccorso per apprendimento personale Corsi di formazione per l apprendimento dei metodi e tecniche per l agricoltura di montagna (viticoltura, frutticoltura) Giornate formative per apprendere il riciclaggio dei rifiuti Soggiorno balneare estivo Cure termali Decorazione pittorica su porcellana Corso di scultura linea e/o ferro battuto Corso di cucina Corso di pittura Partecipazione a gruppi per assistere a rappresentazioni teatrali o visite culturali Centro anziani Indicate liberamente nuove idee o suggerimenti. - 8 -

Sono stati inviati 732 questionari con relativa lettera di accompagnamento in cui si spiegava alla popolazione l obiettivo degli stessi. I questionari sono stati ritirati direttamente al domicilio degli interessati da parte di un incaricato del Comune per poter fornire ulteriori informazioni riguardo al progetto. Il totale dei questionari ritirati è 212 e l attività più gradita e richiesta è risultata essere la partecipazione alle Cure Termali, attività che viene effettuata già da diversi anni. Da Brescia in poi, nonostante le ampie discussioni sui risultati del questionario, l attenzione si è focalizzata sul corso per diabetici, malattia in forte espansione in tutto il mondo, con l integrazione dell attività fisica, rivolto anche a soggetti affetti da patologie anche diverse dal diabete. - 9 -

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La Svezia Meeting Umea (Svezia) 30 Novembre 1 Dicembre 2011 Incontro con i nostri partners europei. Molto interessante la visita al Centro di raccolta Volontari della città. Il Centro gestisce attualmente 180/200 volontari, coordinati da personale appositamente formato. Tutti i cittadini che desiderano dedicare un po di tempo alle persone bisognose, comunicano il proprio nome al centro operativo, che a sua volta coordina le attività da svolgere. Il lavoro dei volontari avviene sia presso il domicilio delle persone bisognose, sia all interno del centro stesso. La Buona Prassi più interessante presentata dalla Svezia è senza ombra di dubbio la figura del StoryTelling ossia il Racconta Storie. Il suo scopo è quello di tenere attivi gli anziani residenti in case di riposo, impossibilitati ad assistere a spettacoli teatrali o ad altre attività culturali, trasmettere alle nuove generazioni le memorie e i trascorsi di vita dei nonni, che diversamente andrebbero persi per sempre. La figura professionale specializzata, a contatto con gli anziani, raccoglie le storie dei tempi passati attivando la memoria e suscitando emozioni. Queste storie vengono poi trasformate in recitazione, raccontate agli anziani stessi e portate in giro per le scuole dall attore che le ha raccolte ed elaborate, raggiungendo così un duplice obiettivo, quello di mantenere attiva la memoria e le emozioni degli anziani e quello di trasmettere alle nuove generazioni le tradizioni del proprio paese. La Polonia Meeting Poznan 28 29 Marzo 2012 In questo meeting vi era la presenza di tutti i sotto progetti e lo scopo era quello di analizzare le Buone Pratiche. I sotto-progetti sono stati suddivisi tra gruppi di prodotti e servizi (in base al loro obiettivo/argomento). Il lavoro è stato quello di presentare e raccogliere informazioni riguardanti le Buone Prassi al fine di poterle trasmettere alle altre regioni del programma Creator. Abbiamo presentato le nostre due Buone Pratiche, Corso di formazione per Diabetici e Questionario, argomentando i punti di forza e i punti deboli, con relative potenzialità di realizzazione in concreto. Durante la presentazione sono state fatte delle domande specifiche riguardanti l operatività dei progetti e ne è risultato che: Sono Buone Pratiche necessarie in ogni regione; Sono attività facilmente attuabili in quanto non richiedono costi elevati e sono in gran parte effettuate da volontari; Possono cambiare in meglio le abitudini degli anziani; Si possono avere risultati in breve termine, il corso per diabetici ha una durata di 10 mesi; Lo scopo è anche quello di migliorare la qualità di vita e salute degli anziani cercando di prevenire varie patologie. Al termine del meeting si è votato per poter scegliere le tre migliori Buone Prassi ed il nostro Corso di formazione per Diabetici è risultato essere il secondo progetto votato da tutti i partecipanti. Abbiamo inoltre avuto la possibilità di visitare alcune strutture sociali, dove gli ospiti sono continuamente coinvolti nella realizzazione di piccoli lavori creativi di qualsiasi tipo, di costumi che essi stessi indossano per attività teatrali e canti con direzione di un insegnante al seguito. - 12 -

