Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle Sagre ai sensi dell'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 6/2010.

Documenti analoghi
DELIBERAZIONE N X / 2864 Seduta del 12/12/2014

Comune di Otricoli

SERVIZIO VIGILANZA E CUSTODIA

INCARICATO/PROCURATORE

Comune di Candia Lomellina. REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE

COMUNE DI CASTEL DI LAMA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

Data di nascita / / Cittadinanza Sesso: M F. Luogo di nascita: Stato Provincia Comune _ Residenza: Provincia Comune _ Via o... n. C.A.P.

COMUNE DI TORTORETO Provincia di Teramo REGOLAMENTO COMUNALE DISCIPLINA SAGRE REGOLAMENTO COMUNALE DISCIPLINA MANIFESTAZIONI DI INTRATTENIMENTO

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

SOMMINISTRAZIONE TEMPORANEA DI ALIMENTI E BEVANDE

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

D.M. 18 marzo 2010 (1).

DELIBERA N. 255/11/CONS CLASSIFICAZIONE DEI DECODIFICATORI PER LA RICEZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI IN TECNICA DIGITALE L AUTORITA

COMUNE DI SAN CARLO CANAVESE Provincia di Torino

COMUNE Di STRONCONE. Provincia di Terni. Art. 1 - Oggetto. Art. 2 Definizione di Sagra. Art. 3 Tipologia delle Sagre

P08 -FS-Vendita presso il domicilio dei consumatori - rev

REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553

Provincia dell Ogliastra Gestione Commissariale (L.R. n. 15 /2013) Servizio Viabilità Trasporti Infrastrutture

COPIA DELL ORIGINALE Deliberazione n COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O. Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale

Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

COMUNE DI BERRA Provincia Di Ferrara

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI

CITTÀ DI CARMAGNOLA PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 39

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 luglio 2000, n. 442

C.F. LOCALI DI SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITÀ SUPERFICIE DELL'ESERCIZIO

Michele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali. 28 Marzo 2012

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO

C O M U N E D I G R E Z Z A N A

P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale

COMUNE DI SANTA MARIA DI SALA PROVINCIA DI VENEZIA. Verbale di Deliberazione della GIUNTA Comunale

AREA DI COORDINAMENTO ORGANIZZAZIONE. PERSONALE. SISTEMI INFORMATIVI SETTORE ORGANIZZAZIONE, RECLUTAMENTO, ASSISTENZA NORMATIVA NASTASI DOMENICO

COMUNE DI GRAVELLONA LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

C.C.I.A.A. DI TERNI - COMMISSIONE PROVINCIALE PER L'ARTIGIANATO DI TERNI. indirizzo

S E G N A L A ai fini della prosecuzione dell attività

14880 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

IL CONSIGLIO COMUNALE

CITTA' DI CIVIDALE DEL FRIULI

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/

comunale per la disciplina delle sagre e feste popolari e simili manifestazioni

Regione Lombardia. Monza e Brianza. Seduta del 21 LUG 2015

CITTÀ DI CARMAGNOLA PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 485

Data, 4 luglio 2005 Prot /49.03

COMUNE DI SESTU. Politiche Sociali SETTORE : Locci Lucia. Responsabile: DETERMINAZIONE N. 29/04/2016. in data

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.

COMUNE DI MONTECATINI TERME

Serie Generale n. 221 del

CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

COMUNE DI SCICLI (Provincia di Ragusa) ****************

AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE D INTERESSE VOLTA ALLA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA AMBIENTALE, ANIMALI ED ENERGIA IL RESPONSABILE

Proposta di deliberazione che si sottopone all approvazione del Consiglio Comunale

C I T T À D I P O T E N Z A

MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 22 DELIBERAZIONE 14 maggio 2012, n. 390

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

Articolo 1 - FINALITA E OGGETTO. Articolo 2 ENTITA DEL FINANZIAMENTO. Articolo 3 - BENEFICIARI DEL FINANZIAMENTO

Decreto della Consigliera delegata

COMUNE DI CASSINA VALSASSINA

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE

Id LA GIUNTA COMUNALE

Mod. SCIA adeguato alla L.122/2010 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA

COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA

AREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1. PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano

REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DELLE SAGRE, FIERE, FESTE POPOLARI E SIMILARI.

