L Osservatorio regionale sull Economia sociale. Guido Caselli direttore centro studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna

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L Osservatorio regionale sull Economia sociale direttore centro studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna

Più informazioni, meno conoscenza Abbiamo sempre più dati a disposizione ma ci capiamo sempre meno Dobbiamo cambiare i filtri con in quali fotografiamo Dobbiamo cambiare cosa fotografiamo

Gli osservatori socio-economici del sistema camerale 1 Incrociare tutte le banche dati disponibili analizzandole al massimo livello di disaggregazione possibile 2 Individuare nuovi filtri, nuove chiavi di lettura per osservare i cambiamenti sociali ed economici da una differente prospettiva 3 Trasformare miliardi di numeri in poche informazioni con una forte valenza strategica

Terzo settore in Emilia-Romagna e a Forlì-Cesena addetti lavoratori esterni lavoratori temp. unità attive volontari TERZO SETTORE 64.395 23.113 532 5.116 428.550 Agroalimentare: Ceramica: Sistema moda: Meccanica: 516.590 64.229 addetti 36.395 addetti 42.853 addetti 131.957 addetti Persone che a vario titolo operano nel terzo settore A Forlì-Cesena oltre 9mila addetti, quasi 40mila volontari, un abitante ogni 8

Confronto giugno 2010 - giugno 2013. Emilia-Romagna Var.addetti Var.imprese

Confronto giugno 2010- giugno 2013. Emilia-Romagna Var.addetti Var.imprese 2010-2013 PROFIT -14.455 NO PROFIT +3.403

Confronto giugno 2010- giugno 2013. Forlì-Cesena 12,3% 10,4% -1,7% -1,8% Var. unità locali Var. addetti 559 Profit No profit A Forlì-Cesena negli ultimi tre anni le imprese profit hanno perso 2.800 posti di lavoro, il no profit ha creato 600 nuovi occupati -2.759 Profit No profit

Le cooperative sociali 5.528 Addetti 4.962 256 283 Fatturato (milioni di euro) 254 1.754 4.258 1.462 4.322 3.075 4.301 2.764 80 182 57 208 111 152 BO FE FC MO PC PR RA RE RN BO FE FC MO PC PR RA RE RN Cooperative sociali dell Emilia-Romagna e di Forlì-Cesena a confronto Emilia- Romagna Forlì- Cesena Var.2008-2013 Emilia- Romagna Forlì- Cesena Addetti per coop.va 59,3 66,6 19,8% 11,9% Fatturato per coop.va 2.865.411 4.455.735 34,0% 47,8% Produttività (val.aggiunto per addetto) 28.452 38.908 13,7% 16,1% Costo lavoro per addetto 26.113 34.759 15,3% 17,7% Grado di patrimonializzazione 29,8% 25,9% -3,6% -14,2% Risultato prima delle imposte 1,2% 1,7% -18,2% -26,6%

Profit e no profit a confronto Assistenza sociale residenziale 21,7% 63,2 % 36,8 % 10,7% Le imprese profit stanno crescendo rapidamente nei settori tradizionalmente occupati dalla cooperazione sociale Profit Coop.ve Incidenza degli addetti sul totale del settore Profit Coop.ve Variazione degli addetti nel periodo 2010-2013 Assistenza sociale non residenziale 15,6% 94,9 % 6,5% 5,1 Profit % Coop.ve Profit Coop.ve

Lo scenario di riferimento Sospesi tra il non più e il non ancora

Confronto internazionale 35 IRQ 30 25 Crescita PIL 2014-2017 MYS PHL KAZ PER IDN NGA IND CHN 20 15 10 5 0 GRC ITA ARE COL THA USA HKG PAK CHL MEX KOR EGY ISR TWN AUS POL GBR SWEZAF TUR IRL IRN BRA NOR AUT CAN PRT DNK CHE RUS FRA NLD FIN BEL DEU ESP JPN VEN SGP ARG SAU Crescita PIL 2008-2013 -5-25 -15-5 5 15 25 35 45 55