La Francia Meeting Nancy 30 31 maggio 2012 Abbiamo partecipato ad un convegno presso il Liceo della Formazione Professionale di Pont-Saint-Vincent, organizzato da diverse istituzioni: l Università della Lorena, la Regione, il GIP-DAFCO (Istituto di formazione professionale per adulti). Argomento del convegno: Invecchiamento attivo o invecchiamento passivo? Il tema è stato trattato da diversi punti di vista: 1. Punto di vista scientifico 2. Punto di vista professionale e formativo 3. Punto di vista istituzionale e politico La risposta si trova a parere degli esperti intervenuti, nel rapporto che si stabilisce tra coloro che assistono e gli assistiti, l anziano percepisce più di altri se l assistenza che gli viene prestata é solo dovuta oppure se contiene amore, ecco perché quasi mai l ambiente familiare può essere sostituito da strutture e/o servizi erogati da professionisti o volontari. La città di Nancy ha inoltre realizzato un centro diurno organizzato dove gli anziani sono liberi di entrare e uscire a loro piacere, lì trovano amici, pranzano, giocano a carte, al biliardo, seguono corsi, fanno ginnastica, vengono seguiti anche a domicilio da volontari che hanno dato la propria disponibilità, dentro e fuori la struttura, il tutto coordinato da personale specializzato retribuito dalla città. Abbiamo visto in un paese di campagna una casa di riposo realizzata da più Comuni messi insieme, con l obiettivo di ricreare la vita di tutti i giorni all interno della stessa, ed allora ecco che i bambini passano nei corridoi per andare a scuola, molte attività di vita normale, per quanto possibile, vengono riprodotte all interno, gli ospiti vengono coinvolti in attività che li rendono partecipi alla vita della Comunità. La Finlandia Meeting Hameelinna 3-4 Ottobre 2012 Come già a Poznan, in questo meeting vi era la presenza di tutti i sotto progetti e lo scopo era quello di definire ed evidenziare i migliori suggerimenti per la condivisione ed attuazione delle Buone Prassi. Organizzati in diversi gruppi di lavoro per analizzare e discutere sulle diverse idee, proposte e problematiche per attivare e realizzare le buone prassi emerse dal progetto, al termine i coordinatori dei gruppi hanno presentato un sunto che verrà poi tradotto in relazione finale da presentare alla Commissione Europea e nel quale sono stati evidenziati i punti fondamentali per affrontare la sfida europea dell invecchiamento: maggior attenzione e prevenzione delle patologie tipiche dell invecchiamento maggior educazione e formazione del personale in ambito socio assistenziale maggiori risorse finanziarie da destinarsi alla terza età maggior collaborazione e cooperazione tra il Pubblico ed il Privato maggior coinvolgimento nel mondo del lavoro dei pensionati in modo da poter trasferire la loro conoscenza professionale alle giovani generazioni. Hameelinna che partecipava al nostro sotto progetto ci ha mostrato per un giorno come nella sua Università vengono preparati gli studenti di infermieristica alla loro futura professione confrontantosi con manichini ipertecnologici, asili nido all interno della scuola dove le mamme fanno parte dell organizzazione e studenti che seguono presso il loro domicilio anziani bisognosi relazionando sull attività al proprio docente. - 13 -

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manuale dei CORSI - 16 -

Associazione Diabetici Camuno Sebina Equipe formativa della ADCS in collaborazione con COMUNE di BERZO DEMO CORSO DI FORMAZIONE PER DIABETICI TIPO 2 E LORO FAMILIARI IL DIABETE MELLITO: CONOSCERLO BENE PER SAPERLO GESTIRE AL MEGLIO Premessa L educazione terapeutica è ormai entrata a pieno titolo tra i cardini della cura del diabete e la prevenzione delle sue complicanze. Metterla in atto richiede un grosso impegno da parte degli operatori sanitari, ma anche e soprattutto della persona con diabete e dei suoi familiari. Negli ultimi decenni la prevalenza del diabete tipo 2 è andata sempre più aumentando ed ormai si parla di epidemia del terzo millennio; per gli operatori sanitari con risorse di tempo estremamente limitate nei servizi di diabetologia è diventato quasi impossibile svolgere attività di educazione sul singolo paziente se non per quanto attiene le informazioni essenziali di base. Si rende quindi necessario organizzare corsi per gruppi di pazienti; questi corsi favoriscono, secondo la nostra esperienza, ma anche secondo l evidenza della letteratura scientifica, la partecipazione e la motivazione ottenendo il pieno coinvolgimento della persona, che impara attraverso una metodologia di tipo attivo-interattivo. È in questa ottica che l ADCS, in collaborazione con il Comune di Berzo Demo, e con il contributo della propria équipe formativa ha ritenuto anche quest anno importante effettuare il corso in oggetto ed integrarlo con il progetto Camminare insieme per stare bene Destinatari: persone con diabete tipo 2 e loro familiari. Partecipanti: è prevista la partecipazione di 12/15 persone Durata del corso: 12 incontri (cadenza quindicinale) Ore formative totali: sono previste attività per un totale di 30 ore così articolate: 20 ore di lavori di gruppo e riunioni plenarie 5 ore di attività pratiche 5 ore di giochi finalizzati Periodo e sede di effettuazione: novembre 2011/marzo2012 presso la sala consigliare del Comune di Berzo Demo - 17 -

