REGIONE LAZIO. LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio

Documenti analoghi
«NORME PER LA RIGENERAZIONE

Approvata nella Seduta di G.C. del n

Piano Casa Regione Lazio

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011

Nuovo Piano Casa Regionale

Regione Lazio. Leggi Regionali

Convegno sulla Legge Regionale 18 luglio 2017, n. 7

Sismabonus: un opportunità da non perdere per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la rigenerazione urbana

LEGGE REGIONALE 08 agosto 2014, n. 8 (1) (1) In B.U.R.L. 2 agosto 2014, n. 64

PROPOSTA DI LEGGE. N. 365 del 2 febbraio 2017

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Regione Lazio. Leggi Regionali. 18/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 3

Regione Lazio. Leggi Regionali. 18/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 3

LEGGE REGIONALE 18 LUGLIO 2017, N. 7 In B.U.R.L. n S.O. n. 3 - del 18/07/2017

LA NORMATIVA ART. 5 commi 9, 10, 11,12 13 e 14 DEL D.L. 15/05/2011 N. 70

REGIONE CAMPANIA. Legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009

Legge Regionale n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio urbanistico della Lombardia

REGIONE TOSCANA. Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017

Pubblicata sul BURL SSO n.11 del 16 marzo 2012

L.R. 16 luglio 2009 n. 13. Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia

QUADRO SINOTTICO DEGLI INTERVENTI

DISPOSIZIONI PER LA RIGENERAZIONE URBANA, IL RECUPERO EDILIZIO, LA SICUREZZA DEGLI IMMOBILI

Prot. n. 11/17 Roma, 06/04/2017. Emendamenti alla PdL n. 365 del 2 febbraio 2017 Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio

DISEGNO DI LEGGE PER LA RIGENERAZIONE URBANA. Audizioni Senato della Repubblica 13a Commissione permanente

NUOVO PIANO CASA REGIONE LAZIO. Legge 11 agosto 2009 n. 21, Modificata da L.R. 10/2011, L.R. 12/2012, L.R. 8/2014, L.R. 10/2014

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011

COMUNE DI VIDOR. Relazione di sintesi. Adeguamento comunale alla D.G.R. n-1047 del

C O M U N E d i S E R M O N E T A

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti Legge Regionale Lombardia 10 marzo 2017 n. 7. Studio Legale Spallino - avv.

CAMPANIA (LR 28 dicembre 2009, n. 19)

LEGGE REGIONALE N. 25 DEL REGIONE BASILICATA

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions)

RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE. Bando Relitti Urbani

1 FASE 2 FASE. La Legge Regionale 25/2009. La Delibera di Giunta Municipale 99/09

Mensile d informazione 1 7, 0 0

PIANO CASA REGIONI La mappa degli interventi e delle scadenze

, n Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

L.R. 11 Agosto 2009, n. 21 Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale (1)

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato

Legge regionale 4 ottobre 2018, n. 16 Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana

allegato SI CHIEDE LA MODIFICA E L INTEGRAZIONE DEI COMMI 2 E 3 DELL ART. 32 NEI TERMINI DI SEGUITO INDICATI IN ROSSO, CON ELIMINAZIONE DELLE PARTI SO

VÉÇá zä É exz ÉÇtÄx wxäät câzä t

Articolo 1 (Obiettivi e finalità)

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE

Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _ _ PIANO CASA


Il riordino della disciplina urbanistica per il rilancio dell economia regionale

DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA

TESTO A FRONTE TRA LA PL 75 E LE LEGGI REGIONALI NN. 21/2009, 38/1999, 36/1987 E 8/2012

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions )

IL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio Treviso, 28 luglio 2011

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA IX LEGISLATURA

Comune di Falconara Marittima

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 148

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Allegato A. ESTRATTI STRUMENTO URBANISTICO GENERALE (VIGENTE, VARIANTE) ART e 24 DELLE NTA DEL PRG

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ART. 5 COMMI 9-14 DEL DL 70/2011 CONVERTITO NELLA L. 106/2011 (DECRETO SVILUPPO)

QUALITA EDILIZIA ED ENERGIA

Preambolo. Visto l articolo 117, terzo e quarto comma della Costituzione;

Sintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo Stato-Regioni alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa

COMUNE DI ROCCA DI PAPA Città Metropolitana di Roma Capitale


Materiale di studio 1. La legge vigente 2. La proposta di modifica 3. Le osservazioni degli Ordini

Dott. Ing. MARCELLO MONTEFORTE Cost Engineer Practitioner

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

IL PIANO CASA E GLI INCREMENTI VOLUMETRICI DI UN EDIFICIO ESISTENTE:

proposta di legge n. 23

L.R. 16 Aprile 2009, n. 13

IL PIANO CASA DEL LAZIO E LEGGE. (modifica alla Legge n. 21/2009)

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Documento di Piano 20 febbraio 2018

PIANO CASA. Città di Termini Imerese 2 Settore Territorio, Ambiente e Attività Produttive. 7 aprile 2010

L.R. LAZIO 11 Agosto 2009, n. 21 Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale

Superficie territoriale del comparto 14V (mq) ,14

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

INTERVENTI STRAORDINARI SUL PATRIMONIO EDILIZIO

Comune di Casnigo PGT Documento di piano 12 aprile 2011

Interventi di ampliamento degli edifici 3. Interventi di sostituzione tramite demolizione e ricostruzione 5

distanze minime e altezze massime dei fabbricati: si intendono quelle previste dagli strumenti urbanistici generali ( 2 ).

