NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo - religioni



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NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo - religioni 9 marzo 2005 settimanale - anno XXVI - numero 10 * INTERVISTA: Manuel Kromer "La Claudiana da 150 anni al servizio del protestantesimo" * Referendum sulla fecondazione assistita/1: reazione del moderatore valdese a Ruini * Referendum sulla fecondazione assistita/2: per Valdo Spini i cittadini vanno informati * Referendum sulla fecondazione assistita/3: il senatore Lucio Malan difende Ruini * L'on. Chiti risponde agli evangelici di Lucca perplessi sulle scelte del centrosinistra * La Federazione delle chiese evangeliche dà l'avvio al progetto di volontariato senior * La Chiesa presbiteriana in Irlanda lancia un appello a favore del ripristino dell'"integrità morale" * Repubblica Ceca: un convegno ecumenico sulle alternative alla globalizzazione * Svizzera: le chiese cristiane per una politica d asilo meno restrittiva * Germania: le chiese evangeliche e cattolica unanimi sulla povertà minorile: "uno scandalo" * TELEGRAFO: Notizie in breve * APPUNTAMENTI * SCHEDA: La Claudiana INTERVISTA Manuel Kromer: "La Claudiana: da 150 anni al servizio del protestantesimo" a cura di Luca Baratto Roma (NEV), 9 marzo 2005 Quest'anno l editrice protestante "Claudiana", insieme alla Facoltà valdese di teologia di Roma, celebra i 150 anni dalla propria fondazione (vedi NEV 09/05). Oggi l'editrice rappresenta una parte significativa del protestantesimo italiano ed offre un ampio catalogo di autori e testi di teologia e storia protestante, ma non solo. L'Agenzia stampa NEV ha intervistato il suo direttore Manuel Kromer (www.claudiana.it). Cosa significa per l'editrice Claudiana festeggiare 150 anni di attività? I 150 anni sono naturalmente un'occasione per guardare al passato e capire qual è l'eredità che ci viene da chi ci ha preceduti, ma anche guardare al futuro in modo da recuperare slancio. In particolare, è significativo che questa celebrazione giunga in un momento in cui la Claudiana torna ad aprirsi a tutto il protestantesimo storico italiano. Dal 1 gennaio 2005 sono infatti entrate nel nuovo assetto societario la chiesa battista e quella luterana, affiancando i valdesi e i metodisti. Questo è il recupero di una vocazione originaria della Claudiana che nel 1855 è stata fondata come casa non denominazionale, diventando solo in un secondo tempo, precisamente nel 1924, la casa editrice valdese. Questo recupero è uno degli aspetti più significativi delle nostre celebrazioni. In che cosa la Claudiana si è specializzata? Qual è l'offerta libraria che offre al pubblico? In questi anni abbiamo puntato molto sulla pubblicazione di strumenti che è anche il nome che abbiamo dato a una nostra collana per lo studio e l'approfondimento della Bibbia. Forse negli anni che vanno dal '60 all'80 ci si era dedicati di più a temi di politica, etica e conflitti sociali, dimenticando un po' che uno dei criteri fondamentali per cui esiste una casa editrice protestante è il mettere a disposizione del pubblico italiano dei materiali di studio della Bibbia e delle discipline bibliche. Grazie a questa scelta editoriale ci siamo accorti di riuscire a parlare in modo più efficace anche al cattolicesimo. Non è infatti infrequente che i nostri manuali, in particolare di Antico, ma anche di Nuovo Testamento, vengano utilizzati anche dalle università e dai seminari cattolici.

