C.F. 91041370684 Associazione con Personalità Giuridica Riconosciuta con D.P.G.R. Abruzzo 70/2007 Autorizzazione Presidente Giunta Regionale n. 653 del 16/10/1996 REGOLAMENTO INTERNO Regolamento della Fraternità di Misericordia di Pescara revisione ed aggiornamento seduta del C.D. Del 07/01/2014. ART. 1 - Conoscenza dello Statuto e del Regolamento interno Tutto il personale dell Associazione (Volontari, dipendenti, collaboratori e servizio civile) è tenuto al rispetto del presente regolamento che è parte integrante dello statuto. E preciso dovere di tutti conoscere ed osservare scrupolosamente gli articoli in esso contenuti. ART. 2 - Volontari Sono Volontari della Fraternità di Misericordia di Pescara, cosi come previsto dallo statuto art. 16,17,18,19, i volontari aspiranti e soci effettivi iscritti al libro soci della Fraternita. I Volontari sono addetti allo svolgimento di tutte le mansioni di servizio: - Emergenza Territoriale 118 - Trasporto infermi - Servizi Sociali -Servizi interni e logistici Formazione ed Aggiornamenti - Protezione Civile ed ogni altro servizio che all occorrenza viene indicato dai preposti. ART. 3 - Utilizzo dei locali e delle attrezzature della Sede La Sede e le attrezzature devono essere tenute da tutti i Volontari, Dipendenti, Collaboratori e Servizio Civile con estrema cura e pulizia. Chi effettua il turno di notte è tenuto a lasciare la stanza in ordine, riporre le lenzuola eventualmente utilizzate nel locale adibito alla biancheria sporca all interno degli appositi contenitori. E fatto assoluto divieto l utilizzo di materiali o attrezzature dell Associazione per uso privato (salvo se espressamente autorizzati dal Consiglio Direttivo). E inoltre vietato imbrattare muri, cartelli, comunicazioni esposte in bacheca, fumare all interno della Sede nonché sui mezzi di proprietà dell Associazione, utilizzare la bacheca con affissioni o comunicazioni personali non autorizzate. Il materiale e le attrezzature per la manutenzione e la pulizia devono essere riposti con estrema cura; nel caso di utilizzo del locale cucina, il materiale deve essere riposto pulito e in ordine; i rifiuti soggetti a raccolta differenziata e/o rischio biologico devono essere raccolti negli appositi contenitori secondo quanto disposto dalla normativa vigente. E espressamente vietato entrare nei locali associativi con animali di qualunque tipo. ART. 4 - Controlli e verifiche relative ai mezzi Ogni Volontario, Dipendente o collaboratore, all inizio del turno, ha l obbligo di controllare scrupolosamente il mezzo utilizzando l apposito modulo check list previsto su ogni automezzo a disposizione. L intero equipaggio dovrà controllare sia la parte sanitaria che la parte meccanica, verificare la presenza del previsto materiale e la funzionalità delle attrezzature; in caso di consumo tutti i materiali dovranno essere reintegrati.
ART. 5 - Regolamento dei servizi Il Volontario è tenuto a garantire almeno tre turni mensili, pena il re training obbligatorio di formazione eventuali deroghe dovranno essere concesse dal Consiglio Direttivo dietro presentazione di giustificazioni che saranno vagliate dal C.D. I volontari che per imprevisti o impedimenti si cancellano dai turni di servizio, devono avvertire immediatamente in Sede ed il Responsabile dei Servizi che dovrà provvedere alla sostituzione. E vietato durante lo svolgimento del turno, assentarsi o allontanarsi senza averne dato comunicazione al Responsabile di turno (Autista). Gli apparati radio ed i telefoni all interno dell Associazione devono essere utilizzati solo per motivi di servizio. Al ricevimento di richiesta d intervento da parte della C.O.118 di Pescara, la partenza in ambulanza dalla sede dovrà essere immediata (salvo i tempi tecnici per l individuazione della destinazione). All interno dell Associazione i Volontari, i Dipendenti, i Collaboratori,.il Servizio Civile ed ogni altra figura operante all interno hanno pari dignità e devono concorrere con pari impegno al raggiungimento delle finalità contenute nell oggetto sociale. ART. 6 - Composizione degli equipaggi Un equipaggio in servizio Emergenza Territoriale 118 è così composto: 1) Autista: (volontario o dipendente con abilitazione Confederale) 2) Maestro d equipaggio: (volontario o dipendente di I o II livello con più esperienza di servizio o titolo professionale superiore) 3) Soccorritore: (volontario o dipendente che abbia superato l iter formativo compreso possibilmente abilitazione BLS-D) 4) Soccorritore I livello: (volontario o dipendente che abbia superato l iter formativo ma in possesso di minor esperienza di servizio. L Autista è il responsabile del turno e in conseguenza della sede e dell equipaggio durante lo svolgimento del turno. A lui viene affidata la responsabilità del mezzo, dei materiali, delle attrezzature nonché la sicurezza all interno della sede operativa. Ad inizio turno ha il compito di effettuare il controllo del mezzo unitamente al resto dell equipaggio, rilevando eventuali anomalie o danni e di conseguenza segnalarli al Responsabile del Parco Auto. Qualora il mezzo assegnatogli non fosse,a suo dire, in condizioni idonee per svolgere il servizio dovrà tempestivamente avvisare il Responsabile del Parco Auto che provvederà eventualmente all assegnazione di un altro mezzo. Non è ammesso all autista di provvedere alla sostituzione in maniera autonoma in quanto solo il Responsabile del Parco Auto è a conoscenza dello stato d uso e delle condizioni di sicurezza di altri automezzi.
