CURA E ISTITUZIONI Luca Romano Direttore di Local Area Network Giovedi 3 Luglio 2014 Auditorium del Lavoro ROMA
I TRATTAMENTI PENSIONISTICI 1/2 Prestazioni di invalidità erogate per regione. Anno 2013 Numero pensioni e indennità PENSIONI INDENNITA' V.a. Var. % '08 / '13 V.a. Var. % '08 / '13 PIEMONTE 44.450 7,4% 118.085 8,8% VALLE D`AOSTA n.d. n.d. n.d. n.d. LIGURIA 20.917-2,3% 52.621-2,4% LOMBARDIA 93.852 6,4% 257.382 15,1% TRENTINO A.A. n.d. n.d. n.d. n.d. VENETO 46.965 4,1% 128.190 10,1% FRIULI V.G. 11.908-1,4% 38.440 1,4% EMILIA R. 41.295 6,3% 125.852 3,4% TOSCANA 39.362-0,1% 115.040 3,3% UMBRIA 13.447 5,3% 44.153 6,0% MARCHE 19.581 4,8% 57.928 11,8% LAZIO 85.707 12,3% 197.124 28,1% ABRUZZO 24.098 8,8% 51.960 11,2% MOLISE 5.523 7,4% 10.480 13,8% CAMPANIA 121.464 0,7% 208.169 9,6% PUGLIA 85.851 14,5% 151.915 29,1% BASILICATA 11.024 7,8% 19.958 13,9% CALABRIA 45.723 10,7% 88.287 11,3% SICILIA 106.711 11,9% 185.758 24,4% SARDEGNA 39.847-2,5% 72.554 14,2% TOTALE 857.725 6,6% 1.923.896 13,6% Elaborazioni LAN su dati Inps
UMBRIA FRIULI V.G. EMILIA R. TOSCANA VENETO LOMBARDIA MARCHE LIGURIA PIEMONTE ITALIA LAZIO CALABRIA ABRUZZO SARDEGNA MOLISE CAMPANIA PUGLIA SICILIA BASILICATA 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Cura e Istituzioni I TRATTAMENTI PENSIONISTICI 2/2 NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE 900.000 800.000 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 Prestazioni di invalidità erogate per macroarea Numero totale di pensioni e indennità Anni dal 2008 al 2013 440,0 Prestazioni di invalidità erogate per regione* Importo medio mensile** Anno 2013 * Dati non disponibili per Valle d Aosta e Trentino Alto Adige ** Si considerano gli importi medi delle pensioni e delle indennità 430,0 420,0 410,0 400,0 390,0 380,0 Elaborazioni LAN su dati Inps
L ASSISTENZA DOMICILIARE % Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65+) Presa incarico dell utenza anziana per il servizio di assistenza integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65+). Anno 2012 2012 Δ 2008-2012 Δ 2011-2012 PIEMONTE 2,1 +0,2 +0,1 VALLE D'AOSTA 0,4 = = LOMBARDIA 4,0 = -0,1 TRENTINO-ALTO ADIGE 2,1 +1,5 = VENETO 5,5-0,5 +0,1 FRIULI - VENEZIA GIULIA 6,3-1,1 +0,3 LIGURIA 3,5 +0,3-0,3 EMILIA - ROMAGNA 11,9 +5,9 +1,3 TOSCANA 2,0 +0,0-0,4 UMBRIA 7,9 +2,8 +0,7 MARCHE 3,0-1,1-0,4 LAZIO 4,2 +0,7-0,6 ABRUZZO 4,9 +0,7 +0,3 MOLISE 3,9 +1,8 +0,4 CAMPANIA 2,8 +1,1 +0,4 PUGLIA 2,2 +0,4 +0,2 BASILICATA 5,5 +1,5-0,4 CALABRIA 3,2 +0,6 +0,3 SICILIA 3,7 +2,7 +1,6 SARDEGNA 4,6 +2,6 +0,8 ITALIA 4,3 +1,0 +0,2 Fonte: Elaborazioni Istat e DPS su dati Ministero della Salute, Sistema informativo sanitario
SPESA PER INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI Voucher, assegno di cura e buono sociosanitario Area utenza anziani % di Comuni che offrono il servizio. Anno 2011 Interventi e servizi sociali dei Comuni. Anno 2011 Spesa media annua per anziano nelle strutture residenziali* < 20% TRA 20% E 50% > 50% < 3.000 TRA 3.000 e 5.000 TRA 5.000 e 8.000 > 8.000 * Questa voce comprende sia le strutture comunali che le rette e i contributi pagati dai comuni per gli utenti di strutture residenziali private Elaborazioni LAN su dati Istat