2 Dove si possono trovare i libri della Claudiana? I libri Claudiana possono essere acquistati nelle "librerie Claudiana", presenti a Torre Pellice, Torino, Roma, Milano, Firenze; ma oltre a queste sono disponibili nella quasi totalità delle librerie. C'è naturalmente da scontare il fatto che in Italia esiste un preconcetto generalizzato per cui le scienze umane sono le discipline che si studiano all'università, mentre la teologia è una questione per preti e pastori. E' un preconcetto culturale che rende tutta quanta l'editoria religiosa un po' più difficile da reperire in librerie laiche, non specializzate. Ma forse la situazione, anche in questo senso, sta migliorando. Avete scelto di festeggiare questi 150 anni con la Facoltà valdese di teologia di Roma: c'è una ragione per questo? Non è un caso che la Claudiana e la Facoltà valdese di teologia compiano insieme 150 anni di vita e siano state fondate nello stesso anno. Nel 1848 i valdesi ottennero, infatti, i diritti civili attraverso le Lettere Patenti di re Carlo Alberto e iniziarono una fase di apertura ed espansione verso l'italia. Nella strategia di quegli anni, la Facoltà e la casa editrice furono due cardini essenziali. La collaborazione tra casa editrice e Facoltà valdese si è mantenuta nel tempo ed anche oggi è molto stretta. Si pensi solo al fatto che tra i nostri autori compaiono i professori di teologia e che gli stessi libri che pubblichiamo fanno da sussidio agli studenti della Facoltà. (Vedi la scheda in questo numero). Referendum sulla fecondazione assistita/1: reazione del moderatore valdese a Ruini Gianni Genre: "L'ingerenza della chiesa cattolica è insopportabile" Roma (NEV), 9 marzo 2005 - "E' un'ingerenza insopportabile nella vita pubblica del nostro paese. Il fatto che il cardinale Camillo Ruini inviti i cattolici di tutti gli schieramenti politici a non andare a votare per far fallire i referendum sulla procreazione medicalmente assistita, lascia semplicemente sconcertati". Questa la reazione del pastore Gianni Genre, moderatore della Tavola valdese (organo esecutivo dell'unione delle chiese valdesi e metodiste in Italia) in seguito all'appello lanciato il 7 marzo dal presidente della Conferenza episcopale italiana (CEI) in occasione dell'apertura dei lavori del Consiglio permanente. "Il fatto che una chiesa possa incitare i suoi fedeli a boicottare un istituto come il referendum che regola la vita pubblica e civile di un paese democratico, è inaccettabile. Se la chiesa cattolica non è d'accordo con i contenuti del referendum, che dica «no», ma il suo atteggiamento rischia di mettere a repentaglio il funzionamento delle regole democratiche della nostra Repubblica". Referendum sulla fecondazione assistita/2: per Valdo Spini i cittadini vanno informati Per l'onorevole diessino "immotivato" l'appello al non voto della chiesa cattolica Roma (NEV), 9 marzo 2005 - "Immotivato l appello del cardinal Ruini al non voto": questa la reazione dell onorevole Valdo Spini, deputato DS e membro della chiesa valdese, in merito alla posizione della Conferenza episcopale italiana (CEI) sui referendum. Spini sottolinea che, anche se la legge fosse modificata in un modo non conforme ai desideri della CEI, questo non comporterebbe affatto per un fedele cattolico l'obbligo a comportarsi secondo le previsioni della legge, bensì significherebbe la liceità di determinati comportamenti per chi non condivide i precetti della chiesa cattolica. "Il non voto sostiene ancora Spini - costituisce la rinuncia a un diritto del cittadino a prendere posizione su un tema così impegnativo. Il non voto significa anche, in un certo senso, un voto non segreto. Il non voto significa per lo Stato non poter conoscere l opinione dei suoi cittadini su un argomento tanto delicato. Invece che rivolgere inviti al non voto è giusto che i cittadini stessi vengano esaurientemente informati sulle questioni oggetto dei quesiti referendari: ed è bene dunque che i cittadini vadano a votare e diano così un segnale democratico del loro pensiero in materia". Referendum sulla fecondazione assistita/3: il senatore Lucio Malan difende Ruini "La chiesa cattolica è una delle confessioni religiose 'egualmente libere davanti alla legge'"

