MISSIONE A BARI 26 gennaio 2011 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO DE LUCA 1/6 La seduta inizia alle 18.49. PRESIDENTE. Buongiorno. Noi ci siamo già visti in passato a Massafra, in provincia di Taranto. Noi continuiamo la visita in Puglia, sia per effettuare un approfondimento su questa materia, sia per avere un quadro di certezza rispetto a una questione che crea sempre più allarme nel nostro Paese, relativa al rapporto con la malavita organizzata rispetto a un settore che in molte realtà del nostro Paese e non solo nel nostro produce ricchezza, insieme a energie alternative e ad altre questioni. Purtroppo nel Mezzogiorno e nelle nostre aree del Sud spesso tale settore incrocia questo rapporto, che sul piano più generale vede ormai una presenza sempre più pericolosa della malavita. Ovviamente il riferimento è ai rifiuti speciali e pericolosi. Noi siamo qui oggi per avere un quadro di maggiore conoscenza e certezza, in modo che esso ci permetta non solo di compiere il nostro dovere come Commissione bicamerale, ma anche di acquisire contributi di conoscenza tecnica da utilizzare sul piano legislativo e normativo. Le lascio la parola e poi con i colleghi le rivolgeremo alcune domande. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Mi hanno chiamato dalla prefettura per relazionare su una gara di appalto che abbiamo vinto sul sito di Grottelline in provincia di Bari, nel comune di Spinazzola. Mi sono permesso eventualmente la lascio agli atti della Commissione di preparare una documentazione con allegato un excursus cronologico degli eventi. Nel 2003 il Commissario delegato, l attuale Ministro Fitto, bandì alcune gare per la gestione dei rifiuti urbani sull intero territorio regionale, divise in diversi bacini. Nella fattispecie, nel bacino BA/4, quello specifico del sito di Grottelline, il consorzio COGEAM, costituito al 51 per cento dalla Marcegaglia SpA e dal 49 per cento dalla CISA SpA, che è una mia società, partecipò in ATI con una società locale che già operava nel settore, la Tradeco Srl. Nel maggio 2004 viene consegnata l offerta per la gara e successivamente, nel novembre 2004, la gara viene aggiudicata all ATI costituita dal consorzio COGEAM, che aveva una partecipazione in quest ATI del 20 per cento, mentre l 80 per cento faceva riferimento alla Tradeco.
2/6 Noi partecipammo essenzialmente a questa gara perché il nostro interesse era finalizzato alla produzione del CDR, in quanto con altre società facenti parte del gruppo avevamo già realizzato a Massafra un impianto di termovalorizzazione che la Commissione ha avuto modo di visitare alcuni mesi fa. Avevamo, inoltre, in realizzazione con progetti approvati un impianto di termovalorizzazione in provincia di Bari, nel comune di Modugno, e un altro nel territorio di Manfredonia. Il nostro interesse nella partecipazione di queste gare era, pertanto, di assicurare a questi impianti il combustibile per poter far loro produrre energia elettrica. Nel 2004 la gara viene aggiudicata e il 28 aprile 2006 viene stipulato il contratto di concessione con l attuale Commissario delegato, l onorevole Vendola. La consegna dei lavori avviene il 5 dicembre 2007 e ci vengono consegnate le aree. Premetto che l individuazione delle aree era già stata effettuata nel bando di gara. Non era il concorrente a individuare le aree, ma queste erano già di per sé localizzate. A seguito di comunicazione inviata i lavori vengono ripartiti nel modo seguente: i lavori di discarica sarebbero dovuti essere realizzati dalla Tradeco, mentre noi ci saremmo occupati di tutta la parte impiantistica a monte, quindi degli impianti di selezione e di biostabilizzazione. Il 1 aprile 2008 viene disposto un ordine di servizio dal direttore dei lavori, perché nei lavori della cava che era stata individuata per la realizzazione della discarica vengono