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI

Uwe CORSEPIUS, Segretario Generale del Consiglio dell'unione europea

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

IL RESPONSABILE. Richiamati:

DELIBERAZIONE N. 14/28 DEL

CENSIMENTO AMIANTO 2016

REGOLAMENTO COMUNALE

ATTIVITA TEMPORANEA di vendita in aree private aperte al pubblico (sagre fiere eventi - mostre)

REGOLAMENTO COMUNALE ECOFESTE

COMUNE DI SORSO Provincia di Sassari

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

COMUNE DI CANDA (RO)

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB

Delibera di Giunta Comunale n. 33 del

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

Attività di vendita Commercio in forma itinerante

Legge provinciale 18 agosto 1992, n. 33 Riordinamento delle organizzazioni turistiche

VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, come modificato dal decreto legislativo

ISTITUZIONE VILLA MONASTERO. Affidamento incarico esterno per l attività di assistenza e consulenza contabile e fiscale fino al

COMUNICAZIONE DI INTEGRAZIONE PER LA VENDITA DIRETTA

NUOVO PIANO COMUNALE IN MATERIA DI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

COMUNE DI BADIA POLESINE

VIII ROBERTO FORMIGONI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI (P.T.T.I.)

Transcript:

Deliberazione Giunta Regionale 2 agosto 2016 n. 10-5519 Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle Sagre ai sensi dell'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 6/2010. (Lombardia, BUR 9 agosto 2016, n. 32) LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere); Vista la Delib.C.R. 3 marzo 2015, n. 643 (Risoluzione concernente la somministrazione temporanea in occasione di sagre e fiere) con la quale il Consiglio impegna la Giunta a proporre modifiche normative finalizzate a definire indirizzi generali in materia di manifestazioni temporanee con somministrazione di alimenti e bevande, nonché a prevedere l'obbligo per i comuni di dotarsi di uno specifico regolamento che definisca, tra l'altro, una programmazione e una calendarizzazione degli eventi; Vista la legge regionale 29 aprile 2016, n. 10 (Disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 "Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere"), che introduce, nella citata L.R. 6/2010, gli articoli 18-bis (Calendario regionale delle sagre e delle fiere) e 18-ter (Sagre); Dato atto che l'art. 18-ter sopra richiamato prevede che i comuni predispongano un regolamento delle sagre, sulla base di linee guida deliberate dalla Giunta regionale; Visto il confronto con le Associazioni di categoria interessate e con ANCI; Viste le osservazioni pervenute a mezzo posta elettronica di: - Confcommercio Lombardia; - Confesercenti Lombardia; - ANCI Lombardia; Visto l'allegato A "Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle sagre ai sensi dell'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 6/2010", che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Considerato che il comma 3 dell'articolo 18-bis della L.R. 6/2010 prevede che la Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, definisca le procedure per l'eventuale integrazione, nel calendario delle sagre e delle fiere, di ulteriori eventi non previsti e non prevedibili in sede di programmazione annuale; Preso atto del parere reso dalla Commissione Consiliare competente nella seduta del 21 luglio 2016 ed inviato al Presidente della Giunta regionale e all'assessore competente con nota prot. n. 0011374 del 21 luglio 2016; Dato atto che sono state recepite tutte le proposte emendative di cui al parere della suddetta Commissione come sotto riportate: "AL CAPO I. Premessa

- Sostituire il punto 2 con il seguente: 2. Il regolamento comunale, approvato previo obbligatorio parere della commissione consultiva di cui all'articolo 19 della L.R. 6/2010, integrata dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per il settore somministrazione, reca la disciplina per lo svolgimento delle sagre, come definite all'articolo 16, comma 1, lettera g) della L.R. 6/2010. AL CAPO II. Calendario regionale delle fiere e della sagre - Al punto 3: sostituire la lettera c) con la seguente: c) tipologia e numero indicativo degli operatori partecipanti; sopprimere la lettera g); sostituire la lettera h) con la seguente: h) Programma di massima della manifestazione - Al punto 4: Sopprimere la parola "bancaria" - Al punto 8: Sostituire la lettera d) con la seguente: d) Programma di massima della manifestazione; AL CAPO III. Modifiche al calendario regionale delle fiere e delle sagre - Al punto 1, aggiungere alla fine: "integrata dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per il settore somministrazione." - Al punto 2, sostituire l'ultimo capoverso con il seguente: "Con solo riferimento alle modifiche di eventi già calendarizzati, tale termine può essere derogato, con provvedimento motivato, in ragione di emergenze o eventi meteorologici straordinari ed entro il limite strettamente necessario a superare tali difficoltà" AL CAPO IV. Modalità di svolgimento e durata delle sagre - Al punto 3: Dopo la lettera c) aggiungere la seguente: c)bis Grado di coinvolgimento degli operatori in sede fissa AL CAPO VI. Zone sottoposte a tutela - Al punto 1: il secondo capoverso è sostituito dal seguente: "Individua, inoltre, le aree sottoposte a tutela artistica, storica, architettonica, paesaggistica e ambientale, nonché tutte le altre aree nelle quali la somministrazione temporanea di alimenti e bevande di cui all'articolo 72 della L.R. 6/2010 dev'essere assoggettata ad autorizzazione" Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge Delibera