3 Roma (NEV), 9 marzo 2005 In merito alla presa di posizione di Ruini circa i referendum, Lucio Malan, vicepresidente del Gruppo Forza Italia al Senato, e membro della chiesa valdese, ha dichiarato quanto segue: "Proprio per il principio della laicità dello Stato, il cardinale Ruini non è altro che un libero cittadino, e la Chiesa cattolica una delle confessioni religiose 'egualmente libere davanti alla legge'. Dunque, se non è lecito a Ruini invitare i cittadini ad avvalersi della norma costituzionale che invalida un referendum se non vi partecipa la metà degli aventi diritto, non è lecito neppure ad un altro cittadino. Sta alla Chiesa cattolica stabilire se è appropriato che un cardinale prenda una tale posizione. Noto però che chi oggi grida all'ingerenza, non ha avuto nulla da dire quando il Papa parlò, ad esempio, contro l'intervento in Iraq. È per me anche penoso vedere che fra costoro c'è il rappresentante della chiesa valdese, cui appartengo - che ha aderito, come peraltro alcune organizzazioni cattoliche, al Genoa Social Forum -. Sembra insomma che le chiese possano sì schierarsi, ma solo con la sinistra." L'on. Chiti risponde agli evangelici di Lucca perplessi sulle scelte del centrosinistra Nella sua lettera fa riferimento anche ai quesiti referendari Roma (NEV), 9 marzo 2005 L'8 marzo, l'on. Vannino Chiti (DS) ha risposto alla lettera inviata lo scorso 28 febbraio da un gruppo di cristiani evangelici di Lucca ad alcuni segretari di partito del centrosinistra. "Siamo preoccupati anche noi che nel paese possa incontrare difficoltà quella concezione laica dello Stato che è tra i fondamenti della nostra Costituzione e che è alla base di tante battaglie civili dell'italia Repubblicana", scrive Chiti in riferimento alle preoccupazioni espresse dagli evangelici lucchesi, che si erano detti offesi "dall'assenza di un qualsiasi interesse per il pensiero dei cristiani non cattolici che sono presenti nel nostro paese. Continuano ad essere totalmente ignorati dai mezzi di comunicazione e dall'opinione pubblica" (NEV 8/05). In merito ai quesiti referendari Chiti assicura che i DS intendono impegnarsi a fondo per una vittoria del "sì" e, facendo sua la visione del gruppo lucchese, conclude la sua lettera con le seguenti parole: "Il referendum non è uno scontro tra cattolici e resto dei cittadini italiani, bensì un confronto di merito, per noi la scelta di cambiare profondamente una legge che è tra le peggiori in Europa". (nev/gc) La Federazione delle chiese evangeliche dà l'avvio al progetto di volontariato senior Un nuovo progetto che permetterà di allargare la rete di contatti della FCEI Roma (NEV), 9 marzo 2005 L Ufficio volontariato internazionale (UVI) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha aderito al programma di invio e accoglienza di volontari senior in collaborazione con la Rete dell'anno diaconale ecumenico (EDYN). Il progetto è rivolto a persone d'età superiore ai 55 anni, disposte a dedicare un periodo medio-breve ad un attività di volontariato presso una struttura legata alle chiese evangeliche (opere sociali e/o comunità) in un paese straniero. Il programma, iniziato sperimentalmente in Italia l'estate scorsa, costituisce una novità per l'uvi, che fino ad ora si è specializzato nel volontariato internazionale giovanile di lungo termine. Questo nuovo progetto permetterà di allargare la rete di contatti della FCEI - ha dichiarato Laura Casorio, responsabile dell'uvi, - ma funzionerà soprattutto da moltiplicatore per le singole realtà partecipanti, offrendo la possibilità di collaborare con persone direttamente impegnate in ambito evangelico nei vari paesi europei e di avere un reciproco scambio e arricchimento. L idea è stata lanciata dall assemblea annuale dell EDYN del 2002 a Varsavia e attualmente sono disponibili 16 progetti attraverso i partner EDYN in Austria, Francia, Italia, Olanda e Ungheria. Gli ambiti di attività possibili per i volontari senior sono molteplici nel campo sociale, culturale e della piccola diaconia. Il progetto è estremamente flessibile e la scelta è lasciata al singolo volontario, che valuterà in base alle proprie aspettative, bisogni e competenze. Conclusa la fase pilota del progetto, l'uvi sta raccogliendo le disponibilità per ospitare i volontari a partire dalla prossima estate. (nev/eva) Irlanda: la chiesa presbiteriana fa appello al senso morale delle forze politiche Ritenuti inammissibili a governare quei partiti che ricorrono alla criminalità

4 Roma (NEV), 9 marzo 2005 - Il Comitato generale della Chiesa presbiteriana in Irlanda - con i suoi trecentomila membri la più numerosa denominazione protestante dell'isola - riunitosi lo scorso 24 febbraio, ha lanciato un appello a favore del ripristino dell"integrità morale" delle forze politiche del paese. Per i 250 pastori e laici riuniti a Belfast e provenienti da tutta l'irlanda, la pace in Irlanda del Nord può costruirsi solo a patto che tutte le forze politiche coinvolte si impegnino a fare uso dei soli metodi democratici, rinunciando, dove presenti, agli elementi criminali. Nella sua dichiarazione il Comitato generale sostiene che la criminalità è fortemente radicata in alcune frange della società nordirlandese, sia essa di stampo