COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI RELAZIONE TERRE E ROCCE
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- Ornella Spano
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1 COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TERRE E ROCCE
2 INDICE 1. QUADRO INTRODUTTIVO PR EME SSA E UBICAZION E GEN ERALE INQUAD RAM ENTO NORMATIVO PROGETTO CAM PIONAMEN T I A MBIENTALI CAMPIONAMENTI AMBIENTALI ESEGUITI CONCLUSIONI E RISULTATI AMBIENTALI ALLEGATI CARTOGRAFIA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA CERTIFICATI ORIGINALI DI LABORATORIO 1
3 1.QUADRO INTRODUTTIVO 1.1.PREMESS A E UBICAZIONE GENERALE Il presente elaborato tecnico riguarda la descrizione delle caratteristiche chimiche delle terre e rocce da scavo, secondo le direttive della normativa di settore (D.Lgs 152/2006), relativamente al progetto denominato Dismissione sollevamento in via Giulio Caccini. Il progetto riguarda la dismissione del vecchio sollevamento presente in Via Giulio Caccini a Firenze, ed il suo rifacimento in una posizione migliore. Attualmente tale impianto si trova a meno di 10 metri dall argine del Torrente Terzolle; proprio per mantenere una distanza regolamentare è necessario dismettere l esistente e costruirne uno nuovo sul lato opposto della strada, fuori dall alveo del torrente e in una zona confinata dal muro di sponda esistente. Le opere in progetto geologicamente più rilevanti sono: -realizzazione di una nuova stazione di sollevamento interrata, costituita da una stazione prefabbricata in vetroresina con fondo speciale auto accumulo di sedimenti (tipo Top Station Flygt o similari). Le risultanze chimiche derivano dalla analisi di n.2 campioni di terra prelevati a quote variabili su una verticali di prelievo. Il prelievo è stato effettuato mediante un penetrometro pesante. I campioni di terreno sono fatti successivamente analizzare chimicamente in laboratorio specializzato, per la caratterizzazione, secondo il dlgs 152/2006 sui materiali di scavo. Il tutto è stato eseguito secondo le modalità di campionamento e i dettami del D.M. 161 del 10/08/2012. Terre e rocce da scavo. Questa relazione si pone l'obiettivo di descrivere le caratteristiche geologiche dell area interessata dal progetto in questione, indicando eventuali problematiche e suggerendo soluzioni tecniche appropriate. 2
4 Saranno adottate le disposizioni e i vincoli del Piano Strutturale del Comune e quelle degli enti sovra comunali competenti. L area interessata dal progetto si trova nel territorio comunale di Firenze in via Caccini. La ubicazione precisa può essere apprezzata dalla cartografia della presente relazione geologica. La presente relazione geologica si riferisce principalmente al manufatto più importante (sollevamento fognario), l'unico che ha un impatto geologico da valutare. 1.2.INQUADRAMENTO NORMATIVO D.P.R. 05/10/2010, n. 207 regolamento di esecuzione del D. Lgs. N 163 del 12/04/2006 Codice dei contratti pubblici. D.Lgs 10/02/2006, n. 152 Norme in materia di Ambiente. D.M. 161 del 10/08/2012. Terre e rocce da scavo. 1.3.PROGETTO Le caratteristiche tecniche e tutti i dettagli progettuali, possono essere desunti direttamente dalle tavole di progetto. Di seguito viene riportata, su indicazione diretta dei progettisti, un breve stralcio descrittivo che riassume le principali peculiarità del progetto. Il progetto riguarda la dismissione del vecchio sollevamento presente in Via Giulio Caccini a Firenze, ed il suo rifacimento in una posizione migliore. Attualmente tale impianto si trova a meno di 10 metri dall argine del Torrente Terzolle; proprio per mantenere una distanza regolamentare è necessario dismettere l esistente e costruirne uno nuovo sul lato opposto della strada, fuori dall alveo del torrente e in una zona confinata dal muro di sponda esistente. Le opere in progetto geologicamente più rilevanti sono: 3
