Coldiretti TORINO rassegnastampa quotidiani 30 marzo 2012 indice coldiretti coldiretti news Siccità, Coldiretti, preghiamo con card. Betori, grano dimezzato; benzina, Coldiretti, da pieno a 95 euro effetto valanga su 88% spesa; Fisco, Marini, mantenere impegno su Imu agricola; Alimentare, Coldiretti, bene Nas 3 prosciutti su 4 dall estero agricoltura il mattino Ogm, decisivo il verdetto della Corte ue italia oggi Lavoro agricolo sempre più caro il sole 24ore L Imu agricola trova gli sconti il messaggero Verso l Imu più leggera per Comuni e agricoltori italia oggi Agricoli, elenchi solo online il tempo Frodi alimentari ai free shop dell aeroporto la repubblica E il cardinale Betori scrive ai parroci pregate per far tornare la pioggia italia oggi I primi sconti sull Imu ufficio stampa coldiretti torino via Pio VII, 97-10135 - Torino TEL. 011-6177282 - CELL. 335-7662297 ufficiostampa.to@coldiretti.it www.torino.coldiretti.it
Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Oggetto: SICCITA': COLDIRETTI, PREGHIAMO CON CARD. BETORI, GRANO DIMEZZATO Data: 29 marzo 2012 12:18:39 GMT+02:00 N.255 29 marzo 2012 SICCITA': COLDIRETTI, PREGHIAMO CON CARD. BETORI, GRANO DIMEZZATO Accogliamo l invito alla preghiera per il ''dono della pioggia'' rivolto dall'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori in Toscana dove la siccità rischia di dimezzare la produzione di cereali. E quanto afferma la Coldiretti nel ringraziare l arcivescovo di Firenze che ha invitato a pregare nelle regioni colpite dalla siccità perche' il Signore conceda il dono della pioggia e non manchino le risorse idriche necessarie ai bisogni e alle attività degli uomini''. La crescente preoccupazione per le mancate piogge va di pari passo con il bel tempo e temperature decisamente fuori stagione che secondo Coldiretti avranno un drastico effetto sulla resa ad ettaro con un abbattimento del 50 per cento della produzione in Toscana. La mancanza di piogge - precisa la Coldiretti potrebbe costare, in termini di produzione, oltre 2 milioni di quintali di grano per un valore tra 50 e 60 milioni di euro, mettendo in difficoltà l intero comparto agricolo in un difficile momento di crisi. La siccità - prosegue la Coldiretti - sta in realtà colpendo tutto il centro e il nord Italia dove si registrano gravi difficoltà nelle campagne ma anche nei centri urbani. Sul territorio nazionale è caduto il 10 per cento di acqua in meno nel 2011, ma a cambiare è anche la distribuzione della pioggia con il problema della siccità che colpisce il Nord e il Centro Italia dove nell inverno appena concluso le precipitazioni sono addirittura dimezzate. In difficoltà ci sono i campi agricoli con i terreni induriti dalla siccità che rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine, ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l irrigazione delle piante durante la fase di crescita primaverile ed estiva, con la ripresa vegetativa delle piante da frutto favorita dal caldo. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it
Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Oggetto: BENZINA: COLDIRETTI, DA PIENO A 95 EURO EFFETTO VALANGA SU 88% SPESA Data: 29 marzo 2012 11:09:50 GMT+02:00 N.254 29 marzo 2012 BENZINA: COLDIRETTI, DA PIENO A 95 EURO EFFETTO VALANGA SU 88% SPESA Il record del prezzo del pieno di benzina per una automobile media (50 litri) che ha raggiunto i 95 euro ha anche provocato un effetto valanga sulla spesa delle famiglie in un Paese come l Italia dove l 88 per cento delle merci viaggia su strada. E quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l aumento del 18,6 per cento in un anno del prezzo la benzina spinge l inflazione e mette a rischio la ripresa economica del Paese. Secondo una analisi della Coldiretti il prezzo dei carburanti ha abbondantemente scavalcato abbondantemente anche quello di un chilo di arance, di un chilo di pasta o di un litro di latte fresco e mette a rischio i bilanci familiari. Per effetto dei rincari infatti, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha superato il 19 per cento ed ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande. Solo nelle campagne, il caro gasolio - conclude la Coldiretti - ha provocato un aggravio di costi stimabile in 400 milioni di euro su base annua ma benzina, trasporti e logistica incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it
Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Oggetto: FISCO: MARINI (COLDIRETTI), MANTENERE IMPEGNI SU IMU AGRICOLA Data: 29 marzo 2012 10:02:56 GMT+02:00 N.252 29 marzo 2012 FISCO: MARINI (COLDIRETTI), MANTENERE IMPEGNI SU IMU AGRICOLA Ci aspettiamo che le conclusioni condivise al tavolo fiscale tra organizzazioni agricole e Governo, presieduto dal Sottosegretario all Economia, Vieri Ceriani, si traducano in norme di legge. La responsabilità di mantenere gli impegni presi deve traguardare tanto le forze sociali quanto il Governo. Sono in gioco non solo i contenuti ma valori non mediabili quali la fiducia e il rispetto degli interlocutori e di chi essi rappresentano. E quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alle modifiche che devono essere apportate all applicazione dell Imu per i terreni agricoli e i fabbricati strumentali. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it
Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Oggetto: ALIMENTARE: COLDIRETTI, BENE NAS 3 PROSCIUTTI SU 4 DALL ESTERO Data: 29 marzo 2012 9:45:14 GMT+02:00 N.251 29 marzo 2012 ALIMENTARE: COLDIRETTI, BENE NAS 3 PROSCIUTTI SU 4 DALL ESTERO Con tre prosciutti su quattro venduti in Italia che sono in realtà ottenuti da maiali allevati all estero, l operazione dei Nas è importante per gli allevatori italiani e per i consumatori che sono troppo spesso costretti a subire l inganno del falso Made in Italy. E quanto afferma la Coldiretti nell esprimere apprezzamento per l operazione dei carabinieri del Nas di Parma che ha portato al sequestro in un prosciuttificio di Modena di oltre 90 mila prosciutti crudi, per un valore di 2,5 milioni di euro, di provenienza estera, ma privi della bollatura sanitaria prevista dalla normativa comunitaria che ne avrebbe consentito la rintracciabilità. Si tratta di una operazione che - sottolinea la Coldiretti - conferma la necessità di recuperare il ritardo accumulato nell applicazione della legge nazionale sull obbligo di indicare in etichetta l origine di tutti i prodotti alimentari, approvata all unanimità dal Parlamento da oltre un anno. In Italia - prosegue la Coldiretti - si sono prodotte nel 2011 solo 24,5 milioni di cosce, mentre ne sono state importate 67 milioni di cosce di maiale destinate, con la trasformazione e la stagionatura, a diventare prosciutti Made in Italy (tra crudi e cotti) perché non è obbligatorio indicare la provenienza della carne di maiale in etichetta, a differenza per quello che avviene per quella bovina dopo l emergenza Bse. Fatta eccezione per i prosciutti a denominazione di origine protetta che garantiscono l origine italiana (Parma, San Daniele, Toscano, Modena, Carpegna e Berico Euganeo), sul mercato - precisa la Coldiretti - è facile acquistare prosciutti contrassegnati dal tricolore, con nomi accattivanti come prosciutto nostrano o di montagna che in realtà non hanno nulla a che fare con la realtà produttiva nazionale. Un inganno nei confronti dei consumatori e danni per i produttori che subiscono una concorrenza sleale perché - spiega la Coldiretti - mentre negli allevamenti italiani i maiali sono alimentati con prodotti di qualità sulla base di rigorosi disciplinari di produzione Dop, all estero si usano spesso sottoprodotti se non addirittura sostanze illegali come è accaduto nel recente scandalo dei mangimi alla diossina prodotti in Germania e utilizzati negli allevamenti di polli e maiali. L inganno del falso Made in Italy non riguarda solo i prosciutti. Sul mercato italiano la metà delle mozzarelle è fatta con latte straniero senza alcuna indicazione in etichetta come pure tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro e, in generale, secondo l indagine Coldiretti/Eurispes, il 33 per cento dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati (per un valore di 51 miliardi di euro) deriva da materie prime importate e rivendute col marchio Made in Italy. Una mancanza di trasparenza che favorisce inganni e frodi che deve essere superata con l applicazione della legge per l obbligo di indicare l provenienza in etichetta. Con la crisi e la necessità di risparmiare anche sul cibo, le frodi a tavola sono diventate quelle più temute dagli italiani, con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari, secondo i risultati di sondaggio Coldiretti-Swg. Al secondo posto (40 per cento) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie conclude la Coldiretti - sono lo spauracchio del 26 per cento degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25 per cento).
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