repubblicano o lealista. Esistono prove evidenti del fatto che tanto le formazioni lealiste, quanto quelle repubblicane siano finanziate con attività criminali. Ma in questa occasione l'accusa della Chiesa presbiteriana è più specifica: i presbiteriani irlandesi hanno fatto riferimento al mancato disarmo di alcune forze politiche, ritenendo incompatibile le loro coperture alle formazioni paramilitari con l'azione di governo: "Fin quando i partiti politici saranno implicati in atti criminali, non ci sarà posto per loro nel futuro governo dell'irlanda del Nord. Il peccato, la crudeltà e l'ipocrisia sono incompatibili con la pace, la fiducia e il rispetto per i diritti umani". Il caso che ha fatto esplodere la polemica sulla "moralità" delle forze impegnate nel processo di pace riguarda una clamorosa rapina in banca avvenuta a Belfast il 20 dicembre dello scorso anno e fruttata oltre 26 milioni di sterline: alcune indagini preliminari, infatti, avrebbero evidenziato un coinvolgimento del partito Sinn Féin. Pronta la reazione di quest'ultimo che, negando ogni addebito, ha espresso il suo disappunto riguardo alla dichiarazione della Chiesa presbiteriana. (www.presbyterianireland.org/news/) (nev/gc) Repubblica Ceca: un convegno ecumenico sulle alternative alla globalizzazione Costruire solidarietà per sconfiggere povertà e ingiustizie Roma (NEV), 9 marzo 2005 L'attuale tendenza della globalizzazione economica conduce alla commercializzazione di sempre più numerosi aspetti della vita. Essa trasforma i bisogni in desideri e questi sono insaziabili. Questi due processi danneggiano le relazioni umane e portano ad un'economia distruttiva sul piano ambientale e insostenibile sul piano sociale. Questo è stato affermato dai 55 partecipanti al convegno internazionale Affrontare la globalizzazione: visioni, alternative, strategie, organizzato dal 2 al 6 marzo a Celakovice (Praga, Repubblica Ceca) dall'accademia ecumenica di Praga e dalla Rete di ricerca delle chiese europee sul lavoro e sull'economia, in collaborazione con la Conferenza delle chiese europee (KEK). Scopo del convegno era non tanto di ripetere le comuni critiche alla globalizzazione, quanto piuttosto di contribuire alla costruzione di possibili alternative, combinando il soddisfacimento dei bisogni con i valori umani e sociali. I partecipanti al convegno hanno esplorato il concetto di economia nella Bibbia e nella tradizione cristiana, affermando che i cristiani sono chiamati a rispondere alla povertà e alla distruzione della dignità umana causate dalla globalizzazione e da un'economia incontrollata. Un punto essenziale per l'impegno cristiano deve essere la costruzione della solidarietà alla base della società. (nev/eva) Svizzera: le chiese cristiane per una politica d asilo meno restrittiva Roma (NEV), 9 marzo 2005 - Non irrigidire ulteriormente la legge sull asilo. Questa la richiesta formulata dalle tre chiese cristiane nazionali elvetiche - evangelica riformata, cattolica romana, cattolica cristiana - e dalla Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI) in una lettera inviata al Consiglio degli Stati, che nella prossima sessione primaverile prenderà in esame la revisione della legge. In questi giorni l'organizzazione svizzera d'aiuto ai rifugiati (OSAR) insieme alle organizzazioni religiose summenzionate, ha lanciato un appello al parlamento affinché non inasprisca ulteriormente il diritto di asilo. "La revisione legale in corso viola in alcuni punti la Costituzione ed è in parte contraria al diritto internazionale", affermano. In una lettera ai membri della "Camera dei cantoni", la Federazione delle chiese evangeliche svizzere (FCES), la Conferenza dei vescovi svizzeri, la Chiesa cattolico-cristiana e la FSCI temono la modifica di quattro "punti essenziali" della revisione. Sostituire l'"ammissione umanitaria" con l'"ammissione provvisoria" - affermano - significa spostare l'ammissione dal diritto d'asilo a quello degli stranieri, andando contro una "concezione largamente diffusa della nozione di rifugiato", e isolando la Svizzera dall'europa. L'"aiuto urgente" non può essere ridotto né rifiutato senza violare i diritti fondamentali, aggiungono: secondo l'articolo 12 della

