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COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI R.1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Pagina 1 di 10 INDICE GENERALE 1. Premessa... 2 2. Normativa di riferimento... 3 3. Stato attuale... 4 3.1. Inquadramento geografico... 4 3.2. Inquadramento urbanistico... 4 3.2.1. Piano Regolatore... 4 3.2.2. Piano strutturale del Comune di Firenze... 6 3.3. Analisi rete fognaria attuale... 9 4. Stato di progetto... 10

Pagina 2 di 10 1. PREMESSA Il seguente progetto definitivo ha per oggetto la dismissione del vecchio presente in Via Giulio ed il suo rifacimento in una posizione migliore. Attualmente tale impianto si trova a meno di 10 metri dall argine del Torrente Terzolle dentro lo stesso. Proprio per mantenere una distanza regolamentare è necessario dismettere l esistente e costruirne uno nuovo sul lato opposto della strada, fuori dall alveo del torrente e in una zona confinata dal muro di sponda esistente come richiesto dalla Città metropolitana di Firenze in data 22/7/2015; vedi estratto successivo.

Pagina 3 di 10 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per la redazione del presente progetto definitivo si è tenuto conto, oltre che delle norme di buona tecnica, delle vigenti disposizioni di legge: D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. Norme in materia ambientale L.R. 31 maggio 2006, n. 20 Norme per la tutela delle acque dall inquinamento D.P.G.R. 8 settembre 2008, n. 46/R. Regolamento di attuazione della legge regionale toscana 31 maggio 2006, n. 20 Norme per la tutela delle acque dall inquinamento L.R. 3 marzo 2010, n. 28 Misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento e alla legge regionale 18 maggio 1998, n. 25 Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati ) L.R. 10 ottobre 2011, n. 50 Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 (Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento) e alla legge regionale 3 marzo 2010, n. 28 (Misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento e alla legge regionale 18 maggio 1998, n. 25 Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati )

Pagina 4 di 10 3. STATO ATTUALE 3.1. Inquadramento geografico L intervento in oggetto è situato in Via Giulio, nel Comune di Firenze, localizzata nel Quartiere 5 Rifredi, zona Careggi, in prossimità del Torrente Terzolle e inserito tra gli assi viari di Via Delle Panche e Viale Morgagni. Da un punto di vista catastale l area ricade nel Foglio 34 Particella 1483-1484. La figura 1 mostra la zona in esame con evidenziata la collocazione del nuovo di progetto. Figura 1 Carta tecnica regionale (19K36) e ortofoto della zona in oggetto 3.2. Inquadramento urbanistico 3.2.1. Piano Regolatore Secondo il Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Firenze, l area oggetto di intervento ricade per intero all interno di una Sottozona H2: Aree per attrezzature sportive (esistenti) con simbolo di Attrezzatura sportiva, come illustrato nella figura 2, indicante l area di pertinenza del campo sportivo dell Associazione Rifredi 2000, regolamentata dall Art. 57 delle Norme Tecniche di Attuazione.

Pagina 5 di 10 Visto il carattere del nuovo servizio e l interesse pubblico anche se su iniziativa privata, la realizzazione del nuovo sarà regolato da apposita convenzione approvata dal Consiglio Comunale (come recitano le N.T.A. al capoverso 57.8). Figura 2 Piano Regolatore Generale (stralcio) Figura 3 Vincoli sovraordinati (stralcio) La carta dei Vincoli Sovraordinati mostra che l area ricade nel Vincolo Fluviale Ambito A2, regolamentato dalla D.C.R. 21 giugno 1994 n. 230. Il progetto di realizzazione è ammesso in quanto di carattere pubblico e riconducibile a opere necessarie per la manutenzione ordinaria, straordinaria

Pagina 6 di 10 e di adeguamento di infrastrutture, attrezzature, impianti e opere idrauliche esistenti (punto 2.4 dell Art. 3). 3.2.2. Piano strutturale del Comune di Firenze Le figure di seguito (fig. 4 8) mostrano l inserimento dell area in oggettoo all interno delle tavole componenti il Piano strutturale vigente del Comune di Firenze. Le tavole Vincoli (fig. 4) e Tutele (fig. 5) e il dettaglio della tavola Vincoli relativamente al patrimonio paesaggistico (fig. 8), mostrano la non sussistenza di vincoli e tutele particolari da rispettare e prescrizioni da adottare per la realizzazione, escludendo la necessità di presentazione di istanze di paesaggistica. Le tavole di Pericolosità geologica (fig. 6) e idraulica (fig. 7) descrivono le prescrizioni da adottare per l esecuzione dell opera in oggetto. Figura 4 Tavola 1 Vincoli (stralcio)