rinvenuti rifiuti urbani che erano stati stoccati alcuni decenni prima dal comune di Spinazzola. Vengono, dunque, interrotti i lavori e viene notificato il fatto a tutti gli enti perché si procedesse alle attività di bonifica. Erano un migliaio di tonnellate i rifiuti depositati in quest area. Nel frattempo, si dispone una sospensione parziale dei lavori limitatamente all area dove erano stati individuati tali rifiuti. Successivamente, vengono sospesi del tutto i lavori, perché, laddove doveva essere realizzato l impianto di selezione e di biostabilizzazione, nella rimozione del terreno e quindi nell attività di scoticamento del terreno, vengono rinvenute alcune grotte. Vengono, quindi, immediatamente sospesi i lavori per poter stabilire tecnicamente come risolvere il problema. La questione venne portata all attenzione della Commissione VIA e di tutti gli enti, come rileverete dagli atti. Tutti gli enti vengono coinvolti in questa decisione e viene stabilito di traslare l insediamento industriale da realizzare di circa 20 metri a monte, in modo da non creare interferenze con le cavità che erano state rinvenute. Nel momento in cui si stavano effettuando tali valutazioni interviene un sequestro da parte della procura di Trani, esattamente il 26 agosto 2008, con la motivazione che erano state rilevante difformità
3/6 progettuali rispetto al progetto originario. Sostenevano, cioè, che ci fossero state difformità tra il progetto di gara e quello poi approvato dal Comitato VIA. A seguito di alcune valutazioni durate 20 mesi da parte della procura di Trani, in data 13 aprile 2010 la procura di Trani dissequestra l intera area, dichiarando nel provvedimento di dissequestro che, a seguito dei chiarimenti forniti dal consulente tecnico cui il magistrato aveva affidato l incarico, la questione era risolta e chiede l archiviazione degli imputati. Il percorso di realizzazione dell impianto era, pertanto, nelle condizioni di poter ripartire. Il 13 di aprile viene dissequestrato il sito. Il 14 di aprile, il giorno seguente, il comando del NOE di Bari scrive alla regione Puglia, che naturalmente notizia tutti, comunicando che nel frattempo si era costituita la provincia di Barletta, Andria e Trani e che, quindi, il progetto necessitava per la Valutazione di impatto ambientale anche del parere da parte della cosiddetta BAT. L ATI ha provveduto a trasmettere tutta la documentazione necessaria perché anche il Comitato tecnico della BAT potesse esprimere il parere di rito e, di fatto, dal momento del sequestro del 2008 al dissequestro i lavori non sono mai ripartiti e sono sempre stati fermi. Siamo ancora in attesa del parere del Comitato tecnico della BAT. In data 1 novembre, in maniera alquanto strana, appare un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno che riporta notizie per cui un testimone avrebbe visto sotterrare negli anni precedenti all aggiudicazione e quindi anche all indizione della gara rifiuti ospedalieri. Naturalmente, la procura di Trani, notiziata su questo fatto, pone nuovamente il sequestro sull area e, quindi, vengono di nuovo sospesi del tutto i lavori, che non erano di fatto mai iniziati, ma che per procedura vengono risospesi. In data 14 e 15 dicembre, circa un mese fa, è stata espletata una consulenza tecnica, disposta dal pubblico ministero nella forma dell accertamento irripetibile vi riporto quanto mi hanno scritto i miei legali in contraddittorio con le parti, la quale verifica ha dato esito negativo: non sono stati trovati i rifiuti che il testimone sosteneva ci fossero sul sito. La vicenda è questa. Questo è l excursus cronologico dei fatti. Vi consegno la documentazione in merito. PRESIDENTE. Questa vicenda, nella sostanza, al di là del parere del tecnico, è ancora aperta? ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Questo impianto è ancora da realizzare.
