G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca COMUNE DI LUCCA OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO Collegamento della frazione di Nozzano e di altre frazioni al depuratore di Pontetetto ELABORATO: R.17 ADDENDUM ALLA RELAZIONE PAESAGGISTICA DATA: LUGLIO 2017 SCALA: DIRETTORE TECNICO Ing. Mario Chiarugi PROGETTISTI Ing. Giovanni Simonelli Ing. Simone Franchini GEOLOGIA Geol. Nicola Cempini Geol. Carlo Ferri Geol. Alessandro Agnelli ESPROPRI Geom. Andrea Patriarchi P.I. Davide Moretti COLLABORATORI TECNICI Reti e Impianti Ing. Alessandro Moscatelli Impianti Elettrici Ing. Carmine Miulli Studio Omega Progetti Opere Strutturali Ing. Giuseppe Lorenzo Opere Architettoniche Geom. Andrea Patriarchi Arch. Domenico Gramazio Arch. Massimo Giaconi Valutazioni ambientali Dott. Antonella Grazzini Dott. Alessandra Sani Valutazioni acustiche Ing. Matteo Betti Ing. Filippo Ciolli Indagini Archeologiche Studio Ass. Archa Rilievi topografici Geom. Alessandro Bettarini Disegni Geom. Marco Menichini
Addendum all elaborato R.17 Relazione Paesaggistica ai sensi dell art. 146 comma 2 D.Lgs. 42/2004 1. Introduzione Il presente elaborato ha la funzione di valutare la vincolistica presente sul territorio del Comune di San Giuliano Terme, interessato solo marginalmente dai lavori di sistemazione della rete fognaria della zona dell Oltreserchio, il cui progetto preliminare è stato oggetto di conferenza dei servizi del 22.10.2015 presso gli uffici della Conferenza Territoriale n. 1 dell Autorità Idrica Toscana. Il tracciato complessivo prevede il collegamento dalla centrale di sollevamento Le Cateratte sino all impianto di depurazione di Pontetetto (Lucca) con tubazione dedicata in pressione e tracciato in riva sinistra del fiume Serchio. Il progetto interessa il Comune di San Giuliano Terme nel momento in cui il tracciato attraversa il fiume Serchio al ponte dell autostrada, e prosegue lungo la golena del fiume sino al campo sportivo di Dogana Nuova previo attraversamento del canale Ozzeri in prossimità del ponte esistente, al confine con il Comune di Lucca. COMUNE DI LUCCA COMUNE DI SAN GIULIANO Fig. 1 - Inquadramento generale
2. Livelli di tutela Di seguito si esaminano gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra gli interventi da realizzare e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale e in particolare: Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico comprensivo dell integrazione, adottata con deliberazione del Consiglio Regionale n. 37 del 27 marzo 2015; Piano Strutturale del Comune di San Giuliano Terme, come da adeguamento del 31 luglio 2016; Regolamento Urbanistico del Comune di San Giuliano Terme come da adeguamento del 31 luglio 2016. Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.), del fiume Serchio. Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico Dall analisi del P.I.T., l area in cui ricade l intervento è un area tutelata per legge secondo il D.Lgs.42/2004, art. 136 Immobili ed aree di notevole interesse pubblico, e art. 142 Aree tutelate per legge, lett c. i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. Fig. 2 - Estratto del P.I.T. con valenza di Piano Paesaggistico
Piano Strutturale del Comune di San Giuliano Terme Il Piano Strutturale conferma che il tracciato interessa un area sottoposto a vincoli sovraordinati con riferimento alle aree individuate dalla L. 1497/39 e dalla L.431/85. Per quanto riguarda le aree sottoposte a tutela dalla L. 1497/39, dalla legge 431/85 (...), il Piano Strutturale conferma i vincoli e le prescrizioni stabilite. Tali prescrizioni e vincoli riguardano interventi di trasformazione, aventi incidenza sul territorio e sull ambiente, che comportano: - la distruzione dell assetto complessivo esistente nello stato di fatto e l introduzione di nuovi assetti; - la conferma dell assetto esistente nello stato di fatto e l introduzione di trasformazioni parziali al suo interno; Il Piano Strutturale individua specifiche forme di salvaguardia delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche delle zone sottoposte a vincolo, ed in particolare: 1. Il reticolo idraulico storico deve essere conservato e tutelato nei relativi aspetti strutturali; è proibita l alterazione del tracciato, della giacitura, delle caratteristiche dimensionali essenziali nonché della conformazione materiale delle sponde e dell alveo. Sono consentiti unicamente interventi di ripristino e consolidamento finalizzati ad impedire o ad arrestare situazioni di dissesto idrogeologico, purché attuati con tecniche e procedimenti compatibili con le caratteristiche di pregio ambientale dei luoghi 2. La viabilità storica deve essere conservata e tutelato nei relativi aspetti strutturali; e proibita l alterazione del tracciato, della giacitura nonché, ove non ostino esigenze non altrimenti soddisfacibili, delle caratteristiche dimensionali essenziali e della conformazione materiale. Sono consentiti unicamente interventi