Pagina 7 di 10 Figura 5 Tavola 3 Tutele (stralcio) Figura 6 Tavola 4 Pericolosità Geologica (stralcio)

Pagina 8 di 10 Figura 7 Tavola 5 Pericolosità Idraulica (stralcio) Figura 8 Estratto della tavola 1 Vincoli relativamente al patrimonio paesaggistico

Pagina 9 di 10 3.3. Analisi rete fognaria attuale Al fine di comprendere l assetto della rete fognaria esistente, nell Ottobre 2015 è stato effettuato un rilievo della fognatura e dei manufatti esistenti con una loro georeferenziazione planoaltimetrica. Grazie a tale rilievo è stato possibile identificare le pendenze e i diametri delle principali condotte. Il lavoro ha interessato 18 chiusini con i relativi manufatti. Al fine di chiarire l andamento della fognatura è stata necessaria un ispezione all interno del pozzetto P14 (vedi Tavola Progettuale TR1). Dal rilievo del pozzetto è stato stimato un andamento uniforme con lo scolmatore sul torrente Terzolle, sia come diametri che come pendenze. Nota la quota di scarico e di scorrimento del pozzetto P14 si è ipotizzato una pendenza dello 0,5%. Tale assunzioni potranno essere confermate nelle fasi progettuali successive. A seguito di questo rilievo e delle precedenti informazioni fornite dalla Gestione si è potuto ricostruire di dettaglio della rete e il bacino affiorante il, come riportato nella tavola del bacino TG2. Lungo Via sono presenti due condotte ovoidali. Una di queste scorre verso lo scolmatore e di lì verso il esistente, che pompa la fognatura nella condotta che scorre verso Via delle Gore.

Pagina 10 di 10 4. STATO DI PROGETTO Scopo del seguente progetto è la dismissione del fognario presente in Via, posto a meno di 10 metri dall argine, e la messa in opera di nuovo impianto posto in una posizione più adeguata. In seguito al rilievo eseguito con i tecnici della Gestione, è stata individuata la posizione per il nuovo impianto di fianco al campo sportivo in Via, in una zona confinata dal muro di sponda. La distanza dall alveo è maggiore di 10 metri.qui verrà realizzato il manufatto di intercettazione/derivazione della fognatura esistente, che funzionerà anche da scolmatore delle portata in eccesso, e l impianto di vero e proprio. Il è posto rispetto al muro di sponda del T. Terzolle ad una distanza di metri 12; mentre il derivatore, dovendo intercettare la tubazione esistente e viste le strutture del ponte stradale e delle sponde arginali, è posta a metri 1,5 ed è dimensionato per evitare il galleggiamento. Lo sfioro attuale verrà mantenuto e verrà attivato per portate superiori a 5Qn. Per evitare che il T. Terzolle allaghi il campo e le aree circostanti si prevede di installare doppio clapet; inoltre sia i chiusini del derivatore che del verranno realizzati con un sistema di tenuta idraulica. Per quanto riguarda il, si utilizzerà una stazione inintasabile prefabbricata in vetroresina con fondo speciale auto accumulo di sedimenti (Top Station Flygt o similari), in maniera tale da semplificare la costruzione, il montaggio in strada e ridurre i tempi e costi d installazione e le opere civili connesse ad una realizzazione in ca. Durante le fasi progettuali di calcolo è stata tenuta in considerazione il valore di portata di 6l/s, che corrisponde alla capacità dell impianto da dismettere. Le verifiche idrauliche hanno evidenziato una portata nera di 0.5-0,6 l/s. Con considerazioni sulle acque di prima pioggia è stata determinata una portata media di 5,5 l/s. Pertanto si sono confermate le portate attualmente sollevate. L impianto sarà dotato di recinzione ed illuminazione. L accesso e la manutenzione all impianto avverranno tramite una scala in acciaio laminato prefabbricata da Via. In particolare le fasi progettuali si articoleranno come segue: Intercettazione fognatura esistente di via in prossimità dello sfioro ; Realizzazione derivatore in Via dei previo bypass; Posa in opera della stazione di prefabbricata, della tubazione in pressione De90 e dei collegamenti elettrici; Posa tubazione in PVC De200SN8 dal derivatore al e del troppo pieno; Realizzazione soglia e attivazione derivatore; Dismissione esistente e realizzazione scala definitiva.