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Regione Calabria DIPARTIMENTO 11 AMBIENTE E TERRITORIO hç àõ w cüézxààé Âe y âà Ê APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI ORGANICI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA (CER 20.01.08, 20.02.01, 20.03.02) PRODOTTI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE CALABRIA PRESSO IMPIANTI AUTORIZZATI ESISTENTI IN REGIONE. RELAZIONE ILLUSTRATIVA TECNICA Premessa La Regione Calabria, con i suoi quasi due milioni di abitanti, i suoi 409 Comuni, ma soprattutto con la sua estrema variabilità geo-morfologica e culturale, è sempre stata caratterizzata da una crisi nel sistema di gestione dei rifiuti, al punto che, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 settembre 1997, pubblicato sulla GURI n. 217 del 17 settembre 1997, è stato dichiarato lo stato di emergenza nella Regione Calabria in ordine alla situazione di crisi socioeconomico-ambientale determinatasi nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il periodo di commissariamento si è protratto per ben 16 (sedici) anni quando, con O.C.D.P.C. n. 57/2013, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato la fine dello stato emergenziale con decorrenza 01/01/2013, individuando la Regione Calabria, Dipartimento Ambiente, quale Amministrazione competente per il definitivo subentro nel coordinamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità nel settore dei rifiuti solidi urbani. La situazione riscontrata al momento del subentro della Regione Calabria nelle attività già di competenza del Commissario Delegato era ai limiti dell emergenza igienico-sanitaria ed ambientale: lo squilibrio tra la quantità di rifiuti prodotti sul territorio regionale ed inviati a trattamento/smaltimento e la complessiva insufficienza della capacità di trattamento del sistema tecnologico (e relative discariche di servizio) emergeva con particolare drammaticità, con ingenti stoccaggi di rifiuti da dover inviare a destino. Su 409 Comuni quelli che effettuavano la raccolta differenziata, già obbligatoria a partire dal D.Lgs 22/97, erano talmente pochi da non sortire alcun effetto significativo e cumuli di rifiuti andavano accatastandosi lungo le strade dei territori comunali. Dopo la prima fase di superamento dell emergenza più incombente, quella di ripulire strade e ridurre gli stoccaggi di rifiuti, si è passati ad una seconda fase di attuazione delle misure per le prevenzione della produzione e per la raccolta differenziata dei rifiuti. Una delle prime azioni, infatti, è stata quella di riattivare le linee esistenti dell umido presenti in 4 impianti pubblici regionali (su 7 realizzati), sino ad allora quasi tutte completamente abbandonate ad operare, essendo state ricoperte di rifiuti tal quale. Unitamente a questa azione il Dipartimento ha avviato una serie di campagne di sensibilizzazione per incentivare la raccolta differenziata, in particolare del tipo porta a porta, al fine di ottenere delle significative riduzioni nei quantitativi di rifiuti da mandare a trattamento/smaltimento, nonché di valorizzare maggiormente le linee dell organico esistenti. 1

Lo stato di fatto impiantistico e le previsioni a breve termine Per come premesso la capacità di trattamento del sistema impiantistico pubblico attuale della Regione Calabria è complessivamente insufficiente a coprire la produzione giornaliera di rifiuti del territorio: in particolare tale carenza è legata sostanzialmente alla mancata realizzazione del cosiddetto sistema integrato Calabria Nord (relativo cioè al territorio della provincia di Cosenza) e alla mancata realizzazione delle relative discariche di servizio, disattendendo le previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (2002, aggiornato nel 2007), il quale del resto era stato dimensionato su una percentuale di raccolta differenziata (RD) pari ad almeno il 35%, quando nel 2015 l ISPRA riporta ancora un dato di RD per la Regione Calabria di appena il 18,60% (riferito al 2014). Pertanto si comprende bene la continua ricerca da parte della Regione di soluzioni alternative che scongiurino il collasso del sistema, quali: l urgente ricorso alle discariche disponibili (pubbliche e private), come già detto, ma anche e soprattutto il ricorso agli impianti privati di trattamento del rifiuto indifferenziato, grazie alle modifiche apportate alla LR n. 18/2013, con l introduzione dell art.2-bis, operata dalla LR n. 6/2014 (fino al 31.12.2014), confermate prima dalla LR 05/2015, poi dalla L.R. n. 38/2015, fino al 31/12/2017. In