4/6 Dal punto di vista penale la vicenda è ancora aperta, perché, nonostante siano stati eseguiti gli accertamenti, la procura non ha disposto né l ulteriore archiviazione degli indagati, né tanto meno il dissequestro dell area. Oggi l area è ancora sequestrata e lo stato dell arte è questo. Non so se la procura abbia intenzione di compiere ulteriori accertamenti e verifiche. CANDIDO DE ANGELIS. Lei presume che queste cave fossero state oggetto, negli anni precedenti alla costituzione della società e alla presentazione del progetto, di discariche abusive? Esprima il suo parere in maniera tranquilla. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Non penso nulla sull area, anche perché l hanno visitata i nostri tecnici. Io non vado sul cantiere a vedere ciò che succede. Le posso riferire che da quanto mi hanno comunicato i miei tecnici l area è praticamente il fondo di una cava. Non c è nulla, solo il terreno duro. Non ho idea di che cosa sia successo. L area è stata individuata dal Commissario delegato, non l abbiamo scelta noi. Ritengo che all epoca dei fatti, quando l area è stata individuata, siano stati eseguiti tutti gli opportuni accertamenti da parte dell ente pubblico. CANDIDO DE ANGELIS. Sì, ma lei è stato denunciato per discariche abusive. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Sì e non so perché. CANDIDO DE ANGELIS. Lei è stato denunciato per smaltimento illecito privo delle prescritte amministrazioni. Si sarà creato un idea. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Io ho partecipato a una gara. Il reato contestato va dal 2005 al 2007 e l area ci è stata affidata a dicembre 2007. Non sapevamo nemmeno dove fosse. Non ne avevamo la proprietà, l abbiamo espropriata. Siamo andati sul posto e, al posto della pubblica amministrazione, abbiamo espropriato e pagato i proprietari dell area. Si attua una procedura di esproprio, si stima un valore e vengono depositate le somme presso la Cassa depositi e prestiti per pagare i legittimi proprietari. Non siamo noi i proprietari dell area. GIANPIERO DE TONI. Non avete commesso voi il reato.
5/6 ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Assolutamente no. Noi abbiamo vinto la gara e dobbiamo realizzare il lavoro. CANDIDO DE ANGELIS. Capisco, la cava è pubblica. Per questo motivo non capivo la questione dell esproprio. Voi avete solo vinto la gara d appalto. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Noi siamo stati messi in possesso di quest area il 5 dicembre 2007. PRESIDENTE. Chi era il Commissario che ha scelto questo sito? ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Il Commissario delegato Fitto, nel 2002. Nel 2002-2003 sono state effettuate le localizzazioni e sono stati emanati i bandi, bacino per bacino. Il Commissario delegato ha individuato le aree su cui realizzare gli impianti. Il nostro unico reato, se così si può dire, è di aver partecipato a una gara. GIANPIERO DE TONI. L unico aspetto che qui si rileva è che si arriva allo scontro con un certo Columella. Nasce un conflitto. Columella crea queste situazioni, sulla base dei dati che stiamo acquisendo durante la giornata. Non è una mia affermazione, ma una domanda. ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Se le devo parlare dei nostri rapporti con Columella, ormai li mantengono i nostri legali. Dopo tutti i problemi che abbiamo avuto da questa vicenda, le lascio immaginare la situazione. Prima abbiamo ricevuto un avviso di garanzia per difformità progettuale, che poi si è rivelato del tutto infondato. Per chi svolge questo lavoro e cerca di svolgerlo nella maniera migliore e più trasparente possibile vedersi arrivare un avviso di garanzia per smaltimento illecito di rifiuti da un po noia. Ormai da un anno e mezzo o due i rapporti tra noi e Columella, per quanto siamo in ATI, sono mantenuti dai nostri legali. Noi abbiamo chiesto a Columella di acquisire, se è intenzionato, altrimenti stiamo vedendo di cedere la nostra partecipazione.
GIANPIERO DE TONI. Intendevo dire che proprio la presenza di Columella crea problemi. 6/6 ANTONIO ALBANESE, Amministratore delegato ATI COGEAM. Ritengo che l elemento di distonia su questo aspetto sia lui. Se ci fosse stato un altro soggetto, probabilmente l impianto sarebbe già realizzato. Posso rispondere per il sito e non per Columella e le posso riferire che sul sito e sulle progettazioni non è stato rilevato nulla. A oggi, per le nostre competenze dei lavori da eseguire sul sito, non abbiamo ancora sferrato un calcio a un sasso, cioè non siamo ancora entrati in cantiere. PRESIDENTE. La ringraziamo per le notizie utili al chiarimento. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 19.00