Obiettivo generale: - Far nascere e sviluppare la consapevolezza che il diabete mellito è una malattia cronica complessa che richiede a chi ne è affetto la massima partecipazione nella cura con una modifica dello stile di vita - Educare e formare la persona con diabete ad una gestione altamente qualificata della propria malattia per migliorare la qualità della vita ed allontanare il pericolo delle complicanze acute e croniche. Obiettivi specifici: 1. Teorici: i partecipanti dovranno: a) Conoscere e saper definire cos è il diabete mellito b) Conoscere gli obiettivi metabolici del trattamento del diabete e l importanza dell autocontrollo c) Conoscere le caratteristiche nutrizionali degli alimenti d) Conoscere i concetti di equivalente calorico e glucidico e) Conoscere i concetti di indice glicemico e carico glicemico f) Conoscere l importanza di limitare l apporto dei grassi g) Conoscere l importanza, lo scopo e le modalità di svolgimento dell esercizio fisico h) Conoscere le complicanze acute e croniche con particolare riferimento all ipoglicemia e al problema del piede 2. Pratici e comportamentali: i) Saper eseguire la glicemia capillare j) Saper compilare correttamente il diario glicemico e alimentare k) Sapere riconoscere gli alimenti contenenti carboidrati e saperli scambiare tra loro l) Saper riconoscere gli alimenti contenenti grassi m) Saper gestire correttamente l ipoglicemia n) Saper eseguire l igiene del piede e la scelta delle calzature o) Svolgere esercizio fisico quotidiano p) Condividere le esperienze e socializzare Articolazione del corso: Ogni incontro è costituito da: 30 minuti 10 minuti contestualizzazione (riepilogo degli argomenti precedentemente trattati) 20 minuti lezione frontale 60 minuti lavoro di gruppo 30 minuti discussione e confronto Metodologia di lavoro: Sono privilegiati la metodologia interattiva ed il lavoro in gruppo con il tutoraggio di infermiere professionali esperte in campo diabetologico e formativo Sono utilizzate brevi lezioni frontali di introduzione al tema e attività pratiche (giochi finalizzati, problem solving, casi clinici, role play) - 18 -

Materiale educativo: Vengono utilizzati supporti educativi ideati e realizzati dalla équipe formativa E prevista la consegna, a coloro che partecipano al corso, di una brochure riassuntiva degli argomenti trattati nel Corso e materiale di rinforzo ad ogni incontro Conduttori e relatori: 1 medico formatore AMD (con master scuola formatori e iscritti all albo dei formatori e dei progettisti): Dott.ssa Donata Richini 1 infermiera professionale formatore OSDI (scuola formatori OSDI) esperta in diabetologia e tecniche di conduzione di gruppo: Patrizia Richini Valutazione/verifica apprendimento: Questionario di ingresso (15 domande) Questionario di uscita (15 domande) CORSO DI FORMAZIONE PER DIABETICI TIPO 2 E LORO FAMILIARI Periodo: NOVEMBRE 2011/MARZO 2012 Luogo: BERZO DEMO - MUNICIPIO DATA ARGOMENTO 26/11/11 Apertura corso - Cosa è il Diabete 10/12/11 Il controllo del diabete 17/12/11 Ipoglicemia-Iperglicemia-Escursione Glicemica-Iperglicemia vera e falsa (dal dato all azione) 23/12/11 L alimentazione: principi generali 14/01/12 L alimentazione: So cosa mangio (dove sono i Carboidrati) 21/01/12 L alimentazione: Gli equivalenti-dieta di scambio Isocarboidrati 28/01/12 La terapia 04/02/12 L attività fisica Proviamoci: progetto Camminare insieme per stare bene 11/02/12 Il piede e la calzatura 18/02/12 Il rischio cardiovascolare 22/02/12 Le complicanze croniche 10/03/12 Chiusura - 19 -

LAVORI DI GRUPPO ARGOMENTO Cosa è il diabete Il controllo del diabete METODO Discussione visualizzata Caso clinico + esercitazione pratica MATERIALE Cartellone omino-zollette di zucchero-chiavi-materiale riassuntivo Diario gigante-tasselli valori glicemici-fogli descrizione paziente- Materiale per controllo glicemia (reflettrometro, strisce reattive,diario, occhiali penna, cotone)-materiale riassuntivo Ipoglicemia-Iperglicemia-Escursione Glicemica Iperglicemia vera e falsa (dal dato all azione) L alimentazione: principi generali L alimentazione: So cosa mangio (dove sono i Carboidrati) L alimentazione: Gli equivalenti-dieta di scambio Isocarboidrati La terapia Attività fisica Proviamoci: progetto Camminare insieme per stare bene Il piede e la calzatura Il rischio cardiovascolare Le complicanze croniche Problem Solving Discussione visualizzata Gioco interattivo Gioco interattivo + esercitazione pratica Discussione visualizzata + esercitazione pratica Discussione visualizzata Esercitazione pratica Discussione visualizzata + esercitazione pratica Discussione visualizzata Fogli con caso clinico-cartellone- Pennarelli colorati-zollette di zucchero-materiale riassuntivo Cartellone-Pennarelli-Materiale riassuntivo Scatola del gioco SO COSA MAN- GIO-Tabelle nutrizionali INRAN- Materiale riassuntivo Scatola del gioco GLI EQUIVALEN- TI-Tabelle nutrizionali INRAN-Cibi veri-bilancia-stoviglie-bilancia-calcolatrice- Materiale riassuntivo Cartellone-Pennarelli-Tabelle ipoglicemizzanti orali e insuline - Siringhe,penne,aghi per insulina- Materiale riassuntivo Cartellone-Pennarelli-Materiale riassuntivo-progetto di attività fisica- Moduli adesione al progetto Materiale per igiene del piede,per la cura della pelle, per eliminazione callosità,per la gestione di piccole lesioni,per il taglio delle unghie-calze-scarpe-materiale riassuntivo Cartellone-Pennarelli-Bilancia pesapersone-centimetro-statimetro-calcolatrice-penne-materiale riassuntivo Cartellone-Pennarelli-Materiale riassuntivo - 20 -

