COMUNITA RESILIENTI E PREPARATE AI RISCHI Il sistema nazionale di allertamento

Documenti analoghi
La risposta della protezione civile al cambiamento climatico

La gestione del rischio meteo-idrogeologico in ambito di Protezione Civile Nazionale. Carlo Cacciamani Dipartimento della protezione civile nazionale

Il Sistema di Allertamento della Regione Emilia-Romagna Procedure e Strumenti a servizio di istituzioni e cittadini

IL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVISIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

EMERlab. Monza, 27 maggio 2016

Direttiva Alluvioni e attività di Protezione Civile

Il portale dell allertamento della Regione Emilia-Romagna: strumento operativo di comunicazione per il sistema di protezione civile e i cittadini

La protezione civile e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni.

PRIMES Preventing flooding RIsks by Making resilient communities

Nuovo Sistema di Allertamento della Regione Emilia-Romagna

PRIMES Preventing flooding RIsks by Making resilient communities

Nuovi strumenti a supporto dei cittadini per prevenire i rischi da alluvioni Life Primes. Patrizia Ercoli Regione Emilia-Romagna

Le misure di protezione civile

REGIONE ABRUZZO PARTNER N.4

ATTIVITA CONNESSE AL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Gestione del rischio e adattamento al cambiamento climatico: strumenti per un territorio resiliente

COME AFFRONTARE IL RISCHIO VALANGHE NELLE AREE AD ALTA DENSITÀ ABITATIVA CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSOCIATI

MODELLI PREVISIONALI, ALLERTAMENTO, COMUNICAZIONE

Il ruolo delle istituzioni e il rischio idrogeologico

Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri

LA NUOVA APP OPERATIVA CFR Toscana della REGIONE TOSCANA di supporto al Sistema Regionale di ALLERTAMENTO di cui alla DGRT 395/2015

Esempi di aggiornamento della pianificazione comunale di protezione civile ( post DGR 417/2017)

LE DIGHE: CONOSCENZA E SICUREZZA

AZIONE C3 Sviluppi e modalità attuative

LibraRisk: esperienze di comunicazione del rischio attraverso l innovazione digitale

L UNITÀ DI COMANDO E CONTROLLO DEL BACINO DEL PO STATO DI ATTUAZIONE IN REGIONE PIEMONTE

Indicazioni per l omogeneizzazione della risposta del sistema di protezione civile: attivazione delle Fasi operative

GLI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PREVISIONE E DEL MONITORAGGIO DEGLI EVENTI ESTREMI

La previsione dei fenomeni e la valutazione delle criticità vengono condotte quotidianamente, di norma per le ore successive, alla scala

Applicazione del nuovo Sistema di Allertamento regionale

Quadro della pianificazione d emergenza a scala provinciale, comunale, intercomunale

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

meteorologico regionale: Ruolo della Città metropolitana di Torino

BOLOGNA CITTÀ RESILIENTE LE AZIONI CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Comunicazione innovativa del rischio e resilienza di comunità

EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE PER RISCHIO METEO, GEO-IDROLOGICO, IDRAULICO E VALANGHIVO

Sistema di Allertamento protezione Civile Regione Lombardia

Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2017 Luca Delli Passeri

Il sistema di allertamento federato nazionale-regionale e il portale allerta meteo dell Emilia-Romagna

L'evoluzione della Protezione Civile

di PROTEZIONE CIVILE

Le motivazioni e il modello del nuovo sistema di allertamento in Emilia Romagna

Piano Comunale di Emergenza

La sfida della pianificazione del territorio e di emergenza: la gestione integrata del rischio nel terzo millennio

Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto

Educare a gestire il rischio

SETTORE PROTEZIONE CIVILE, PUBBLICA INCOLUMITA' E VOLONTARIATO

CONVEGNO LE ATTIVITA DELLA PROTEZIONE CIVILE E GLI INGEGNERI. Cittadini nella gestione dell emergenza (WeSenseIt e l osservatorio dei cittadini)

Centro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia

COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca. IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE In sintesi

La resilienza urbana ai cambiamenti climatici Infrastrutture verdi e sistemi di monitoraggio contro le alluvioni da acque meteoriche

INDICE INDICE... 2 GENERALITÀ... 5

GEORISCHI: LI (RI)CONOSCO, MI DIFENDO

di PROTEZIONE CIVILE

SICURINSIEME, il piano di emergenza partecipato della Bassa Val di Cecina Conoscere il rischio per vivere in sicurezza


PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

EMERGENCY OPERATION CENTER controllo unificato e coordinamento interforze By ICE & FIRE

Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto

Festival dell Educazione Ambientale

Centro Funzionale Multirischi della Calabria. L Avviso di Criticità per Evento in Atto

il Piano di Emergenza del Comune di OPI Parte 3 - Il Rischio Idrogeologico

Il Sistema di Protezione Civile del Comune di Genova. Direzione Polizia Municipale Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa

Innovazione tecnologica per la comunicazione del rischio

Nuova messaggistica di allerta e sito allertaliguria

il Progetto PROTERINA-3Évolution

Costituzione di un sistema integrato di protezione civile transfrontaliero italo-maltesee SIMIT

Il Sistema di protezione civile. Marina Morando Fondazione CIMA

SERVIZIO AREA ROMAGNA

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile

Il Piano Comunale di Emergenza Comune di Genova

LA PROTEZIONE CIVILE IN APPENNINO. 16 novembre 2018, Silla di Gaggio Montano. Idraulico e idrogeologico. Eventi meteorologici estremi

IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO E LA RISPOSTA DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

Attuazione della Direttiva alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA

Distretto idrografico Padano Parma, 30 Aprile 2015 Veronica Casartelli

LA MAPPA DEI RISCHI DEI COMUNI ITALIANI COME STRUMENTO INFORMATIVO E DI PREVENZIONE. Stefano Laporta, Alessandro Trigila ISPRA

COMUNE DI SESTRI LEVANTE

Visto il Decreto Legislativo 2 Gennaio 2018, n. 1 Codice della protezione civile pubblicato sulla G.U. n. 17 del 22/01/2018 ed in particolare:

Il ruolo della Sala Operativa Regionale di protezione civile nella prevenzione e gestione delle emergenze

Perché fare i Piani di Emergenza. Rischi naturali

SNPA, OPPORTUNITÀ PER LE REGIONI

WiForWater. Trasformiamo l informazione in controllo e protezione del territorio. Gestione avanzata del rischio idrogeologico

Eventi meteo pluviometrici in Italia negli ultimi 6 mesi: i casi più emblematici. Mario Barbani

ADDRESSING THE ENVIRONMENTAL IMPACT OF SALT USE ON ROADS

Sala Operativa regionale e Centro Funzionale Monitoraggio Rischi

Progetto Risknet PROG. N. 180 UE ALCOTRA Terza giornata di disseminazione.

Documentazione di progetto della soluzione: Sistema Informativo Integrato della Protezione Civile Regione Calabria

LIFE FRANCA Prima Conferenza Nazionale Anticipare e comunicare i rischi naturali

Decreto Legislativo 2 gennaio 2018 n 1. recante Codice della Protezione Civile

AZIONI C3 ED E LIFE PRIMES

Aumentare la resilienza del territorio regionale attraverso politiche di prevenzione attiva.

Disciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale

Direttiva allertamento. DG Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Marzo 2016

Dott.ssa Gabriella Speranza. Ancona, 11 dicembre 2015

INFRASTRUCTURA sessione III a

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE. APPROVAZIONE AGGIORNAMENTO IL CONSIGLIO COMUNALE

Transcript:

COMUNITA RESILIENTI E PREPARATE AI RISCHI Il sistema nazionale di allertamento L attuale sistema nazionale di allertamento, verso un sistema di comunicazione diretto con la popolazione Italo Giulivo Direttore Ufficio previsione e prevenzione dei rischi Dipartimento della Protezione Civile XXXV ASSEMBLEA ANNUALE RIMINI, COMPLESSO FIERISTICO RIMINI FIERA SALA CONFERENZA STAMPA 25 OTTOBRE 2018

La valutazione del RISCHIO www.protezionecivile.gov.it R = H x E x V C Capacità La combinazione di tutti i punti di forza, gli attributi e le risorse disponibili all'interno di un'organizzazione, comunità o società per gestire e ridurre i rischi di disastro e rafforzare la RESILIENZA

www.protezionecivile.gov.it un sistema, una comunità o una società, una volta esposti (anche in modo latente) ad un evento fisico, ad un fenomeno o ad un attività umana potenzialmente dannosa, dimostrano CAPACITA DI RESILIENZA se sono in grado di resistere, assorbire, adattarsi e recuperare dagli effetti di quel pericolo specifico in modo tempestivo ed efficiente, anche considerando la conservazione e il ripristino delle loro strutture e funzioni fondamentali