CITTÀ DI ALBANO LAZIALE

SCHEDA n 1 Localita Onara Data rilievo: Anno 2014

Cambio destinazioni d uso Varianti. Bruno Maccarrone ANCE CATANIA

REGIONE TOSCANA. Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009.

Rigenerazione Urbana. Progetto MILD HOME. Rigenerazione urbana: politiche regionali e obiettivi del nuovo Piano Casa

Il Piano Casa a GABICCE MARE. L.r. n. 22/ PIANO CASA

Comune di Cenate Sotto PGT Documento di piano 6 settembre 2012 agg. (articolo 13) 24 luglio 2014

OGGETTO: Quesiti sull applicazione della L.R. n. 22/09 (Piano Casa).

PIANO DI RILANCIO DELL ATTIVITA EDILIZIA. Tabelle di raffronto

COMUNE DI QUINTO DI TREVISO

Transcript:

REGIONE LAZIO LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio OBIETTIVI E PRINCIPI La presente legge, in attuazione dell'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 e dell'articolo 2-bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, detta disposizioni finalizzate a - promuovere, incentivare e realizzare la rigenerazione urbana intesa in senso ampio e integrato; - incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, favorire il recupero delle periferie, promuovere e agevolare la riqualificazione delle aree urbane degradate e delle aree produttive con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti nonché di complessi edilizi e di edifici in stato di degrado o di abbandono o dismessi o inutilizzati o in via di dismissione o da rilocalizzare; - qualificare la città esistente, limitare il consumo di suolo, aumentare le dotazioni territoriali; - promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che esplica funzioni e produce servizi ecosistemici nonché favorire l'effettivo utilizzo agricolo attraverso il riuso o la riqualificazione, anche con la demolizione e la ricostruzione, di fabbricati esistenti utilizzando le tecniche ed i materiali tipici del paesaggio rurale; in tale contesto la Regione incentiva la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente nelle aree agricole, promuovendo misure volte a disincentivare l'abbandono delle coltivazioni, a sostenere il recupero produttivo, la rigenerazione delle aree agricole dismesse od obsolete, il ricambio generazionale in agricoltura e lo sviluppo dell'imprenditorialità agricola giovanile; - promuovere lo sviluppo del verde urbano, l'adozione di superfici permeabili e coperture a verde pensile, la realizzazione di interventi per la regimentazione ed il recupero delle acque piovane (art. 1)

DEFINIZIONI LIMITE AL CONSUMO DI SUOLO MISURE PER LA RIGENERAZIONE URBANA Programmi di rigenerazione urbana (art. 2): - nelle porzioni di territorio urbanizzato individuate ai sensi dell art. 1 - su proposta dei privati - a condizione dell esistenza, dell adeguamento o della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria - il comune verifica le condizioni per l applicazione dell art. 16, comma 4, lett. d-ter) Dpr 380/2001 (Contributo straordinario) - premialità in misura non superiore al 35% della superficie lorda esistente - si attuano mediante i programmi integrati di intervento o di recupero di cui alla LR 22/1997 da approvare, se in variante allo strumento urbanistico generale, ai sensi dell art. 4 LR 36/1987 o con accordo di programma - interventi di bonifica condizione obbligatoria Interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica o di demolizione e ricostruzione con riconoscimento di volumetria o superficie lorda aggiuntiva nella misura massima del 30% (art. 3): - in ambiti territoriali urbani individuati dal Consiglio comunale con delibera - previo titolo abilitativo idoneo o permesso di costruire convenzionato - consentito il mutamento delle destinazioni d uso degli edifici interessati fra quelle previste dal piano urbanistico generale ovvero fra quelle compatibili o complementari di cui al comma 6 - è consentito delocalizzare la ricostruzione e/o edificare la sola premialità in aree trasformabili all interno degli ambiti territoriali urbani prevedendone ove necessario il cambio della destinazione d uso e il superamento degli indici edificatori