Confronto 10 provinciale 8 VALORE AGGIUNTO 2013 2014 2015 Forlì-Cesena -1,6% -0,3% +0,6% MO MI Crescita PIL 2014-2017 6 4 2 0 CL FI RE TO SO TV VR PR PD BO SV CN TS BS VI BG VB PN BL MB FO RO RN LI BZ PC AO RI PG GR LO RM BI AN ITA AR MS VE VA PA AL RA LU PT GO IM TN MN UD IS SR MD TA PO AV AQ RG SS EN TR NO GE AG NU PI VC MC CA CI AP CE LT PS CZ LE SI CO FE FM AT VT LC CS BA NA PZ PE BR CB OR RC TE CT PV CH KR OT MT CR BT SA VV FG TP BN ME SP FR OG Crescita PIL 2008-2013 -2-18 -13-8 -3 2

Emilia-Romagna anno 2034 610mila abitanti in più 926mila con età tra i 65 e gli 80 anni, 18 ogni 100 abitanti 455mila con oltre 80 anni, 9 ogni 100 abitanti 1,1 milioni di stranieri, 21 ogni 100 abitanti 308mila il numero di bambini che nei prossimi 20 anni nasceranno da genitori stranieri 36% la percentuale di bambini stranieri nella classe 0-2 anni, 33% quella nella classe 0-14 anni 89% Incidenza del Pubblico sulle entrate complessive delle coop.ve sociali

Prima convinzione: Noi è vero che la sfida si gioca a livello globale, è altrettanto vero che la competitività di persone e imprese si costruisce a partire dalla qualità dei sistemi territoriali locali Creazione di valore condiviso Ciò che crea valore per l impresa lo crea anche per la società. E viceversa

Seconda convinzione: competenze distintive Chi offre beni o servizi che vengono già proposti da altri, se non riesce ad apportare conoscenze o competenze distintive, è a forte rischio di esclusione Tecniche e conoscenze che non possono essere incorporate in macchinari ma legate alle capacità specifiche di certe persone/aziende, di certi contesti sociali Saperi che viaggiano su reti informali e non codificabili, una combinazione di know how e capitale relazionale che non può essere scaricato da internet

Sviluppo e capitale sociale Dotazione di capitale sociale Alta Medio-alta Media Medio-bassa Bassa Capitale sociale Sviluppo Contributo delle forme di capitale al capitale territoriale Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

Il (finto) dilemma TAGLIARE IL WELFARE Welfare come spesa corrente destinata ad alimentare solamente la spirale del debito INVESTIRE NEL WELFARE Welfare non è solo coesione sociale, ma strumento per creare nuova occupazione Spesa per abitante in Euro a parità di potere d acquisto Totale Pensioni Cura disabilità Famiglia Infanzia Disoccupazione Casa esclusione Italia 7.330 4.446 2.311 338 213 22 Francia 8.900 3.992 3.112 738 614 445 Germania 8.894 3.575 3.593 969 516 240 Spagna 6.284 2.664 2.243 377 886 113 Posizione Italia UE27 12 2 25 25 23 26 in % su PIL

Verso un nuovo welfare Welfare aziendale Insieme di benefit non monetari e servizi forniti dal datore di lavoro ai proprio personale al fine di migliorarne la vita (privata e/o lavorativa) Dal welfare aziendale al welfare di rete Declinare il welfare aziendale in una logica di reti d imprese Dal welfare di rete al welfare di comunità Primo e secondo welfare insieme per un welfare di comunità

Dipende da noi 1 2 3 Non lasciare sole persone e imprese Il welfare come una risorsa, non come un costo Il territorio regista di esperienze 4 5 Un modello partecipativo che sappia coinvolgere tutti Una governance che ponga al centro la persona, la dimensione relazionale, il senso