ordine a ciò, sono stati temporaneamente autorizzati alcuni impianti privati in provincia di Cosenza, per una capacità di trattamento giornaliera complessiva di circa 450 tonnellate, ed è stato possibile anche l utilizzo di impianti privati di trattamento della frazione umida da RD. In relazione alla capacità di trattamento dell organico dell impiantistica pubblica, alla data attuale essa può essere così suddivisa: Impianto di Rossano: 8.000 t/anno; Impianto di Crotone: 10.000 t/anno; Impianto di Siderno: 18.000 t/anno; Impianto di Lamezia Terme: 11.000 t/anno. per una capacità complessiva, a regime, di 47.000 t/annue. Tale capacità di trattamento, molto limitata, non consente l accettazione della totalità del rifiuto organico prodotto in tutta la regione, che al momento viene stimata in oltre 100.000 t/annue. Ai fini di assicurare il corretto invio a destino della frazione organica prodotta in ambito calabrese, questo Dipartimento, alla luce dell art. 2-bis della LR 18/2013, introdotto dalla LR 06/2014, prorogata con la LR 05/2015, si è avvalso sinora di taluni impianti privati, individuati nel rispetto dell art. 57 del D.Lgs. n. 163/2016. Addirittura, in virtù dell aumento del numero dei Comuni che effettuano la raccolta differenziata, a seguito della messa in atto delle azioni che saranno descritte nel paragrafo successivo, da pochi mesi si è costretti ad inviare una parte del surplus di produzione di organico verso impianti extraregionali. Al riguardo è stato pure pubblicato un bando a procedura aperta con scadenza il 18 luglio 2016, che contemplava la possibilità di inviare a recupero da un minimo di 30 tonnellate al giorno, ad un massimo di 90, in impianti extra regionali. Tuttavia tale gara è andata deserta. 2

Interventi per rilanciare la Raccolta differenziata Accanto alla riattivazione delle linee degli impianti pubblici dedicate alla valorizzazione dell umido da raccolta differenziata ed all utilizzo di taluni impianti privati a completamento del deficitario sistema pubblico, al fine del rilancio della RD sotto state prodotte le seguenti ulteriori azioni: 1) approvazione delle Linee guida per il potenziamento della raccolta differenziata, avvenuto con DGR n. 239 del 29-6-2016; 2) approvazione della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e del rapporto Preliminare Ambientale, con contestuale avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, di cui alla DGR n. 33 del 15-2-2016. Il Piano prevede la trasformazione degli esistenti impianti, basati sulla tecnologia TMB (trattamento meccanico-biologico) in altri, tecnologicamente più avanzati, in grado di recuperare, sia dalla frazione secca da RD che dal rifiuto indifferenziato residuale, materia prima seconda, da immettere nel mercato del riciclo, con benefici economici ed ambientali per la collettività. Inoltre conferma quanto contenuto nelle Nuove Linee Guida per l aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, approvate con atto deliberativo n. 407 del 21-10-2015, sia in ordine all obiettivo regionale del 65% di RD, da conseguire entro il 2020, sia, in linea con la direttiva 2008/98/CE, avuto riguardo al raggiungimento degli obiettivi nazionali di recupero/riciclo dei rifiuti prodotti (il 50% entro il 2020); 3) aggiornamento del Programma di Prevenzione dei Rifiuti, che prevede concrete azioni e misure per la prevenzione della produzione dei rifiuti per concorre agli obiettivi di riduzione stabiliti nel Programma Nazionale di Prevenzione, a recepimento della gerarchia comunitaria sui rifiuti contenuto all intero della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti; 4) approvazione del Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica, anch esso contenuto all intero della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti; 5) l adozione, in itinere, di uno specifico Programma d Azione per il rilancio della raccolta differenziata, da finanziare con oltre 30 Meuro disponibili sui fondi POR 2014-2020. In prima istanza, saranno individuati come beneficiari i comuni o le unioni di comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, per poi proseguire con quelli con popolazione compresa tra i 5.000 ed i 15.000 abitanti, cosi da interessare oltre l 85% della popolazione stanziale calabrese. La Convenzione che sarà sottoscritta con gli enti locali prevederà espressamente un costante monitoraggio delle attività poste in essere e dei risultati raggiunti, cosi da poter intervenire per tempo per eliminare ogni disfunzione, assicurando il raggiungimento dell obiettivo; 