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ESEMPIO DI STORY BOARD DEL PRIMO INCONTRO Tempi/Data Attività Risultati attesi Contenuti attività 26/11/11 ore 14,00-14.30 Accoglienza Compilazione moduli: questionario conoscenze, raccolta aspettative, liberatoria privacy Registro presenze, questionari, cartoncini aspettative e liberatoria compilati Espletare un attività necessaria per dare evidenza dell effettuazione: far firmare il registro delle presenze, consegnare il questionario d ingresso, un cartoncino per la raccolta delle aspettative e il modulo della privacy Ore 14.30-15.00 Saluto ai partecipanti Benvenuto e presentazione reciproca Saluti di inizio corso Stimolare l aggregazione Ore 15.00-15.30 Presentazione del corso e contratto d aula. Coinvolgimento dei partecipanti rispetto alla realizzazione del corso. Presentazione delle finalità del corso, degli obiettivi, e delle modalità di attuazione. Analisi delle aspettative dei partecipanti e comparazione con gli obiettivi del corso. Ore 15.30-16.00 I^ relazione: Cosa è il diabete? Comprensione dell importanza della conoscenza dei diversi tipi di diabete e loro trattamento Presentazione dei diversi tipi di diabete soffermandosi in modo particolare sui fattori di rischio e sul ruolo che svolgono relativamente all insorgenza del diabete di tipo 2. Obiettivi metabolici. Sintomatologia. Terapia. Ore 16.00-16.45 I^ Lavoro di gruppo Comprensione dell importanza della conoscenza dei diversi tipi di diabete e loro trattamento Stimolare la partecipazione attiva e l interazione. - 22 -

Metodi Strumenti Attori Da monitorare Attività di segreteria Registro firme, questionario conoscenze ingresso, cartoncini per raccolta aspettative, modulo liberatoria privacy Segreteria Controllare che tutti i discenti abbiano compilato il registro presenze e tutti i moduli. In plenaria ogni partecipante parla di sé esprimendo il motivo che lo ha portato a partecipare a questo corso. Presentazione individuale Assessore ai Servizi Sociali-Patrizia Richini-Stella Bottanelli Tutti Controllare che tutti si siano presentati, partecipanti e docenti Presentazione in plenaria. Videoproiezione con powerpoint e/o metaplan per raccolta aspettative. Patrizia Richini Chiarezza dei messaggi e comprensione da parte dei partecipanti. Docenza in plenaria. Relazione frontale. Patrizia Richini Chiarezza dei messaggi e comprensione da parte dei partecipanti. Discussione visualizzata Cartellone con Omino Zollette di zucchero Chiavi. Materiale riassuntivo dell incontro Tutti La partecipazione attiva di tutti i partecipanti al raggiungimento del risultato - 23 -

IL QUESTIONARIO Abbiamo verificato le nostre conoscenze ad inizio e a fine corso: ENTRATA DOMANDE 180 RISPOSTE ESATTE 111 62% USCITA DOMANDE 180 RISPOSTE ESATTE 164 91% Berzo Demo 22/02/12 Preciso che tutti i 12 partecipanti (5 di sesso maschile e 7 femminile) hanno risposto al questionario preliminare ed a quello di fine corso. Di seguito riporto le risposte ottenute in occasione della somministrazione dei due questionari, comparandone i risultati (in grassetto sono evidenziate le risposte esatte). - 24 -

Domanda n.1 L insulina è una sostanza prodotta dal pancreas che serve soprattutto a: A. Facilitare la digestione degli zuccheri B. Trattenere lo zucchero nel sangue C. Trasferire lo zucchero dal sangue ai muscoli e ad altri tessuti D. Non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.2 Il diabete si manifesta: A. in tutte le persone che mangiano troppo B. in seguito ad uno sforzo eccessivo C. per una combinazione di più cause D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.3 La glicemia è: A. la concentrazione (quantità) di glucosio nel sangue B. la concentrazione di zuccheri nelle urine C. la concentrazione (quantità) di colesterolo buono nel sangue D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE - 25 -

Domanda n.4 Quale di questi cibi a parità di peso fornisce più energia? A. frutta fresca B. pesce C. formaggio D. pane QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.5 Quale di questi alimenti, a parità di peso, contiene più zuccheri? A. carne B. formaggio C. frutta fresca D. riso QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.6 Il diabetico può mangiare la pasta, il riso, i legumi? A. si, ma in quantità molto ridotta B. si, nella stessa percentuale delle persone non diabetiche, l importante è il rispetto delle calorie stabilite nella dieta C. sono preferibili la carne e il pesce per controllare meglio la glicemia D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE - 26 -

