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POTENZIALE LEGNOSO REGIONALE E SOSTEGNO CANTONALE ALL ENERGIA DEL LEGNO Melano, serata pubblica Roland David Capo della Sezione forestale cantonale SUPERFICIE CANTONE TI: 281'000 ha SUPERFICIE BOSCO TI: 148 500 ha = ca. 52.8% di cui 14 100 ha di arbusteti SPECIE ARBOREE: 70% BOSCO FRONDIFERO 30% BOSCO RESINOSO PROPRIETA : 79% BOSCO PUBBLICO 21% BOSCO PRIVATO 1

Il bosco Ticinese Superficie forestale: 148 000 ha (ca. 52.8% della superficie cantonale); Specie principali: 20% castagno, 20% faggio, 15% abete rosso, 13% larice, 3% abete bianco, 3% quercia, 26% altre; Provvigione (valore medio): 204 m3/ha; Accrescimento (valore medio): 4.9 m3/ha a (circa 550 000 m3/a) LE BASI LEGALI PRINCIPALI Legge federale sulle foreste (4 ottobre 1991) Ordinanza del 30 novembre 1992 sulle foreste Legge cantonale sulle foreste (21 aprile 1998) Regolamento della Legge cantonale sulle foreste (22 ottobre 2002) Piano forestale cantonale 2

LE FUNZIONI DEL BOSCO (in ordine di priorità, così come definite nell ambito del Piano forestale cantonale, approvato dal CdS il 19 dicembre 2007) PROTEZIONE BIODIVERSITA E PAESAGGIO RICREAZIONE E SVAGO PRODUZIONE PROTEZIONE Visione PFC: il bosco di versante mantiene e migliora il grado di protezione verso persone e beni di valore considerevole, diminuendo il rischio derivante dai pericoli naturali, e contribuisce allo sviluppo territoriale, economico e sociale delle regioni di montagna. I beneficiari delle prestazioni di protezione del bosco si fanno promotori di una gestione minima e sostenibile. 3

L 80% della superficie boschiva cantonale esplica la funzione di protezione (il 40% protegge vite umane e beni considerevoli) 4

IL POTENZIALE DI LEGNA IN TICINO Visione PFC: l utilizzazione di legname proveniente dal bosco ticinese, realizzata applicando i principi della selvicoltura naturalistica e della gestione sostenibile, entro la fine del 2017 raggiunge i 150 mila metri cubi annui. Essa crea un importante indotto economico regionale e contribuisce all approvvigionamento di energie indigena rinnovabile. Quantitativi annui disponibili/utilizzati (m3) m3 800'000 700'000 600'000 500'000 500'000 400'000 300'000 240'000 200'000 100'000 80'000 0 Accrescimento Utilizzo Gestione sostenibile 5

UTILIZZABILI A SCOPI ENERGETICI 40% OPERA - 60% ENERGIA 1 m 3 LEGNA = 2,5 m 3 T TRUCIOLI 144 000 m 3 = 360 000 m 3 T 1 mc di legname tondo = 200 l di nafta (ciò che corrisponde a 29 mio di litri di nafta) Fattori che influiscono sulla funzione di produzione: Proprietà fondiaria Costi della materia prima Infrastrutture di trasporto Organizzazione e imprenditorialità delle aziende forestali Percezione e sensibilità sociale mercato 6

COSTI DELLA MATERIA PRIMA PENDENZA DEL TERRENO DISTANZA DI ESBOSCO PRODOTTO DEL TAGLIO VOLUME MEDIO PER PEZZO TRASPORTO 7

Centovalli, anni 30: importanti depositi di legname di castagno per la produzione del tannino e quale legname d energia 8

Legge cantonale sulle foreste (LCFo) Uso del legno Art. 28 1 Il Consiglio di Stato promuove e sostiene l utilizzazione del legno indigeno. 2 In particolare essa è favorita nel settore dell edilizia pubblica e dell approvvigionamento energetico. Regolamento cantonale d applicazione (RLCFo) Uso del legno Art. 50 2 Nell ambito della promozione e dell utilizzazione del legno indigeno, la SF sostiene prioritariamente progetto di interesse generale per opere di edilizia pubblica e di sviluppo del settore energetico come pure progetti di ingegneria naturalistica. 9