5 Costituzione federale, ogni essere umano nel bisogno ha diritto a un aiuto. Le tre chiese nazionali e la FSCI invitano inoltre i "senatori" a non estendere a tutti i richiedenti d'asilo respinti l'esclusione dall'aiuto sociale, ma aiutarli al reinserimento o al ritorno volontario. Esse contestano infine, in caso di richiesta d'asilo, la non entrata in materia per chi non dispone di documenti, dato che spesso "proprio le persone perseguitate non possono presentare documenti di viaggio nelle 48 ore seguenti il deposito della richiesta". (nev/gc) Germania: le chiese evangeliche e cattolica unanimi sulla povertà minorile: "uno scandalo" Roma (NEV), 9 marzo 2005 - In una dichiarazione congiunta il presidente della Chiesa evangelica tedesca, Wolfgang Huber, e il presidente della Conferenza episcopale tedesca (DBK) in risposta al secondo rapporto sulla povertà stilato dal governo federale hanno ritenuto "scandalosi" i dati riferiti alla povertà minorile. Per i due rappresentanti di chiese cristiane "lo stato e la società hanno il dovere di fare in modo che bambini e bambine non siano colpiti da povertà materiale". Particolare preoccupazione desta la sempre più ampia forchetta tra ricchi e poveri, dovuta alla crescente disoccupazione negli ultimi anni. "Una tale polarizzazione contraddice la visione cristiana di una società giusta e solidale", ricordano i due leader religiosi, senza dimenticare che la povertà può avere tante facce. Per Huber e Lehmann la povertà va debellata in modo tale, da permettere a tutti di crescere secondo le proprie possibilità date da Dio. (nev/gc) TELEGRAFO (NEV) - Il bollettino del mese di marzo del Servizio rifugiati e migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) propone la scheda riassuntiva con i risultati e le raccomandazioni del convegno internazionale Essere chiesa insieme/uniting in diversity, tenutosi a Ciampino dal 26 al 28 marzo 2004 ed organizzato congiuntamente dalla FCEI e dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME). La scheda riassume in modo schematico e facilmente consultabile i risultati dei vari gruppi di lavoro del convegno che, in ambiti diversi (liturgia e musica; missione, predicazione e testimonianza; ministerio multiculturale; istruzione e formazione), si sono confrontati sul tema Essere chiesa insieme tra le chiese migranti e le chiese dei paesi ospitanti. Il materiale è stato preparato dal prof. Benz Schaer, membro del Comitato esecutivo del CCME, e può essere richiesto all'indirizzo di posta elettronica: srm@fcei.it (NEV/ENI) - L'opera di chi non distingue tra soccorso ed evangelizzazione sta causando grossi problemi nelle zone devastate dallo tsunami. Lo ha affermato, in una dichiarazione ufficiale, il pastore Shanta Premawardhana, segretario generale aggiunto per le relazioni interreligiose del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli Stati Uniti (NCCCUSA). La denuncia di Premawardhana riguarda alcune agenzie di evangelizzazione, giunte nel sudest asiatico all'indomani del maremoto, la cui teologia e pratica della missione appartengono ancora all'era coloniale e la cui invadenza può danneggiare le chiese cristiane autoctone, facendone l'oggetto di attacchi violenti di gruppi militanti buddisti o musulmani che non distinguono tra chiese locali e gruppi evangelistici esterni. L'evangelizzazione è senza dubbio importante ha concluso Premawardhana ma va lasciata all'azione delle chiese locali asiatiche. (NEV/AdN) - Il 6 marzo si è tenuta a Firenze, presso l istituto avventista Villa Aurora, una riunione organizzativa per la costituzione di un ufficio stranieri, voluto dal Comitato dell Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7 giorno (UICCA) e dalla Fondazione Adventum Fondo per la solidarietà e l anitusura. L'ufficio, che opererà da Roma, ha tra i suoi scopi quello di aiutare persone straniere residenti in Italia ad ottenere il permesso di soggiorno o la cittadinanza italiana e ad entrare in contatto con il mondo del lavoro, dei servizi e delle istituzioni, come pure quello di coordinare dei corsi di lingua italiana. Responsabile dell Ufficio è Davide Vitiello, consulente del lavoro e referente dell Opera sociale avventista (OSA) l'ente che gestisce l otto per mille destinato alla chiesa avventista. Nella nostra società sempre più multietnica ha dichiarato Vitiello - ci è sembrato doveroso creare un ufficio di

6 consulenza che fosse un valido sostegno per persone che sono state costrette a lasciare la loro terra di origine a causa delle difficili condizioni di vita. (NEV/VE) - Si è spenta a Zurigo il 2 marzo Elena Dreher-Fischli. Nata il 28 giugno 1913, valdese, partigiana a Milano nelle file del Partito d Azione, in contatto con Ada Gobetti, Leo Valiani, Mario Rollier e altri esponenti della Resistenza, decorata con la medaglia d oro per le sue attività antifasciste, era stata eletta nel 1945 assessore all Assistenza e Beneficenza del capoluogo lombardo (prima donna in Italia ad aver ricoperto un incarico pubblico dopo la Liberazione). Nel 1949 si trasferì in Svizzera, dove, negli anni sessanta, fu attiva nella difesa dei diritti dei lavoratori italiani e contro le iniziative "Schwarzenbach", lanciate allo scopo di rimandare a casa parte degli operai italiani