OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti, attività.
|
|
- Albino Buono
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA FEDERAVO n 16 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) AVO GIOVANI: obiettivi, organizzazione, compiti, attività OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti, attività. - Articolare in riferimenti operativi quelle che sono le funzioni del: Coordinatore AVO Giovani nazionale Delegato AVO Giovani regionale Referente AVO Giovani locale DESCRIZIONE: La scheda si suddivide in cinque aree: le prime tre riguardano la definizione, gli obiettivi e le attività dell AVO Giovani, la quarta è inerente alla sua organizzazione con particolare attenzione a quelli che sono i compiti dei delegati/referenti AVO Giovani. La quinta area pone l accento sull importanza di sensibilizzare i giovani al mondo del volontariato esplicando quelli che sono i frutti del connubio giovane-volontariato. RIFERIMENTI: Statuto,Regolamento,Schede Federavo. DESTINATARI: Presidente e Consiglio Esecutivo AVO regionale Presidente, Consiglio Esecutivo, Responsabili di Reparto e Volontari AVO 1 A) DEFINIZIONE: L AVO Giovani è formata da tutti i volontari delle AVO locali che hanno età compresa tra i 16 e i 35 anni, i quali, oltre al servizio di volontariato svolto nelle strutture dove opera l Avo, decidono di dedicare un po del loro tempo ad attività mirate alla crescita e allo sviluppo dell associazione. L AVO Giovani nasce nel 1999 dagli incontri tra giovani volontari e dietro sollecitazione del Consiglio Federavo, con lo scopo di arricchimento formativo, approfondimento di tematiche riguardanti lo spirito di servizio e lo sviluppo di iniziative a sostegno dell attività di volontariato.
2 L AVO Giovani ha il compito di concorrere allo sviluppo dell Associazione nel territorio tramite apposite iniziative individuate in base a criteri di opportunità secondo le necessità del momento e la sensibilità dei soggetti membri, garantendo così la continuità della nostra associazione. L AVO Giovani è una concreta realtà a livello nazionale, sostenuta dalla Federavo, dalle Avo regionali e dalle AVO locali ed opera nell ambito delle linee guida dei rispettivi Consigli esecutivi A) Si pone come OBIETTIVI 1. Elaborare proposte e programmi, con particolare attenzione al contesto giovanile e al mondo della scuola. 2. Garantire impegno e collaborazione nell organizzazione di eventi per i volontari, per gli ospiti delle strutture dove l associazione opera, e di altre iniziative mirate a ad assicurare sviluppo e continuità all AVO. B) Si impegna nelle ATTIVITA di: PROMOZIONE sul territorio e nelle scuole per far conoscere l AVO e sensibilizzare alla cultura del volontariato. FORMAZIONE per un servizio di volontariato che vuole essere qualificato ed efficace ANIMAZIONE nei reparti ospedalieri e nelle RSA per donare un sorriso a chi soffre SOCIALIZZAZIONE per incentivare la conoscenza tra i volontari, motivarli e consolidare la loro presenza nell associazione intesa come comunità di amicizia. C) ORGANIZZAZIONE AVO GIOVANI Coordinatore Nazionale AG Delegati Regionale AG Referenti Locali AG NOMINE: I Consigli esecutivi (ai diversi livelli) nominano i delegati/referenti AVO Giovani su proposta di candidature presentate dal relativo gruppo AVO Giovani. Una volta eletto, il Delegato deve lasciare la carica da lui precedentemente ricoperta. L AVO Giovani Nazionale potrà organizzarsi secondo un proprio regolamento di gestione interno ispirandosi anche al modello statutario delle AVO locali, regionali e Federavo. 2
3 RIMBORSI: L AVO Giovani Nazionale rimborsa le spese relative agli incontri nazionali dei Delegati AVO giovani in sostituzione delle regioni di appartenenza che non dispongono di risorse per concorrere alle spese di dette trasferte. Le AVO regionali rimborsano le spese per gli incontri e le attività a livello regionale del loro Delegato AVO giovani. COMPITI COORDINATORE AVO GIOVANI NAZIONALE 3 o Portare la voce dei giovani in seno al Consiglio di Presidenza Federavo e al Consiglio Federavo o Sviluppare i progetti richiesti del Consiglio di Presidenza/ Consiglio Federavo o Coordinamento delle AVO Giovani regionali seguendo le linee guida della Federavo o Incentivare la progettualità con particolare riferimento al contesto giovanile o Garantire la collaborazione dell AVO Giovani nazionale, secondo criteri di semplicità, efficacia e nel rispetto di tutti i volontari e degli organi dell associazione. o Organizzare periodicamente riunioni dei delegati AVO Giovani regionali. L AVO Giovani nazionale potrà darsi un regolamento interno per la gestione ispirandosi ai modelli già presenti nelle AVO locali, regionali e Federavo o Organizzare e gestire operativamente la partecipazione dei giovani ai convegni Federavo o Organizzare il Convegno AVO Giovani Nazionale o Visionare ed autorizzare la collocazione del materiale destinato al sito AVO Giovani o Incentivare e raccogliere il materiale per Noi Insieme e promuoverne la diffusione. o Curare la gestione del sito nazionale AVO Giovani COMPITI DELEGATO AVO GIOVANI REGIONALE Portare la voce dei giovani della propria regione in seno al consiglio regionale AVO Incentivare la nascita di gruppi AVO Giovani in ciascuna AVO della regione Coordinare le AVO Giovani locali seguendo le linee guida decise a livello nazionale. Incentivare l approccio dell associazione al mondo giovanile a livello regionale e locale