Domanda n.7 Per poter seguire una dieta il diabetico: A. deve cambiare completamente le sue abitudini alimentari, diversificandole dal resto della famiglia B. può imparare a nutrirsi in maniera adeguata mantenendo gran parte delle sue abitudini alimentari C. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.8 Le manifestazioni più frequenti dell ipoglicemia (glicemia molto bassa) sono: A. prurito, diarrea, singhiozzo B. bisogno di urinare, sete, vomito C. sudorazione, tremori, debolezza, confusione D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.9 Quale di queste è la prima cosa da fare se si avvertono i sintomi dell ipoglicemia? A. mettersi a riposo e aspettare che passino B. prendere tre zollette di zucchero e mettersi a riposo C. continuare l attività intrapresa D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE - 27 -

Domanda n.10 In questo momento hai con te delle zollette di zucchero o delle caramelle? A. si B. no C. non le porto mai D. non le porto perché non assumo farmaci per il diabete QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.11 Per la pulizia dei piedi è bene fare tutti i giorni: A. bagni con acqua fredda B. brevi lavaggi con acqua tiepida C. lunghi bagni con acqua calda D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.12 E bene riscaldare i piedi freddi: A. con la borsa dell acqua calda B. con le calze di lana C. avvicinandosi ad una fonte di calore D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE - 28 -

Domanda n.13 Le unghie si devono limare: A. diritte e non eccessivamente corte B. molto corte insistendo negli angoli per arrotondarle C. il meno possibile D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.14 Per un diabetico l attività fisica va fatta: A. come esercizio regolare B. mai C. saltuariamente D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE Domanda n.15 Cosa fare se si prevede un attività fisica più intensa del solito? A. ridurre la dose della terapia farmacologica B. fare uno spuntino C. non è necessario alcun accorgimento particolare D. non so QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE N.B. In considerazione della presenza di partecipanti in trattamento con insulina basal-bolus viene considerata esatta anche la risposta A - 29 -

Uno studente iscritto al Corso di Laurea in Infermieristica ha partecipato attivamente alla progettazione ed alla realizzazione del corso di formazione per diabetici tipo 2 e loro familiari. La sua partecipazione gli ha permesso di redigere la tesi di laurea. - 30 -

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INTRODUZIONE La scelta di redigere una tesi che avesse come argomento il diabete mellito di tipo II trae origine dal grande interesse sociale suscitato dalla patologia diabetica, la quale colpisce, in occidente, circa il 5% della popolazione. Di questa percentuale una buona parte conosce la propria malattia, ma una parte ancora significativa non sa di esserne affetta poiché il diabete spesso non da alcun disturbo. La patologia diabetica mostra una chiara tendenza, in tutti i paesi industrializzati, ad un aumento sia della prevalenza che dell incidenza soprattutto legata all aumento del benessere e allo stile di vita. Per quanto concerne la Valcamonica, i pazienti diabetici sono 5119 (il 90% dei quali è di tipo II) e la prevalenza è del 4,9%. In Basilicata si riscontra il valore più elevato a livello nazionale (8%). I pazienti che seguono le cure e si sottopongono ai controlli assiduamente, sono 3139, pari soltanto al 56,1% del totale, a cui occorre aggiungere coloro che sono affetti dalla patologia diabetica ma non sanno di esserlo. Ciò che ha attirato il mio interesse, è il fatto che il diabete richiede un educazione costante della persona, non è una patologia per cui sia sufficiente l assunzione dei farmaci, ma necessita della modificazione dei comportamenti che deriva anche dalla conoscenza di questa patologia. Pertanto la mia tesi riguarda proprio l educazione alla persona, attraverso la pianificazione e la realizzazione di un progetto educativo, attraverso un corso di formazione. Nel primo capitolo della tesi, si descrive il diabete mellito (definizione, classificazione, eziologia, fisiopatologia, criteri diagnostici, manifestazioni cliniche, trattamento, complicanze acute, complicanze croniche ed epidemiologia). In seguito, pongo in evidenza le fasi del progetto educativo, vale a dire la definizione degli obiettivi educativi/di apprendimento, l identificazione dei contenuti, la scelta delle metodologie e la definizione delle condizioni operative (aspetti logistico-organizzativi). Nel secondo capitolo ho descritto la metodologia utilizzata per l elaborazione del progetto educativo. Il progetto in questione è nato dall aumento costante del numero di casi di diabete mellito di tipo II nel territorio della Valcamonica ed ha avuto come obiettivo quello di fornire conoscenze concernenti il diabete, le complicanze ad esso correlate ma soprattutto le indicazioni utili per meglio convivere con la patologia, allo scopo di tradurre le conoscenze (Sapere) in capacità di gestione (Saper fare) e trovare la motivazione per metterle in pratica (Saper essere). Pertanto, all inizio della progettazione, ci si è prefissati tre tipi di obiettivi: cognitivi, pratico-operativi formativi personali. Gli obiettivi cognitivi prendono spunto dalla domanda Che cosa vogliamo sapere? e consistono nel fornire maggiori informazioni relative al diabete mellito tipo II, riguardanti l alimentazione, la terapia, l attività fisica da seguire e le complicanze, ponendo l attenzione in particolar modo sulla prevenzione dell ipoglicemia e del piede diabetico. - 32 -