di ripristino e consolidamento finalizzati ad impedire o ad arrestare situazioni di dissesto o di pericolo, purché attuati con tecniche e procedimenti compatibili con le caratteristiche di pregio ambientale dei luoghi 3. Gli esemplari arborei componenti filari di pregio storico-paesaggistico disposti lungo strade o corsi d acqua devono essere conservati e tutelati, con generale divieto di abbattimento, salvo che per comprovate ragioni fitosanitarie. Gli esemplari arborei abbattuti dovranno essere ripristinati con esemplari della stessa specie, quando possibile; ove l abbattimento riguardi interi filari o parti di essi, la nuova piantagione dovrà essere effettuata con il medesimo orientamento del filare preesistente, o della sua parte, e con un sesto di impianto corretto, che non renda necessari interventi di potatura se non di formazione o con carattere di straordinarietà.. 4. I manufatti e le opere di sistemazione del territorio collegate a tradizionali tecniche agricole e selvicolturali (terrazzamenti, lunette, muri a secco, ecc.) dovranno essere conservati e tutelati nelle loro caratteristiche materiali; ne è prescritta la manutenzione e, per le parti eventualmente soggette a crolli o dissesti, il ripristino con tecniche e procedimenti coerenti con le caratteristiche originarie dei manufatti
5. I manufatti tecnici di interesse storico dovranno essere conservati e tutelati nelle loro caratteristiche materiali; per tali manufatti sono consentiti unicamente: la manutenzione; il ripristino con le tecniche del restauro; la ricostruzione filologica di parti eventualmente crollate o demolite; la sostituzione di parti eventualmente realizzate con materiali soggetti a più o meno rapidi processi di deterioramento, ovvero degli elementi più squisitamente tecnologici. 6. Per le aree di interesse archeologico sono consentite unicamente le trasformazioni e le utilizzazioni volte alla tutela e alla valorizzazione sia dei singoli beni archeologici che del relativo sistema di relazioni, nonché di altri valori eventualmente presenti, ed alla regolamentata pubblica fruizione di tali beni e valori. Per tali aree si prescrive l inedificabilità. Fino all approvazione del R.U., e ferme restando eventuali disposizioni più restrittive dettate dalla competente Soprintendenza, Ogni intervento di trasformazione morfologica del suolo, eccettuato le normali operazioni agricole, dovrà essere assentito dalla competente Soprintendenza Archeologica. 7. Nei boschi e nelle foreste sono consentiti unicamente il taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica, antincendio e di conservazione previsti ed autorizzati in base alle norme vigenti in materia. Fig. 3 - Piano Strutturale Tavola Vincoli Sovraordinati
La tavola delle invarianti strutturali del PS attribuisce alla zona interessata dalle lavorazioni una funzione di Corridoio Ambientale, e tale per cui disciplinata dall art.23 delle Norme del Piano Strutturale, instituendo un vincolo di inedificabilità al fine di garantire la separazione tra le parti dell edificato e relazionare fisicamente e visivamente parti significative del territorio. Fig. 4 - Piano Strutturale Tavola Invarianti Strutturali Regolamento Urbanistico del Comune di San Giuliano Terme Anche in questo documento si conferma che l area del tracciato risulta vincolata. In particolare l art.36 dell Norme Tecniche di attuazione del R.U. disciplina le Aree di rispetto e vincolo con le seguenti disposizioni: Queste aree sono destinate alla protezione ed alla salvaguardia di specifici luoghi o manufatti, in relazione ai quali è previsto un vincolo di inedificabilità assoluto o parziale derivante da leggi nazionali, regionali, ovvero dalle disposizioni del presente Regolamento Urbanistico. Per tali aree vige la disciplina prevista per il subsistema o la zona omogenea di appartenenza con le limitazioni imposte dal vincolo specifico. 2. Dette aree sono automaticamente assoggettate a variazioni di estensione e di disciplina conseguenti
a sopravvenienze normative. 3. Per le aree di rispetto e vincolo definite da leggi nazionali o regionali vigenti, valgono le disposizioni in esse contenute. Fig. 5 - Estratto del Regolamento Urbanistico
Piano di bacino, stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.) Il Progetto di Piano di bacino, stralcio Assetto Idrogeologico P.A.I. approvato con DCRT n 20 del 1/2/2005 e aggiornato con le modifiche apportate con il primo aggiornamento approvato con D.P.C.M. 26/7/2013, pubblicato in G.U. n 34 del 11/2/2014, fa ricadere il tracciato del progetto in una zona a pericolosità idraulica molto elevata, attraversando principalmente un area golenabile. Fig. 6 - Carta di sintesi delle aree inondabili e delle aree allagate Le aree golenabili sono disciplinate dall art.21 delle Norme (T.U.2014), che elenca gli interventi in esse consentiti, previo parere vincolante dell Autorità di Bacino, sempre che non concorrano ad incrementare il rischio idraulico.