VULNERABILITA DEL TERRITORIO 34 mm/1h 33 mm/45 min 17 mm/15 min COMPORTAMENTI DEI CITTADINI

www.protezionecivile.gov.it

Rischio idrogeologico e idraulico - Fase previsionale RETE DEI CENTRI FUNZIONALI DICHIARAZIONE DEI LIVELLI DI CRITICITÀ ATTESI Assenza di fenomeni significativi prevedibili Criticità ordinaria Criticità moderata Criticità elevata REGIONI - PROTEZIONE CIVILE DICHIARAZIONE DEI LIVELLI DI ALLERTA Codice giallo Codice arancione Codice rosso COMUNI ATTIVAZIONE DELLE FASI OPERATIVE PREVISTE NEL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE CITTADINI NORME DI AUTOPROTEZIONE Attenzione Preallarme Allarme

Rischio idrogeologico e idraulico - Fasi operative Risposta del sistema di protezione civile: attivazione delle Fasi operative per rischio idrogeologico e idraulico e delle relative misure di protezione civile LIVELLI DI ALLERTA FASI OPERATIVE Allerta GIALLA Criticità Ordinaria Allerta ARANCIONE Criticità Moderata Allerta ROSSA Criticità Elevata Termine allerta associato al codice-colore corrispondente al livello di criticità attesa Associazione biunivoca codici-colore e livelli di criticità attenzione preallarme allarme Denominazione univoca fasi operative e definizione attivazione MINIMA. Ridefinizione delle principali azioni previste per ciascuna fase. Correlazione tra fase operativa e allerte non automatica.

Rischio idrogeologico e idraulico - Fase di monitoraggio e sorveglianza Monitoraggio pluviometrico Mappa radar Immagini satelliatri

Rischio da maremoto Direttiva PCM 17 febbraio 2017 Sistema d allertamento nazionale per i maremoti generati da sisma - SiAM www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it INGV rete sismica ISPRA rete mareografica INGV CAT Centro Allerta Tsunami DPC SSI Sala Situazione Italia SNPC Servizio Nazionale Protezione Civile Messaggi di allerta Diffusione dei messaggi di allerta alle Organizzazioni del SNPC Attivazione delle procedure di allerta e pianificazioni

Ottimizzazione del sistema di allertamento: le Azioni Art. 17 Azione Scientifica-Tecnologica: miglioramento del monitoraggio e della previsione. Ottimizzazione delle procedure di allertamento Informazione; Art. 2 Formazione: Diffusione della conoscenza e cultura; Norme di comportamento consapevole; Misure di autoprotezione; Pianificazione; Esercitazioni Sistema di Protezione Civile federato Stato- Regioni Comuni Art. 31 Azione Tecnologica-comunicativa: Realizzazione di strumenti web-based per la condivisione delle allerte coi cittadini e application per smartphone CITTADINI

Protocollo comune di allerta Autorità competenti per la comunicazione ai cittadini Testi e grafica disomogenea Uso di canali eterogenei (SMS, e-mail, sms APPS, SOCIAL) Livello nazionale Livello regionale Livello comunale Piattaforma nazionale di allertamento Arrivano solo alla popolazione iscritta al servizio Livello provinciale Sistemi di disseminazione delle allerte alla popolazione media tradizionali (quotidiano, radio, televisione, internet) social media (twitter, facebook, instagram, YouTube, etc) App (applicazioni software dedicate ai dispositivi di tipo mobile) segnali sonori display luminosi cell broadcast future tecnologie

Protocollo comune di allerta Autorità competenti per la comunicazione ai cittadini Sistemi di disseminazione delle allerte alla popolazione media tradizionali (quotidiano, radio, televisione, internet) Livello nazionale Livello regionale Livello provinciale Piattaforma nazionale di allertamento sms social media (twitter, facebook, instagram, YouTube, etc) App (applicazioni software dedicate ai dispositivi di tipo mobile) segnali sonori Livello comunale display luminosi cell broadcast future tecnologie

Ipotesi www.protezionecivile.gov.it Affiancare l esistente con una nuova voce omogenea a scala nazionale: Pubblica; Massiva; Univoca; Attendibile; Capillare; Tempestiva; Scientificamente corretta; Inequivocabile; Multilingua SENZA LA NECESSITA DI AZIONI PREVENTIVE SENZA MODIFICARE LE RESPONSABILITÀ DEL SISTEMA