4 Essere propositivi con progetti da realizzare, nell ambito della promozione, della formazione, della socializzazione e dell animazione con particolare riferimento al contesto giovanile Partecipare alle riunioni dell AVO Giovani nazionale ed attuare in ambito regionale i progetti e le indicazioni decise in tale sede. Organizzare periodicamente riunioni dei referenti delle AVO Giovani della regione Nel caso di convegni Federavo o Convegni AVO Giovani incentivare la partecipazione dei giovani della regione. Disponibilità a presenziare ai corsi di formazione delle AVO locali Incentivare e raccogliere il materiale per il sito AVO Giovani da trasmettere al Delegato Nazionale per la pubblicazione COMPITI REFERENTE AVO GIOVANI LOCALE Portare la voce dei giovani in seno al Consiglio dell AVO locale Coordinare ed incentivare la presenza di giovani nella propria AVO Incentivare l approccio dell associazione al mondo giovanile a livello locale Collaborare, nell ambito delle linee guida del consiglio esecutivo della propria AVO, alle iniziative mirate a promozione, animazione, formazione dei volontari e alla socializzazione dei volontari tra di loro Organizzare le riunioni locali AVO Giovani Partecipare alle riunioni dell AVO Giovani regionali GRUPPO AVO GIOVANI LOCALE Il gruppo AVO Giovani locale è formato da tutti i volontari di ogni associazione locale che hanno tra i 16 e i 35 anni. Essi sono rappresentati dal Referente AVO Giovani locali. Ogni Gruppo può intraprendere, con il preventivo consenso del CE, le attività che meglio esprimono la progettualità, attività come: - Realizzazione di piccoli manufatti (candele,cornici a decoupage,piccoli quadri) da regalare nelle strutture dove l associazione opera o da vendere occa- 4
5 sionalmente in piccole bancarelle per modesti finanziamenti di altre attività del gruppo. - Incontri per tutti i volontari (piccoli buffet, picnic al parco della città, dibattito su determinati temi, piccoli concerti, etc.). - Incontri per i giovani (pizzate, merende insieme, etc). - Organizzazione di piccoli spettacoli (teatrali, musicali, comici, di magia, ect) per i degenti delle strutture dove l associazione opera o per un incontro fra tutti i volontari. D) CONCLUSIONI: I GIOVANI E L ASSOCIAZIONE Il Giovane cresce nello svolgere attività di volontariato e, contemporaneamente, porta nuova linfa all associazione di cui fa parte. Il rapporto tra i giovani e l associazione è basato sulla COLLABORAZIONE e sul RISPETTO RECIPROCO e produce: 1. Rinnovamento e consolidamento delle motivazioni e dell associazione 2. Nuovi progetti da realizzare 3. Incontro generazionale di più punti di vista 4. Continuità dell associazione 5. Speranza nel futuro I GIOVANI E L ALTRO Il Giovane nello svolgere servizio si relaziona con l altro, donando se stesso e il proprio tempo. Gli effetti e le caratteristiche di questo rapporto sono: 1. Crescita del giovane 2. Entusiasmo da cui attingere nuova forza 3. Rimarcare l importanza del farsi prossimo 4. Fiducia nelle nuove generazioni 5. Considerazione positiva della vita,anche nei suoi momenti più difficili 6. Affermazione della dignità umana. 5
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliIl tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità
Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità Corso di formazione per Tutori volontari 7 maggio 2013 Paola Atzei Area Formazione e Innovazione Centro Servizi per il Volontariato
DettagliASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI
ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI FONDATA A MILANO NEL 1975 DAL PROF. ERMINIO LONGHINI, PRIMARIO DI CHIRURGIA D URGENZA PRESSO L OSPEDALE DI SESTO SAN GIOVANNI SI E BEN PRESTO ESTESA A TUTTO IL TERRITORIO
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliSTATUTO FORUM DEI GIOVANI
STATUTO FORUM DEI GIOVANI ART.1 ADOZIONE DELLO STATUTO L Amministrazione Comunale di Osimo, con deliberazione del Consiglio Comunale del 3.8.2011, riconosciute: - l importanza di coinvolgere i giovani
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliAllegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI
Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI Il progetto operativamente si svilupperà tramite Comunità Alto Garda e Ledro Comuni e Agenzia del Lavoro
DettagliCONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA FORZE DELL ORDINE DELLA PROVINCIA DI FERRARA AVIS PROVINCIALE DI FERRARA
PROTOCOLLO D'INTESA TRA FORZE DELL ORDINE DELLA PROVINCIA DI FERRARA E AVIS PROVINCIALE DI FERRARA VISTA la Legge 21 ottobre 2005, n. 219, Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliCOMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO
COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI
C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro
DettagliGuida degli Sportelli
Guida degli Sportelli Nuova Guida, perché? Nuovo ruolo degli Sportelli APRE Aggiornamento del Manuale Transtracc Ruolo dello Sportello Le principali attività svolte dallo Sportello sono: promozione della
DettagliCOMUNE DI ESCALAPLANO
COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro
DettagliCITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione
DettagliEuropa per i cittadini 2007-2013
Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società
DettagliCOMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO
COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità
DettagliManuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE
Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliFigure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento
Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliL Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via Toledo, n 156-80132 Napoli
REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI del Consiglio dell Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Napoli Approvato nella seduta di Consiglio del 28.10.2011 Adottato dal 01.01.2012
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliApprovato con deliberazione di G.C. n.66 del 06.05.2002. Regolamento di Spazio Autismo. Nascita. Soggetti coinvolti
Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del 06.05.2002 Regolamento di Spazio Autismo Nascita Spazio Autismo si colloca fra i servizi che il Comune di Ponte San Pietro offre a favore di soggetti disabili
DettagliProcedura di iscrizione al corso on line
Pag. 1 di 8 Procedura di iscrizione al corso on line 1 Come iscriversi... 1 1.1 Richiesta di iscrizione via Web da parte dell Esaminatore... 2 1.1.1 Prerequisiti per l iscrizione... 2 1.1.2 Compilazione
DettagliIntroduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione
DettagliArticolo 1 Composizione
Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire
(Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE SOCI GIOVANI BCC DON RIZZO CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE SOCI GIOVANI BCC DON RIZZO CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 Costituzione e sede L Associazione SOCI GIOVANI BCC Don Rizzo costituitasi in Alcamo per volere di un gruppo di giovani
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliProgetto Teatro. (laboratorio teatrale)
Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo
DettagliUNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO
UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente
DettagliComune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6
Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO
DettagliSTATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis
COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 21 DEL 06.03.2008) (MODIFICATO CON DELIBERA C.C. NR. 8 DEL 10.03.2009). I N D I C E CAPO I NORME
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.2014) Art. 1 - ISTITUZIONE Il Comune di Montegiorgio istituisce
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliCarta del Breakfast ClubItalia
Carta del Breakfast ClubItalia Carta del Breakfast ClubItalia Art. 1 - Costituzione Il Breakfast Club Italia è una libera organizzazione che ha la finalità di contribuire, in modo attivo, al dibattito
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014
Civezzano Baselga di Pinè Bedollo Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni di Civezzano, Baselga di Piné, Bedollo
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE
APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 64 DEL 30/07/2003 REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE ART. 1 - FINALITÀ Il Comune di Castel Maggiore,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE
DettagliElezioni Collegio IPASVI Brescia Triennio 2015-2017 Sabato 29 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Domenica 30 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Lunedì 1
Elezioni Collegio IPASVI Brescia Triennio 2015-2017 Sabato 29 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Domenica 30 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Lunedì 1 dicembre dalle 8.30 alle 16:30 PRESENZA Obiettivo: avvicinare
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
Dettagli1. Fundraising per l impresa sociale proposta base
FUNDRAISING 1. Fundraising per l impresa sociale proposta base Gli obiettivi strategici della proposta Scopo di questa proposta è quello di accompagnare l organizzazione destinataria nell analisi e nell
DettagliConcorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE
Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliPROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte
PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
Dettagli"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation
Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.
CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015
Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
Città di Racconigi ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI COMUNE DI RACCONIGI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 25.10.2011 1 Art. 1 - Istituzione È
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliPIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.
DettagliRegolamento Associazione. Premessa
Regolamento Associazione Premessa L associazione culturale senza scopo di lucro Arte in Voce, in base alle regole del proprio Statuto, stipula il presente Regolamento Interno che è parte integrante dello
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA COMANDO REGIONALE CARABINIERI DI BASILICATA L AVIS REGIONALE DI BASILICATA
PROTOCOLLO D'INTESA TRA COMANDO REGIONALE CARABINIERI DI BASILICATA E L AVIS REGIONALE DI BASILICATA VISTA la legge 4 maggio 1990, n.107 recante la "disciplina delle attività trasfusionali relative al
DettagliRegolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO
Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO N.B. La presente stesura aggiorna la precedente edizione del 15 aprile 1996 rendendola omogenea al nuovo statuto Animp
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliAVIS COMUNALE ROMA & AVIS PROVINCIALE DI ROMA
AVIS COMUNALE ROMA & AVIS PROVINCIALE DI ROMA Il nostro progetto non nasce da una nostra idea vera e propria ma è piuttosto la realizzazione del progetto del Servizio Civile Nazionale adattato alla nostra
DettagliDiritto al Tempo Libero
Diritto al Tempo Libero Premessa Il gruppo di lavoro, formato da rappresentanti delle Associazioni: Stefania, UILDM, L Abilità, Servizio Tempo Libero e dalla Coop. Il fontanile, partendo da esperienze
DettagliPIANO PER LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE
Comune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) PIANO PER LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE INTRODUZIONE Il Piano per la comunicazione e la partecipazione è uno strumento flessibile e quindi in condizione
DettagliREGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.
COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,
DettagliDIREZIONE SERVIZI SOCIALI SERVIZI E PROGETTI DEL WELFARE COMUNITARIO
DIREZIONE SERVIZI SOCIALI SERVIZI E PROGETTI DEL WELFARE COMUNITARIO PUC 2 Attivazione di processi partecipativi: dalla costruzione dello scenario di riferimento alla progettazione operativa,coordinata
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliSCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO
SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO Obiettivo della scheda: approfondire i motivi per i quali il volontario sta lasciando l AVO e verificare se qualche
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliInternational Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0
International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO ver. 3.0 Pagina 1 di 4 Art. 1 Costituzione dell International Scientific And Tecnhincal Committe For Developement
Dettagliproposta di legge n. 420
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 420 a iniziativa del Consigliere Marangoni presentata in data 18 giugno 2014 PROMOZIONE, SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DELLA MUSICA POPOLARE E AMATORIALE:
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliR E G O L A M E N T O
COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO
DettagliAlbo pretorio on line Regolamento
AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Direzione amministrativa Servizio affari generali Albo pretorio on line Regolamento Allegato alla Determinazione del Direttore del
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT
COMUNE di BRUGHERIO Provincia di Monza e della Brianza REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 04/02/2005 Modificato con Deliberazione
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
DettagliFABIO VERLATO COMUNE DI PADOVA PADOVA MEETEEN- GRANDI SI DIVENTA PREMESSA
FABIO VERLATO COMUNE DI PADOVA PADOVA MEETEEN- GRANDI SI DIVENTA PREMESSA La partecipazione ad attività extrascolastiche strutturate (organizzazioni sportive, culturali, politiche, di volontariato, giovanili),
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo
DettagliCOMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 19 del 30.06.2014 1 SOMMARIO: Art. 1 - Principi generali Art. 2 -
DettagliL ORGANISMO PASTORALE CARITAS
L ORGANISMO PASTORALE CARITAS Roma, novembre 2006 INDICE 1. Natura 2. Compiti 3. Destinatari 4. Progettualità 5. Ambiti di azione 1. NATURA della Caritas diocesana Roma, novembre 2006 UNA CARTA DI RIFERIMENTO
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend
DettagliSTATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.
STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria
DettagliAIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa
AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna
DettagliComune di Casaluce REGOLAMENTO FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI
Comune di Casaluce REGOLAMENTO FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 14 del 22/7/2009 1 REGOLAMENTO FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLE
Dettagli