6) Rinnovo dell Accordo di Programma tra il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e la Regione, con l avvio dell attività di supporto tecnico per le amministrazioni comunali mediante lo svolgimento di incontri con i comuni capoluogo, al fine di potenziare il supporto logistico necessario per implementare il servizio di RD negli stessi; 7) Conferma dell impostazione della modulazione tariffaria che prevede premialità ed incentivazioni varie a favore di coloro che già effettuano ovvero effettueranno concretamente la raccolta differenziata; in tal modo si favorirà il progressivo aumento della percentuale comunale e, quindi, di quella regionale, a discapito dei comuni che non si dimostreranno performanti; 8) Approvazione, nell ambito dell attività orientata all uso efficiente delle risorse ed alla prevenzione della produzione dei rifiuti, con Delibera di Giunta n. 295 dell 11-8-2015, della proposta di legge regionale Promozione degli acquisti pubblici ecologici e introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della pubblica amministrazione, trasmessa al Consiglio Regionale per il prosieguo di competenza; 9) Potenziamento della linea di trattamento dei rifiuto secco da RD dell impianto di Catanzaro, con l acquisto di un nuovo macchinario disponibile per la fine del mese corrente; tale potenziamento consentirà di trattare la totalità del rifiuto differenziato in ingresso che ha registrato un cospicuo aumento di produzione nell ultimo periodo; 10) Affidamento dei lavori necessari per la ripresa dei conferimenti dell organico da RD presso l impianto di Siderno, avvenuta sin dal mese di maggio 2016. 3

Situazione in merito alla programmazione impiantistica Il Nuovo Piano regionale dei Rifiuti, la cui proposta è stata approvata con DGR n. 33/2016, attualmente in fase di consultazione pubblica ai fini della VAS, la cui approvazione definitiva con legge regionale è prevista per la fine del 2016, coerentemente con le Linee guida per la rimodulazione dell aggiornamento del Piano regionale dei Rifiuti, approvate con DGR n. 407/2015, prevede il completamento del sistema impiantistico, per come di seguito: 4 nuovi impianti di recupero di materia prima seconda, da inviare alla filiera del riciclaggio, completi della linea di valorizzazione della frazione umida, di tipo anaerobico con produzione di biometano, e linea aerobica con produzione di ammendante compostato di qualità da utilizzare in agricoltura (ATO 1,Vibo Valentia, Lamezia Terme (delocalizzazione), Crotone (delocalizzazione)); il revamping di 4 impianti esistenti di tipo TMB, con la loro trasformazione in impianti di recupero di materia prima seconda, da inviare alla filiera del riciclaggio, completi della linea di valorizzazione della frazione umida, di tipo anaerobico con produzione di biometano, e linea aerobica con produzione di ammendante compostato di qualità da utilizzare in agricoltura (Rossano, Catanzaro, Siderno, Reggio Calabria); il riefficientamento funzionale dell esistente impianto di trattamento di GioiaTauro. Al momento la situazione è la seguente: è stata già bandita la gara europea per l impianto di Catanzaro, ponendo a base di gara il progetto preliminare nel rispetto delle previsioni del D.Lgs n. 163/2006. La messa in esercizio è prevista per la fine del 2018; entro la fine dell anno in corso si prevede di pubblicare le gare per gli impianti di Rossano e Reggio Calabria, ponendo a base di gara il progetto esecutivo. Anche per questi impianti la messa in esercizio è prevista per la fine del 2018; a breve sarà pubblicato il bando per il riefficientamento funzionale di Gioia Tauro; la realizzazione degli altri impianti è demandata, secondo le previsioni dell approvando Piano regionale dei rifiuti, alle comunità d ambito in via di costituzione in ossequio alla L.R. n. 14/2014 ed alla DGR n. 381/2015. Il surplus di produzione dei rifiuti organici in Calabria Già dalla fine dell anno 2014, attraverso l estesa campagna di sensibilizzazione applicata dal Dipartimento Ambiente e Territorio, nonché grazie alla rimodulazione del sistema tariffario (v. DGR 322/2014) che stabilisce degli sconti in funzione delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni ed avendo, inoltre, garantito la priorità (e quindi la certezza) nei conferimenti giornalieri presso gli impianti di trattamento in funzione delle percentuali di RD raggiunte, finalmente sempre più Comuni hanno intrapreso la strada virtuosa del sistema di raccolta differenziata, per la maggior parte del tipo porta a porta. Questo ha comportato, immediatamente, un incremento della domanda di conferimento della frazione organica da raccolta differenziata (F.O.R.D.), nello specifico comprendente i codici CER 20.01.08, 20.02.01, 20.03.02 e, nello stesso tempo, una buona, ma non sostanziale, riduzione della produzione dei rifiuti urbani indifferenziati, in condizioni ordinarie. Per come sopra riferito, il Dipartimento Ambiente e Territorio ha già pianificato il completamento dell impiantistica pubblica, anche per quanto riguarda il trattamento dell organico, se pur la tempistica necessaria allo svolgimento delle procedure e alla piena operatività degli impianti, non è immediata. 4