CREDITO QUADRO 1, 2002 2005 (DL 26 marzo 2002, DL 25 febbraio 2003): 4,88 mio. Fr., di cui 3.94 mio versati (265 impianti realizzati); il credito è esaurito. min. 750 mq SRE 33.- fr./mq SRE stabili singoli + 12.,- fr./mq SRE teleriscaldamento CREDITO QUADRO 2, 2006-2009 (DL 20 marzo 2006): 1,2 mio. Fr., per un totale di 12 impianti in fase di realizzazione o terminati (0.98 mio di franchi); il credito è esaurito. >70 kw 10.- fr./mq SRE 40% dei costi per filtro antiparticolato CREDITO QUADRO 3, 2007 2010 (5 mio di franchi): CREDITO MISURE A FAVORE ECONOMIA (2 mio di franchi): 7 mio di franchi, di cui 11 impianti già approvati (6.9 mio di franchi) >200 kw minimo 3 stabili allacciati all impianto 25. fr./mq SRE 40% dei costi per filtro antiparticolato NUOVI CREDITI A DISPOSIZIONE Il nuovo decreto esecutivo a favore dell efficienza energetica e per lo sfruttamento delle energie rinnovabili per il periodo 2011-2015 è dotato di un credito complessivo di 30.5 mio di franchi: a favore dell efficienza energetica (14.5 mio); a favore delle energie rinnovabili (12 mio); a favore della distribuzione dell energia (3 mio); a favore della politica energetica nei comuni (1 mio). 10

NUOVE MISURE A FAVORE DELL ENERGIA DEL LEGNO : www.ti.ch/incentivi I riscaldamenti a legna sono sussidiati a queste condizioni : IMPIANTI >200 kw 25.- fr./mq AE 40% dei costi per filtro antiparticolato RETE TELETERMICA 20 % sul costo dell investimento fino al 50 % dei costi per lo studio fr. 3 000.- forfetario per allacciamento all edificio Confronto storico Legna d ardere venduta nei boschi pubblici 1950: 246 551 m 3 1990: 4 507 m 3 2000: 15 732 m 3 2004: 20 026 m 3 2005: 21 873 m 3 2006: 33 037 m 3 2007: 28 279 m 3 2008: 28 182 m 3 2009: 28 840 m 3 2010: 36 994 m 3 2011: 41 686 m 3 11

PRODOTTI DI MASSA 12

Perché e dove realizzare un impianto di teleriscaldamento a legna? L impiego dell energia del legno, in particolare in centrali termiche a cippato con teleriscaldamento, è redditizio soprattutto in zone (nuclei, quartieri) con una certa densità di fabbisogno energetico. Le zone urbane, o comunque densamente costruite, sono molto interessanti. La rete di teleriscaldamento è un investimento a lungo termine, che permette di valorizzare anche altre fonti energetiche. Una centrale di quartiere sostituisce decine di piccoli impianti spesso obsoleti; Le centrali di quartiere di grande potenza possono integrare, con costi sostenibili, i migliori sistemi di riduzione delle emissioni L impatto ambientale è tanto più basso quanto più grande è la centrale Dove ci sono le premesse, è opportuno ragionare in grande 13

Quali i benefici diretti per il singolo utente che si allaccia? Il prezzo dell energia presenta una maggiore stabilità, grazie ad un contratto a lungo termine L utente ha la possibilità di recuperare degli spazi da utilizzare per altre attività laddove dapprima vi era l impianto di riscaldamento Non ha più nessun onere di manutenzione del proprio impianto Non deve più sostituire il proprio impianto al momento che lo stesso è vetusto e non rispetta più le Norme in vigore Quali gli effetti positivi di un impianto di teleriscaldamento a legna? GESTIONE SOSTENIBILE ECONOMIA REGIONALE INDOTTO ECONOMICO %: LEGNA OLIO TI 52 16 CH 48 25 ESTERO 0 59 AMBIENTE CO 2 14

Totale impianti Totale SRE Totale kw 28 193'587 m 2 11 947 Totale impianti Totale SRE Totale kw 13 196 000 m 2 11 600 Attualmente in Ticino vi sono ca. 30 impianti di medie-grosse dimensioni > 200 kw di potenza I quantitativi sostenibilmente sfruttabili permetterebbero di costruire 120 impianti di media-grande potenza 15

L ENERGIA DEL LEGNO È UNA SCELTA INTELLIGENTE E LUNGIMIRANTE ringraziamo per l attenzione!! 16