immigrati in Svizzera. Membro della Chiesa evangelica valdese di Zurigo, Elena Fischli negli ultimi anni aveva fatto parte del movimento pacifista delle Donne per la pace. (NEV/ENI) La Corte suprema degli Stati Uniti dovrà decidere in merito alla costituzionalità dell'esposizione dei dieci comandamenti in edifici governativi. Secondo l'american Civil Liberties Union, che ha contestato la presenza del Decalogo in un monumento presso il parlamento del Texas, i comandamenti vanno rimossi: Quando si espongono simboli religiosi in edifici statali ha dichiarato Erwin Chemerinski, il legale che sostiene l'incostituzionalità del monumento del Texas il messaggio che viene comunicato è che lo Stato sostiene una particolare religione. Secondo Sandra Day O'Connor, giudice della Corte suprema il cui voto è stato spesso decisivo in casi legati alla religione, non è tuttavia facile tirare una linea di demarcazione precisa : se è vero, infatti, che la costituzione vieta allo Stato di farsi promotore di una particolare religione, d'altra parte l'aprire una seduta parlamentare con una preghiera o l'uso del ceremonial deism, cioè del linguaggio religioso come elemento retorico di un discorso pubblico, sono pratiche protette dalla Costituzione. (NEV) Il modello classico di laicità si rivela oggi uno strumento debole per rispondere alla sfida del multiculturalismo che caratterizza sempre più le società complesse. E' questo l'assunto da cui partono le riflessioni contenute nel libro, curato da Elena Bein Ricco, Libera chiesa in libero stato? (ed. Claudiana, pagg. 160, euro 9,50). I saggi della stessa Bein Ricco, Biagio De Giovanni, Paolo Naso, Sergio Rostagno e la postfazione di Valdo Spini, discutono l'elaborazione di una forma di laicità ripensata e arricchita rispetto a quella liberale, che conservi l'idea di società politica garante della libertà di tutti, ma al tempo stesso prospetti una nuova concezione della sfera pubblica, favorendo l'incontro e il dialogo tra le differenze. (NEV/ENI) Le posizioni dell'organizzazione mondiale del commercio (WTO) che, secondo le analisi dei governi africani, mettono in pericolo la sopravvivenza dei popoli e dell'economia africana dovrebbero essere minutamente discusse e concordate secondo la ricerca del consenso. Lo ha dichiarato Mvume Dandala, segretario generale della Conferenza delle chiese di tutta l'africa (CETA), in relazione ai colloqui del WTO sulle politiche agricole, tenutisi a Nairobi, Kenya, lo scorso 3 e 4 marzo. Dandala ha criticato, in particolare, il protezionismo che i paesi del nord del mondo applicano ai loro prodotti agricoli a danno delle economie africane basate sull'agricoltura. (NEV/BIT) Più di cinquecentomila fasce bianche, simbolo dell'iniziativa Make poverty history (consegnare la povertà alla storia), sono state vendute in sole quattro settimane, grazie all'apporto dato alla campagna da Nelson Mandela. L'ex presidente sudafricano, in un discorso pubblico tenuto nella piazza londinese di Trafalgar Square lo scorso 3 febbraio, aveva esortato le 7 nazioni più industrializzate del mondo a liberare i milioni di esseri umani rinchiusi nella prigione della povertà attraverso la cancellazione del loro debito. Le fasce bianche di Make poverty history saranno indossate dai sostenitori della campagna in momenti significativi durante l'anno, in particolare il prossimo 2 luglio a Edimburgo durante il raduno che precederà la riunione dei paesi del G8 in Scozia. (NEV/VE) I protestanti ticinesi e la città di Locarno (Svizzera), si apprestano a ricordare il 450 anniversario dell'espulsione dei protestanti locarnesi dalla loro città. Nel marzo del 1555, un centinaio di protestanti dovette abbandonare la città sul Verbano e imboccare la via dell esilio per stabilirsi a Zurigo. La pressione dei cantoni cattolici della Confederazione aveva vinto la resistenza dei cantoni protestanti e soprattutto l ostinazione di quei locarnesi che avevano aderito, già a partire dagli anni 30 del

7 Cinquecento, alle idee della Riforma protestante. La loro partenza segnò la fine della presenza evangelica in Ticino che si sarebbe ricostituita soltanto nella seconda metà del XIX secolo. Tra i locarnesi espulsi figuravano personalità di spicco della città ticinese tra cui gli Orelli, un discendente dei quali, Johan Caspar von Orelli, fondò l'università di Zurigo. La ricorrenza vedrà la pubblicazione di alcuni libri sull'argomento e manifestazioni pubbliche sul tema del pluralismo religioso e culturale odierno, letto nella doppia chiave della tolleranza e della pace. (NEV) Si apre con un editoriale del direttore Elia Landi ( Un messaggio di speranza ) il primo numero del 2005 de L Araldo apostolico, periodico bimestrale della Chiesa