IT-Alert www.protezionecivile.gov.it nuova piattaforma tecnologica a servizio del sistema di Allertamento Nazionale «invio simultaneo di brevi messaggi di testo a tutti i dispositivi cellulari presenti all interno di una determinata area geografica» Ipotesi di Fattibilità

www.protezionecivile.gov.it La piattaforma tecnologica ipotizzata a supporto del sistema allertamento: può supportare diverse tipologie di rischio; si affianca ai sistemi già implementati da Regioni e Comuni; si attiva nell imminenza dei pericoli (ora per adesso); arriva alla popolazione esposta a rischio (anche non residenti); può essere scalata per le necessità di tutte le componenti del sistema

Aspetti normativi verso i cittadini verso i gestori Workflow www.protezionecivile.gov.it «invio simultaneo di brevi messaggi di testo a tutti i dispositivi cellulari presenti all interno di una determinata area geografica» Aspetti procedurali tipologie di Rischio tipi di messaggi Aspetti tecnologici ipotesi di soluzione studio di fattibilità IT-alert: piattaforma tecnologica

Auto-diagnosi di resilienza www.protezionecivile.gov.it Un passo fondamentale nella definizione e nell attuazione di un percorso di progressivo miglioramento della resilienza di una comunità è quello di comprendere man mano a che punto ci si trova, e in che direzione dobbiamo muoverci. Esistono diversi modelli affidabili, ma i due di maggior diffusione ed efficacia sono: Making Cities Resilient Campagna dell UNISDR con circa 3500 adesioni a livello globale. 150 comuni in Italia, di cui 13 capoluoghi Focalizzata sulla gestione dei rischi; adatta a comuni di dimensioni mediograndi https://www.unisdr.org/we/campaign/cities 100 Resilient Cities Campagna finanziata e sostenuta dalla Fondazione Rockfeller Oltre alla gestione dei rischi prende in considerazione numerosi altri aspetti (salute, mobilità, patrimonio infrastrutturale, efficienza organizzativa, ecc.) Sono ammesse principalmente città con particolare vocazione all innovazione, e il processo di auto-diagnosi è adatto solo a realtà di grandi dimensioni (in Italia ammesse finora solo Roma e Milano) https://www.100resilientcities.org/

per cominciare a lavorare a livello locale sulle capacità dei singoli e delle comunità, esistono modelli e strumenti nuovi a cui ispirarsi e/o semplicemente da «copiare»: 3 ottimi esempi Life Primes Stato dell arte: in corso Descrizione: Mira a costruire comunità resilienti attraverso il loro impegno e la partecipazione pro-attiva alle operazioni di allarme e misure di prevenzione del rischio di alluvione. Regioni italiane coinvolte: Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Aree pilota: Imola, Mordano, Lugo, Sant'Agata sul Santerno, Poggio Renatico, Ravenna in Emilia-Romagna; Senigallia e San Benedetto del Tronto nelle Marche; Scerne di Pineto e Torino di Sangro in Abruzzo. http://www.lifeprimes.eu/ Life Franca Stato dell arte: in corso Descrizione: Favorire la crescita di una cultura dell anticipazione e prevenzione degli eventi alluvionali nelle Alpi, attraverso l analisi e la modifica mirata dei comportamenti socioculturali collettivi, delle modalità decisionali e della visione della popolazione nei confronti dei rischi del proprio territorio. Provincia italiana coinvolta: Provincia Autonoma di Trento Aree pilota: Trento, Borgo Valsugana, Val Rendena. https://www.lifefranca.eu/it/ PROTERINA-3Évolution Stato dell arte: in corso Descrizione: migliorare la capacità delle istituzioni di prevenire e gestire, congiuntamente, il rischio alluvione. L obiettivo generale del progetto è rafforzare la capacità di risposta del territorio al rischio alluvioni attraverso la costruzione della consapevolezza delle istituzioni e delle comunità. Regioni italiane coinvolte: Liguria, Toscana, Sardegna, ttp://interreg-maritime.eu/web/proterina-3evolution

R = H x E x V C C cresce con www.protezionecivile.gov.it Allertamento Imparare dagli altri Valutazione dei rischi e delle criticità Coinvolgimento dei cittadini Pianificazione Rafforzamento del senso di comunità Informazione alla popolazione sugli scenari di rischio e relative norme di comportamento Raccordo tra pianificazione di protezione civile e pianificazione territoriale Condivisione dati Formazione Diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile Conoscenza dell esposizione e della vulnerabilità Educazione pubblica e consapevolezza

Grazie per l attenzione www.protezionecivile.gov.it