Gli obiettivi pratico-operativi prendono spunto dalla domanda Che cosa vogliamo saper fare? e consistono nel saper eseguire correttamente l autocontrollo della glicemia, saper autogestire la dieta, saper programmare la propria attività fisica, saper gestire l ipoglicemia e saper prendersi cura dei propri piedi. Gli obiettivi formativi personali prendono spunto dalla domanda Che cosa vogliamo saper essere? e consistono nel migliorare l atteggiamento nei confronti della malattia, essere motivati al rispetto dell autocontrollo, della dieta e dell attività fisica, partecipare attivamente e con spirito di collaborazione alle attività di gruppo. L infermiera Patrizia Richini, Presidente dell Associazione diabetici camuno sebina (ADCS) di concerto con L Unità operativa semplice di diabetologia e malattie del metabolismo dell Ospedale di Esine (BS), diretta dalla Dott.ssa Donata Richini, aveva constatato, durante le visite periodiche effettuate, che i pazienti non avevano conoscenze sufficienti riguardo alla patologia diabetica, alle sue complicanze e alla sua cura (monitoraggio glicemico, dieta, attività fisica e terapia farmacologica). La sua sensazione si è tramutata nella necessità di raccogliere dati, sottoponendo un questionario di 15 domande da lei strutturato a dodici pazienti over 50 affetti da diabete mellito di tipo II, di cui 5 di sesso maschile e 7 femminile, afferenti all Ambulatorio del Comune di Berzo Demo (BS). Il suddetto questionario è stato somministrato dopo aver ricevuto, da parte dei destinatari, l autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo del 30/06/2003 n.196 Codice in materia di protezione dei dati personali. E stata pertanto data autorizzazione all utilizzo dei dati personali per gli scopi sotto elencati: - i dati personali sono raccolti allo scopo di poter elaborare in modo adeguato la Tesi di laurea; - i dati personali sono e saranno trattati in modo lecito e comunque nel rispetto del sopracitato decreto, sia con sistemi cartacei che computerizzati; - i dati personali ed il relativo trattamento saranno oggetto di diffusione solo nei limiti derivanti dalle finalità per le quali detta comunicazione è stata effettuata. Il piccolo gruppo di persone coinvolto nel progetto educativo si giustifica con le ridotte risorse umane e finanziarie disponibili, ma costituisce senza dubbio la base per un futuro progetto educativo esteso ad un numero ben più elevato di pazienti residenti in Vallecamonica. E stato pertanto in base alle risposte al suddetto questionario che sono stati elaborati gli obiettivi educativi/di apprendimento del progetto e sono stati strutturati i contenuti del corso. Al termine del corso, ai partecipanti è stato riproposto lo stesso questionario valutando i cambiamenti intervenuti in seguito all esperienza fatta. Nel terzo capitolo, ho effettuato la descrizione della metodologia e dei contenuti che hanno caratterizzato gli undici incontri del corso. Per quanto concerne il mio ruolo, ho partecipato attivamente sia alla fase di progettazione dell intervento educativo, sia agli incontri (i quali si sono svolti di sabato e mi hanno permesso di seguire regolarmente le lezioni universitarie), supportando la docente, l infermiera Patrizia Richini, durante le lezioni teoriche, nei lavori individuali, nei lavori di gruppo, ed infine nella illustrazione, distribuzione e correzione dei questionari. Quanto alle difficoltà incontrate, non nascondo il mio imbarazzo nel dover parlare in pubblico e nella necessità di documentarmi, in maniera estremamente approfondita, in merito alla patologia diabetica. Devo dire, inoltre, di essere stato sorpreso dalla grande capacità della Docente del corso, di illustrare con un linguaggio semplice ma al contempo scientifico e professionale, un tema vasto e complesso come quello della patologia diabetica. Inoltre mi hanno colpito l enorme interesse e coinvolgimento dei partecipanti, sia in occasione delle lezioni teoriche, sia durante lavori individuali e di gruppo. Sono stato infine piacevolmente colpito dall accoglienza ricevuta e dalla disponibilità da parte dei pazienti diabetici, a rendermi partecipe delle loro esperienze personali inerenti la patologia. - 33 -

progetto ATTIVITÀ FISICA camminare insieme per stare bene - 34 -

INTRODUZIONE Il diabete tipo 2 costituisce una patologia con elevata prevalenza e in progressivo aumento, gravata da complicanze microangiopatiche e soprattutto macroangiopatiche, che ne rappresentano la principale causa di morte e un elemento importante fra le cause dell alto costo socio-sanitario di questa patologia. La prevalenza della malattia è intorno al 3-4% nella popolazione generale, ma sale fino a valori intorno al 10% o più nell età avanzata. La prevalenza del diabete è inoltre in rapida ascesa ed oggi in Vallecamonica sono più di 5000 le persone affette da questa patologia. Il controllo della glicemia con i farmaci antidiabetici riduce nettamente il rischio di complicanze microangiopatiche, ma riesce ad influenzare solo in piccola parte la mortalità cardiovascolare. Questo è probabilmente legato alla patogenesi multifattoriale dell aterosclerosi nei pazienti con diabete tipo 2, che presentano spesso insulinoresistenza e i multipli fattori di rischio cardiovascolare associati a tale condizione, e anche al fatto che la terapia farmacologica non è in grado di correggere completamente l iperglicemia. In questi pazienti per contrastare l elevato rischio cardiovascolare è spesso necessario utilizzare una terapia plurifarmacologica, che contribuisce ad aumentare il costo socio-sanitario della patologia e influenza pesantemente la qualità di vita del soggetto che ne è affetto. E noto da tempo che l esercizio fisico rappresenta un importante strumento di prevenzione e cura del diabete. L attività fisica stimola potentemente l utilizzo del glucosio da parte del muscolo, attraverso vie metaboliche che sono indipendenti dall azione insulinica, e migliora - 35 -