Alla data attuale si può dire che risulta, nel complesso, un deficit impiantistico, da intendersi come il surplus di produzione che l impiantistica pubblica, alla data attuale, non è in grado di trattare di circa 70.000 t/anno (pari a circa 200-220 t/giorno), quantità comunque sempre in aumento, atteso che molti Comuni, soprattutto quelli capoluogo di Provincia, stanno estendendo su tutto il territorio il servizio di RD porta a porta. Pertanto, nelle more che le previsioni dell impiantistica regionale giungano a regime, rientrando tra le stesse il trattamento ed il recupero dei rifiuti organici di che trattasi, superata la fase di urgenza, è necessario indire gara pubblica di affidamento del servizio di ricezione e valorizzazione della frazione organica da raccolta differenziata. L affidamento o gli affidamenti dovranno tenere conto, imprescindibilmente, del principio di prossimità, intesa come autosufficienza su base provinciale o territoriale, in modo da garantire il rispetto dei principi di economicità e di mantenimento delle qualità del rifiuto da mandare a destino. Il servizio dovrà essere svolto da ditte regolarmente autorizzate, nel rispetto delle prescrizioni delle autorizzazioni da esse possedute. Tenuto conto della tipologia di servizio, senza entrare nel merito della tipologia di processo, se non in ordine alla garanzia del rispetto delle migliori tecniche disponibili e della certezza del riutilizzo finale del prodotto ottenuto, si può indire gara ai sensi dell art. 60 del D.lgs n. 50/16, secondo l offerta economica più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi del c. 2 dell art. 95 del codice dei contratti pubblici. Come prezzo di partenza si può considerare un prezzo medio di mercato per l accettazione dei CER 20.01.08 e 20.03.02 di c.ca 90,00 /t, sino ad una percentuale di impurezza del 10%, oltre la quale il rifiuto verrà declassato a tal quale (cioè a CER 20.03.01), con maggiori oneri a carico del comune conferente. Il prezzo del CER 20.02.01(sfalci e potature) può essere stabilito in 35 /t. Di seguito si riporta ipotesi di quadro economico di riferimento per l affidamento del servizio di che trattasi: A) Importo del servizio a base d asta CER 200108 [50.000 x 90,00] = 4.500.000,00 CER 200201 [15.000 x 35,00] = 525.000,00 CER 200302 [5.000 x 90,00] = 450.000,00 TOTALE = 5.475.000,0 B) Somme a disposizione Iva al 10% sul servizio = 547.500,00 Spese pubblicazione gara = 4.000,00 Contributo ANAC = 800,00 Imprevisti = 172.700,00 Totale somme a disposizione = 725.000,0 TOTALE APPALTO = 6.200.000,0 Alla spesa necessaria si farà fronte attingendo dai fondi disponibili sul capitolo U3201020901 anno 2017, che presenta la necessaria disponibilità. 5

Attesa poi la nota carenza impiantistica pubblica e privata su scala nazionale di impianti di compostaggio, è opportuno che sulla base delle offerte pervenute, si proceda alla formazione di una graduatoria costituita da tanti operatori quanti saranno necessari a saturare l intero quantitativo di rifiuti da recuperare. L aggiudicazione dell appalto avverrà in favore dell operatore economico che avrà formulato l offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi del c. 2 dell art 95 del Dlgs n. 50/2016 risultando dunque primo nella graduatoria sopra citata, sino ad esaurimento della capacità offerta. Pertanto se la disponibilità di accettazione del rifiuto, giornaliera o totale, del miglior offerente fosse inferiore alle esigenze di trattamento, questa Amministrazione regionale ricorrerà, per la parte residuale, al secondo classificato e così via sino al soddisfo dell esigenza regionale, riservandosi il diritto insindacabile di stipulare uno o più contratti con uno o più operatori, a seconda delle eventuali esigenze urgenti che dovessero presentarsi, anche in tempi successivi. Germaneto, Catanzaro 26/07/2016 Il funzionario tecnico Ing. Margherita Tripodi 6