Interventi di ristrutturazione edilizia, compresa la demolizione e ricostruzione, di singoli edifici con superficie lorda fino a 10.000 mq con mutamento di destinazione d uso (art. 4): - delibera di Consiglio comunale che consente ai comuni di prevedere questi interventi nei propri strumenti urbanistici generali - mutamento di destinazione d uso all interno delle categorie funzionali dell art. 23-ter del Dpr 380/2001 ad esclusione di quella rurale - previa acquisizione di titolo abilitativo idoneo - nelle more della approvazione della delibera del Consiglio comunale e comunque non oltre 12 mesi dalla entrata in vigore della legge 7/2017 queste disposizioni si applicano agli edifici esistenti purchè non ricadenti in zona D o nell ambito di consorzi industriali o di piani degli insediamenti produttivi. Interventi di ampliamento del 20% della volumetria o della superficie utile degli edifici a destinazione residenziale per il miglioramento sismico e l efficientamento energetico (art. 5): - delibera di Consiglio comunale (variante) che consente ai comuni di prevedere questi interventi nei propri strumenti urbanistici generali - possibilità di aumento delle unità immobiliari - su tutti gli edifici legittimi o legittimati, anche ubicati nelle zone E - ampliamenti in adiacenza o in aderenza rispetto al corpo di fabbrica, anche utilizzando parti esistenti dell edificio. Qualora ciò non sia possibile può essere autorizzata la costruzione di un corpo separato - rispetto delle altezze e delle distanze stabilite dal DM 1444/1968 e delle norme tecniche per le costruzioni sul miglioramento sismico - rispetto della normativa su risparmio energetico e bioedilizia - escluse le zone individuate come insediamenti urbani storici dal PTPR Interventi di ristrutturazione edilizia o demolizione e ricostruzione con incremento della volumetria o della superficie lorda fino al 20% (per edifici produttivi fino al 10% superficie coperta) (art. 6): - sempre consentiti - cambi di destinazione d uso nel rispetto delle destinazioni previste dallo strumento urbanistico urbanistico vigente ovvero all interno delle categorie funzionali di cui all art. 23-ter Dpr 380/2001 - esclusi edifici ubicati nelle zone individuate come insediamenti urbani storici dal PTPR Dotazioni territoriali e disposizioni comuni (art. 8) - gli interventi previsti dagli articoli 3, 4, 6 e 7, qualora comportino un aumento del carico urbanistico derivante dall incremento volumetrico o dal cambio di destinazione d uso, devono prevedere la cessione al comune di aree per standard urbanistici di cui agli articoli 3 e 5 del DM 1444/1968. In caso di impossibilità comprovata, gli standard possono essere monetizzati - gli interventi previsti dagli articoli 3, 4, 6 e 7 sono subordinati all esistenza delle opere di urbanizzazione primaria ovvero al loro adeguamento o realizzazione - gli interventi di demolizione e ricostruzione diversi dalla ristrutturazione edilizia sono subordinati alla dotazione di parcheggi di cui all art. 41 sexies Legge 1150/1942 - per la ricostruzione degli edifici demoliti è consentito il mantenimento delle distanze preeesitenti con l eventuale modifica delle stesse nel rispetto della distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate nonché la deroga, in base all art. 2-bis Dpr 380/2001, alle densità fondiarie e alle

altezze massime (artt. 7 e 8 DM 1444/1968). Tali deroghe sono consentite esclusivamente per la realizzazione delle premialità e degli incrementi previsti dalla LR 7/2017. REGIME TRANSITORIO ULTERIORI PREVISIONI LR 21/2009 Programma integrato per il ripristino ambientale (art. 7) - iniziativa pubblica o privata - finalità: riqualificare e recuperare i territori caratterizzati dalla presenza di elevate valenze naturalistiche, ambientali e culturali - ambito di applicazione: aree sottoposte a vincoli ambientali, paesaggistici e in aree naturali protette - interventi: demolizione di porzioni di tessuti edilizi o di singoli edifici legittimamente realizzati e relativa cessione dell area a titolo gratuito al comune/ delocalizzazione volumetrie in aree esterne a quelle vincolate - cambio di destinazione d uso rispetto a quello degli edifici demoliti/ modifiche alle destinazioni urbanistiche/ aumento della capacità edificatoria/incremento premiale fino ad un massimo del 100% Programma integrato per il riordino urbano e delle periferie (art. 7-bis) - iniziativa pubblica o privata - finalità: riqualificazione/incremento standard urbanistici e riordino tessuto urbano - ambito di applicazione: ambiti urbani con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti nonché di edifici isolati a destinazione industriale dismessi, parzialmente utilizzati o degradati - interventi: sostituzione edilizi, modifiche di destinazione d uso di aree e immobili, incremento fino ad un massimo del 75% della volumetria/superficie demolita - condizioni: dotazione straordinaria standard urbanistici e opere urbanizzazione primaria, quota destinata ad edilizia residenziale sociale nella misura minima del 25%, rispetto normativa bioedilizia e energetica. LR 9/2017 Per il recupero edilizio, la riqualificazione del patrimonio esistente pubblico e privato, l adeguamento sismico e l efficientamento energetico degli edifici esistenti, nelle zone definite come insediamenti urbani storici dal Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), i comuni, anche su proposta dei

privati, individuano ambiti territoriali nei quali sono consentiti, previa acquisizione del permesso di costruire o altro titolo abilitativo edilizio, interventi di ristrutturazione edilizia di cui all art. 3, comma 1, lettera d) del Dpr 380/2001 (art. 17, comma 33).