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P I A N O A N N U A L E

Transcript:

DIREZIONE DIDATTICA STATALE VII CIRCOLO G.CARDUCCI Piazza Sforzini, 18 57128 - Livorno CF:80008560494 Tel. 0586/502356 Fax. 0586/503979 www.scuolecarducci.livorno.it e-mail: scuole.carducci@tin.it e-mail certificate: direzione@pec.scuolecarducci.livorno.it LIEE00300B@PEC.ISTRUZIONE.IT PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA (P. A. I.) Anno Scolastico 2014-2015 Quadro normativo di riferimento: Nota prot. n. 2563 del 22 Novembre 2013 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti. Nota del Capo Dipartimento Istruzione prot. n.1551 del 27 giugno 2013 Piano Annuale per l Incluvità Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013 Circolare Ministeriale n.8 - Roma, Prot. n. 561 del 6 marzo 2013 D.M. 27/12/13 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione per l incluone scolastica - indicazioni operative Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione per l incluone scolastica Legge 170/2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Legge 53/2003 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione profesonale Legge 104/1992 Legge-quadro per l asstenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate Il presente documento è stato: elaborato e predisposto dalla Dirigente Scolastica con il supporto delle Funzioni Strumentali; analizzato e revionato dal Gruppo di Studio e di Lavoro di Circolo (GLIS) in data 15 ottobre 2014 e dal Gruppo di Lavoro per l Incluone (GLI) in data 13 novembre 2014; approvato in via definitiva dal Collegio dei Docenti in data 18 dicembre 2014 con delibera n.8/18. 1

Il Circolo Didattico G. Carducci condivide la filosofia di sfondo della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 che ridefinendo e completando il tradizionale approccio all integrazione scolastica fino ad ora basato sulla certificazione della disabilità, amplia di fatto il campo d intervento e responsabilità di tutta la comunità educante all intera area dei Bisogni Educativi Speciali. Es comprendono anche lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà permanente e/o trantoria il diritto alla personalizzazione dell apprendimento. La presenza di un numero sempre maggiore di alunni che manifestano bisogni educativi speciali, obbliga i docenti a ripensare una progettualità di intervento che superi il modello alunno in difficoltà/insegnante di sostegno, in un ottica di incluone e valorizzazione delle differenze e individualità di ciascun bambino. Nel POF della nostra scuola, ben prima che venisse emanata la Direttiva, aveva trovato posto l esplicitazione di misure a vantaggio dell inserimento degli alunni diversamente abili, di misure compensative e dispensative per gli alunni DSA, dell inserimento e del recupero delle strumentalità di base per gli alunni stranieri, di progetti per gli alunni in tuazione di disagio, di progetti di recupero e di istruzione domiciliare, di protocolli d intesa, di misure e progetti per favorire la continuità educativa e didattica riguardante gli alunni in difficoltà. Il Piano Annuale dell Incluvità (P.A.I.) è quindi in continuità logica con quanto fin qui programmato ed attuato per l inserimento e l incluvità degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nei ples del nostro Circolo. 2

Parte I Anali dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: n. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista 0 minorati udito 0 Pcofici 18 disturbi evolutivi specifici DSA 14 ADHD/DOP 1 Borderline cognitivo 1 Altro 30 svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 2 Linguistico-culturale 4 Disagio comportamentale/relazionale 5 Altro Totali 75 % su popolazione scolastica (794) 9,45% N. PEI redatti dai GLHO 18 N. di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria 19 N. di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria 8 Risorse profesonali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno AEC Asstenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) 2 per Area integrazione e Incluone 1 Referente Disabilità-1 Referente DSA/BES no no 3

Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì / No Coordinatori di classe e mili Docenti con specifica formazione Altri docenti Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Rapporti con CTS / CTI Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Asstenza di base su alunni disabili Informazione /formazione su genitorialità e pcopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di incluone Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e mili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e mili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italiano L2 Pcologia e pcopatologia dell età evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) sì sì 4

Sinte dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo: G.L.I.S. G.L.I. G.L.H.O TEAM DOCENTE Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative: collaborazione e condivione del progetto incontri con i docenti Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; Valorizzazione delle risorse estenti: organizzazione funzionale degli orari dei docenti definizione e valorizzazione degli spazi e ambienti applicazione di strategie incluve x Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltismo x Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per il prosmo anno Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di incluvità dei stemi scolastici ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO G.L.I.S. (GRUPPO DI LAVORO INTEGRAZIONE SCOLASTICA D'ISTITUTO L.104 art. 15 comma 2) Preede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica nella scuola e ha il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato» dei ngoli alunni. Per quanto attiene alle attribuzioni specifiche, interviene per: analizzare la tuazione complesva nell'ambito dei ples di competenza (numero degli alunni in tuazione di handicap, tipologia degli handicap, clas coinvolte); analizzare le risorse dell'istituto scolastico, a umane che materiali; formulare proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere cor di aggiornamento «comuni» per il personale delle scuole, delle Asl e degli Enti locali, impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati... G.L.I. (GRUPPO DI LAVORO SULL INCLUSIONE) 5