Il Maestro d equipaggio è la figura più anziana di servizio o con qualifica professionale all interno del mezzo e a lui spetta il compito di applicare i protocolli d intervento coordinando l intero equipaggio, tenere i contatti con la C.O. 118 e gestire la scena dell evento; inoltre ha il compito di compilare il modulo Trauma Score in tutte le sue voci e di presentarlo al Pronto Soccorso;altresì dovrà assicurarsi che ad inizio turno venga eseguita la check list ed eventualmente provvedere al reintegro del materiale assente od utilizzato. La compilazione del Trauma Score potrà essere delegata ad altro componente dell equipaggio purchè successivamente controllato e consegnato al Pronto Soccorso dal Maestro d equipaggio Il soccorritore collabora durante la fase dell intervento alle direttive del maestro d equipaggio, nonché nella compilazione del modulo check list. Al di fuori delle singole responsabilità tutto l equipaggio deve operare in completa collaborazione ed armonia nonchè in assoluta sicurezza; ART. 7 - Divisa associativa La divisa è l immagine dell associazione. Tutto il personale, durante l espletamento del servizio, è obbligato ad indossare la prescritta divisa dalla Fraternità di Misericordia di Pescara. Tale divisa non può essere utilizzata per motivi non inerenti il servizio. La consegna della divisa avviene dietro contributo stabilito dal Consiglio Direttivo; qualora il Volontario non dovesse far più parte della Fraternità, può riconsegnare la divisa personale e qualora non lo facesse qualsiasi uso improprio sarà perseguito per legge. La divisa va portata completa in ogni sua parte comprese le calzature antinfortunistiche (DPI legge 81 del 9 Aprile 2008). E vietato l utilizzo di capi personali durante il servizio; è vietato apporre distintivi diversi da quelli previsti eventuali ulteriori concessioni dovranno essere autorizzate. Fa parte del decoro della divisa non fumare in servizio non avere atteggiamenti non conformi allo statuto e per le donne è obbligatorio portare i capelli raccolti e non indossare alcun monile (anelli, orecchini pendenti ecc ). Le forniture di vestiario successive alla prima saranno definite economicamente previo prontuario. Si ricorda che la divisa è da considerarsi indumento a rischio biologico, pertanto è buona norma non lavarla con altri indumenti. ART. 8 - Comportamento, etica e segretezza del servizio Tutto il Personale è tenuto al massimo rispetto tra le varie categorie. In caso di intervento con ambulanza, tutto il Personale dovrà rivolgersi nei confronti degli utenti, astanti o familiari con delicatezza, rispetto, pazienza e garbo, utilizzando sempre un linguaggio moderato, anche nella richiesta di collaborazione. Astenersi dal comunicare qualsiasi diagnosi non di nostra competenza; utilizzare apparati radio o telefoni comunicando con un linguaggio non corretto e conforme alle normative, nonché durante la permanenza in sede o luogo pubblico in cui ci troviamo. Sono espressamente vietati pena la sospensione o decadenza il turpiloquio e la bestemmia.
Si raccomanda inoltre, di non utilizzare parole atte ad innescare polemiche o calunnie ad altre persone. Si rammenta infine l obbligo della segretezza d istituto per quanto concerne il servizio svolto: Tutti indistintamente sono obbligati a non divulgare notizie strettamente personali su interventi effettuati a chiunque. ART. 9 - Normative di sicurezza Tutto il Personale è tenuto ad osservare le norme impartite dai preposti ; ordini di servizio, protocolli o normativa vigente; in particolare si evidenzia quanto segue: - divieto di fumo sui mezzi e nei locali dell Associazione; - l utilizzo sempre di cinture di sicurezza a bordo dei veicoli dell Associazione; - l utilizzo ad ogni servizio della prescritta divisa d ordinanza con relative calzature; - l utilizzo dei sistemi di protezione da rischi di contaminazione; - Il rispetto nelle procedure stabilite da protocolli di sicurezza. ART. 10 - Dimissioni o sospensione temporanea dall attività operativa Le dimissioni devono essere date con comunicazione scritta e protocollata nella segreteria dell Associazione ed indirizzata al Consiglio Direttivo. Previo accordo con il preposto, il volontario potrà restituire la divisa completa, tesserino di riconoscimento nonché il badge d accesso nei locali della sede. I volontari che presentano comunicazione scritta per la sospensione temporanea dall attività operativa non sono obbligati alla restituzione della divisa; il Consiglio Direttivo avrà comunque la facoltà, qualora la richiesta di sospensione non avrà più validità, di comunicare al Volontario di riprendere le attività sospese pena la decadenza dalla vita associativa. Qualora i tempi di assenza dovessero essere piuttosto prolungati, al rientro in servizio il volontario dovrà effettuare re training obbligatorio od in alcuni casi ripetere il corso di formazione per poter ripristinare l attività operativa. ART. 11 - Provvedimenti disciplinari Tutti coloro che con il proprio comportamento creano danno o pregiudizio, in qualsiasi modo nei confronti dell Associazione, venendo meno anche all osservanza del vigente Statuto, degli ordini di servizio e dei protocolli, saranno sottoposti a giudizio da parte del Consiglio Direttivo. ART. 12 - Approvazione e/o modifica del presente Regolamento Il presente Regolamento è presentato dal Consiglio Direttivo. Modifiche possono essere apportate con delibera dal Consiglio Direttivo e diventano immediatamente operative con l esposizione in bacheca. Per quanto non contemplato nel presente Regolamento, si osservano le norme dello Statuto vigente e del Codice Civile.
Letto e deliberato dal Consiglio Direttivo della Fraternità di Misericordia di Pescara il 01/02/2014 ed entrato in vigore in pari data. Il presente si compone di 12 articoli ed annulla e sostituisce i precedenti. Pescara lì 07/01/2014 Il Governatore