Apostolica. In sommario un articolo di Mario D'Angelo sullo tsunami, un ricordo del pastore Alfredo Del Rosso, studi biblici, notizie dalle comunità, testimonianze e l inserto Infomissione. L Araldo apostolico, via del Commendone 35, 58100 Grosseto. (NEV/BIP) Secondo un sondaggio realizzato da Selezione del Reader's digest, il 71% degli europei crede in Dio. Il sondaggio, effettuato in quattordici nazioni del continente (non però in Italia), ha registrato grandi disparità: tra le nazioni più devote figurano la Polonia con il 97% e la Russia (87%), mentre solo il 37% dei cechi e il 51% degli olandesi si dichiara credente. In base alla stessa ricerca è risultato che solo il 53% degli europei crede a una vita dopo la morte, il 43% ritiene indispensabile la religione per distinguere tra il Bene e il Male e il 52% pensa che le grandi religioni operino per il bene del mondo. APPUNTAMENTI TORINO Giovedì 10, per il corso Economia, ambiente e fede cristiana, Franco Giampiccoli e Jean- Jacques Peyronel intervengono su Per una progressiva presa di coscienza. Il lungo cammino dell'alleanza riformata mondiale. Alle 16 e alle 20.45, Casa valdese, corso Vittorio Emanuele 23. VENEZIA Giovedì 10, per la serie Noi e l'islam, conferenza di Renzo Guolo su Il dialogo tra cristianesimo e Islam: il fondamentalismo. Alle 18 presso la chiesa di S. Maurizio nell'omonimo campo. TRIGGIANO (Bari) Giovedì 10, incontro organizzato dal Gruppo ecumenico di Bari su I racconti evangelici del primo giorno del Signore. Intervengono Isaia Saliani e Antonio Posa. Alle 19 nella chiesa di Santa Maria Veterana, via Carroccio 70. PONTICELLI (Napoli) Venerdì 11, per il ciclo Giustizia e pace si baceranno organizzato dalla chiesa metodista di Ponticelli e dalla comunità parrocchiale di S. Maria della Neve, conferenza di don Gennaro Matino Qual è il progetto di giustizia che Dio ha per noi?. Alle 18.30 presso la Scuola elementare Toti, piazza Aprea. FERRARA Da venerdì 11 a domenica 13, l'associazione Biblia organizza il convegno di studi 'Chi dite che io sia?' Gesù nel suo tempo e nel nostro. Intervengono, tra gli altri, Fulvio Ferrario, Elizabeth Green, Piero Stefani. Dalle 15 di venerdì 11 nella Sala Estense. MILANO Sabato 12, il Segretariato attività ecumeniche invita alla tavola rotonda La spiritualità, sorgente di dialogo. Con Paolo Ricca, Tecle Vetrali e Vladimir Zelinsky. Alle 15 in piazza San Fedele 4. GIOIA DEL COLLE (Bari) Sabato 12, incontro con Piera Egidi, Maria Celeste Nardini e Caterina Leggieri su La donna, oggi e domani: impegno e speranza. Alle 17.30 in via Bassi 27. CONVERSANO (Bari) La chiesa evangelica battista locale invita all'incontro Preparati per il non ancora: un altro mondo è possibile. Partecipano Heidi Giuliani e Peppino Coscione. Alle 19 nella Sala di S. Benedetto.

8 LA SPEZIA Sabato 12, la Federazione evangelica ligure invita all'inaugurazione della mostra della Bibbia Fame di parola. Fame e sete di giustizia, 12-19 marzo. Con Letizia Tomassone. Alle 17 in via Milano 40. ROMA Domenica 13, per la serie Fede e testimonianza oggi: incontro con le comunità, il Segretariato attività ecumeniche invita all'incontro con la parrocchia di Ognissanti. Partecipano Marco Gnavi e Maria Bonafede. Alle 17 in via Appia Nuova 244. MESTRE (Venezia) Domenica 13, XCIV convegno dei gruppi del Segretariato attività ecumeniche del Triveneto, Chiesa di chiese. Intervengono Eduardo Pastorelli, Pierluigi Cipriani e Fulvio Ferrario. Dalle 9.30 presso la Casa Cardinale Urbani, via Castellana 16/a. ROMA Lunedì 14, per il corso L'esodo oggi, l'amicizia ebraico-cristiana invita alla conferenza di Alberto Funaro e Giuseppe Barbaglio su Libero arbitrio e presa di coscienza. Esodo 20-23. Alle 17 in via Calamatta 38. MILANO Martedì 15, per la serie L'occidente e gli altri: laicità, culture e religioni nel mondo globalizzato, Mario Miegge, Bartolomeo Sorge e Franco Cassano parleranno su Le sfide della società multiculturale alla democrazia e alla laicità. Alle 21 presso la Casa della cultura, via Borgogna 3. TORINO Mercoledì 16, il Comitato torinese per la laicità della scuola, in collaborazione con Amnesty International, organizza il convegno di studio Laicità e diritti umani. Dalle 9 nella sala conferenze dell'archivio di Stato, piazza Mollino. TELEVISIONE Domenica 13, su RAIDUE dopo mezzanotte, la rubrica Protestantesimo manda in onda una trasmissione con il servizio Se non arriva la cicogna? a cui seguirà un dibattito in studio sulla procreazione medicalmente assistita. Replica lunedì 14, sempre su RAIDUE dopo mezzanotte. RADIO Ogni domenica mattina, alle 7,30 su RAI Radiouno, Culto Evangelico propone una predicazione (13 marzo, pastore Alberto Saggese), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e