1. di approvare l'allegato A "Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle sagre ai sensi dell'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 6/2010", che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL e sul sito internet: www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it. Allegato A Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle sagre ai sensi dell'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 6/2010 I. PREMESSA 1. Al fine di assicurare omogeneità sul territorio della Lombardia, le presenti linee guida orientano i comuni nella predisposizione del regolamento delle sagre di cui all'articolo 18-ter, comma 1 della L.R. 2 febbraio 2010, n. 6 "Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere". 2. Il regolamento comunale - approvato previo obbligatorio parere della commissione consultiva di cui all'articolo 19 della L.R. 6/2010, integrata dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per il settore somministrazione - reca la disciplina per lo svolgimento delle sagre, come definite all'articolo 16, comma 1, lettera g) della L.R. 6/2010. 3. Le presenti linee guida si applicano anche alle fiere di cui all'articolo 16, comma 2, lettera f) della L.R. 6/2010, limitatamente al loro inserimento nel calendario regionale delle fiere e delle sagre. 4. L'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande in via temporanea, accessoria e non esclusiva, disciplinata dall'articolo 72 della L.R. 6/2010, deve svolgersi nel rispetto della vigente normativa igienico-sanitaria, fiscale e di sicurezza a tutela di consumatori, lavoratori e fruitori della manifestazione. II. CALENDARIO REGIONALE DELLE FIERE E DELLE SAGRE 1. Al fine di consentire il monitoraggio e la conoscenza sul territorio delle fiere e delle sagre, nonché per permettere all'amministrazione comunale la verifica della sostenibilità di tutti gli eventi temporanei organizzati sul suo territorio, i comuni redigono ed approvano un elenco delle fiere e delle sagre che si svolgeranno nell'anno seguente. 2. Per la predisposizione dell'elenco, i comuni stabiliscono un termine congruo entro il quale gli organizzatori devono depositare l'istanza per lo svolgimento della fiera o della sagra e, entro il 30 novembre di ogni anno, redigono l'elenco annuale delle fiere e delle sagre che si svolgeranno sul territorio comunale nell'anno successivo. 3. L'istanza deve contenere, a pena di inammissibilità, salvo possibile integrazione della stessa entro un termine stabilito dal comune: a) Dati anagrafici degli organizzatori e, nel caso di impresa, i relativi dati; b) Indicazione dell'eventuale sito web della manifestazione e contatti (email/telefono); c) Tipologia e numero indicativo degli operatori partecipanti; d) Denominazione, ubicazione ed orari di svolgimento della manifestazione;

e) Indicazione, sulla relativa planimetria, delle aree destinate a parcheggi, anche provvisori, nonché quelle riservate a parcheggi per i soggetti diversamente abili con percorso accessibile; f) Indicazione di presenza di servizi igienici, compresi quelli destinati a soggetti diversamente abili, raggiungibili in autonomia e sicurezza, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; g) Programma di massima della manifestazione; h) Eventuale segnalazione di vendita o somministrazione di prodotti tipici enogastronomici, della cultura e dell'artigianato locale. 4. Prima dell'inizio della sagra andrà prodotta al comune, qualora prevista dal regolamento comunale, idonea fidejussione (o deposito cauzionale) a garanzia del ripristino dello stato dei luoghi al termine della manifestazione, garantendo anche la raccolta differenziata dei rifiuti. 5. Qualora nell'ambito della Sagra siano previsti eventi/manifestazioni per loro natura assoggettati a licenza/autorizzazione/scia, le relative istanze vanno presentate nei termini previsti dalle norme che li regolamentano e i relativi atti di assenso devono essere prodotti prima dell'effettuazione della sagra, o comunque entro i termini previsti dai singoli regolamenti comunali applicabili. 6. L'istanza è rigettata in caso di contrasto della stessa con atti di pianificazione e programmazione regionali e comunali. 7. Devono essere inserite nell'elenco di cui al comma 1 anche le fiere e le sagre organizzate direttamente dal Comune. 8. Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 18-bis, comma 1 della L.R. 6/2010, la Giunta regionale pubblica il "calendario regionale delle fiere e delle sagre" che conterrà le seguenti informazioni: a) Dati anagrafici dell'organizzatore; b) Denominazione, ubicazione ed orari di svolgimento della manifestazione; c) Indicazione dell'eventuale sito web della manifestazione e contatti (email/telefono); d) Programma di massima della manifestazione; e) Eventuale segnalazione di vendita o somministrazione di prodotti tipici enogastronomici, della cultura e dell'artigianato locale. 9. L'elenco annuale di cui al comma 1 è caricato entro il 15 dicembre di ogni anno dal comune, sull'apposita piattaforma informatica messa a disposizione da Regione Lombardia. III. MODIFICHE DEL CALENDARIO REGIONALE DELLE FIERE E DELLE SAGRE 1. L'elenco delle fiere e delle sagre inserito nel calendario regionale può essere integrato o modificato solo dal comune, sentita la commissione di cui all'articolo 19 della L.R. 6/2010, integrata dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per il settore somministrazione. 2. Gli organizzatori che intendano modificare i dati già inseriti o, in via del tutto eccezionale, presentare istanza fuori termine per una nuova manifestazione non prevista e non prevedibile in sede di programmazione annuale, devono rivolgersi al comune almeno 30 giorni prima dell'ipotizzata data di inizio della manifestazione stessa, al fine di consentire l'espletamento di tutte le verifiche necessarie e di darne la necessaria visibilità al pubblico. Con solo riferimento alle modifiche di eventi già calendarizzati, tale termine può essere derogato, con provvedimento motivato, in ragione di emergenze o eventi meteorologici straordinari ed entro il limite strettamente necessario a superare tali difficoltà.