rileva i Bisogni Educativi Speciali delle alunne e degli alunni presenti nella scuola; rileva, monitora e valuta il livello di incluvità della scuola; elabora il PAI (Piano Annuale per l Incluvità) riferito a tutti gli alunni e alunne con BES con supporto/apporto delle Figure Strumentali. G.L.H.O. (GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO SULL HANDICAP - L.104) composto da team docente, Dirigente Scolastica, equipe ASL e famiglia elabora il documento congiunto (PEI). TEAM DOCENTE Individua i ca in cui a necessaria e opportuna l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rileva tutte le diagno; individua alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale e/o comportamentale/relazionale; produce attenta verbalizzazione delle conderazioni pcopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definisce gli interventi didattico-educativi; individua strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; individua, progetta e condivide interventi personalizzati; elabora e applica il Piano di Lavoro (PEI e PDP) pensato per l alunno in difficoltà; collabora con la famiglia e il territorio. DOCENTE DI SOSTEGNO Partecipa alla programmazione educativo-didattica della classe; supporta il team docente nell assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche incluve; interviene sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; elabora e condivide il Piano di Lavoro (P.E.I.) per l alunno diversamente abile; collabora nella preparazione del Piano Didattico Personalizzato. ASSISTENTE EDUCATIVO Collabora alla programmazione e all organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; COLLEGIO DEI DOCENTI delibera il P.A.I. su proposta del G.L.I.S. e del G.L.I.; esplicita nel POF il concreto impegno programmatico per l incluone; esplicita i criteri e le procedure di utilizzo funzionale delle risorse profesonali presenti. FUNZIONI STRUMENTALI PER L INCLUSIONE Collaborano alla stesura del Piano Annuale dell Incluone DIRIGENTE SCOLASTICO Convoca e preede il Gruppo di Lavoro per l Incluone e il Gruppo di studio e di lavoro sull handicap; Convoca e preede il Gruppo di Lavoro per l Integrazione LA FAMIGLIA informa la scuola della tuazione/problema dell alunno; partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio; condivide il Progetto (P.d.P. o P.E.I.) e collabora alla sua realizzazione. ASL effettua l accertamento, redige la diagno e la relazione sui bambini in difficoltà; incontra la famiglia per la restituzione relativa all accertamento effettuato; supporta la scuola per individuare il percorso da intraprendere. 6

MODALITÀ OPERATIVE Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei ca di: - alunni con disabilità (L.104/92) All atto dell iscrizione la famiglia deve presentare la documentazione rilasciata dal SSN ovvero il verbale di accertamento della disabilità previsto dalla L.104/92 con l eventuale specificazione della gravità e la Diagno Funzionale. La scuola prende in carico l alunno con disabilità e convoca due volte l anno il G.L.H.O. (gruppo di lavoro per l handicap operativo) per l alunno con il compito di redigere e verificare/valutare il documento congiunto (Profilo dinamico funzionale e Piano Educativo Didattico) - alunni con disturbi evolutivi specifici comprendono oltre ai disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.- L.170/2010) anche i deficit di linguaggio, dell attenzione, dell iperattività, e altre tipologie di deficit e disturbo non altrimenti certificate. A questa tipologia di alunni applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione da parte della famiglia della documentazione sanitaria; la scuola impegna ad elaborare il PdP nel quale sono elencate le misure compensative e dispensative che il team docente intende adottare per l alunno, nonché le strategie didattiche, metodologie e strumenti che ritengano opportuni. - alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico/culturale e disagio comportamentale/relazionale Tali tipologie di BES devono essere individuate sulla base di elementi oggettivi come ad esempio la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate conderazioni pcopedagogiche e didattiche. Gli interventi proposti possono essere di carattere trantorio. La documentazione prodotta (relazioni, PdP, interventi...) sono raccolti nel fascicolo personale dell alunno. ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE Il filo conduttore che guiderà l azione della scuola sarà quello del diritto all apprendimento di tutti gli alunni. L esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmisone-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi ano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percor personalizzati i team dei docenti concorderanno quanto segue: modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze; modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove asmilabili, se posbile, a quelle del percorso comune; livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la posbilità del passaggio alla classe succesva. Per non disattendere gli obiettivi dell apprendimento e della condivione e dell incluone, è indispensabile che la programmazione delle attività a realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, ineme all insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento a per gli alunni con disabilità, a per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l intera classe. Inoltre la progettualità didattica orientata all incluone comporta l adozione di strategie e metodologie che favoriscono: l apprendimento cooperativo il lavoro di gruppo e/o a coppie il tutoring l apprendimento per scoperta la suddivione del tempo in tempi l utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e auli informatici, di software e susdi specifici. Risulta quindi necessaria una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato digitale 7

POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DELLE/DEGLI INSEGNANTI Ogni anno è offerta la posbilità ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno di formar e aggiornar sui temi dell incluone e sulla disabilità in base agli specifici bisogni degli alunni frequentanti il Circolo (es. corso autismo, cor DSA) così come sull innovazione metodologica-didattica e l informatica. La formazione e l aggiornamento hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita profesonale in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto nella società. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL INTERNO DELLA SCUOLA Le diverse figure profesonali che collaborano all interno dell istituto sono i docenti di sostegno e gli asstenti educatori che operano con gli insegnanti di classe, in un contesto nergico. Gli insegnanti di sostegno promuovono: attività individualizzate attività con gruppi eterogenei di alunni attività laboratoriali in gruppi. Gli asstenti educatori promuovono: interventi educativi in favore dell alunno con disabilità interventi che favoriscono l autonomia, in classe o in altre sedi dell istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea interventi che potenzino le capacità e le inclinazioni individuali All'interno del Circolo sono inoltre presenti tre figure strumentali sull'area dell'incluone che, ineme ai soggetti sopra citati, propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'incluone, al successo della persona anche attraverso: Attività laboratoriali (learning by doing) Attività per piccoli gruppi (cooperative learning) Tutoring Peer education Attività individualizzata (mastery learning) All'interno del nostro Circolo sono, inoltre, attivati progetti di istruzione domiciliare per ragazzi che a causa di lungo ricovero ospedaliero non possono frequentare regolarmente le attività didattiche. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI Sono attivati i seguenti rapporti di collaborazione: Rapporti con CTS di zona per attività di informazione e formazione Collaborazione con Direzione Didattica Benci, scuola polo per la richiesta di mediatori culturali Attività di collaborazione con servizi di zona Rapporti con associazioni (Volare Senz ali, AIPD-Parco del Mulino, Autismo Italia) per attività di formazione e/o consulenza SVILUPPO DI UN CURRICULUM ATTENTO ALLE DIVERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI: In base alle tuazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati: gli obiettivi specifici d apprendimento, 8

le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/asstenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni di individuali monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni monitorare l'intero percorso favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE La famiglia è corresponsabile nel percorso scolastico del proprio figlio/a. La modalità di contatto e di presentazione della tuazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione costruttiva ed efficace. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Team dei docenti, per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte a in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi incluvi anche attraverso: la condivione delle scelte effettuate un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative comuni l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i proces in corso e individuare azioni di miglioramento il coinvolgimento nella redazione e nella valutazione dei PDP al fine di trovare accordi che ano condivi ed accettati da entrambe le parti. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI L eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte posbili, richiede l articolazione di un progetto complesso che valorizzi in primis le risorse della comunità scolastica Con il concetto di risorsa intendiamo: organizzazione scolastica generale ovvero organizzazione funzionale degli orari dei docenti (banca oraria e, ove posbile, distribuzione delle discipline in maniera equilibrata tra mattina e pomeriggio o nei vari giorni della settimana) definizione e valorizzazione degli spazi e ambienti idonei alla realizzazione dei progetti di incluone (biblioteca, aula LIM, laboratorio informatico, palestra, aule dedicate per la stimolazione sensoriale, laboratorio ceramica,etc..) applicazione di strategie incluve all interno della didattica comune anche con l utilizzo di misure compensative e dispensative Tra le azioni posbili propongono: costruzione di una banca dati relativa a tutti gli strumenti e susdi didattici presenti nel Circolo ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE L istituto necesta: l assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di incluone e personalizzazione degli apprendimenti; 9

il finanziamento di cor di formazione sulla didattica incluva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni; l assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necestà per gli alunni con disabilità; risorse umane per l organizzazione e la gestione di laboratori informatici; l incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla ngole clas, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi; la definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari; la costituzione di reti di scuole in tema di incluvità; l'attivazione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d intesa. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L INGRESSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO. Notevole importanza viene data all'accoglienza. In accordo con le famiglie e gli insegnanti per i futuri alunni e alunne vengono infatti realizzati progetti di continuità in modo che es possano vivere con minore ana il passaggio fra i diver ordini di scuola. Il PAI che intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto traduce nel sostenere l'alunno e l alunna nella crescita personale e formativa. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura" 10