la sensibilità insulinica, inducendo quindi direttamente una riduzione della glicemia. Inoltre l esercizio regolare, anche di moderata entità, facilita la riduzione del peso corporeo, che è aumentato in circa l 80% di questi pazienti, e ha effetti positivi anche su vari altri fattori di rischio cardiovascolare presenti in questi soggetti, come la dislipidemia e l ipertensione arteriosa. In accordo con questo, nei pazienti diabetici l attività fisica è associata ad una riduzione degli eventi cardiovascolari. Nei soggetti in età avanzata tale attività è importante anche per migliorare la capacità fisica e la capacità respiratoria, e per ridurre il rischio di molte patologie (osteoporosi, disabilità, deficit cognitivo, depressione, deficit erettile, alcuni tumori) che contribuiscono alla riduzione dell autosufficienza e alla compromissione della qualità di vita nell anziano. A testimoniare l importanza di questo strumento terapeutico, recenti studi hanno documentato, inoltre, che un programma di attività fisica moderata e regolare è in grado di ridurre sensibilmente il rischio di comparsa del diabete nei soggetti predisposti alla malattia. Sotto questo profilo, l esercizio fisico è risultato nettamente più efficace della terapia farmacologica insulino sensibilizzante. E stato documentato che l adozione di programmi di regolare attività fisica si traduce nel paziente diabetico in un immediato risparmio in termini di spesa farmaceutica, che si aggiunge ai vantaggi a più lunga distanza in termini di minor rischio cardiovascolare. Nel complesso vi sono quindi evidenze robuste che motivano l adozione di programmi di attività fisica per il paziente diabetico e/o con problemi di sovrappeso, ipertensione arteriosa e dislipidemie. L implementazione di queste evidenze trova tuttavia numerosi ostacoli, derivanti da vari fattori. Questi comprendono le abitudini sedentarie tipiche dei pazienti, i timori legati ai possibili rischi connessi all esercizio fisico in questi pazienti, la limitata diffusione della cultura dell attività fisica nella classe medica ed obiettive difficoltà logistiche. In Vallecamonica la ADCS (Associazione Diabetici Camuno Sebina) dal 1995 ha inserito nei suoi programmi la promozione della attività fisica attraverso il counsilling sull argomento e la organizzazione di Camminate educative, Vacanze per l attuazione della attività fisica ed inserendo in ogni corso educativo spazi dedicati. Negli ultimi due anni ha anche promosso un percorso strutturato in collaborazione con il Centro di Scienze motorie Kinetik e con il Comune di Darfo. L esperienza si è dimostrata efficace e quindi il Consiglio Direttivo della ADCS ha ritenuto opportuno estendere l iniziativa ad altri cittadini della Valle. DESTINATARI Il progetto si rivolge a cittadini dell Unione dei Comuni della Valsaviore;in particolare a: persone ultrasessantacinquenni; persone affette da patologie croniche come diabete tipo 2, obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemia, malattie cardio-vascolari croniche; persone con stile di vita sedentario. Il numero di partecipanti è fissato a 50. ATTORI COINVOLTI Associazione Diabetici Camuno Sebina; Equipe educativo-formativa della ADCS; - 36 -

Comune di Berzo Demo (Unione dei Comuni della Valsaviore) Medici di Medicina Generale; Operatori del Servizio di Diabetologia di Esine e Edolo Farmacisti OBIETTIVO GENERALE Far comprendere l importanza di uno stile di vita attivo, stimolare e favorire la pratica costante e strutturata di attività fisica, in modo che chi la pratica ne percepisca l efficacia e l utilità in guadagno di salute e diventi a sua volta promotore della modifica dello stile di vita in tutta la comunità. Favorire la nascita ed il perpetuarsi di un gruppo cammino che al termine del progetto possa ampliarsi. OBIETTIVI SPECIFICI Sapere: conoscere quali benefici può dare la regolare pratica dell esercizio fisico; conoscere i criteri per una corretta ed efficace attività fisica. Saper fare: Saper eseguire correttamente l attività prescritta (comprese le fasi di riscaldamento e di defaticamento); Saper essere: Acquisire consapevolezza del benessere fisico e psichico raggiunti; Proseguire l esercizio fisico nel tempo (anche al termine del percorso strutturato); Divenire promotori della modifica dello stile di vita nella comunità. FASI E TEMPI DI PREPARAZIONE DEL PROGETTO 1) condivisione progettuale con gli attori coinvolti: riunione con i medici di medcina generale ed i farmacisti per illustrare il progetto (svolta in tardo pomeriggio o sera) richiesta di patrocinio a Comunità Montana, BIM, Unione Comuni della Valsaviore, ASL di Vallecamonica Sebino. 2) promozione e pubblicizzazione del progetto alla popolazione dei Comuni coinvolti: serate informative rivolte alla popolazione (allegato 1) produzione di manifesti di promozione del progetto da esporre nelle sedi del Centro Anziani, in Farmacia, negli studi dei Medici di Medicina generale, presso il Servizio di Diabetologia. (allegato 2) 3) distribuzione e raccolta scheda di iscrizione: (allegati 3a 3b 3c) in occasione delle serate informative; - 37 -