IV. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E DURATA DELLE SAGRE 1. Gli organizzatori delle fiere e delle sagre devono presentare istanza al comune territorialmente competente nel termine dallo stesso stabilito. 2. Nel caso in cui la sagra si svolga sul territorio di più comuni, l'organizzatore dovrà presentare l'istanza ad uno dei comuni che farà da capofila per l'espletamento delle pratiche. 3. In caso di sovrapposizione di due o più sagre nello stesso sito e negli stessi giorni, il comune accoglie le istanze attenendosi, nell'ordine, ai seguenti criteri: a) sagra che abbia finalità di valorizzazione del territorio, del turismo, dei prodotti enogastronomici tipici, della cultura e dell'artigianato locale; i prodotti alimentari venduti e somministrati dovranno provenire in prevalenza dall'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia o comunque classificati e riconosciuti come DOP, IGP, DOC, DOCG e IGT della Regione Lombardia; b) forte connotazione tradizionale dell'evento che giustifica la sagra (celebrazione religiosa, festa patronale, commemorazione di un evento importante per la comunità, ecc.); c) anni di svolgimento della sagra; d) grado di coinvolgimento degli operatori in sede fissa; e) ordine cronologico di presentazione dell'istanza. 4. Il comune, previa adeguata motivazione e, se necessario, suddividendo il territorio in apposite aree omogenee, può stabilire la durata massima delle sagre e un eventuale periodo di intervallo tra ciascuna di esse. 5. L'area interessata dalla manifestazione dovrà essere dotata di: a) servizi igienici, di cui almeno uno riservato ai disabili e raggiungibile in autonomia e sicurezza, in numero adeguato rispetto ai visitatori. b) aree destinate a parcheggi anche provvisori, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; c) parcheggi riservati a soggetti diversamente abili, con percorso accessibile quale collegamento con almeno parte delle aree destinate alla somministrazione temporanea di alimenti e bevande, anche attraverso soluzioni mobili o temporanee la cui presenza deve essere comunque segnalata. 6. Il comune, tenuto conto del luogo di svolgimento della sagra e della tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza, può definire un orario massimo di svolgimento delle attività. V. COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI IN SEDE FISSA E AMBULANTI 1. Durante lo svolgimento delle sagre, compatibilmente con le esigenze di tutela dell'ordine pubblico, il comune può concedere agli esercizi di vicinato e ai pubblici esercizi di vendere e somministrare i propri prodotti sull'area pubblica antistante l'esercizio commerciale o su quella adiacente la sagra. 2. Il comune può altresì prevedere che parte della superficie utilizzata per la sagra sia destinata agli operatori in sede fissa o agli ambulanti che normalmente esercitano l'attività sul territorio comunale o nella relativa municipalità o zona di decentramento amministrativo, ove previste. Qualora la suddetta superficie non sia utilizzata dagli operatori in sede fissa o dagli ambulanti, potrà essere impiegata dai partecipanti alla sagra. L'utilizzo di più del 10% della superficie utilizzata per la sagra potrà essere assentito previo accordo tra gli organizzatori della sagra e il comune.

VI. ZONE SOTTOPOSTE A TUTELA 1. Il comune individua le aree del proprio territorio in cui, per motivi di rilevante interesse pubblico e di sicurezza, non è ammesso lo svolgimento delle sagre. Individua, inoltre, le aree sottoposte a tutela artistica, storica, architettonica, paesaggistica e ambientale, nonché tutte le altre aree nelle quali la somministrazione temporanea di alimenti e bevande di cui all'articolo 72 della L.R. 6/2010 dev'essere assoggettata ad autorizzazione. VII. VIGILANZA E CONTROLLO 1. Le attività di vigilanza e controllo sono in capo al comune che applica le sanzioni e ne introita i proventi.