LE STRUTTURE RESIDENZIALI 1/2 Numero di posti in strutture residenziali ogni 1.000 anziani residenti 2010 2011 2012 PIEMONTE 22,0 23,7 24,3 VALLE D`AOSTA 0,2 0,2 0,2 LOMBARDIA 29,2 29,0 28,8 P.A. BOLZANO 43,1 43,2 43,6 P.A. TRENTO 43,3 43,1 42,9 VENETO 27,4 27,3 27,7 FRIULI V.G. 30,9 27,4 27,5 LIGURIA 14,2 15,1 15,8 EMILIA R. 16,3 17,4 16,4 TOSCANA 13,5 13,5 14,0 UMBRIA 10,2 10,8 9,8 MARCHE 4,3 4,6 4,5 LAZIO 4,4 4,6 4,8 ABRUZZO 5,3 5,7 5,8 MOLISE 0,2 0,3 0,6 CAMPANIA 0,7 0,9 0,9 PUGLIA 2,0 4,6 5,0 BASILICATA 1,6 1,7 1,8 CALABRIA 3,6 3,9 3,9 SICILIA 0,8 0,9 1,3 SARDEGNA 1,5 2,0 0,4 Anno 2012 Fonte: Ministero della Salute
SICILIA TRENTINO A. A. PIEMONTE FRIULI V.G. V. D`AOSTA LIGURIA EMILIA R. ITALIA MARCHE SARDEGNA MOLISE ABRUZZO UMBRIA LOMBARDIA LAZIO VENETO TOSCANA CALABRIA PUGLIA BASILICATA CAMPANIA Cura e Istituzioni LE STRUTTURE RESIDENZIALI 2/2 L ultimo censimento delle strutture residenziali di accoglienza per anziani del Ministero dell Interno parla di 5.858 strutture (2008), di cui 3.409 che accettano anziani non autosuff. Da una ricerca dell Auser (2011), attraverso gli elenchi telefonici, sono state contate 6.389 strutture. Distribuzione case di riposo in Italia*. Anno 2011 Case di riposo per 10.000 residenti con 65 anni e oltre** 8,7 7,8 7,7 7,6 7,1 7,1 6,3 5,2 5,1 5,1 5,0 4,8 4,7 4,4 4,4 4,4 4,3 3,8 3,6 3,5 2,5 * Numero determinato dal sito www.paginegialle.it, al 28 febbraio 2011. Chiave di ricerca Case di riposo ** Popolazione al 1 gennaio 2011 Elaborazioni LAN su dati Auser e Istat Il dato sulla distribuzione geografica in base al numero di anziani pone al primo posto la Sicilia, con circa 8,7 strutture per 10.000 residenti. Il numero delle strutture residenziali nella regione censito attraverso gli elenchi telefonici raddoppia quasi il numero ufficiale riportato dal Ministero.
SPESE SANITARIE E LONG TERM CARE 1/3
SPESE SANITARIE E LONG TERM CARE 2/3
SPESE SANITARIE E LONG TERM CARE 3/3
LE REGIONI ITALIANE E IL LONG TERM CARE Le Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia hanno valorizzato entrambe le formule di assistenza residenziale e domiciliare Trento e Bolzano (PA) hanno fortemente investito sulla residenzialità Le Regioni Abruzzo, Umbria, Lazio, Basilicata compensano in parte la carenza di strutture residenziali investendo sulla domiciliarietà In posizione border line Toscana, Liguria e Marche Decisamente deficitarie Valle d Aosta, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna L elevata componente dei trasferimenti monetari, senza vincoli, ha creato le condizioni, soprattutto nelle Regioni più deboli, per un diffuso fai da te assistenziale, senza sufficienti garanzie per il paziente e la qualità delle cure. Proprio per ovviare a dette criticità, le componenti monetarie e di servizio pubblico, magari con diverso peso, possono e debbono convivere in un sistema organizzato, che preveda la presa in carico del paziente ed un alleanza di cura tra il sistema pubblico ed il care giver familiare, supportato in una rete di servizi (anche di sussidiarietà)