Termotecnica Pompe di Industriale

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1 Termotecnica Pompe di Industriale Calore

2 OPPORTUNITA DELLA FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA

3 25 CONSORZI FORESTALI RICONOSCIUTI ai sensi del d.g.r. n del 25 ottobre ETTARI DI TERRITORIO REGIONALE CONFERITO IN GESTIONE DI CUI Ha di boschi (11% dei boschi lombardi) 400 ADDETTI di cui circa 280 sono alle dirette dipendenze (14% tecnici, per il 3% impiegati, per il 24% operai specializzati e per il 59% operai generici), mentre i restanti lavorano stabilmente grazie all indotto creato dai Consorzi: cooperative, aziende agricole, imprese movimento terra, commercianti ed altro.

4 ALTA VAL TIDONE ALTA VALLE BREMBANA ALTA VALLE CAMONICA ALTA VALLE STAFFORA ALTA VALTELLINA ALTO SERIO BASSA VALLE CAMONICA BOSCO VIVO BOSCHI D ISOLA DUE PARCHI DEL TICINO LARIO INTELVESE LECCHESE NASEGO PADANO PIZZO BADILE PIZZO CAMINO PRATA CAMPORTACCIO PRESOLANA REGANZO SEBINFOR (Sebino Bresciano) TERRA TRA I DUE LAGHI UNIONE AGRICOLTORI di Pavia VALLE DELL ALLIONE VAL CODERA

5 25 Giugno 2014 Impianti a biomassa legnosa: opportunità per la filiera

6 SUPERFICIE BOSCHIVA CONFERITA ai CONSORZI in LOMBARDIA

7 DISTRIBUZIONE dei CONSORZI MONTAGNA PIANURA COLLINA

8 Regione Lombardia ha incentivato sin dai primi anni 90 la costituzione di Consorzi Forestali quali strumento per : - contrastare l abbandono del territorio montano; - accorpare e gestire direttamente il patrimonio silvopastorale conferito, in territori dove la proprietà è troppo frazionata oppure pubblica e/o di uso collettivo (quindi ingestibile se non con progettazioni integrate e d area); - incrementare e valorizzare le risorse del territorio; - prevenire le calamità naturali. I Consorzi Forestali svolgono quindi un importante funzione di pubblica utilità a favore della collettività, che ne giustifica l aiuto pubblico. (d.g.r. n del 25 ottobre 2012)

9 CONSORZIO FORESTALE: REALTA MULTIFUNZIONALE Milano, 17 Marzo ASSEMBLEA COSTITUENTE Associaz. Consorzi Forest. della Lombardia

10 Ore di lavoro - 35% viene dedicato a tagli colturali del bosco; QUALIFICA DI IMPREDITORI AGRICOLI Iscritti all ALBO IMPRESE BOSCHIVE - 26% a manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale; - il 17% a opere di sistemazione idraulico-forestale; - 21% ad altre attività (sviluppo integrato della filiera bosco-legno-energia, valorizzazione del bosco sotto gli aspetti naturalistici e paesaggistici; valorizzazione dei prodotti non legnosi del bosco, quali castagne, funghi, tartufi; conservazione delle superfici erbacee nelle aree con elevato coefficiente di boscosità; manutenzione ordinaria dei sentieri escursionistici, gestione degli alpeggi ecc.).

11 CONSORZI FORESTALI MULTIFUNZIONALI MANUTENZIONE miglioramento boschivo con valore paesaggistico-ambientale interventi forestali di tipo fitosanitario sistemazione straordinaria di viabilità agro-silvo pastorale sfalcio di prati e pascoli in fase di abbandono manutenzione ordinaria dei sentieri escursionistici realizzazione di manufatti lignei e messa in opera di bacheche manutenzione del verde pubblico comunale

12 CONSORZI FORESTALI MULTIFUNZIONALI MONITORAGGIO DEL TERRITORIO SERVIZI AMBIENTALI FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA BIODIVERSITA PROGETTAZIONE COMUNICAZIONE FORMAZIONE CULTURA COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE COMUNITA

13 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA

14 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Filiere di approvvigionamento centrali di teleriscaldamento L evoluzione dei canali di approvvigionamento delle centrali di teleriscaldamento è significativa perché fornisce un orientamento dell andamento di mercato delle biomasse legnose derivanti da coltivazioni dedicate o sottoprodotti. In media le centrali di teleriscaldamento si approvvigionano tra il 50-70% da segheria con tendenza al ribasso. Ex. Approvvigionamento di biomassa legnosa del Distretto teleriscaldamento a biomassa - Valtellina N.B. i dati sono dei periodo dal 1 ottobre al 30 settembre di ogni anno

15 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Destinazione prevalente della massa legnosa richiesta al taglio Massa richiesta al taglio in mc Etichette di riga Annualità 1a (mar2011-feb2012) 2a (mar2012-feb2013) 3a (mar2013-feb2014) Totale o media AUTOCONSUMO ,6% COMMERCIALE ,0% ND (resta in bosco) ,5% Totale complessivo ,0% Rag. Lombardìa Struttura Sviluppo e Gest.ne Forestale SITaB dati prime 3 annualità

16 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Rag. Lombardìa Struttura Sviluppo e Gest.ne Forestale SITaB dati prime 3 annualità

17 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Consorzi Forestali hanno eseguito direttamente tagli pari all 8% del totale regionale; Ha di superficie; mc. di legname; Hanno destinato alla vendita complessivamente mc. di legname di cui il 47% viene commercializzato come legname da opera, mentre il restante 53% è legname ad uso energetico. (Dati Sitab 2013)

18 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Come contribuiscono i Consorzi Forestali alla filiera bosco-legno-energia - Lotti venduti in piedi ad imprese boschive mediante aste; - Legname venduto in catasta da tagli di utilizzazione eseguiti direttamente;

19 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Come contribuiscono i Consorzi Forestali alla filiera bosco-legno-energia - Taglio ed esbosco di legname conferito a segherie locali; - Taglio di legna da ardere destinata ad autoconsumo dei soci o vendita;

20 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Come contribuiscono i Consorzi Forestali alla filiera bosco-legno-energia - Fornitura di cippato alle centrali a biomassa legnosa derivante da scarti dei tagli di utilizzazione boschiva o miglioramento forestale; - Gestione diretta di centrali a biomassa locali.

21 Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Conclusioni Attualmente i Consorzi Forestali stanno incrementando le collaborazioni con le Centrali a Biomassa legnosa che sussistono sul loro territorio: in genere si tratta di impianti di dimensioni ridotte per fornitura di energia e calore a livello locale, talvolta gestiti direttamente dai Consorzi stessi. Il fattore limitante è rappresentato dal prezzo di mercato: infatti spesso non risulta remunerativo destinare materiale alla vendita per impianti a biomassa legnosa, quindi servirebbero incentivi da parte dell Ente Pubblico anche per i produttori di materia prima. In tal modo, in virtù della multifunzionalità dei Consorzi Forestali, si creerebbero importanti indotti economici locali con ricadute dirette sulla creazione di posti di lavoro e sulla possibilità di effettuare manutenzioni forestali e tagli fitosanitari, quindi a macchiatico negativo, che a loro volta avrebbero effetti indiretti sul miglioramento dell aspetto paesaggistico e la possibilità di fruizione turistica del territorio.

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