5 -realizzazione di una nuova stazione di sollevamento interrata, costituita da una stazione prefabbricata in vetroresina con fondo speciale auto accumulo di sedimenti (tipo Top Station Flygt o similari) profonda circa 3,7 metri da piano campagna. 1.4.CAMPIONAMENTI AMBIENTALI Per quanto riguarda le metodologie di campionamento ambientale, il piano d indagine è stato sviluppato seguendo le metodologie previste dall allegato 2 del D.M. n.161 del 10 Agosto La profondità d'indagine sarà determinata in base alle profondità previste degli scavi. I campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche saranno come minimo 2: -campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna; -campione 2: nella zona di fondo scavo; e in ogni caso andrà previsto un campione rappresentativo di ogni orizzonte stratigrafico individuato ed un campione in caso di evidenze organolettiche di potenziale contaminazione. Per scavi superf iciali, di prof ondità inferiore a 2 metri, i campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche possono essere almeno due: uno per ciascun metro di profondità. La grande maggioranza dei campionamenti effettuati trovano riferimento nella casistica scavi superficiali in quanto le profondità di scavo, come da progetto risultano inferiori i 2 metri per larga parte della condutture fognarie. Gli analiti ricercati in tutti i campioni prelevati, sono quelli indicati nella tabella 4.1 le sostanze indicatrici, dell'allegato 4 del D.M. n.161 del 10 Agosto
6 2.CAMPIONAMENTI AMBIENTALI ESEGUITI Le risultanze chimiche derivano dalla analisi di n.2 campioni di terra prelevati a quote variabili su una verticali di prelievo. Il prelievo è stato effettuato mediante un penetrometro pesante. I campioni di terreno sono fatti successivamente analizzare chimicamente in laboratorio specializzato, per la caratterizza zione, secondo il dlgs 152/2006 sui materiali di scavo. Di seguito viene fornita la sintesi analitica, per ciascun campione, aggregato per punto di prelevamento (una sola verticale), delle risultanze di laboratorio. AREA 1 C1 (0,5 metri) 16LA32509 C2 (1,2 metri) 16LA32510 Concentrazioni analitiche inferiori alla colonna A tabella 1, allegato 5, parte IV, del D.Lgs 152/2006. Concentrazioni analitiche inferiori alla colonna A tabella 1, allegato 5, parte IV, del D.Lgs 152/
7 3.CONCLUSIONI E RISULTATI AMBIENTALI Il presente elaborato tecnico riguarda la descrizione delle caratteristiche chimiche delle terre e rocce da scavo, secondo le direttive della normativa di settore (D.Lgs 152/2006), relativamente al progetto denominato Dismissione sollevamento in via Giulio Caccini. Il progetto riguarda la dismissione del vecchio sollevamento presente in Via Giulio Caccini a Firenze, ed il suo rifacimento in una posizione migliore. Le risultanze chimiche derivano dalla analisi di n.2 campioni di terra prelevati a quote variabili su una verticali di prelievo. Il prelievo è stato effettuato mediante un penetrometro pesante. I campioni di terreno sono fatti successivamente analizzare chimicamente in laboratorio specializzato, per la caratterizzazione, secondo il dlgs 152/2006 sui materiali di scavo. Il tutto è stato eseguito secondo le modalità di campionamento e i dettami del D.M. 161 del 10/08/2012. Terre e rocce da scavo. Dalla analisi chimica dei campioni, emerge che nessun analita eccede il limite oltre il quale è necessario bonificare il sito (imposto dalla colonna B dell'allegato 5, parte IV, del D.Lgs 152/2006), dunque il sito non presenta problematiche relative a zone da bonif icare ai sensi del D.Lgs 152/2006. Tutti i campioni analizzati, rientrano nei limiti di legge per consentire la corretta impostazione della esecuzione dei lavori, le concentrazioni analitiche sono addirittura inferiori alla colonna A tabella 1, allegato 5, parte IV, del D.Lgs 152/2006. Le terre potranno essere smaltite come rif iuto, previo test di cessione (da effettuare dopo gli scavi) che ne attribuirà il codice CER, oppure destinate ad un sito autorizzato al ricevimento di terre con valori analitici inferiori alla colonna A dell'allegato 5, parte IV, del D.Lgs 152/
8 INDICE DEGLI ALLEGATI 1. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 2. ORIGINALI DI LABORATORIO
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