commenti di attualità. LA CLAUDIANA SCHEDA La Claudiana è la casa editrice di riferimento del mondo protestante italiano, che si pone come ponte fra le culture protestanti del Nord Europa e Nord America e la cultura italiana, laica e cattolica. Pubblica una cinquantina di nuovi titoli all anno e gestisce una rete di librerie omonime, con sede a Firenze (Borgo Ognissanti 14/R), Milano (Via Francesco Sforza 12a), Roma (Piazza Cavour 32), Torino (Via Principe Tommaso 1) e Torre Pellice (Piazza Libertà). Storia Fondata a Torino nel 1855, deve il suo nome al vescovo di Torino Claudio, vissuto nel IX secolo e considerato un precursore del movimento evangelico per la sua lotta contro il culto delle immagini e l impegno in favore della diffusione delle sacre Scritture. Nel 1861 l editrice fu trasferita a Firenze, dove operò al servizio delle chiese protestanti italiane tramite una rete di punti vendita e grazie all attività di venditori itineranti detti colportori. Fortemente sostenuta da comitati internazionali, nella seconda metà dell 800 la Claudiana fu attiva nella divulgazione e diffusione del testo biblico, pubblicando opuscoli, trattati e almanacchi di introduzione biblica e controversia con il cattolicesimo. Per prima in Italia pubblicò un Nuovo Testamento in volgare nel 1860 e in seguito l edizione integrale della Bibbia nella versione seicentesca del lucchese Giovanni Diodati, che le valse un premio all'esposizione universale di Torino del 1898. La Claudiana fu inoltre la prima casa editrice italiana a lanciare, nel 1870, un mensile illustrato rivolto ai ragazzi, L amico dei fanciulli, che ebbe larga diffusione nelle scuole statali. Non vanno dimenticate le numerose iniziative e

9 pubblicazioni in campo storico, come la collana Biblioteca della Riforma in Italia, e l autorevole Rivista cristiana (1873-1912), diretta per molti anni dallo storico Emilio Comba. Durante il regime fascista la Claudiana attraversò tempi duri: le pubblicazioni assunsero un carattere più interno e rivolto alla formazione spirituale dei singoli e nel 1924 la casa editrice fu trasferita a Torre Pellice, nelle valli valdesi del Piemonte. Un successivo periodo di rilancio la portò nel 1960 ad un ulteriore trasferimento a Torino, la città d origine, dove ha attualmente sede. Il 3 dicembre 2004 è stata fondata a Torino la società a responsabilità limitata Claudiana s.r.l., al fine di proseguire l attività dell ente Libreria editrice Claudiana nel mutato contesto di oggi. Operativa dal 1 gennaio 2005, la nuova società mantiene la caratteristica di essere senza fini di lucro e i suoi soci fondatori sono: la Chiesa evangelica valdese (precedente proprietaria della Libreria editrice Claudiana e attuale socia di maggioranza), la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), l Unione cristiana evangelica battista d'italia (UCEBI) e l Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Con l ingresso dei nuovi soci, la Claudiana rafforza la vocazione originaria di editrice di tutto il protestantesimo storico italiano. Attività editoriale Fedele allo storico compito di promozione e studio della Bibbia e di mediazione tra cultura protestante mondiale e cultura italiana, l attività editoriale della Claudiana si articola attualmente in quattro ambiti principali: storia e pensiero della Riforma in Italia ed Europa (con le opere di Lutero, Calvino e Melantone), teologia protestante (con commentari biblici e manuali universitari), cattolicesimo critico (con i testi di Bof, Denzler e Haag) e questioni di attualità etica (con volumi su bioetica, procreazione assistita, omosessualità). Tra i principali autori del 900 pubblicati dalla Claudiana, si possono ricordare i teologi Giovanni Miegge e Vittorio Subilia, nonché gli storici Enea Balmas, Giovanni Gonnet e Giorgio Spini. Tra gli autori tradotti si segnalano Dietrich Bonhoeffer, Karl Barth, Hans Küng, Alister E. McGrath, Rolf Rendtorff, Gerd Theissen e Paul Tillich. Non vanno dimenticate, infine, le opere per ragazzi come Il Popolo della Bibbia e il dizionario biblico Navigare nella Bibbia, che sono state tradotte in diverse lingue. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; tel. 011/66.89.804; fax 011/65.75.42; e-mail: info@claudiana.it; sito web: http://www.claudiana.it (eva/marzo 2005) NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it - registrazione del Tribunale di Roma n. 13908 del 10/5/1971 - settimanale - stampato in proprio - redazione: Luca Baratto, Gaëlle Courtens, Gian Mario Gillio, Paolo Naso, Valerio Papini (direttore responsabile), Anna Pensa - abbonamenti 2005: 16; (estero 30) versamenti: conto corrente postale n. 82441007 intestato a: NEV- Notizie Evangeliche, via Firenze 38, 00184 Roma