nelle sedi dove avviene la promozione del progetto. 4) valutazione delle adesioni e costituzione dei gruppi attraverso l analisi dei questionari d iscrizione. SVOLGIMENTO E REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Il progetto ha l obiettivo d informare ed educare ad una corretta attività fisica con lo scopo di sviluppare conoscenze e favorire atteggiamenti corretti verso l attività fisica. L obiettivo finale è portare i soggetti all autogestione dell attività fisica aerobica su pista ciclabile, attraverso un protocollo personalizzato. Il progetto viene attuato con la collaborazione di operatori sanitari dell equipe educativoformativa della ADCS e di un laureato in scienze motorie. Di importanza fondamentale è l approccio iniziale al paziente, attraverso un protocollo di valutazione iniziale, per una suddivisione in gruppi di lavoro. Verranno utilizzati parametri fisiologici, funzionali legati all attività motoria e alla performance fisica del soggetto attraverso questi test: Rilevazione dei parametri antropometrici; 6 minute walk; 30 second chair stand; Arm curl; COMPITI DELL EQUIPE SANITARIA (medico infermiera) sono: valutazione dell idoneità del partecipante all inizio del percorso motorio; rilevazione dei parametri antropometrici (Peso h circonferenza vita BMI) e vitali (PA Fc) all inizio e al termine del corso; valutazione degli esami emato-chimici e delle eventuali indagini strumentali: iniziale e finale.(allegato 4) LA PROGRAMMAZIONE TEMPORALE DEL PROGETTO È COSI SUDDIVISA (3 MESI TOTALI): - reclutamento e valutazione dei partecipanti: febbraio 2012 - attività fisica: 1 marzo 31 maggio 2012 Il percorso sul quale verrà svolta la camminata è identificato nel Comune di Berzo Demo L obiettivo minimo da raggiungere è quello di un dispendio energetico pari ad almeno 10 MET h/ settimana (1 Met = energia utilizzata dall organismo a riposo = 3.5 ml O2/kg min), che è il dispendio minimo risultato sufficiente per ottenere una riduzione significativa dell emoglobina glicata. L attività fisica praticata sarà valutata mediante un diario autocompilato. - 38 -

ALLEGATO 1 L amministrazione Comunale in collaborazione con le Parrocchie di Sant Eusebio, San Lorenzo, San Rocco ORGANIZZA: FESTA PER GLI ANZIANI 2012 Venerdì 10 febbraio ore 20.30 Presso il teatrino parrocchiale di Berzo convegno dal titolo: Camminare insieme per stare bene. Relatori: Patrizia Richini presidente associaz. diabetici Camuno/Sebino, infermiera del comune di Berzo Demo; dott.sa Donata Richini referente diabetologia ASL Vallecamonica-Sebino e membro associaz. diabetici Camuno/Sebino; professor Ivan Moreschi laureato in scienze motorie. Sabato 11 febbraio ore 14.30 Presso la chiesa parrocchiale di Monte celebrazione di preparazione attraverso il Sacramento della penitenza e l impartizione del Sacramento dell Unzione degli infermi con la partecipazione del coro di Monte. ore 20.30 Presso la chiesa parrocchiale di Berzo concerto del coro Rosa Camuna di Sellero. Domenica 12 febbraio ore 11.00 Santa Messa presso la chiesa parrocchiale di Demo con la partecipazione del coro San Valentino di Berzo Demo. A seguire pranzo presso il ristorante Vivione ed intrattenimento musicale con Cristian. LE INIZIATIVE SONO APERTE A TUTTA LA CITTADINANZA. Contributo di iscrizione: 10 per gli anziani oltre 65 anni (classe 1947), 25 per gli altri partecipanti. Le prenotazioni corredate dalla relativa somma, si ricevono presso gli uffici Comunali o il Parroco. - 39 - L Amministrazione Comunale e il Parroco

ALLEGATO 2 Camminare insieme per star e bene sono aperte le iscrizioni al programma di attività fisica rivolto ai cittadini di BERZO DEMO E COMUNI LIMITROFI LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA Il progetto è rivolto ai seguenti destinatari: ultra65enni, diabetici di tipo 2, obesi, ipertesi, cardiopatici. IL CORSO HA UNA DURATA DI 3 MESI da MARZO a MAGGIO 2012 si effettua nel territorio del Comune di Berzo Demo PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: ASSOCIAZIONE DIABETICI CAMUNO SEBINA Patrizia Richini SERVIZIO di DIABETOLOGIA Donata Richini Ivan Moreschi - 40 -